" Ora sono io l'anormale.
La normalità è un concetto di maggioranza, la norma di molti, e non la norma di uno solo. "
Ai tempi del lockdown, il giovane (ex) sindaco della mia città, divenne brevemente noto anche a livelli internazionali poiché durante una diretta pronunciò una frase in cui si scagliava contro coloro che uscivano di casa infrangendo le regole, citando il film con Will Smith tratto da questo libro.
La cosa mi ha sorpreso un po', perché il riferimento è stato chiaro per tutti, anche per i più anzianotti o per i più giovani.
Scavando un po' si evince che viene considerato a tutti gli effetti un cult.
Rimango oltremodo perplesso, poiché, secondo me, il confronto tra pellicola e libro è quantomeno impietoso.
Richard Matheson ha scritto un capolavoro del genere fantasy/ horror, ed è riconosciuto quasi all'unanimità.
Allo stesso tempo è bene dire che io non ne capisco molto di cinema, quindi mi astengo e passo oltre, parliamo del libro.
L'edizione che ho a casa, è un vecchio tascabile Urania/Mondadori del 1996, presumo da edicola.Prezzato al prezzo di 5.900 Lire, non posso nemmeno affermare con certezza dove e quando l'ho comprato.
Ipotizzo nella rivendita di usato dove andavo sempre, ma non ricordo.
Di sicuro anche questo libro proviene da quella pozza dei miti da cui mi abbeveravo quando volevo espandere i confini oltre King, ovvero Danse Macabre.
La carriera di Matheson è stata strana, poiché per quel che concerne i romanzi ha lanciato subito due bombe, un libro discreto come fu Io sono Helen Driscoll, altre opere che non ricordo con particolare piacere come La casa d'inferno e Al di là dei sogni, ed una lunghissima sequela di racconti molto belli, ma credo che non abbia mai più toccato le vette che ha raggiunto con Io sono leggenda e Tre millimetri al giorno.
Parlando di quest'opera, l'ho già detto che è spaziale? XD
La storia è condensata all'essenziale, i capitoli sono molto ermetici e ridotti all'osso, ma nonostante ciò riescono a coinvolgere il lettore in toto.
Certo, Matheson ci dona pochi e piccoli accenni sul morbo che ha causato la fine dell'umanità, ma lo fa cesellando le informazioni alla perfezione.
I pochi accenni alla vita precedente ed agli affetti del protagonista Robert Neville vengono raccontati in maniera molto ermetica, ma in modo molto chiaro e con forte impatto emotivo.
Anche le avventure in solitaria di Robert Neville, i suoi scontri contro i vampiri in una città ormai disabitata da qualunque essere vivente, funziona altrettanto.
Forse c'è qualche fase di stanca nel periodo in cui il protagonista cerca il modo di studiare il morbo cercando una soluzione che gli permetta di trovare modi più veloci ed efficaci per difendersi contro i vampiri, ma fa parte del tessuto narrativo, poiché permette all'autore di effettuare qualche spiegone sulla natura dell'immunità del protagonista dalla malattia che ha spazzato via la razza umana, trasfigurandola.
Ritengo che sia l'unica parte del libro da contestualizzare, poiché è chiaro che dare una risposta scientifica al soprannaturale è abbastanza complicato.
Perfetto anche il modo in cui Matheson gioca con il lettore inserendo altri esseri viventi in corso d'opera, come il cane e Ruth.
Andando avanti appare evidente come più che una storia post apocalittica di stampo horror, ci troviamo davanti una vera e propria distopia/allegoria di stampo sociale.
Il finale è pura leggenda.
Fatevi un favore, recuperate assolutamente questo libro, poiché in sole 200 pagine è stata fatta la storia.
Ovviamente tenendo conto che si parla di un libro scritto negli anni '50, con uno stile molto asciutto, e una struttura narrativa ridotta all'essenziale.
E' chiaro che oggi una storia di questo tipo è piuttosto inflazionata cinematograficamente e narrativamente parlando, ma è bene che i più sappiano, che molte storie scritte dopo sono state ispirate da questo libro.
Alla prossima!