Il Talismano è una delle prime opere che ho comprato di Stephen King ed è anche una di quelle a cui sono più affezionato.
A quel tempo non ero ancora un lettore di libri, ma mi barcamenavo tra letture di fumetti americani e manga e bazzicavo esclusivamente le edicole.
In quel periodo però alcuni romanzi di King uscirono in un formato ultra pocket in edicola e me li accaparrai tutti ed Il Talismano era tra costoro.
Scritto a quattro mani da Stephen King e Peter Straub ( scrittore inglese noto soprattutto per il bellissimo Ghost Story ) nel 1984 doveva essere il primo di una trilogia, a cui seguì successivamente La Casa Del Buio pubblicato nel 2001, ma che non ha mai visto l'uscita del terzo ed ultimo capitolo, annunciato più volte dai due autori, ma mai scritto.
Per fortuna questa saga è principalmente composta da romanzi autoconclusivi e quindi potrebbe chiudersi tranquillamente anche senza il terzo capitolo.
Steven Spielberg è da molti anni che ne detiene i diritti per trarne un film, ed è notizia di questi ultimi mesi che il film dovrebbe essere entrato in pre-produzione, anche se lui dovrebbe solo fungere da produttore.
Il Talismano è un romanzo molto particolare che attinge un po' da tutti i generi ed è pieno di omaggi e cliché narrativi, ma che nonostante ciò funziona benissimo.
Ed è anche un bel tomone di più di novecento pagine anche in formato pocket.
Forse il genere a cui più si avvicina è il New Weird, ma oggi passerebbe tranquillamente per un romanzo Young Adult.
Ma andiamo di sinossi:
" Jack Sawyer ha dodici anni. Sua madre sta morendo e solo lui può vincere il suo male incurabile. Ma per farlo deve affrontare un lungo viaggio nei Territori, mondi paralleli misteriosi ed inquietanti, in cui tutto ciò che accade si ripercuote sulla nostra realtà. Forze demoniache vogliono impadronirsi del talismano, leggendario cristallo dai poteri magici, ma Jack sta per incontrare qualcuno che può aiutarlo...
Una storia fantastica e agghiacciante in cui l'eterna lotta tra il bene e il male si ripetono in un crescendo di paura e tensione."
La sinossi del romanzo è un po' ingannevole e poco chiara, ma è il romanzo stesso pur nella sua semplicità narrativa a sfuggire ad una catalogazione precisa.
Come ormai ben sanno coloro che mi conoscono, vengo facilmente sedotto dal tema della ricerca e dalle trame on the road, anche quando si tratta di viaggi verso altri mondi ed altri luoghi.
Se a tutto ciò ci uniamo l'horror, il fantasy, un pizzico di fantascienza come in questo caso, e un protagonista ragazzino che va a combattere contro il male, vado letteralmente in solluchero.
Il Talismano è tutto questo, anche se Straub e King attingono anche dai romanzi di formazione e di avventura tipiche della vecchia narrativa ( il prologo e l'epilogo che si aprono e si chiudono con delle frasi di Mark Twain, non credo siano stati messi a caso ).
Aggiungiamoci il fatto che Jack fa di cognome Sawyer e l'omaggio appare piuttosto chiaro.
Il peregrinare di Jack "viaggiante" Sawyer viaggia tra due parallele, quella fantasy e quella narrativa da romanzo di formazione.
Quest'ultima parte è quella che preferisco e che offre più spunti, ma anche nei suoi cliché narrativi figli del genere, la parte fantasy appare suggestiva ed intrigante.
Certo, le argomentazioni sono topoi tipici: l'oggetto da recuperare e da portare da un posto all'altro che ti dona potere e ti assoggetta con omaggi clamorosi ad Il signore Degli Anelli e Il Leone, La Strega e L'armadio de le Cronache Di Narnia, mondi paralleli con il più classico degli effetti farfalla, ed un nemico che più cattivo non si può, senza nessuna sfumatura e pietà nemmeno nei confronti del proprio figlio.
