Visualizzazione post con etichetta Jules Verne. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Jules Verne. Mostra tutti i post

giovedì 4 febbraio 2021

Dalla terra alla luna e Intorno alla luna - Jules Verne

Quel giorno in cui andai dal mio amico edicolante a prendermi la mia copia messa da parte de La macchina del tempo di Wells mi feci ingolosire da un libro esposto ad altezza sguardo di Dalla terra alla luna di Jules Verne in edizione Mondadori.

Solo successivamente ho scoperto che quell'edizione è una di quelle che escono in allegato ad un quotidiano o un settimanale ( in questo caso Sorrisi & Canzoni e Donna Moderna ).

Per carità, era una buona edizione che comunque mi è costata meno di 8 Euro, ma tornando indietro non la prenderei.

Anzi cercherei un'edizione del libro in cui c'è inglobato anche il suo seguito ovvero Intorno alla luna, seguito di cui ho scoperto l'esistenza solo dopo aver finito il primo romanzo.

Ho visto che esistono edizioni che contengono entrambi i romanzi ed un po' mi sono mangiato le mani, lo ammetto.

Per fortuna Intorno alla luna ho avuto modo di leggerlo gratuitamente, ma a questo punto spero di trovarlo anche in cartaceo e di metterlo in libreria a fianco del primo volume anche se in una diversa edizione.

Ma infine come sono questi romanzi?

Sarò sincero, mi sono piaciuti meno di Ventimila leghe sotto i mari e Viaggio al centro della terra, gli unici due romanzi che finora avevo letto del buon Jules.

La differenza credo che sia a causa della staticità di questi due romanzi.

C'è molta meno azione rispetto alle storie che ho sopra citato e soprattutto il primo volume non è altro che una lunghissima fase preparatoria visto che soltanto gli ultimissimi capitoli sono dedicati al viaggio vero e proprio.

Però è sempre Verne.

Incredibile visionarietà e capacità d'analisi tanto da rendere credibile un viaggio del genere agli occhi del lettore ( inesperto a queste tematiche come il sottoscritto ) a colpi di formule, ingegneria, storia, fisica e chimica.

Parliamo di due romanzi pubblicati tra il 1865 e 1870, rendiamoci conto.

Non si può non ammirare uno scrittore così visionario da anticipare in un certo senso il futuro.

Dalla terra alla luna mi ha portato un po' a mettermi nei panni di un lettore di quel tempo.

Come avrà reagito a quel finale così tronco, evasivo e tragico del libro?

Io inizialmente non essendo a conoscenza del secondo libro ammetto di essere rimasto un po' perplesso e deluso.

Centinaia di pagine di preparazione che fungono praticamente da prologo e poi finisce così?

Beh, sì.

Era un finale che ci poteva stare con il senno di poi.

Sarebbe stato interessante assorbire un colpo del genere.

D'altronde noi di quest'epoca sappiamo che alcune operazioni spaziali non sono andate a buon fine nonostante anni ed anni di preparazione.

Ed invece Verne ha dato un seguito alla storia in cui i tre viaggiatori sono sopravvissuti ( non è uno spoiler altrimenti non ci sarebbe stato nessun seguito ) al viaggio ma dove invece di approdare sulla Luna finiscono con l'orbitare intorno ad essa.

I tre dovranno ingegnarsi per trovare il modo di atterrare e di sfuggire al destino di gravitare per sempre intorno alla luna.

Intorno alla luna si legge molto più velocemente e risulta anch'esso interessante, ma come nel libro precedente c'è sempre una staticità di fondo che potrebbe annoiare i lettori non interessati alla fantascienza ed all'astronomia.

D'altronde tutta la trama verte su tre uomini e un cane intrappolati e condannati a vivere in un proiettile gigante.

Forse è poco per soddisfare il lettore moderno, ma contestualizzato all'epoca è comunque una trama incredibile che avrà fatto sognare ed appassionare all'astronomia ed all'astrofisica un buon numero di lettori.

Già solo per la sua visionarietà mi sento di consigliare entrambi i romanzi, ma in un'unica edizione.


