mercoledì 26 luglio 2017

La Torre Nera: I Fumetti - Stephen King / Robin Furth / Peter David / Jae Lee / Richard Isanove - Marvel Comics

Nel mio precedente post dedicato alla saga de La Torre Nera di King ho a malapena parlato della sua riduzione fumettistica ed invece credo meritasse ben più approfondimento.
Mi sono lanciato così in una full immersion di lettura dei fumetti togliendo peraltro spazio ad un bellissimo romanzo che stavo leggendo, ed ora sono pronto a parlarne.
Annunciati dalla Marvel Comics in pompa magna nell'aprile del 2007 alla New York Comic Convention con l'ausilio della presenza di Stephen King in carne ed ossa, questa serie portava con sé in dote un enorme carico di aspettative da parte dei fan e la possibilità di fidelizzare gli stessi in possibili lettori di altri fumetti e perché no magari intercettare lettori di fumetti random indirizzandoli verso la lettura dei romanzi.
Ci sono riusciti?
In America non saprei, ma direi di sì visto che i fumetti dedicati al ciclo de La Torre Nera continuano ad essere pubblicati con regolarità tuttora.
In Italia direi di no. 
Considerando soprattutto che la serie è ferma da quasi cinque anni.
Riuscirà il film nella missione impossibile di farne riprendere le pubblicazioni?
Ne dubito, ma mai dire mai.
Ecco cosa è stato pubblicato finora in Italia:

- La Nascita Del Pistolero 4/4

- La Lunga Via Del Ritorno 4/4

- Tradimento 4/4

- La Caduta Di Gilead 4/4

- Il Mago 1/1 ( oneshot che andrebbe letto tra il terzo e il quarto numero de La Caduta di Gilead)

- La Battaglia Di Jericho Hill 4/4

- L'ultimo Cavaliere - Il Viaggio Comincia 3/3

- L'ultimo Cavaliere - Le Piccole Sorelle Di Eluria 3/3

- L'ultimo Cavaliere - La Battaglia Di Tull 3/3

Ma com'era  questa serie?
Parliamone un po'.
Prima di tutto è bene dire che la presenza di Stephen King nei fumetti è pressoché simbolica.
Leggendo le interviste e i redazionali alla fine degli albi appare lampante che il Re abbia lasciato quasi carta bianca agli autori coinvolti nel progetto limitandosi a qualche imprinting schematico.
Tra gli autori troviamo Robin Furth assistente di Stephen King nel progetto de La Torre e vera e propria enciclopedia vivente del mondo relativo al ciclo dei romanzi.
Robin ha anche scritto un libro dedicato alla Torre Nera dal titolo Dark Tower: A Concordance una sorta di enciclopedia/glossario sulla Torre.
Robin al suo esordio come sceneggiatrice di fumetti è accompagnata ai testi da uno dei più grandi scrittori della casa delle idee come Peter David, dal bravissimo Jae Lee ai disegni e dal colorista altrettanto abile Richard Isanove.
Gli autori optano per una scelta molto scontata ma allo stesso tempo giusta, che è quella di ambientare la serie nella giovinezza di Roland prendendo spunto dal quarto libro della saga La Sfera Del Buio e qualcosa da L'ultimo Cavaliere, il primo dei romanzi.
In questo modo hanno potuto offrire un approccio più morbido ai lettori del fumetto che non conoscevano minimamente i romanzi della serie.
Della trama ne ho già parlato marginalmente nel post precedente, ma ho omesso quasi totalmente qualsiasi riferimento al background giovanile di Roland raccontato quasi dettagliatamente nel quarto volume della serie.
Quel quasi è il vero motivo d'interesse di molti dei cicli di questi fumetti.
Perché gli autori pur seguendo la trama basica dei volumi ( nel primo ciclo pedissequamente ) approfondiscono alcune vicende che Stephen King ha raccontato in maniera ermetica e subdola.
Certo, non sapremo mai quanto ci sia veramente di King nella versione che viene raccontata da questi autori, ma finché Stephen non si deciderà a donare a noi fan della serie la sua versione de La Caduta Di Gilead e de La Battaglia Di Jericho Hill, tocca fare di necessità virtù.
Il ciclo di avventure giovanili di Roland e dei suoi fidati compagni Cuthbert ed Alain lo potremmo definire come una sorta di poema cavalleresco patriarcale dai toni tragici con sfumature western e fantasy.
C'è un amore giovanile molto facilone e tragico che trasuda ineluttabilità fin dall'inizio. Intrighi di corte in baronie rurali con maghi mefistofelici che si muovo dietro le quinte e non, tradimenti e bugie, rivoluzioni e morte.
Soprattutto quest'ultima.
Perché la via per la Torre è lastricata dalla perdita di tutto.
La saga fumettistica non è male ed anzi fino a Tradimento mi ha soddisfatto appieno.
Il mio interesse è venuto meno con i cicli successivi da cui mi aspettavo molto di più.
Ottima l'impaginazione e la confezione degli albi.
Fin quando c'è Jae Lee ai disegni la serie offre un comparto grafico veramente accattivante ed i dialoghi di Peter David sono sempre incisivi.
Le note esplicative a fine volume firmate da Robin Furth sono bellissime ed aiutano tantissimo nella comprensione della simbologia, del folklore e della mitologia della saga.
Non posso dire che io abbia sofferto per la mancanza della pubblicazione degli altri cicli di questa saga fumettistica, ma penso che i fan di queste storie si meritino il proseguimento delle stesse.