Pur essendo un romanzo prolisso e piuttosto descrittivo, la parte ambientata nei territori non è scenograficamente molto delineata tanto da risultare quasi più un percorso a tappe da un punto ad un altro senza chissà quale approfondimento.
Alla fine è un recupera l'oggetto x per salvare la regina y e poco più.
Suggestivo, invece, è il tema del doppio, in questo caso il proprio gemellante nel mondo dei territori, anche se rimane comunque un tema molto aleatorio nella storia.
Molto più interessante è il viaggio di Jack nelle lande americane dall'est all'ovest in un vero e proprio peregrinare on the road non privo di pericoli e peripezie, specie per un ragazzino di 12 anni che si avventura senza soldi accettando passaggi e lavori da sconosciuti.
Certo, lo stile della narrazione anche nei momenti più bui si mantiene quasi delicato, come se il ragazzo avesse sempre il controllo della situazione.
E' molto forte, direi quasi determinante il tema della predestinazione, e come in un buon fantasy che si rispetti è molto fondamentale la sospensione dell'incredulità e accettare l'idea che un ragazzo come Jack si comporti e ragioni quasi come un trentenne.
Straub e King riescono comunque ad inserire anche temi molto forti come lo sfruttamento minorile, molestie sessuali e persino temi come il bullismo e la violenza nei riformatori.
E' questo il grande pregio di questo romanzo, quello di riuscire ad intersecare in maniera abilissima i temi classici dei racconti di formazione con quelli tipici del fantasy anni '80.
Infine una nota sui personaggi, quasi tutti tridimensionali.
Sia quelli che accompagneranno Jack nel suo peregrinare come Richard e Lupo ( un lupo mannaro davvero peculiare, e protagonista di alcuni dei migliori passaggi del romanzo ) che quelli negativi come Morgan Sloat ed il reverendo Gardener, e fa specie in questo caso che quest'ultimo che è un sottoposto, sia molto più inquietante del suo viscido capo, che al di là della sua cattiveria, appare persino un po' patetico.
Il Talismano è un'opera che mi è piaciuto rileggere e che ho apprezzato come la prima volta.
Direi che porta bene i suoi anni e che mantiene ancora intatta la sua lucentezza.
E' sempre interessante leggere un romanzo scritto a quattro mani e chiedersi poi di chi è dei due il merito dei passaggi che più si apprezzano.
La mano di King in alcune cose è riconoscibilissima. C'è molto de La Torre Nera ( ed infatti il libro appartiene a quell'universo narrativo ) ed alcuni aspetti della storia sono persino sovrapponibili e similari a quella saga, ed anche il finale è in puro stile King.
Dite che quest'ultima non è una buona notizia?
In effetti...ma comunque è un finale giusto, soprattutto in opere del genere.
Adesso mi è venuta voglia di rileggere anche il secondo atto di questa saga, che come è giusto che sia trattandosi di un protagonista ormai adulto, vede dei toni più cupi e più turpi, ma ne parlerò successivamente, se la storia mi stimolerà abbastanza.
Il Talismano è un romanzo che consiglio senza riserve, soprattutto a coloro a cui piacciono i fantasy vecchio stile, con un occhio nel mondo reale.
Possiamo definire questa storia una solida e valida alternativa a La Storia Infinita.
Andrebbe riscoperto e letto il più possibile, e sono convinto che il film prossimo venturo, potrà dare una piccola spinta ad una eventuale riscoperta di un'opera che meriterebbe più credito.
Specie in un momento storico come questo in cui lo Young Adult è un genere molto diffuso.
P.s: in U.S.A ne fu tratto persino un fumetto nel 2009 che naufragò prematuramente.
Alla Prossima!
A quel tempo non ero ancora un lettore di libri, ma mi barcamenavo tra letture di fumetti americani e manga e bazzicavo esclusivamente le edicole.
