Minchia.
E' passato così tanto tempo dal mio ultimo post?
Eppure è strano.
Il tempo per praticare il retrogaming al computer o di giocare con l'ultima release di Pes ce l'ho.
Il tempo per leggere, pure.
Ho letto un fottio di libri, riletto praticamente la mia collezione intera di fumetti de Gli Incredibili X-Men, tanto da arrivare al punto di prendere su Ebay alcuni dei numeri che mi mancavano.
Albi del 1992 che ancora si trovano a buon prezzo.
Ho avuto tempo per lavorare, vivere o esistere, fate vobis.
Ma non il tempo e la tranquillità per scrivere un post.
Ed oltre al tempo e la tranquillità, mi è mancata la voglia.
Ma oggi tempo,voglia e tranquillità ci sono e quindi eccomi di nuovo qui.
E di cosa parliamo oggi?
Di una delle ventordici letture affrontate nel frattempo.
Oggi lascio da parte l'horror e mi concentro su un romanzo che mi ha fatto ridere e divertire come non accadeva da tempo ed allo stesso tempo mi ha fatto riflettere e in qualche pagina persino commuovere.
Parlo del pazzo ed irriverente romanzo A Volte Ritorno dello scrittore scozzese John Niven.
Via con la trama, và:
Dopo una vacanza di qualche secolo Dio è tornato in ufficio, in Paradiso, e per prima cosa chiede al suo staff un brief sugli ultimi avvenimenti. I suoi gli fanno un quadro talmente catastrofico - preti che molestano i bambini, enormità di cibo sprecato e popolazioni che muoiono di fame... - che Dio si vede costretto a rimandare giù il figlio per dare una sistemata. JC (Jesus Christ) gli dice: "Sei sicuro sia una buona idea? Non ti ricordi cosa è successo l'altra volta?" Ma Dio è irremovibile. Così JC piomba a NY, dove vive con alcuni drop-out e ha modo di rendersi conto in prima persona dell'assurdità del mondo degli uomini. E cerca, come può, di dare una mano. Il ragazzo non sa fare niente, eccetto suonare la chitarra. E riesce a finire in un programma di talenti alla tv. Un gran bel modo per fare arrivare il suo messaggio a un sacco di gente. Ma, come già in passato, anche oggi chi sta dalla parte dei marginali non è propriamente ben visto dalle autorità.
Ecco, dalla sinossi credo che si intuisca dove si andrà a parare.
Niven ci dona una risposta tutta sua ad una delle domande che in tanti, soprattutto dinnanzi a tragedie, guerre, malattie e carestie, si pongono.
Dov'è Dio?
E' morto come ci dicono Nietzsche o Guccini?
Manco per il cazzo, era in vacanza. :-P
Mentre Dio si crogiolava in piena epoca rinascimentale, ha lasciato il paradiso in mano a Gesù, un fattone fancazzista che passa gran parte del suo tempo a strimpellare la sua chitarra insieme a Jimi Hendrix.
Ed il mondo intanto se ne è andato a scatafascio.
Lo dico subito, probabilmente non è un romanzo adatto a tutti.
Niven non risparmia volgarità e blasfemia e mi rendo conto che ad un cattolico osservante e conservatore, questo romanzo può apparire invero disturbante.
Ho adorato le prime centinaia di pagine, veramente al fulmicotone per quel che concerne il ritmo della narrazione e dei dialoghi.
Dio è un personaggio irriverente e trascinante come non mai.
A tal proposito ho adorato la sua discussione con Satana.
Con il ritorno di Gesù sulla terra ( rimandato da Dio per rimettere a posto le cose ), il romanzo subisce un rallentamento ed a volte sembra incartarsi su se stesso, ma riesce a tenere comunque alto il ritmo e l'attenzione fino alla fine.
Gesù è un personaggio iconico che si fa veramente "adorare".
E lasciatemelo dire, è molto più umano e "vero" qui, che in tutto il Vangelo.
E qual'è al giorno d'oggi l'unico modo per arrivare alle masse e divulgare il proprio messaggio di pace e fratellanza?
Partecipare ad un Talent Show.
Idea geniale, quantunque Celentano con il film Joan Lui, in qualche modo, ne aveva anticipato i tempi.
Non dico altro sulla trama perché è tutta da leggere e scoprire, ma posso dire che c'è tempo in corso d'opera per ridere, inorridire davanti al bigottismo ed all'ignoranza degli uomini ed anche commuoversi.
Mi fermo qui.
Se non per dire che è un bellissimo romanzo.
Dietro la facciata irriverente e dissacrante, qualcuno ci vede una nemmeno non tanta velata critica al bigottismo della Chiesa e della religione in generale.
Io so solo che mi sono sentito molto in linea con il messaggio tanto semplice e conciso, quanto diretto di Gesù :
" Fate i bravi ".
E' passato così tanto tempo dal mio ultimo post?
Eppure è strano.
Il tempo per praticare il retrogaming al computer o di giocare con l'ultima release di Pes ce l'ho.
Il tempo per leggere, pure.
Ho letto un fottio di libri, riletto praticamente la mia collezione intera di fumetti de Gli Incredibili X-Men, tanto da arrivare al punto di prendere su Ebay alcuni dei numeri che mi mancavano.
Albi del 1992 che ancora si trovano a buon prezzo.
Ho avuto tempo per lavorare, vivere o esistere, fate vobis.