Alla prossima!











lunedì 17 luglio 2017

La Torre Nera - Stephen King

Tra meno di un mese uscirà il film tratto dalla saga de La Torre Nera di Stephen King.
Film che comunque già dal trailer appare estremamente diverso dalla sua controparte cartacea.
Sicuramente farà da traino ad una nuova ristampa dei romanzi ed a un nuovo ( si spera ) nugolo di lettori.
Anche perché all'infuori della cerchia dei lettori più affezionati del Re, questa saga la conoscono in pochi.
Anzi in pochissimi.
La Torre Nera non è l'opera più famosa del Re, ma in un certo senso è il suo Opus Magnum ed il fulcro di molte delle sue opere.
Com'è possibile?

Per questo dovremmo parlarne un attimo, ma non sarà facile.
Però prima un po' di aneddotica personale spicciola.
Ho cominciato a leggere questa saga in un momento molto buio della mia vita.
Era appena morta mia madre e dopo anni di fancazzismo totale iniziai a lavorare nell'attività di famiglia.
Era il 2003 ed Internet non c'era ancora o meglio c'era ma non era alla portata di uno smartphone o di un'attività commerciale come la mia.
Per superare indenne quelle otto/dieci ore lavorative e di noia c'erano solo la radio e i cruciverba.
Anni prima avevo smesso praticamente di leggere fumetti e manga e non avevo voglia di ricominciare.
Mi sentivo invecchiato mentre i fumetti stavano sempre più ringiovanendo.
Finché in una domenica qualunque del 2003 vidi in edicola il primo volume riveduto e corretto dall'autore de La Torre Nera ed il mio mondo cambiò.
Da quel giorno divenni un lettore quasi al limite del compulsivo e non ho più smesso.
Inizialmente lo fui solo di Stephen King.
Poi di centinaia di altri.
I romanzi de La Torre Nera hanno quindi un'importanza fondamentale nella mia formazione di lettore e ne sono così affezionato che mi viene difficile parlarne con obiettività.
Perché nella sua vastità è colma di passaggi indimenticabili e suggestivi, ma anche di pecche narrative non indifferenti per quel che riguarda i miei gusti personali.
Ma tanto lo sappiamo che quando siamo innamorati anche i difetti diventano virtù.
Ed io lo sono stato per così tanto di questa saga che ho anche un tatuaggio sulla nuca a testimoniarlo.