In quel periodo però alcuni romanzi di King uscirono in un formato ultra pocket in edicola e me li accaparrai tutti ed Il Talismano era tra costoro.
Scritto a quattro mani da Stephen King e Peter Straub ( scrittore inglese noto soprattutto per il bellissimo Ghost Story ) nel 1984 doveva essere il primo di una trilogia, a cui seguì successivamente La Casa Del Buio pubblicato nel 2001, ma che non ha mai visto l'uscita del terzo ed ultimo capitolo, annunciato più volte dai due autori, ma mai scritto.
Per fortuna questa saga è principalmente composta da romanzi autoconclusivi e quindi potrebbe chiudersi tranquillamente anche senza il terzo capitolo.
Steven Spielberg è da molti anni che ne detiene i diritti per trarne un film, ed è notizia di questi ultimi mesi che il film dovrebbe essere entrato in pre-produzione, anche se lui dovrebbe solo fungere da produttore.
Il Talismano è un romanzo molto particolare che attinge un po' da tutti i generi ed è pieno di omaggi e cliché narrativi, ma che nonostante ciò funziona benissimo.
Ed è anche un bel tomone di più di novecento pagine anche in formato pocket.
Forse il genere a cui più si avvicina è il New Weird, ma oggi passerebbe tranquillamente per un romanzo Young Adult.
Ma andiamo di sinossi:
" Jack Sawyer ha dodici anni. Sua madre sta morendo e solo lui può vincere il suo male incurabile. Ma per farlo deve affrontare un lungo viaggio nei Territori, mondi paralleli misteriosi ed inquietanti, in cui tutto ciò che accade si ripercuote sulla nostra realtà. Forze demoniache vogliono impadronirsi del talismano, leggendario cristallo dai poteri magici, ma Jack sta per incontrare qualcuno che può aiutarlo...
Una storia fantastica e agghiacciante in cui l'eterna lotta tra il bene e il male si ripetono in un crescendo di paura e tensione."
La sinossi del romanzo è un po' ingannevole e poco chiara, ma è il romanzo stesso pur nella sua semplicità narrativa a sfuggire ad una catalogazione precisa.
Come ormai ben sanno coloro che mi conoscono, vengo facilmente sedotto dal tema della ricerca e dalle trame on the road, anche quando si tratta di viaggi verso altri mondi ed altri luoghi.
Se a tutto ciò ci uniamo l'horror, il fantasy, un pizzico di fantascienza come in questo caso, e un protagonista ragazzino che va a combattere contro il male, vado letteralmente in solluchero.
Il Talismano è tutto questo, anche se Straub e King attingono anche dai romanzi di formazione e di avventura tipiche della vecchia narrativa ( il prologo e l'epilogo che si aprono e si chiudono con delle frasi di Mark Twain, non credo siano stati messi a caso ).
Aggiungiamoci il fatto che Jack fa di cognome Sawyer e l'omaggio appare piuttosto chiaro.
Il peregrinare di Jack "viaggiante" Sawyer viaggia tra due parallele, quella fantasy e quella narrativa da romanzo di formazione.
Quest'ultima parte è quella che preferisco e che offre più spunti, ma anche nei suoi cliché narrativi figli del genere, la parte fantasy appare suggestiva ed intrigante.
Certo, le argomentazioni sono topoi tipici: l'oggetto da recuperare e da portare da un posto all'altro che ti dona potere e ti assoggetta con omaggi clamorosi ad Il signore Degli Anelli e Il Leone, La Strega e L'armadio de le Cronache Di Narnia, mondi paralleli con il più classico degli effetti farfalla, ed un nemico che più cattivo non si può, senza nessuna sfumatura e pietà nemmeno nei confronti del proprio figlio.