Ma non il tempo e la tranquillità per scrivere un post.
Ed oltre al tempo e la tranquillità, mi è mancata la voglia.
Ma oggi tempo,voglia e tranquillità ci sono e quindi eccomi di nuovo qui.
E di cosa parliamo oggi?
Di una delle ventordici letture affrontate nel frattempo.
Oggi lascio da parte l'horror e mi concentro su un romanzo che mi ha fatto ridere e divertire come non accadeva da tempo ed allo stesso tempo mi ha fatto riflettere e in qualche pagina persino commuovere.
Parlo del pazzo ed irriverente romanzo A Volte Ritorno dello scrittore scozzese John Niven.
Via con la trama, và:
Dopo una vacanza di qualche secolo Dio è tornato in ufficio, in Paradiso, e per prima cosa chiede al suo staff un brief sugli ultimi avvenimenti. I suoi gli fanno un quadro talmente catastrofico - preti che molestano i bambini, enormità di cibo sprecato e popolazioni che muoiono di fame... - che Dio si vede costretto a rimandare giù il figlio per dare una sistemata. JC (Jesus Christ) gli dice: "Sei sicuro sia una buona idea? Non ti ricordi cosa è successo l'altra volta?" Ma Dio è irremovibile. Così JC piomba a NY, dove vive con alcuni drop-out e ha modo di rendersi conto in prima persona dell'assurdità del mondo degli uomini. E cerca, come può, di dare una mano. Il ragazzo non sa fare niente, eccetto suonare la chitarra. E riesce a finire in un programma di talenti alla tv. Un gran bel modo per fare arrivare il suo messaggio a un sacco di gente. Ma, come già in passato, anche oggi chi sta dalla parte dei marginali non è propriamente ben visto dalle autorità.
Ecco, dalla sinossi credo che si intuisca dove si andrà a parare.
Niven ci dona una risposta tutta sua ad una delle domande che in tanti, soprattutto dinnanzi a tragedie, guerre, malattie e carestie, si pongono.
Dov'è Dio?
E' morto come ci dicono Nietzsche o Guccini?
Manco per il cazzo, era in vacanza. :-P
Mentre Dio si crogiolava in piena epoca rinascimentale, ha lasciato il paradiso in mano a Gesù, un fattone fancazzista che passa gran parte del suo tempo a strimpellare la sua chitarra insieme a Jimi Hendrix.
Ed il mondo intanto se ne è andato a scatafascio.
Lo dico subito, probabilmente non è un romanzo adatto a tutti.
Niven non risparmia volgarità e blasfemia e mi rendo conto che ad un cattolico osservante e conservatore, questo romanzo può apparire invero disturbante.
Ho adorato le prime centinaia di pagine, veramente al fulmicotone per quel che concerne il ritmo della narrazione e dei dialoghi.
Dio è un personaggio irriverente e trascinante come non mai.
A tal proposito ho adorato la sua discussione con Satana.
Con il ritorno di Gesù sulla terra ( rimandato da Dio per rimettere a posto le cose ), il romanzo subisce un rallentamento ed a volte sembra incartarsi su se stesso, ma riesce a tenere comunque alto il ritmo e l'attenzione fino alla fine.
Gesù è un personaggio iconico che si fa veramente "adorare".
E lasciatemelo dire, è molto più umano e "vero" qui, che in tutto il Vangelo.
E qual'è al giorno d'oggi l'unico modo per arrivare alle masse e divulgare il proprio messaggio di pace e fratellanza?
Partecipare ad un Talent Show.
Idea geniale, quantunque Celentano con il film Joan Lui, in qualche modo, ne aveva anticipato i tempi.
Non dico altro sulla trama perché è tutta da leggere e scoprire, ma posso dire che c'è tempo in corso d'opera per ridere, inorridire davanti al bigottismo ed all'ignoranza degli uomini ed anche commuoversi.
Mi fermo qui.
Se non per dire che è un bellissimo romanzo.
Dietro la facciata irriverente e dissacrante, qualcuno ci vede una nemmeno non tanta velata critica al bigottismo della Chiesa e della religione in generale.
Io so solo che mi sono sentito molto in linea con il messaggio tanto semplice e conciso, quanto diretto di Gesù :
" Fate i bravi ".
Pare decisamente interessante. Vedo di recuperarlo.
RispondiEliminaMerita. :-)
EliminaEccoti tornato!
RispondiEliminaSai... questo libro lo conosco perché ne lessi una rece (quasi più uno speciale) su una rivista. Forse era XL.
Non so però se mi attira davvero...
...mi interessa di più la tua collezione di X-Men... parlacene!!! XD
Moz-
Presto o tardi lo farò Moz.
EliminaGli Incredibili X- Men fanno parte della mia adolescenza e sono una delle letture che più mi hanno segnato, quindi conto di parlarne. :-)
Libro che ho sempre visto in libreria e non gli ho mai dato minimamente importante.
RispondiEliminaGrazie a te, caro amico Pirkaf, ci farò un pensierino :)
Figurati. ;-)
EliminaL'obiettivo dei miei scritti è proprio quello, ovvero consigliare quello che per me sono letture che mi hanno trasmesso qualcosa. :-)
Eccoti tornato...e con un post dedicato ad " A Volte Ritorno"
RispondiEliminaGeniale il libro e interessante la segnalazioni.
P.s
Voglio il post sulla collezione degli X-Men.;)
Prima o poi lo faccio, giuro. :-)
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