" L'uomo in nero fuggì nel deserto ed il pistolero lo seguì."

Esiste un incipit più bello tra le opere del Re?
Non credo.

La saga è composta principalmente da sette libri più un ottavo uscito dopo la conclusione della saga e che si colloca tra il quarto ed il quinto volume.
I primi quattro libri furono pubblicati per la prima volta nel 1982, 1987, 1991, 1997.
Dopo l'incidente che quasi gli costò la vita ed impaurito dalla possibilità di lasciare la saga incompiuta, King si mise con zelo a revisionare i primi quattro volumi ripubblicandoli nel 2003 con una nuova ( e bellissima ) introduzione e successivamente a portare a compimento la saga nel giro di un anno con gli ultimi tre romanzi pubblicati tra il 2003 e il 2004.
La Leggenda Del Vento è del 2012 e cronologicamente si colloca come già detto tra il quarto e il quinto volume, ma non è fondamentale nell'economia della saga.
Quindi ricapitolando la saga è composta da questi libri:




- L'ultimo Cavaliere
- La Chiamata Dei Tre
- Terre Desolate
- La Sfera del Buio
- I Lupi Del Calla
- La Canzone Di Susannah
- La Torre Nera
- La Leggenda Del Vento

Riferimenti diretti ed indiretti alla saga vi sono anche in:

- Le Notti Di Salem
- Insomnia
- Il Talismano
- La Casa Del Buio
- IT
- L'incendiaria
- L'ombra Dello Scorpione
- Le Piccole Sorelle di Eluria ( racconto facente parte della raccolta Tutto è Fatidico )
- Cuori In Atlantide
- Gli Occhi Del Drago
- Buick 8
- Ur ( racconto pubblicato nella raccolta Il Bazar Dei Brutti Sogni )

La saga è stata anche riconvertita in fumetto dalla Marvel che però qui in Italia ne ha sospeso la pubblicazione da un bel po'.
Un vero peccato perché i primi volumi non erano affatto male e potevano contare sulla presenza ai testi ed ai disegni di due professionisti validissimi come Peter David e Jae Lee.
Ed in più offrivano delle note esplicative che permettevano di esplorare ancora più a fondo l'universo, il folclore e i personaggi che gravitano intorno alla Torre.

La Torre Nera non è una saga originalissima.
Come spiega lo stesso Stephen King nella prefazione dei primi tre volumi è stato fortissimamente ispirato da Il Signore Degli Anelli e dai western di Sergio Leone.
Infatti è fortissima l'influenza di entrambi nella trama che a sua volta nasce come evoluzione del poema di Robert Browning Childe Ronald Alla Torre Nera Giunse del 1885.
La saga non è identificabile nemmeno in un genere preciso anche se viene associata al New Weird.
E' insomma un ciclo di storie che pesca a piene mani da più generi con echi di fantasy, western, horror, fantascienza ed arriva a toccare anche i miti Arturiani per quel che concerne la mitologia e la simbologia dell'universo narrativo a cui appartiene.
Protagonista indiscusso della vicenda è Roland Deschain ( immaginatelo con le fattezze di Clint Eastwood perché è stato creato a sua immagine e somiglianza) ultimo pistolero di un mondo che è andato avanti.
Il suo obiettivo? La ricerca fino a Fine-Mondo della fantomatica Torre Nera, cardine di tutti i mondi esistenti ed impedirne la distruzione da parte del Re Rosso ed i suoi seguaci guidati dalla misteriosa figura di Marten Broadcloack/Walter O'Dim/Randall Flagg, un uomo dalle molteplici identità protagonista negativo di altre opere di Stephen King ( Gli Occhi Del Drago e l'indimenticabile L'ombra Dello Scorpione).
Ad accompagnare Roland nella sua ricerca, tre pellegrini che faranno la sua comparsa da tre diversi " quando".
Diciamolo subito: il tema della ricerca, il passaggio in differenti mondi temporali, le citazioni cinematografiche, i bivacchi molto western, la geografia paesaggistica del Medio-Mondo e i personaggi delineati in modo divino sono la cosa più bella dei romanzi di questa saga.
Sfido chiunque a non innamorarsi di Jake Chambers, Eddie e Susannah Dean, che formano il Ka-Tet di personaggi che accompagnano Roland nella sua ricerca.

