Di solito non sono uno che partecipa alle manifestazioni social da cordoglio quando muore un vip di qualsiasi tipo, però sono rimasto alquanto stranito dal fatto che Peter Straub sia deceduto proprio nel periodo in cui io stavo leggendo un suo libro.
Ovviamente quando si tratta di un artista, mi dispiace sempre e comunque, anche perché la scrittura è un mestiere senza età, e Straub, tutto sommato, poteva avere ancora un bel po' di anni davanti.
Mi consola il fatto che io ancora abbia delle sue opere da leggere, ed anche il mese di ottobre, mi vedrà impegnato con un altro suo romanzo, Koko.
Torniamo all'oggetto del post, ovvero Julia.Cosa dire: L'edizione è quella classica della Fabbri che ormai ho imparato a conoscere bene.
L'ho pescata su Ebay a poco più di 5 Euro, ed è un'edizione del 1994.
Come molte delle opere passate di Straub, credo che sia nel limbo dei fuori catalogo, ma ad onor del vero, circola parecchio nel circuito dell'usato.
Il prezzo oscilla molto, ma prima o poi, delle copie a buon prezzo saltano sempre fuori.
Com'è Julia?
Andrei volentieri di sinossi, ma in italiano non ne ho trovata alcuna.
Facciamo senza, e proverò ad infarinarne una di mio, parlando un po' di più della storia.
Julia è innanzitutto un buon ingresso alla narrativa di Straub.
E' un romanzo molto più corto degli altri, in quanto conta circa 245 pagine, è stato scritto prima di Ghost Story e Il drago del male, ed è molto meno complesso ed ambizioso in termini di trama.
Semmai è solo molto più contorto, e si basa unicamente sugli stati d'animo dei personaggi, che cambiano psicologicamente più e più volte in corso d'opera.
Non manca ovviamente il soprannaturale.
Se dovessi trovare delle similitudini con altri romanzieri, mi vengono in mente Shirley Jackson ed Henry James in particolare, e soprattutto Ramsey Campbell, soprattutto per la natura molto ondivaga e straniante dei personaggi principali.
Julia è un po' un dramma familiare che si interseca con la più classica delle storie di fantasmi.
E' sorretto praticamente da quattro personaggi, ed i due principali sono una coppia di nome Julia e Magnus, più il fratello e la sorella di lui, che avranno un ruolo determinante nonché molto subdolo nella storia.
Julia e Magnus si separano dopo un lutto familiare.
La loro figlia, una bambina, muore soffocata a tavola, davanti ad entrambi i genitori, che nel tentativo di salvarla le praticano una tracheotomia.
Questa scena non ci viene raccontata esplicitamente, così come non ci viene raccontato chi sia dei due a praticare questa mossa disperata, ma resterà nell'aria per tutto il romanzo attraverso simbolismi vari, tra cui uno molto significativo che racchiude la scena più bella e potente del libro.
Julia per la disperazione lascia la casa ed il marito e si trasferisce altrove.
Magnus uomo forte, un po' passivo/aggressivo non si rassegna alla fine del suo matrimonio e segue la moglie pedinandola e stalkerandola, praticamente.
In più Julia va a vivere in una casa in cui accadono delle strane cose, e fa la conoscenza di una bambina, che tanto gli ricorda sua figlia, ma che si comporta in modo strano, poco consono per la sua età, e che sembra evitata dagli altri bambini.
Come dicevo all'inizio l'horror si mischia al dramma familiare.
I quattro personaggi principali sono piuttosto contorti, ed al di là dell'eleganza dello scritto, e dei bei dialoghi, non sempre si comportano in maniera coerente.
Certo, Straub ci gioca con questa cosa e li mette al servizio della storia, ma per tutta la durata della storia, non sapremo se ci sono o ci fanno.
E' bravo l'autore a farci dubitare di tutto e di tutti, anche della sanità mentale di Julia, in più punti, ed anche i rapporti tra i personaggi sono piuttosto complessi e morbosi, anche tra fratello e sorella, per dire.
Horror e dramma familiare non si sempre si intersecano benissimo, ed a volte si ha l'impressione che i personaggi cambino fin troppo spesso in corso d'opera.
Non lo so, non mi ci sono raccapezzato moltissimo con questi personaggi, che sì, sono interessanti per le numerose sfaccettature, per gli intrighi ed i segreti che nascondono, ma che davvero si comportano in maniera troppo contorta.
E' un romanzo in cui è molto forte l'intreccio, forse troppo.
Mentre la parte horror è molto più sottile ed intrigante, e la bambina protagonista, è veramente inquietante.
In sostanza è un buon horror, con delle atmosfere gotiche non originalissime, ma comunque molto impattanti, ma che allo stesso tempo ha dei personaggi un po' troppo esacerbati, cioè, per qualcuno di loro possiamo mettere in dubbio che siano sotto l'influsso della possessione e del male, e Straub con questo ci va a nozze per tutto il libro, però sono troppo in balia della storia, secondo me.
Basta vedere lo stesso Magnus: a volte sembra un incel, a volte sembra sinceramente preoccupato per la moglie, però poi fa il pazzo geloso entrando in casa di nascosto o picchiando i vicini, a volte sembra ancora sinceramente innamorato, e uno, due capitoli dopo, vorrebbe internare la moglie ed intestarsi tutti i beni.
E non è solo lui, ma tutti i personaggi sono così.
E' un romanzo di una incoerenza collettiva.
Comunque, secondo me, merita, soprattutto per la parte horror, e per quell'inquietante bambina, che un po' ne ricorda un'altra che apparirà nel romanzo successivo di Straub, ovvero Ghost Story.
Personalmente ritengo Straub uno scrittore che meriterebbe molto più successo, e mi auguro che prima o poi Julia venga ristampato.
Perché al di là dei personaggi un po' troppo sopra le righe, è comunque una bella storia, che lascia anche più di un brivido.
Il primo incontro di Julia al parco giochi con la bambina, vale da solo l'intero romanzo.
Alla prossima!