" Nonostante le opinioni di certe persone dalla mentalità ristretta, che rinchiuderebbero la razza umana su questo globo, come all'interno di un cerchio magico che non deve mai superare, un giorno viaggeremo verso la luna, i pianeti e le stelle, con la stessa facilità, rapidità e certezza, con cui facciamo ora il viaggio da Liverpool a New York!. "

Dalla terra alla luna - Jules Verne


Alla prossima!


martedì 10 settembre 2019

Viaggio Al Centro Della Terra Di Jules Verne e...nelle mie reminiscenze e nelle mie tasche

Ho sempre pensato che lo stile dei scrittori del passato fosse migliore.
Ampolloso, forse, talvolta noioso, ma stilisticamente di un altro pianeta.
E mi riferisco ad opere di stampo fantasy ed horror e non a Proust o Joyce.
Nella scrittura alta sarebbe la normalità assodata come affermazione, ma nell'horror e nel fantasy non è così assiomatica come cosa.
Oggi vi è in atto una scrittura molto più asciutta e affettata, ed anche piuttosto ermetica e vaga.
Soprattutto nelle opere più moderne.
Persino Stephen King ( di cui sono comunque indietro di tre romanzi ) non sfugge a questa regola.

In questi giorni mi è capitato di leggere Viaggio Al Centro Della Terra di Jules Verne e mentre lo leggevo mi sono chiesto: " Ma è la stessa opera di cui avevamo letto alcuni stralci nel libro di letture all'epoca della scuola elementare?"
E' scritto in modo lineare, ma è pieno di concetti e spiegazioni di stampo geofisico e paleontologiche credo difficile da cogliere all'epoca per un imberbe qual ero.
Ed anche adesso, mentre lo leggevo, alcuni aspetti mi erano alieni e sconosciuti.


Ed infatti io questo romanzo me lo aspettavo più sempliciotto e leggero, ma invece, è un libro con i fiocchi!
Forse oggi sorpassato e bollato come inverosimile ( nonostante sia un fantasy d'avventura fatto e finito), ma terribilmente bello e affascinante.

L'edizione della Hetzel venduta a 1,99 è per altro veramente molto curata e pregiata e condita da bellissime illustrazioni.

Non credo che prenderò tutte le uscite delle opere di Verne, ma è sicuro che quella dedicata a 20.000 Leghe Sotto I Mari non me la farò scappare.

Quest'edizione da edicola è andata subito a ruba ed io ci ho messo una settimana a trovarla, segno che tutto sommato esiste ancora chi legge e compra libri.
O almeno io spero che sia per questo motivo e non per altri aspetti legati alla domanda ed all'offerta.

In questo momento in cui scrivo dovrebbero essere già stati pubblicati altri due libri di Verne, e meriterebbero almeno un'occhiata.

Vorrei più uscite di questo tipo e lo dico con tutto l'egoismo di questo mondo, visto che purtroppo raramente posso permettermi di comprare nuove uscite.

E dire che da questo punto di vista è un bellissimo periodo di uscite: I Testamenti di Margaret Atwood, L'istituto di Stephen King, ed Il Signor Diavolo di Pupi Avati, io avrei voluto leggerli e comprarli.

Ed invece eccomi a far la spola tra mercatini, gazebo, e negozi ammuffiti alla ricerca del prezzo migliore a cui strappare un libro.
Una roba che porterebbe qualsiasi libraio a considerarmi un pezzente o giù di lì.

Ho sempre odiato il denaro ( come concetto ), ma vorrei averne di più da poter spendere in libri.
Ma con i libri non ci si mangia e non ci si veste, e non ci si paga le bollette.

Nel caso mio e della letteratura il nostro rapporto potrebbe essere definito in: Due cuori e una bancarella.


P.s: mi rendo conto che è un post un po' così, ma dopo un mese di pausa le mie dita e la mia mente hanno bisogno di fare un po' di rodaggio.
Fuori ci sono le nuvole e un po' di grigio, forse pioverà, ma io non ho ancora voglia di tornare a bloggare del tutto.
Non oggi, almeno.
Voglio ancora per un po' abbandonarmi alla realtà.


Alla prossima!