Rileggendo il mio post ( che si trova qui: https://pirkaff.blogspot.com/2015/10/anna-niccolo-ammaniti.html ), credo di non essere stato molto tenero, ma all'epoca c'era un po' una sovraesposizione del genere distopico/apocalittico con protagonisti i ragazzi, quindi ero anche un po' stufo del filone, mentre oggi sono sicuro che analizzerei il libro in maniera più lucida e con meno sicumera ed arroganza.
Oggi come prima di Anna, Niccolò è un po' sparito dai radar editoriali, ma sta apparendo spesso come autore televisivo, prima con Il miracolo e poi con la serie dedicata al suo ultimo romanzo scritto, Anna appunto.
Normalmente non parlo delle serie Tv, non mi considero un esperto e ci sono migliaia e migliaia di blogger e siti che se ne occupano, ma visto che è tratta da un libro che ho letto, credo possa essere attinente con ciò di cui parlo abitualmente su questo spazio.
Infatti in futuro mi piacerebbe fare lo stesso anche con un'altra serie, Noi i ragazzi dello zoo di Berlino, che ho visto anch'essa recentemente.
Sto avendo l'ardire di uscire fuori dal mio seminato abituale anche perché mi pare che di Anna se ne sia parlato poco.
Credo di intuire il perché.
Il fatto che sia andata in onda su Sky ha inciso parecchio.
Infatti la serie è stata enfatizzata su canali più generalisti tipo quotidiani, radio, telegiornali e salotti della tv o siti culturali, meno nel mainstream dei social o di Youtube.
La mia idea è che Sky sia ormai vicina alla Tv generalista e molto lontana dalle mode giovanili.
Sa di vetusto.
Oggi la divulgazione passa soprattutto dal marketing e Netflix, Disney e Prime, riescono a parlare molto più facilmente ai giovani coinvolgendo youtuber, influencer, streamer e portali vari.
Non a caso troverete la parola capolavoro ed imperdibile per qualsiasi cosa pubblicata dalla Marvel praticamente o per l'ennesimo telefilm sui supereroi di Netflix o di Prime, mentre tutto il resto rappresenta la parte sommersa di un iceberg.
Ed è un peccato, perché Anna è un bell'esempio tutto all'italiana di serie Tv.Ammaniti e gli altri autori hanno espanso il testo scritto creando una serie veramente riuscita ed anche piuttosto cattiva e disturbante, molto più del libro.
I bambini sanno essere tiranni e crudeli se lasciati a cavarsela da soli, e la serie riesce ad essere più incisiva del libro che in alcuni punti risultava piuttosto ermetico.
Qui tutti i protagonisti fanno più cose ed anche i comprimari assumono risonanza maggiore.
Anna si rivela essere un'opera derivativa de Il signore delle mosche per certi versi ancora più grottesca e violenta, esacerbata fino all'estremo, ma anche molto poetica e stilosa in alcuni punti.
So che di storie distopiche e post apocalittiche ne è pieno il fosso, e probabilmente il tema narrato che è quello di un'epidemia che lascia in vita soltanto i bambini non è proprio il massimo visto il periodo che stiamo vivendo, ma ritengo che è una serie che avrebbe meritato di essere chiacchierata di più.
E poi quando vi ricapita una storia apocalittica ambientata in Sicilia invece che nelle solite lande americane?
Personalmente la stra-consiglio.
Alla prossima!
Se non è eccessivamente truce la vedo. Su Sky hai ragione, rischia la generalizzazione anche se ogni tanto molla cose buonissime, tipo Fargo la serie.. ;)
RispondiEliminaEh, sì, suppongo che ormai gli appassionati di serie Tv guardano soltanto Netflix od Amazon Prime.
EliminaFargo era bellissima!
Dai aspetto il dvd :)
RispondiElimina:-)
EliminaStavolta non sono completamente d'accordo con quanto scrivi e cerco di motivarlo. E' vero che oggi Sky gode della considerazione da Tv generalista, però è capitato -tanto per dirne una- che produzioni Rai come "Sirene" siano state recensite da numerosi blog e siti del settore.La stessa "Gomorra"-che comunque è una serie di genere sia pur "mafia-movie" o "noir" è la serie italiana più vista al mondo. Probabilmente temo ci sia anche un altro aspetto da considerare. C'è indubbiamente il solito atavico disprezzo da parte di molti critici verso la fantascienza o il fantastico ma anche la delusione causata da produzioni molto recenti, sia di Tv generaliste sia di realtà come Netflix Italia. Tanto per dirne una, non mi ricordo dove l'ho letto, ma su diversi siti si accusava una serie come "Luna Nera" di aver mancato il bersaglio del fantasy. E qui stiamo parlando di una serie Netflix Italia, molti hanno parlato di aspettative deluse e forse anche questo non predispone bene molti critici, blogger o spettatori.
RispondiEliminaIo più che altro mi riferisco a quei siti o quegli influencer che smuovono veramente la massa giovanile sui social o su Youtube, e lì è solo un parlare di prodotti Netflix, Prime e Disney.
EliminaSu Luna Nera è vero, anche perché si parlava di una serie fantasy italiana.
In generale è proprio dei prodotti italiani che c'è una sorta di pregiudizio, a prescindere dal fantasy o meno.
Probabilmente Luna Nera era abbastanza indifendibile di suo, ma comunque ha avuto molta più risonanza di un prodotto come Anna di Ammaniti, che nella bolla che seguo sarà stato recensito da una o due persone. :-)