Battisti, dovunque egli sia, mi perdoni per la storpiatura della strofa di una delle sue più belle canzoni, ma che un libro di 380 pagine mi prendesse più di una settimana, non me lo sarei mai aspettato.
Perché mannaggia la miseria Pastorale Americana mi sta facendo penare.
È un osso duro, troppo.
È come prendere a morsicate le ossa di adamantio di Wolverine.
Non ne posso più di concerie, guanti, della balbuzie di Merry e delle paranoie dello svedese, ma sono un tipo testardo e non esiste che io abbandoni un libro a metà, anche a costo di metterci un mese per finirlo.
Se poi a questo aggiungiamo il fatto che a me non piace mischiare le letture, ma affrontarle una alla volta, ecco spiegata questa settimana persa dietro al libro di Roth.
Il tutto mentre gli altri libri mi osservano con cipiglio richiedendo la mia attenzione.
Se poi a questo aggiungiamo il fatto che a me non piace mischiare le letture, ma affrontarle una alla volta, ecco spiegata questa settimana persa dietro al libro di Roth.
Il tutto mentre gli altri libri mi osservano con cipiglio richiedendo la mia attenzione.
Questa mia particolare tendenza, molto vicina ad una fissazione, mi ha portato alla stesura di questo post.
Quindi vi pongo questa domanda:
Quindi vi pongo questa domanda:
Esistono per voi libri insormontabili oppure che avete abbandonato a metà o dopo poche righe?
Vi va di dirmi quali sono stati?
Vi va di dirmi quali sono stati?
Perché so di molti che riescono a leggere contemporaneamente più libri o che se trovano un libro che dopo poco non gli piace lo mollano lì et bon.
Io no.
Finché non lo finisco non riesco a dedicarmi ad altro (a parte qualche sporadico fumetto).
Finché non lo finisco non riesco a dedicarmi ad altro (a parte qualche sporadico fumetto).
Comunque, quanto successo con Pastorale Americana mi era già successo due volte con altri libri, quindi tutto sommato sapevo che prima o poi sarebbe successo nuovamente.
Ecco i due precedenti:
La Follia è Una Bara Di Cristallo - Ray Bradbury
Bradbury è senza dubbio uno dei miei tre, quattro scrittori preferiti, eppure nonostante ciò questo suo parto mi ha fatto tribolare parecchio.
La Follia è Una Bara Di Cristallo è il secondo di una trilogia ed è arrivato in Italia anche con il titolo de Il Cimitero Dei Folli, vai a capire il motivo per cui sentirono l'esigenza di cambiarne il titolo.
La trilogia era composta anche da Morte a Venice e Costance Contro Tutti.
La storia è una sorta di Thriller \ Poliziesco ambientata nel mondo del cinema.
Il libro è parecchio contorto e farraginoso ed all'epoca mi mise parecchio in difficoltà, tanto che rinunciai successivamente a prendere gli altri due volumi.
Anche se stimo Ray con tutte le mie forze, difficilmente troverò il coraggio di proseguire.
Eldest - Christopher Paolini
Christopher Paolini aveva solo 15 anni quando scrisse e pubblicò grazie alla casa editrice della madre Eragorn, il primo di una trilogia che di fatto fu un autentico successo.
Ambientazioni fantasy stile Il Signore Degli Anelli e la presenza dei draghi ben prima dell'esplosione del fenomeno Martin, gli valsero le attenzioni di tutti ed anche le mie.
Comprai subito Eragon ed Eldest e mi lanciai nei territori di Alagaësia in groppa a Saphira insieme ad Eragon.
Il libro era carino, avvincente e nonostante le strizzate d'occhio a Gandalf e soci, mi avvinse abbastanza.
Ma poi venne il turno di Eldest e mamma mia che mattonata in testa.
Un romanzo prolisso e pieno di pipponi che mi portarono ad entrare nel guinness dei primati degli sbadigli effettuati durante la lettura di un libro.
Anche quella lettura coincise con l'abbandono della trilogia ( divenuta successivamente quadrilogia ).
Un abbandono senza rimpianti di sorta, anzi mai fine fu più lieve. :-p
Ecco i due precedenti:
La Follia è Una Bara Di Cristallo - Ray Bradbury
Bradbury è senza dubbio uno dei miei tre, quattro scrittori preferiti, eppure nonostante ciò questo suo parto mi ha fatto tribolare parecchio.
La Follia è Una Bara Di Cristallo è il secondo di una trilogia ed è arrivato in Italia anche con il titolo de Il Cimitero Dei Folli, vai a capire il motivo per cui sentirono l'esigenza di cambiarne il titolo.
La trilogia era composta anche da Morte a Venice e Costance Contro Tutti.
La storia è una sorta di Thriller \ Poliziesco ambientata nel mondo del cinema.
Il libro è parecchio contorto e farraginoso ed all'epoca mi mise parecchio in difficoltà, tanto che rinunciai successivamente a prendere gli altri due volumi.
Anche se stimo Ray con tutte le mie forze, difficilmente troverò il coraggio di proseguire.
Eldest - Christopher Paolini
Christopher Paolini aveva solo 15 anni quando scrisse e pubblicò grazie alla casa editrice della madre Eragorn, il primo di una trilogia che di fatto fu un autentico successo.
Ambientazioni fantasy stile Il Signore Degli Anelli e la presenza dei draghi ben prima dell'esplosione del fenomeno Martin, gli valsero le attenzioni di tutti ed anche le mie.
Comprai subito Eragon ed Eldest e mi lanciai nei territori di Alagaësia in groppa a Saphira insieme ad Eragon.
Il libro era carino, avvincente e nonostante le strizzate d'occhio a Gandalf e soci, mi avvinse abbastanza.
Ma poi venne il turno di Eldest e mamma mia che mattonata in testa.
Un romanzo prolisso e pieno di pipponi che mi portarono ad entrare nel guinness dei primati degli sbadigli effettuati durante la lettura di un libro.
Anche quella lettura coincise con l'abbandono della trilogia ( divenuta successivamente quadrilogia ).
Un abbandono senza rimpianti di sorta, anzi mai fine fu più lieve. :-p