Penso che Psycho lo conoscano tutti.
Ma resto convinto che solo gli appassionati di letteratura sappiano che il capolavoro cinematografico di Alfred Hitchcock fu tratto dalla penna di Robert Bloch.
Bloch deve gran parte del successo a Psycho, ma indubbiamente era uno scrittore che si era già fatto ampiamente notare tra le pagine di una rivista leggendaria come Weird Tales.
Basta pensare che in quella rivista, oltre Bloch, venivano pubblicati racconti di mostri sacri come H.P.Lovecraft e Ray Bradbury.
Sono passati più di dieci anni da quando lessi Psycho, ma devo ammettere che quella lettura non mi trasmise la voglia di cercare le altre opere di questo scrittore.
All'epoca ero un lettore che saltava di palo in frasca e da un autore all'altro senza ritegno.
Ero trascinato più dalle storie che dall'idea di concentrarmi su un unico autore ( King a parte).
A King va anche il merito di avermi fatto conoscere e venire voglia di leggere Psycho.
Senza il suo libro saggio sull'horror Danse Macabre, probabilmente l'avrei letto chissà quanti anni dopo.
La voglia però di esplorare la bibliografia di Robert Bloch mi è venuta solo adesso.
Di questo ringrazio il buon Marco Lazzara che durante un commento ad un post precedente, ha avuto il merito di accendermi la lampadina.
Conoscevo di nome gran parte delle pubblicazioni del buon Bloch, ma ero convinto che Psycho a parte i suoi romanzi appartenessero al limbo dei fuori catalogo.
Invece no.
La Bompiani ristampa spesso e volentieri le sue opere, e mi sono accorto anche, che i suoi romanzi circolano a buonissimi prezzi anche nel circuito dell'usato.
Ma resto convinto che solo gli appassionati di letteratura sappiano che il capolavoro cinematografico di Alfred Hitchcock fu tratto dalla penna di Robert Bloch.
Bloch deve gran parte del successo a Psycho, ma indubbiamente era uno scrittore che si era già fatto ampiamente notare tra le pagine di una rivista leggendaria come Weird Tales.
Basta pensare che in quella rivista, oltre Bloch, venivano pubblicati racconti di mostri sacri come H.P.Lovecraft e Ray Bradbury.
Sono passati più di dieci anni da quando lessi Psycho, ma devo ammettere che quella lettura non mi trasmise la voglia di cercare le altre opere di questo scrittore.
All'epoca ero un lettore che saltava di palo in frasca e da un autore all'altro senza ritegno.
Ero trascinato più dalle storie che dall'idea di concentrarmi su un unico autore ( King a parte).
A King va anche il merito di avermi fatto conoscere e venire voglia di leggere Psycho.
Senza il suo libro saggio sull'horror Danse Macabre, probabilmente l'avrei letto chissà quanti anni dopo.
La voglia però di esplorare la bibliografia di Robert Bloch mi è venuta solo adesso.
Di questo ringrazio il buon Marco Lazzara che durante un commento ad un post precedente, ha avuto il merito di accendermi la lampadina.
Conoscevo di nome gran parte delle pubblicazioni del buon Bloch, ma ero convinto che Psycho a parte i suoi romanzi appartenessero al limbo dei fuori catalogo.
Invece no.
La Bompiani ristampa spesso e volentieri le sue opere, e mi sono accorto anche, che i suoi romanzi circolano a buonissimi prezzi anche nel circuito dell'usato.
Su Ebay circolava al prezzo di un caffè la vecchia edizione Fabbri di Gotico Americano, e mi ci sono fiondato subito.
Dopo essermelo spolpato ben bene ( d'altronde sono solo 170 pagine ), sono pronto a parlarne.
Dopo essermelo spolpato ben bene ( d'altronde sono solo 170 pagine ), sono pronto a parlarne.
Gotico Americano si è rilevato un classico romanzo dalle venature thriller/gotiche.
Credo sia un romanzo che vada contestualizzato al periodo in cui venne scritto.
Letto adesso, in un periodo storico in cui i romanzi thriller e slasher sono stati sviscerati in tutte le salse, offre poco o nulla in termini di originalità al lettore occasionale.
Suppongo che però, letto al tempo della sua uscita in quel del 1974, il romanzo avrebbe avuto molto più effetto, quantunque siamo lontanissimi dalla suspence e da quel finale capolavoro di Psycho.
Credo sia un romanzo che vada contestualizzato al periodo in cui venne scritto.
Letto adesso, in un periodo storico in cui i romanzi thriller e slasher sono stati sviscerati in tutte le salse, offre poco o nulla in termini di originalità al lettore occasionale.
