Mi sono messo a rileggere questo libro, perché volevo rimanere ancora un po' ancorato nel realismo magico o nel genere fantasy legato al mondo dell'arte e dei quadri.
Come dicevo nella recensione precedente, è un posto che è stato frequentato spesso da autori che prediligo come Stephen King, Clive Barker o persino in uno dei racconti del ciclo de Le cronache di Narnia di Lewis.
L'edizione di questo romanzo che possiedo è quella de I miti Mondadori in formato tascabile da edicola che all'epoca costava sui 4 Euro e dove prezzato risulta anche in Lire ( 7.900) visto che parliamo del 2000 o giù di lì.
Rose Madder non è tra i libri più amati del Re.
Ha una trama basica ed orizzontale, ma che oggi avrebbe tutt'altro effetto, secondo me, visti i temi che tocca che oggi sono molto in voga e in auge ( giustamente ).
Il trema portante è quello della violenza sulle donne, ed è un romanzo di rivalsa e ribellione contro l'uomo violento ed il patriarcato, in cui la protagonista scopre o gli viene offerto un potere, che utilizza per difendersi e riappropiarsi della propria vita.
Insomma fosse uscito oggi sarebbe materiale per pagine social tipo Freeda, Alpha Woman, Siamo Ragazze o come stemma per alcune influencer che portano avanti le bandiere del femminismo.
Superata questa premessa, com'è questo libro?
Parliamone dopo la sinossi:
In fuga da Norman, il marito che la tormenta da quattordici anni, Rose riesce a rifarsi una vita e perfino a incontrare l'uomo giusto. Proprio nella stessa occasione, s'imbatte anche in uno strano quadro, un ritratto, che misteriosamente comincia a interagire con lei... Purtroppo, il sadico Norman si è intanto messo sulle tracce della moglie, lasciandosi dietro una scia di sangue e terrore. E quando la raggiunge, Rose capisce che per salvarsi dovrà calarsi nel "suo" mito - celato nel quadro - e trasformarsi in una dea vendicatrice...
Rose Madder credo che dal punto di vista della costruzione della storia possa essere attaccato poco o nulla.
E' un romanzo coeso che offre una narrazione precisa.
L'unico aspetto criticabile è la trama.
Non vi piace la storia o i personaggi che propone?
Allora ok, ma dal punto di vista del contenuto credo si possa obiettare poco.
E' un libro coerente.
Ci sono degli aspetti poco credibili, ma che fanno proprio parte del modo di raccontare certe storie, quindi va accettato il fatto che questa ragazza che dopo aver subito angherie indicibili dal marito, poco dopo la fuga, trova in una singola botta un lavoro ottimamente retribuito come voce narrante di audiolibri in cui si dimostra talmente brava da essere subito paragonata agli/alle eletti/e del settore ed un nuovo fidanzato, roba che manco nelle favole, un altro poco.
Accettato tutto questo come contorno nella narrazione, la storia fila come un treno.
Bellissimo il fatto che King ci mostri le azioni ed i punti di vista sia di Rose che dell' ex marito, utilizzando il font corsivo quando entriamo nella testa e nelle azioni di questo personaggio.
Ecco, Norman permette alla storia di scivolare anche nel pulp e nel thriller ed infatti le pagine che lo riguardano sono le più serrate e più coinvolgenti del romanzo.
Un romanzo che non risparmia atti violenti contro altre donne o contro chiunque si metta contro Norman nella sua caccia alla ex mogliettina.
Essendo un romanzo di Stephen King non ci si può esimere dal soprannaturale, che qui è rappresentato da un quadro acquistato da Rosie che contiene un paesaggio da mitologia greca.
Ed è su quei miti che verte la parte magica della storia.
Perché Rosie si ritrova ad entrare letteralmente in quel quadro ed avere a che fare con il mito de Le Erinni ed ad affrontare un minotauro ( che simbolicamente rappresenta Norman ).
Il mondo del quadro è anche quello in cui avverrà il duello finale tra lei e Norman.
Ci sono alcuni riferimenti abbastanza criptici che portano questo romanzo a poter essere anch'esso inserito nella saga de La Torre Nera, non a caso, nel rappresentare altre parti di sé in altri mondi ricorda moltissimo anche un altro romanzo del Re ovvero Il Talismano, perché è palese che Rosie e Norman siano in un certo senso la donna del quadro ( una delle Eumenidi o Erinni? Medusa? ) ed il minotauro anche se quest'ultimo non è Asterione, ma viene chiamato Erinni.
Non so se esiste una leggenda simile o se semplicemente Stephen King abbia piegato a suo volere la mitologia.
E' un romanzo di rivalsa e vendetta.
La donna alla fine si rileva più forte e Rose ha così potere e carisma che il nuovo compagno è persino un po' succube.
Rose Madder è un romanzo molto orizzontale, con una storia che definirei molto cinematografica ed in cui il percorso è delineato in maniera netta.
Nello svolgimento è prevedibile come molti horror e molti fantasy che hanno una morale precisa, ma risulta una lettura coinvolgente e coerente.
E' un libro standardizzato, secondo me, bello, ma che non offre chissà quali spunti e riflessioni, forse è proprio per questo che questo libro viene inserito così raramente nelle classifiche dei più amati del Re.
Al di là di tutto però, alcune pagine sono davvero molto crude e violente, anche nelle descrizioni, quindi non è proprio una passeggiata di salute, al di là della prevedibilità o meno.
E' un romanzo che merita?
E' un buon ingresso alle storie di King, e soprattutto dimostra la poliedricità di quest'autore capace di raccontare anche storie con donne protagoniste e non con il macho di turno o il padre di famiglia che va a salvare la damigella in pericolo.
Le femministe apprezzeranno, e probabilmente anche tanti uomini, perché no.
D'altronde è la storia, non i ruoli o il sesso dei protagonisti.
Alla prossima! (?)