Qualche settimana fa scrissi su Twitter che io di Shirley Jackson avrei letto anche la lista della spesa.
Non cambio idea su quello che scrissi, anzi ci aggiungo che riuscirebbe a procurarmi disagio ed inquietudine anche solo narrando delle sue gesta mentre affetta le carote o il prezzemolo.
Ed è un vero peccato che di un'autrice di così elevato talento noi lettori ci siamo potuti gustare così poco.
Shirley ha una scrittura elegante ed invidiabile ed anche quando le sue storie non hanno elevati picchi di climax riescono a trattenere l'attenzione del lettore fino all'ultima frase ed anche oltre.
Ecco, questo è un aspetto fondamentale.
Ci sono libri che appena li chiudi li impili in libreria e la tua storia con loro finisce lì, magari relegata ad un futura lettura appena verrà meno la memoria storica.
Altri invece circumnavigano nel tuo cervello per giorni e giorni ed è a quest'ultimi che appartengono le storie d Shirley Jackson.
Storie ambigue che ti spingono ad una riflessione analitica.
Per me questo vale tanto.
Oggigiorno siamo invasi da letteratura semplice ed orizzontale, ma sono poche quelle storie che scavano nell'animo umano e vanno in profondità, soprattutto nell'ambito horror e gotico.
Questi due romanzi non li assocerei all'horror nel senso più mainstream del termine, ma di sicuro lasciano un'impronta molto più marcata di molte mostruosità e vari esseri soprannaturali.
Qui il male alberga dentro.
E' insito in noi e in chi ci circonda.
Abbiamo Sempre Vissuto Nel Castello e Lizzie hanno una trama molto basica e monocorde e procedono fino alla fine senza particolari momenti di suspence e questo a prima vista può sembrare un difetto, ma ti seducono seminando dubbi ed inquietudini su ogni aspetto della storia e dei suoi splendidi e complessi personaggi.
Tuttavia se cercate dei libri d'evasione e con una struttura a livelli molto cinematografica con villain e crescendo finale siete nei libri sbagliati e lascerei perdere.
L'edizione dell'Adelphi è sempre curatissima per ciò che concerne la confezione, ma ahimè il prezzo di questa casa editrice è sempre molto alto per quel che concerne le proprie pubblicazioni anche quando si tratta di romanzi degli anni '50/60 come in questo caso.
Ah, Shirley vorrei che tu avessi scritto cinquanta romanzi.
Li avrei letti tutti, te lo giuro.
Alla prossima!
Ci sono libri che appena li chiudi li impili in libreria e la tua storia con loro finisce lì, magari relegata ad un futura lettura appena verrà meno la memoria storica.
Altri invece circumnavigano nel tuo cervello per giorni e giorni ed è a quest'ultimi che appartengono le storie d Shirley Jackson.
Storie ambigue che ti spingono ad una riflessione analitica.
Per me questo vale tanto.
Oggigiorno siamo invasi da letteratura semplice ed orizzontale, ma sono poche quelle storie che scavano nell'animo umano e vanno in profondità, soprattutto nell'ambito horror e gotico.
Questi due romanzi non li assocerei all'horror nel senso più mainstream del termine, ma di sicuro lasciano un'impronta molto più marcata di molte mostruosità e vari esseri soprannaturali.
Qui il male alberga dentro.
E' insito in noi e in chi ci circonda.
Abbiamo Sempre Vissuto Nel Castello e Lizzie hanno una trama molto basica e monocorde e procedono fino alla fine senza particolari momenti di suspence e questo a prima vista può sembrare un difetto, ma ti seducono seminando dubbi ed inquietudini su ogni aspetto della storia e dei suoi splendidi e complessi personaggi.
Tuttavia se cercate dei libri d'evasione e con una struttura a livelli molto cinematografica con villain e crescendo finale siete nei libri sbagliati e lascerei perdere.
L'edizione dell'Adelphi è sempre curatissima per ciò che concerne la confezione, ma ahimè il prezzo di questa casa editrice è sempre molto alto per quel che concerne le proprie pubblicazioni anche quando si tratta di romanzi degli anni '50/60 come in questo caso.
Ah, Shirley vorrei che tu avessi scritto cinquanta romanzi.
Li avrei letti tutti, te lo giuro.
Alla prossima!
È veramente bello vedere una passione così forte per un autore.
RispondiElimina"Abbiamo Sempre Vissuto Nel Castello" ne avevo sentito parlare molto bene. Peccato per prezzi salati dell'Adelphi.