Suppongo che però, letto al tempo della sua uscita in quel del 1974, il romanzo avrebbe avuto molto più effetto, quantunque siamo lontanissimi dalla suspence e da quel finale capolavoro di Psycho.
La storia di Gotico Americano è ispirata alle gesta di un serial killer veramente esistito di nome Herman Webster Mudgett che sul finire dell'800 imperversò negli Stati Uniti mietendo centinaia di vittime.
Lascio il link per chi volesse saperne di più sulle sue terribili gesta:
Ma torniamo al romanzo ed andiamo di sinossi:
Dall'autore di "Psycho", un racconto gotico sospeso tra passato e presente. Chicago: un castello dalle pareti che nascondono passaggi segreti, stanze proibite e laboratori privati. Il castello è la dimora del dottor G. Gordon Gregg, un assassino farmacista. Le sue vittime sono donne giovani e belle. I suoi metodi sono scientifici e indolori, i suoi crimini perfetti... fino a quando una giornalista non si insospettisce. Ma durante le indagini Crystal, nonostante il pericolo, si innamora del carismatico dottore...
Dall'autore di "Psycho", un racconto gotico sospeso tra passato e presente. Chicago: un castello dalle pareti che nascondono passaggi segreti, stanze proibite e laboratori privati. Il castello è la dimora del dottor G. Gordon Gregg, un assassino farmacista. Le sue vittime sono donne giovani e belle. I suoi metodi sono scientifici e indolori, i suoi crimini perfetti... fino a quando una giornalista non si insospettisce. Ma durante le indagini Crystal, nonostante il pericolo, si innamora del carismatico dottore...
Ambientato nella Chicago del 1893 questo romanzo ha per protagonista un affascinante quanto eccentrico uomo d'affari di nome G. Gordon Gregg.
Gregg è un grande affabulatore nonché truffatore incallito, ma prima di tutto un serial killer.
Sfruttando il suo fascino seduce ed uccide inermi donne dopo essersi fatto intestare tutti i loro possedimenti in denaro.
Il tutto avviene in un caseggiato che lui ha trasformato in un sorta di castello pieno di botole, stanze e porte segrete.
Un castello che apparentemente Gregg utilizza anche come farmacia visto che uno dei suoi business è quello di spacciarsi come venditore di cure miracolose.
Alle sue discutibili gesta si interessa una giornalista che tenterà di intrufolarsi all'interno del castello spacciandosi per una lontana nipote che si offre di fargli da segretaria.
Gotico Americano è un buon romanzo, coinvolgente e con un ritmo piuttosto serrato.
L'impressione che ne ho ricavato è che però Bloch avesse potuto osare di più.
Molto belli alcuni passaggi e davvero avvincente e cinematografico il finale, benché piuttosto di genere.
Non sarà un capolavoro, ma è un romanzo che ho letto con piacere.
Ho apprezzato in particolar modo il tentativo di miscelare le atmosfere prettamente gotiche con quelle thriller tipiche dei suoi romanzi.
Detto questo, riconosco che non è un romanzo trascendentale e perciò non mi sento di considerarlo un acquisto irrinunciabile.
Fate vobis.
Alla prossima!
Gregg è un grande affabulatore nonché truffatore incallito, ma prima di tutto un serial killer.
Sfruttando il suo fascino seduce ed uccide inermi donne dopo essersi fatto intestare tutti i loro possedimenti in denaro.
Il tutto avviene in un caseggiato che lui ha trasformato in un sorta di castello pieno di botole, stanze e porte segrete.
Un castello che apparentemente Gregg utilizza anche come farmacia visto che uno dei suoi business è quello di spacciarsi come venditore di cure miracolose.
Alle sue discutibili gesta si interessa una giornalista che tenterà di intrufolarsi all'interno del castello spacciandosi per una lontana nipote che si offre di fargli da segretaria.
Gotico Americano è un buon romanzo, coinvolgente e con un ritmo piuttosto serrato.
L'impressione che ne ho ricavato è che però Bloch avesse potuto osare di più.
Molto belli alcuni passaggi e davvero avvincente e cinematografico il finale, benché piuttosto di genere.
Non sarà un capolavoro, ma è un romanzo che ho letto con piacere.
Ho apprezzato in particolar modo il tentativo di miscelare le atmosfere prettamente gotiche con quelle thriller tipiche dei suoi romanzi.
Detto questo, riconosco che non è un romanzo trascendentale e perciò non mi sento di considerarlo un acquisto irrinunciabile.
Fate vobis.
Alla prossima!