Pur essendo un romanzo prolisso e piuttosto descrittivo, la parte ambientata nei territori non è scenograficamente molto delineata tanto da risultare quasi più un percorso a tappe da un punto ad un altro senza chissà quale approfondimento.
Alla fine è un recupera l'oggetto x per salvare la regina y e poco più.
Suggestivo, invece, è il tema del doppio, in questo caso il proprio gemellante nel mondo dei territori, anche se rimane comunque un tema molto aleatorio nella storia.
Molto più interessante è il viaggio di Jack nelle lande americane dall'est all'ovest in un vero e proprio peregrinare on the road non privo di pericoli e peripezie, specie per un ragazzino di 12 anni che si avventura senza soldi accettando passaggi e lavori da sconosciuti.
Certo, lo stile della narrazione anche nei momenti più bui si mantiene quasi delicato, come se il ragazzo avesse sempre il controllo della situazione.
E' molto forte, direi quasi determinante il tema della predestinazione, e come in un buon fantasy che si rispetti è molto fondamentale la sospensione dell'incredulità e accettare l'idea che un ragazzo come Jack si comporti e ragioni quasi come un trentenne.
Straub e King riescono comunque ad inserire anche temi molto forti come lo sfruttamento minorile, molestie sessuali e persino temi come il bullismo e la violenza nei riformatori.
E' questo il grande pregio di questo romanzo, quello di riuscire ad intersecare in maniera abilissima i temi classici dei racconti di formazione con quelli tipici del fantasy anni '80.
Infine una nota sui personaggi, quasi tutti tridimensionali.
Sia quelli che accompagneranno Jack nel suo peregrinare come Richard e Lupo ( un lupo mannaro davvero peculiare, e protagonista di alcuni dei migliori passaggi del romanzo ) che quelli negativi come Morgan Sloat ed il reverendo Gardener, e fa specie in questo caso che quest'ultimo che è un sottoposto, sia molto più inquietante del suo viscido capo, che al di là della sua cattiveria, appare persino un po' patetico.
Il Talismano è un'opera che mi è piaciuto rileggere e che ho apprezzato come la prima volta.
Direi che porta bene i suoi anni e che mantiene ancora intatta la sua lucentezza.
E' sempre interessante leggere un romanzo scritto a quattro mani e chiedersi poi di chi è dei due il merito dei passaggi che più si apprezzano.
La mano di King in alcune cose è riconoscibilissima. C'è molto de La Torre Nera ( ed infatti il libro appartiene a quell'universo narrativo ) ed alcuni aspetti della storia sono persino sovrapponibili e similari a quella saga, ed anche il finale è in puro stile King.
Dite che quest'ultima non è una buona notizia?
In effetti...ma comunque è un finale giusto, soprattutto in opere del genere.
Adesso mi è venuta voglia di rileggere anche il secondo atto di questa saga, che come è giusto che sia trattandosi di un protagonista ormai adulto, vede dei toni più cupi e più turpi, ma ne parlerò successivamente, se la storia mi stimolerà abbastanza.
Il Talismano è un romanzo che consiglio senza riserve, soprattutto a coloro a cui piacciono i fantasy vecchio stile, con un occhio nel mondo reale.
Possiamo definire questa storia una solida e valida alternativa a La Storia Infinita.
Andrebbe riscoperto e letto il più possibile, e sono convinto che il film prossimo venturo, potrà dare una piccola spinta ad una eventuale riscoperta di un'opera che meriterebbe più credito.
Specie in un momento storico come questo in cui lo Young Adult è un genere molto diffuso.
P.s: in U.S.A ne fu tratto persino un fumetto nel 2009 che naufragò prematuramente.
Alla Prossima!
Non tra gli esiti di King che ho trovato più interessanti, non ne serbo questo gran ricordo. Se Il talismano potrei comunque ancora salvarlo per alcuni aspetti, il sequel La casa del bui lo trovai insieme ad Insomnia uno dei libri peggiori del Re.
