giovedì 9 agosto 2012

Di enciclopedie per ragazzi, mostri, paure, reali e irreali.


Oggi in un cassettone ho ritrovato uno dei libri dell'enciclopedia per ragazzi denominata i quindici.
Il libro era pieno di ghirigori e completamente scarabocchiato da me, mio fratello e mia sorella.
Era una delle nostre letture preferite e lì risiedono alcune delle mie primissime paure infantili che ovviamente mia sorella e mio fratello essendo più grandi rivangavano quando potevano e usavano per mettermi in riga se facevo casino.
La mia paura infantile era una favola che si chiama Zio Lupo ma più che la storia in sè mi faceva paura la foto.
Ecco, mi ricordo che ad un certo punto della mia infanzia ho smesso di avere paura dei mostri ed ho iniziato ad avere paura di cose più reali come proiettili e bombe.
Non che le scene che vedevo di nascosto fingendo di dormire di film come l'Esorcista, Phenomena o Nightmare mi lasciassero indifferente, tutt'altro, ma sono più nitide nella mia memoria quelle paure più subdole come finire in mezzo ad una sparatoria o che la tua macchina salti in aria al momento di inserire la chiave e la seconda non so perchè ma mi capitava di pensarla tutte le volte che mio padre quando mi dava un passaggio a scuola o da qualche altra parte inseriva la chiave nello sportello.
Credo che derivasse soprattutto dal periodo piuttosto buio che ha attraversato la mia città ( non che adesso vadano meglio le cose ma almeno non ci sono omicidi ogni giorno come una volta) e che quindi si rifletteva in maniera inconscia anche nel mio quotidiano e nel mio bagaglio mentale che ancora si andava formando.
Ecco, cosa può farti Freddie Krueger o Jason Myers quando nel bar dove ogni tanto vai a giocare al flipper viene uccisa una persona o quando nel cortile dove abiti a un centinaio di metri da dove i tuoi amici sono riuniti a chiacchierare si rifugiano alcuni malviventi dopo una rapina o se mentre giochi a Circus Charlie al bar dell'angolo senti dei colpi di pistola provenienti dalla piazzetta dove giochi di solito e una vecchina ti viene incontro piangendo dicendo di non salire che hanno appena ammazzato uno? Nulla credo.




6 commenti:

  1. La foto di Zio Lupo ha un che di inquietante... -_-
    Io di paure ne ho molte, ma per fortuna non quella di finire in mezzo a una sparatoria, dipenderà dal fatto che non vivo in una città così a rischio. Ma ho paura degli incidenti d'auto, avendone vissuti alcuni, pur senza conseguenze.
    Un abbraccio, Lello. :)
    Claudia

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  2. Un abbraccio a te Claudia e grazie della visita. ;-)

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  3. Simpatico e arguto questo tuo modo di raccontare. Anche io avevo quella terribile enciclopedia , ma aihmè, non riuscivo a vedere di nascosto i film che avrei voluto e quindi il mio massimo terrore era ancora dato dalla realtà che oggi è diventata ancor più fantasiosa dei film, ma allora bastava un furtarello perchè diventasse il "film" del quartiere...
    saluti.

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  4. Grazie della visita e del commento Egle, ciao. ;-)
    P.S.: per me era interessantissima invece, ho conservato tantissimi ricordi soprattutto dei racconti di quella enciclopedia. ;-)

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  5. Zio lupo me la ricordo benissimo... era terribile!!! Avevo la tua stessa edizione e li adoravo!

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    1. Li adoravo anch'io, eccetto Zio Lupo e un primo piano di un mandrillo che mi inquietava quasi quanto Zio Lupo.
      Grazie della visita. ;-)

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