Solo successivamente ho scoperto che quell'edizione è una di quelle che escono in allegato ad un quotidiano o un settimanale ( in questo caso Sorrisi & Canzoni e Donna Moderna ).
Per carità, era una buona edizione che comunque mi è costata meno di 8 Euro, ma tornando indietro non la prenderei.
Anzi cercherei un'edizione del libro in cui c'è inglobato anche il suo seguito ovvero Intorno alla luna, seguito di cui ho scoperto l'esistenza solo dopo aver finito il primo romanzo.
Ho visto che esistono edizioni che contengono entrambi i romanzi ed un po' mi sono mangiato le mani, lo ammetto.
Per fortuna Intorno alla luna ho avuto modo di leggerlo gratuitamente, ma a questo punto spero di trovarlo anche in cartaceo e di metterlo in libreria a fianco del primo volume anche se in una diversa edizione.
Ma infine come sono questi romanzi?
Sarò sincero, mi sono piaciuti meno di Ventimila leghe sotto i mari e Viaggio al centro della terra, gli unici due romanzi che finora avevo letto del buon Jules.
La differenza credo che sia a causa della staticità di questi due romanzi.
C'è molta meno azione rispetto alle storie che ho sopra citato e soprattutto il primo volume non è altro che una lunghissima fase preparatoria visto che soltanto gli ultimissimi capitoli sono dedicati al viaggio vero e proprio.
Però è sempre Verne.
Incredibile visionarietà e capacità d'analisi tanto da rendere credibile un viaggio del genere agli occhi del lettore ( inesperto a queste tematiche come il sottoscritto ) a colpi di formule, ingegneria, storia, fisica e chimica.
Parliamo di due romanzi pubblicati tra il 1865 e 1870, rendiamoci conto.
Non si può non ammirare uno scrittore così visionario da anticipare in un certo senso il futuro.
Dalla terra alla luna mi ha portato un po' a mettermi nei panni di un lettore di quel tempo.
Come avrà reagito a quel finale così tronco, evasivo e tragico del libro?
Io inizialmente non essendo a conoscenza del secondo libro ammetto di essere rimasto un po' perplesso e deluso.
Centinaia di pagine di preparazione che fungono praticamente da prologo e poi finisce così?
Beh, sì.
Era un finale che ci poteva stare con il senno di poi.
Sarebbe stato interessante assorbire un colpo del genere.
D'altronde noi di quest'epoca sappiamo che alcune operazioni spaziali non sono andate a buon fine nonostante anni ed anni di preparazione.
Ed invece Verne ha dato un seguito alla storia in cui i tre viaggiatori sono sopravvissuti ( non è uno spoiler altrimenti non ci sarebbe stato nessun seguito ) al viaggio ma dove invece di approdare sulla Luna finiscono con l'orbitare intorno ad essa.
I tre dovranno ingegnarsi per trovare il modo di atterrare e di sfuggire al destino di gravitare per sempre intorno alla luna.
Intorno alla luna si legge molto più velocemente e risulta anch'esso interessante, ma come nel libro precedente c'è sempre una staticità di fondo che potrebbe annoiare i lettori non interessati alla fantascienza ed all'astronomia.
D'altronde tutta la trama verte su tre uomini e un cane intrappolati e condannati a vivere in un proiettile gigante.
Forse è poco per soddisfare il lettore moderno, ma contestualizzato all'epoca è comunque una trama incredibile che avrà fatto sognare ed appassionare all'astronomia ed all'astrofisica un buon numero di lettori.
Già solo per la sua visionarietà mi sento di consigliare entrambi i romanzi, ma in un'unica edizione.
" Nonostante le opinioni di certe persone dalla mentalità ristretta, che rinchiuderebbero la razza umana su questo globo, come all'interno di un cerchio magico che non deve mai superare, un giorno viaggeremo verso la luna, i pianeti e le stelle, con la stessa facilità, rapidità e certezza, con cui facciamo ora il viaggio da Liverpool a New York!. "
Dalla terra alla luna - Jules Verne
Alla prossima!
Da come li descrivi penso che mi potrebbero piacere
RispondiEliminaBeh, se dovessi un giorno leggerli mi farai sapere. :-)
EliminaIo le lessi da piccolo e all'epoca mi piacquero, però non so se oggi la penserei allo stesso modo. Però come dici tu Verne è Verne e se tanta fantascienza è stata scritta e continua a venire scritta lo dobbiamo anche a lui e a chi com elui ha indicato la via.
RispondiEliminaDa piccolo non so se avrei avuto la pazienza di leggere tematiche così statiche come quelle in questi due romanzi, ma devo dire che oggi tutto sommato le ho appezzate, ma meno rispetto alle opere precedenti che avevo letto di Verne.
EliminaLa citazione finale è da brividi, a prescindere dal fatto che sia stato veramente premonitore, con "Dalla terra alla luna" e "Intorno alla luna", sono parole bellissime.
RispondiEliminaNon dobbiamo accontentarci di rimanere nel nostro cerchio. E' anche una metafora della vita. Non sono uno che ama molto inseguire utopie e chimere, ma è vero che nella vita bisogna cercare di inseguirla, la nostra luna :)
Game, set e match, caro Riky, hai colto esattamente lo spirito di questi romanzi.
EliminaMi fa molto piacere :)
EliminaLetto un po' di anni fa (solo il primo), lo trovai anche io un po' troppo statico, non mi entusiasmò come fece ad esempio Viaggio al centro della Terra che però lessi da giovane quindi con un'altra consapevolezza.
RispondiEliminaViaggio al centro della terra io l'ho letto per la prima volta l'anno scorso, e l'ho trovato bellissimo.
EliminaProprio domenica stavo valutando se prendere il secondo (tornerà in edicola ad aprile), capiti a fagiolo!
RispondiEliminaNon sapevo che fossero strettamente legati e che il primo libro ha una specie di cliffhanger da finale di stagione di una serie TV.
In edizione unica non mi è mai capitato ma non è che bazzichi molto le librerie.
Il secondo è stato pubblicato cinque anni dopo ed è la diretta conseguenza del primo.
EliminaPiù che cliffhanger ti lascia proprio in sospeso e con l'amaro in bocca perché dopo aver atteso centinaia di pagine, il romanzo finisce proprio sul più bello.
di "DTAL" ricordo soprattutto la frase iniziale che apre il racconto... "quando un americano ha un'idea, prima di tutto cerca qualcuno con cui condividerla", eccetera eccetera... per un po' di tempo l'ho anche usata come mia firma in un forum dove postavo! :)
RispondiEliminaCiao, sono risalito a questo blog tramjte un tuo commento sul blog di Moz :)
Esattamente!
EliminaAnche a me è rimasta impressa quella frase.
Grazie per la visita ed il commento. :-)
Me li avevano regalati all'età di 6 anni in edizione per ragazzi con illustrazioni. Ma non ero riuscito a farmeli piacere forse proprio a causa di come sono scritti. Mentre nello stesso periodo scoprivo Salgari con Sandokan e Le Due Tigri. Quello l'ho divorato ed ho cominciato a leggerli tutti in edizione integrale.
RispondiEliminaBeh, anch'io non li avrei letti a quell'età, mentre Salgari era molto più accattivante ed avventuroso.
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