RispondiEliminaSu Insomnia sono d'accordo, su La Casa Del Buio ho dei ricordi positivi, ma per ora che lo sto riaffrontando dopo anni, sta piacendo poco anche a me.
EliminaLetto ! A suo tempo era il 1983 ed ero malatuccio a letto ....parotite ...volgarmente : orecchioni.... il King a quattro mani non mi ha mai entusiasmato più di tanto
RispondiEliminaLo hai letto in prima edizione praticamente!
EliminaAlmeno è servito a farti compagnia. :-)
Pur essendo fan di King, l'universo Torre Nera e dntorni è quello che mi entusiasma di meno; sono un anomalo in questo senso, adoro il King "breve", in quest'ottica, ne Il bazar dei brutti sogni, c'è roba pazzesca...
RispondiEliminaPosso capire.
EliminaIo sono un grande estimatore de La Torre Nera, ma riconosco che alcuni volumi ( specie gli ultimi tre ) non sono il massimo.
Del Bazar Dei Brutti Sogni mi piacque molto il racconto sul Bambino Cattivo, davvero bello!
Per me un romanzo fantastico, veramente entusiasmante, ma si sa: quando ci sono ragazzini di mezzo, King da in meglio di se.
RispondiEliminaNon sono sicuro che il film che ne ricaveranno sarà chissà che...speriamo che mi sbagli...
Anche a me Stephen piace molto quando tratti di ragazzini.
EliminaAd oggi, l'unico romanzo che ha cannato è stato L'acchiappasogni.
Raccontami qualcosa in più su Lupo, sono curioso...
RispondiEliminaChe dirti: Secondo me i passaggi dove è protagonista sono i più interessanti, come è interessante il fatto che sia un lupo mannaro buono che però perde il controllo quando c'è la luna piena.
EliminaPer me è il personaggio più bello del libro, anche se un po' petulante in certi frangenti.
Interessante allora questo personaggo del lupo "dr.jekyll e mister hyde"!
EliminaCaro Lello, auguri di buona Pasqua e buoni festeggiamenti per l'ottavo scudetto di fila :)
Iniziato a leggere più volte ma, non so perché, mai finito. Una lacuna imperdonabile.
RispondiEliminaImperdonabile, non direi, può succedere.
EliminaE' un romanzo horror per ragazzi, non credo sia così imprescindibile, e lo dico da estimatore del romanzo.
In sostanza: avventure di ragazzini by King e fantasy da parte dell'altro autore.
RispondiEliminaCon verbosità eccessiva by King.
Non l'ho mai letto, sempre evitato.
Ma il film lo vedrei, forse è l'epoca giusta per mettere in scena un po' di fantahorror alla anni '80.
Una domanda: il sequel ha sempre gli stessi personaggi?
Moz-
Ritorna Jack, ma prende vie completamente diverse ed il fantasy è limitato.
EliminaDiciamo che diventa un fantasy poliziesco.
Le tematiche sono un po' più pesanti poiché il personaggio negativo è un pedofilo assassino di bambini.
Dunque...amo molto sia king che Straub, ma questo loro lavoro a 4 mani non mi ha entusiasmato. probabilmente l'ho letto io nel momento sbagliato della mia vita, magari se lo avessi letto durante i miei anni pùù giovanili lo avrei apprezzato di più.
RispondiEliminaNon credo che sia questione di periodo sbagliato.
EliminaNel romanzo, specie nella parte iniziale, c'è una certa pesantezza di fondo e ci mette un centinaio di pagine a carburare.
Mi pare anche che sei in buona compagnia.
Se un bambino non si fa spaventare dalla mole del romanzo potrebbe gustarselo, e forse sì, da bambino magari lo avresti apprezzato di più.
Lo sto rileggendo e la rilettura è per adesso un po' deludente, eppure le prime volte che l'ho riletto mi era piaciuto.
RispondiEliminaE' pur vero che sono ancora alle fasi iniziali.