Già.
EliminaE' più facile trovare edizione vetuste a minor prezzo o dedicarsi alla caccia nei mercatini oppure farseli prestare come ho fatto io. :-P
Bellissimo Abbiamo sempre vissuto nel castello.
RispondiEliminaSottoscrivo. :-)
EliminaSi, sarebbe stato davvero bello se avesse scritto più romanzi, era davvero una grande del fantastico.
RispondiEliminaGià. :-(
EliminaSono stato su Wikipedia a controllare perché mi hai incuriosito non poco. Come dici, ha scritto pochi romanzi ma in compenso una quantità sterminata di racconti...
RispondiEliminaVerissimo Ivano.
EliminaAlcuni li ho recuperati in passato poiché sono stati ristampati anch'essi dall' Adelphi.
Mi procurerò anche gli altri, prima o poi.
Che vergogna sai che non conosco questo autore?
RispondiEliminaBisogna che mi metta in pari e almeno leggere qualcosa di lui..
A me che piacciono questi tipi di romanzi perdere un autore così è proprio vergognoso
Perdonami anche tu, cercherò di rimediare
Un abbraccio forte forte
E' una lei, ma il resto non fa una grinza.
EliminaGrazie di essere passata Nella. :-)
Grazie al gruppo di lettura che frequento avevo letto "L'incubo di Hill House" di quest'autrice e ci aveva dato un sacco da discutere sulle varie interpretazioni possibili del "soprannaturale" presenti nel romanzo.
RispondiEliminaProprio una decina di giorni fa ho trovato in libreria tra gli usati al 50% "Lizzie" e, con i prezzi a cui tu hai accennato, non ho potuto non comprarlo. Non vedo l'ora di leggerlo!
Certo, fa impressione se si pensa che in Inghilterra ho trovato la stessa autrice in un 3 x 2 in libreria a qualcosa come £ 5.99...
Dal punto di vista editoriale la Adelphi cura benissimo le sue opere, ma se le fa pagare a caro prezzo.
EliminaGrazie del commento. :-)
Di Shirley Jackson ho letto soltanto "L'incubo di Hill House" che mi era piaciuto moltissimo!
RispondiEliminaNonostante - per ora - abbia letto solo questo libro, concordo pienamente con quanto dici sull'eleganza e la cura della sua scrittura, e sul fatto che "resti" e non sfugga via come sabbia come molta della letteratura "di consumo" attuale.
Fortunatamente nelle biblioteche civiche della mia città sono disponibili per il prestito quasi tutte le opere di Shirley Jackson, quindi non mancherò di leggere (non appena termino il poderosissimo Jerusalem di Alan Moore) i libri da te segnalati.
Grazie e a presto!
L'incubo di Hill House è la sua opera più famosa, più bella e più imitata insieme ad il racconto " La Lotteria ".
EliminaDiciamo che comunque sei cascato bene. :-)
La Jackson dev'essere uno di quegli autori su cui divergiamo: ho letto diversi dei suoi racconti e non me n'è piaciuto neanche uno. Questione di gusti!
RispondiEliminaPuò capitare.
EliminaMa nemmeno La Lotteria ti è piaciuto?
Io quel racconto la prima volta che lo lessi lo trovai devastante.
L'ho trovato troppo lento. Da un punto di vista della pura scrittura avrebbe dovuto essere molto più breve per enfatizzare l'effetto dato dalla mostruosità del finale. Invece tenendolo sulla corda per pagine e pagine ne stempera l'effetto perturbante.
EliminaPoi ci sono quei suoi racconti molto famosi che per me sono senza capo nè coda come La Strega e Gente d'estate.
No, non riesce proprio a piacermi.
Gli ultimi due mi mancano. Cercherò di recuperarli. :-)
EliminaPer te una nuova nomination, ti aspetto sul mio blog per ritirare il premio ;)
RispondiEliminahttp://lastanzadigordie.blogspot.it/2017/11/boomstick-award-2017.html
Sei sempre troppo gentile Marco. :-)
EliminaVisto che non la conosco affatto, mi segno il nome per la prossima visita in libreria. Grazie!
RispondiEliminaGrazie a te della visita. ;-)
EliminaLe tue recensioni mi fanno venire voglia di leggere i libri di cui parli. La mia lista dei desideri (o di buone intenzioni) è sempre più lunga, mentre il tempo spesso scarseggia.
RispondiEliminaGrazie comunque.
Anche la mia è piuttosto lunga.
EliminaGrazie del passaggio e del commento. :-)