La saga però non è tutta rosa e fiori.
Il primo volume è scritto da uno Stephen King molto giovane e si vede.
L'ultimo Cavaliere è volutamente criptico ai livelli della supercazzola.
Anche se a parte l'osticità di molti dei suoi capitoli risulta sicuramente molto suggestivo ed accattivante.
La saga trova la sua vera voce con i tre volumi successivi, ed il terzo e il quarto sono per me i migliori dell'intera saga.
Negli ultimi tre King spinge moltissimo arrivando perfino alla metaletteratura, ma per quel che mi riguarda non centrano veramente il bersaglio, sebbene alcuni capitoli dell'ultimo volume sono così belli e struggenti da sfiorare la poesia.
Cosa manca a quest'opera?
King ci presenta un pantheon di personaggi a dir poco epici e nel quarto volume con il racconto della giovinezza di Roland arriva a livelli elevatissimi, ma per lui è molto più importante il messaggio della ricerca che l'azione.

Senza girarci intorno, il confronto finale è ai miei occhi piuttosto deludente.
La lettura della Torre Nera non è comunque tempo sprecato.
E' una saga che merita e che consiglio vivamente.

" Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo. "


Alla prossima!







venerdì 7 luglio 2017

La Valle Dell'Eden - John Steinbeck

Questa non è una recensione.
Vallo a recensire l'amore.
E' più che altro un'elegia estatica nata sul momento.
Nel post scorso scrissi che esistono libri che sapevo già prima di averli letti che mi sarebbero piaciuti.
Per altri invece è un appuntamento al buio o quasi.
Ne conosciamo stralci, ne vediamo la sinossi e poco altro.
E' Badoo o Tinder applicato alla letteratura.
E così come ci sono incontri, baci, sollazzi sessuali più appaganti di altri, esistono anche libri che ti danno un medesimo effetto.
Che ti lasciano svuotato ed inerme come se dopo aver avuto un orgasmo avessi versato ogni singola goccia del tuo seme.

La Valle Dell'Eden di Steinbeck è stato per me tutto questo.
Forse anche di più.
Mi ha lasciato con la sensazione che dopo un'opera così i romanzi successivi che leggerò difficilmente avranno senso.
Mi fa un po' paura tutto ciò.
Mi fa paura l'enormità.
La complessità e la bellezza dei personaggi di quest'opera mi ha letteralmente divorato dall'interno ed alla fine mi sono dispiaciuto per essi come fossero stati personaggi reali.
E dire che come persona non sono il massimo dell'empatia nei riguardi di ciò che mi circonda.
Però la letteratura a volte mi devasta.
Per assurdo La Valle Dell'Eden non lo considero nemmeno il più bello dei romanzi di Steinbeck, credo che Furore e Uomini e Topi abbiano una marcia in più nel ritmo, ma non so perché La Valle Dell'Eden mi ha colpito nel profondo molto di più.
E mi ha fatto capire che non ci sarà mai nessun archetipo horror che sia un vampiro, Pennywise, il mostro della laguna nera, un licantropo, Cthulhu o Nyarlathotep che tenga dinanzi all'egoismo, l'invidia e la malvagità degli esseri umani.
Credo che questo tipo di letteratura si ponga ben più in alto e lo dico da amante del genere horror/fantastico.
Sembra un'ovvietà ma finora per me non lo era.
Grazie della lezione Mr. Steinbeck.


" Io credo che esistano al mondo mostri nati da genitori umani."
La Valle Dell'Eden - John Steinbeck.