Se mi stimolerà abbastanza, ne parlerò.
Mai letto nulla di Peter Straub, anche se ho avuto per un certo tempo tra le mani il suo "Ghost Story", che però non mi sono mai deciso a leggere, e adesso non ricordo neanche che fine abbia fatto. Non so, ho amato talmente il film "Ghost Story" che ho temuto, probabilmente sbagliando, che il libro potesse deturparmi il ricordo del film. Un po' come è successo con "L'esorcista", che mi son deciso a leggere il libro solo quarant'anni dopo aver visto il film.
RispondiEliminaGhost Stpry a me è piaciuto molto, anche se ha una struttura un po' vecchia per poter essere pienamente apprezzato oggi.
EliminaInfatti faccio un enorme a rileggerlo.
Due volte ci ho riprovato e due volte mi sono arenato, ed è una cosa che a me succede raramente.
Lo conosco, ma non l'ho mai letto, anche perché la serie de La Torre Nera l'ho sempre guardata con sospetto e di conseguenza anche questo libro, essendo un fantasy "atipico". Poi ho letto i primi volumi de La Torre Nerra e i sospetti di diludendo che avevo sono stati confermati: per me King deve stare lontano dal fantasy (di qualunque sottogenere si tratti), che non è tagliato. Quindi dubito che questo libro lo leggerò mai.
RispondiEliminaIo i primi quattro volumi de La Torre Nera invece li adoro.
EliminaAtipico, ma comunque sovrapponibile ad altre opere fantasy da cui in fin dei conti non si discosta poi così tanto a livelli di trama.
Anzi qui c'è comunque una finestra sul mondo reale ben delineata e molto più interessante di quella fantasy, secondo me, che invece appare molto sui generis.
Forse è per questo motivo che questo romanzo mi piace così tanto.
Il primo della Torre Nera mi è piaciuto un sacco, il secondo e il terzo non mi sono dispiaciuti... è dal quarto che le cose hanno cominciato a essere pesanti. Il quinto mi sono fermato a pagina 100.
EliminaCiao Pirkaf! Il talismano è una gran romanzo, l' unico fantasy che riesco ad accostare alla saga della Torre Nera. L' ho letto solo una volta tanti anni fa e mi ricordo bene l' inquietudine che mi trasmetteva la storia, le parti del viaggio di jack nel nostro mondo fanno molta più paura delle parti in cui "flippa" nei territori! Il problema è trovare altri libri fantasy new weird all' altezza di questo e della saga della Torre... La casa del buio vorrei tanto leggerlo, ma sinceramente mi fa un po' impressione leggere storie di bambini rapiti e uccisi...
RispondiEliminaForse ne parlerò prossimamente, però posso dirti che La Casa Del Buio è un volume sicuramente più tetro ed horror, ma non moltissimo.
EliminaLa storia ha una base pesante, ma gran parte del testo è concentrata su altro, quindi il contesto del rapitore di bambini è attinente, ma è abbastanza leggibile, anche se qualche dettaglio macabro e pesante non manca, purtroppo.
Grazie della visita! :-)
Posto interessante. Non sono un fan di King ma questo libro poteri darci un'occhiata.
RispondiEliminaTi ringrazio. ;-)
EliminaHo letto " Il talismano" anni fa, e trovo questo romanzo scritto a quattro mani( poca è l'importanza), a distanza attualissimo negli anni a venire, dove le tematiche sembrano prese da fatti odierni e copiate da altre stesure cinematografiche molto meno convincenti.
RispondiEliminaGrazie come sempre mio caro Pirkaf
Grazie a te, Nella!
EliminaAmmetto di non averlo mai sentito ma se mi citi i diritti di Spielberg, Mark Twain e il fantasy di Narnia (tra i pochi che apprezzo), inizio a incrociare le dita per il film!
RispondiEliminaSperiamo bene, ci hanno fatto stirare il collo abbastanza. :-P
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