E' strano tornare a parlare di cinema, visto il rapporto conflittuale che sto avendo negli ultimi anni con la settima arte.
Non riesco ad interessarmene come un tempo e non riesco più a tenere alta la soglia di attenzione per tutta la durata di un film, saranno i trent'anni e passa che si fanno sentire, chissà.
Però per lo Hobbit, che attendevo con interesse da tempo, tutto ciò non vale.
Conobbi il Signore Degli Anelli grazie al primo film.
Subito dopo averlo visto, corsi subito alla libreria più vicina e acquistai il tomone di Tolkien, mai 20 Euro furono così ben spesi.
Rimasi così estasiato che a fine lettura mi sfuggì un pensiero che diceva: " Il film è grandioso, ma il libro lo è di più."
Ovviamente comprai subito dopo anche Lo Hobbit, quello pubblicato da Adelphi.
Lo Hobbit fu scritto nel 1937 e ISDA nel 1955 o giù di lì, e salta immediatamente all'occhio la differenza di stile e di tematiche tra l'uno e l'altro.
Diciamolo chiaro e tondo: Lo Hobbit è una favoletta senza pretese, probabilmente foriera di un successo inaspettato.
Aveva i suoi bei momenti, ma nella mia mente restano appunto solo quelli, pur avendo letto il romanzo chissà quante volte. In 350 pagine o giù di lì, sono stato sedotto giusto dalla gara di Indovinelli tra Bilbo e Gollum , il ritrovamento dell' unico Anello e tutte le scene riguardanti Smaug, il resto scivola via senza lasciare traccia di sé, almeno nella mia mente.
Mi sono quindi avvicinato alla pellicola non dico dubbioso ma comunque non aspettandomi un tono epico e immaginando l'ampliamento di personaggi e vicende che altrimenti non avrebbero mai potuto coprire una trilogia.
Ecco, questa è la prima critica che nella rete viene mossa al film: " Che bisogno c'era di fare tre film per una storia che contiene a malapena 350 pagine o giù di lì ? ".
Ovviamente i soldi, la risposta è palese.
Però non me ne importa nulla delle aggiunte se il risultato è lodevole, e per quel che mi riguarda lo è stato ampiamente.
Bisogna giusto resistere ad un Incipit insipido e alla lentissima prima parte, e poi il tutto prende ritmo a dovere, sorretto da delle scenografie stupende e dalla perizia registica di Peter Jackson.
Bellissima la scena degli Indovinelli tra Gollum e Bilbo e soprattutto magnifico il lavoro fatto sul personaggio del Nano Thorin, vero punto di forza del film.
I suoi duelli con l' Orco Azog sono tra i momenti più epici e suggestivi.
Detto ciò, aspetto con impazienza il prossimo: La Desolazione Di Smaug. ;-)
Bellissima la colonna sonora del film, in particolare la Canzone Over The Misty Mountains Cold, che canticchio tutt'ora.
Non riesco ad interessarmene come un tempo e non riesco più a tenere alta la soglia di attenzione per tutta la durata di un film, saranno i trent'anni e passa che si fanno sentire, chissà.
Però per lo Hobbit, che attendevo con interesse da tempo, tutto ciò non vale.
Conobbi il Signore Degli Anelli grazie al primo film.
Subito dopo averlo visto, corsi subito alla libreria più vicina e acquistai il tomone di Tolkien, mai 20 Euro furono così ben spesi.
Rimasi così estasiato che a fine lettura mi sfuggì un pensiero che diceva: " Il film è grandioso, ma il libro lo è di più."
Ovviamente comprai subito dopo anche Lo Hobbit, quello pubblicato da Adelphi.
Lo Hobbit fu scritto nel 1937 e ISDA nel 1955 o giù di lì, e salta immediatamente all'occhio la differenza di stile e di tematiche tra l'uno e l'altro.
Diciamolo chiaro e tondo: Lo Hobbit è una favoletta senza pretese, probabilmente foriera di un successo inaspettato.
Aveva i suoi bei momenti, ma nella mia mente restano appunto solo quelli, pur avendo letto il romanzo chissà quante volte. In 350 pagine o giù di lì, sono stato sedotto giusto dalla gara di Indovinelli tra Bilbo e Gollum , il ritrovamento dell' unico Anello e tutte le scene riguardanti Smaug, il resto scivola via senza lasciare traccia di sé, almeno nella mia mente.
Mi sono quindi avvicinato alla pellicola non dico dubbioso ma comunque non aspettandomi un tono epico e immaginando l'ampliamento di personaggi e vicende che altrimenti non avrebbero mai potuto coprire una trilogia.
Ecco, questa è la prima critica che nella rete viene mossa al film: " Che bisogno c'era di fare tre film per una storia che contiene a malapena 350 pagine o giù di lì ? ".
Ovviamente i soldi, la risposta è palese.
Però non me ne importa nulla delle aggiunte se il risultato è lodevole, e per quel che mi riguarda lo è stato ampiamente.
Bisogna giusto resistere ad un Incipit insipido e alla lentissima prima parte, e poi il tutto prende ritmo a dovere, sorretto da delle scenografie stupende e dalla perizia registica di Peter Jackson.
Bellissima la scena degli Indovinelli tra Gollum e Bilbo e soprattutto magnifico il lavoro fatto sul personaggio del Nano Thorin, vero punto di forza del film.
I suoi duelli con l' Orco Azog sono tra i momenti più epici e suggestivi.
Detto ciò, aspetto con impazienza il prossimo: La Desolazione Di Smaug. ;-)
Bellissima la colonna sonora del film, in particolare la Canzone Over The Misty Mountains Cold, che canticchio tutt'ora.
Onestamente non sono un grande appassionato del genere fantasy, per cui aspetterò di vederlo in tv o in dvd...
RispondiEliminaLa trilogia del Signore degli Anelli la vidi tutta al cinema e alla fine mi è anche piaciuta, ma nel complesso ho trovato i singoli film un po' troppo lunghi per i miei gusti...! ;-)
Anche questo non scherza in quanto a lunghezza e lentezza.
RispondiEliminaSalutoni Spidey, passerò da te per gli auguri di Buon Anno. ;-)