Pennywise è ormai una figura iconica e sicuramente il merito non è solo del romanzo di Stephen King ma anche del tanto vituperato film Tv diretto da Tommy Lee Wallace coadiuvato da un'interpretazione spaventosa di Tim Curry che ha sicuramente contribuito a renderne immortale la figura.
Non vorrei essere nei panni di Bill Skarsgard che ne raccoglierà l'eredità.
Possiamo dire che Pennywise insieme a Freddy Krueger sia la figura simbolica del cinema horror degli anni '80/90?
Senza dubbio.
Non a caso il film prossimo venturo di Andy Muschietti proietta la trama negli anni '80 proprio per attirare la " nostra " attenzione seguendo la scia di prodotti di successo come Stranger Things.
Ma quanta attenzione c'è per il giovane pubblico moderno?
Poca, secondo me.
E' una mia impressione, ma mi pare che il film non ci punti moltissimo e che non punti a diventare una figura di riferimento come in passato.
Il problema è proprio nei giovani di oggi, secondo me.
La mia idea è che siano pochissimo interessati al genere horror, così di moda ed importante negli anni d'oro di fine anni settanta e negli anni '80 in generale.
Questo film è una sorta di sirena di omerica memoria che funge da richiamo per tutti i i trentenni/quarantenni di oggi.
Che film sarà?
Certamente migliore di quello di Wallace, la cui seconda parte è davvero complicata da difendere, anche per via degli attori piuttosto imbalsamati.
Ma, il mio giudizio su quella parte è molto pregiudizievole, perché visto ad una età in cui ero molto giovane non riuscivo minimamente a empatizzare con quei personaggi nemmeno nel romanzo di King.
C'è sempre stata una stonatura nei perdenti una volta cresciuti.
Una velata forma di oscurità, cinismo e pessimismo.
Molti di loro erano ricchi, ma infelici.
Era come se King ti spiattellasse in faccia il tuo futuro: crescerai, magari prospererai, ma perderai moltissimo.
Vidi per la prima volta il film Tv di Wallace senza conoscere nemmeno l'esistenza del romanzo.
Era sicuramente estate, ma non ricordo di quale anno.
Avevo sicuramente un'età compresa tra i 14/16 anni e me ne innamorai perdutamente.
Per me quel film divenne un cult.
Pennywise un'icona. Ma soprattutto mi innamorai dei perdenti, dei barren e di Derry.
I perdenti mi ricordavano terribilmente Stand By Me e tutta quella categoria di pellicole di formazione made in anni '80 che io semplicemente idolatravo.
Divenne uno dei miei argomenti di discussione preferiti ed uno dei pochi in cui mi infervoravo di passione. Non voglio generalizzare, ma ho idea che fu così anche per molti altri.
Pochi anni dopo ebbi il fatidico incontro con Stephen King, ma quello con It fu rimandato fino al novembre del 1998 ovvero il mese in cui partì per il servizio militare.
Durante il mese del C.A.R. ed afflitto da una considerevole saudade nei riguardi di casa, girovagavo per il centro di Trapani insieme al mio migliore amico di quella spiacevole esperienza quando il mio commilitone essendo un pittore ed un appassionato di arte vede una libreria in lontananza e mi chiede di accompagnarlo.
Dentro vedo una copia in bella mostra di IT e decido di acquistarlo.
Quel romanzo mi ha fatto compagnia per tutto il mese e divenne compagno di molte notti passando anche di branda in branda.
Nonostante sia ormai una copia vetusta e con le pagine ingiallite e quasi incartapecorite fa ancora bella mostra di sé nella mia libreria e non ho mai pensato di sostituirla con una nuova di zecca.
Il tomone cartaceo mi ha fatto riconsiderare e di molto in termini negativi la pellicola per la tv di Wallace per via delle numerose semplificazioni, ma allo stesso tempo non posso riprendermi indietro le emozioni che ho provato guardandola.
Fanno parte di quel che ero.
Allo stesso tempo non ho un grande trasporto per questa nuova versione.
In generale è il mio innamoramento verso le opere di Stephen King, il mio primo amore ed il mio scrittore preferito, che sta venendo meno.
Forse è per questo che m'importa poco se nel film prossimo venturo vengono meno i riferimenti alla natura molto lovecraftiana di Pennywise o se mancano le scene della gang bang con Beverly ( :-P ) o del rito di Chud.
Di contro però lo considero una delle mie più belle letture di sempre e quell'inizio con la barchetta di George con il suo impermeabile giallo mentre corre incontro alla sua morte, il suono del pianoforte della madre di Bill mentre suona Per Elisa di Beethoven, sono pagine che penso di non dimenticare mai.
Invidierò sempre i fortunati che si apprestano a leggere quest'opera per la prima volta, invidierò chi lo farà dopo aver visto il film di Muschietti e mi auguro che trasmetta la stessa passione per il genere orrorifico che contaminò la mia generazione.
Io lo guarderò, ma so già che non proverò quello che provai allora, perché quel ragazzo non v'è più e l'uomo che è adesso, ahimè, non si scardina facilmente.
Alla Prossima!
Anche per me questo è uno dei libri fondamentali della mia adolescenza.
RispondiEliminaPeccato che il trailer non mi abbia per niente convinto.
Quando lo vidi lasciò un po' perplesso anche me, soprattutto per via della CGI invasiva.
EliminaPerò il trailer spesso è ingannevole in negativo, come in positivo.
Speriamo bene.
Bell'articolo, bravo :)
RispondiEliminaIo invece sto aspettando il nuovo It con molta trepidazione, anche perché ho seguito con attenzione lo sviluppo del progetto su FB. Per come l'ho percepito, Muschietti SA di avere davanti non solo un'opera cardine dell'horror moderno ma anche (purtroppo) di avere davanti dei fan oltranzisti che a) adorano la serie originale e non le riconoscono nemmeno un difetto oppure b) non concepiscono un adattamento che sia meno che fedele al testo originale. Il regista ha capito l'andazzo e fin dall'inizio ha reagito palesando amore e passione per un'opera che sicuramente conosce molto bene ed è per questo che tendo a dargli fiducia.
Tra l'altro è uscito (leakato) l'inizio in cui Georgie incontra Pennywise per la prima volta: lo spezzone si interrompe prima che It uccida il piccolo ma credimi, anche visto con una qualità pessima lo spezzone è potentissimo e terrificante. Bill non ha nulla da invidiare al grande Tim, anzi.
Io intanto sto rileggendo It e ti dirò... alla decima volta è emozionante come la prima :)
Incrociamo le dita, allora!
EliminaGrazie per i complimenti e per il commento. :-)
Sul serio toglieranno dalla trama del film quei tre elementi essenziali del romanzo? Va be', il secondo è scomodissimo e posso capire anche se non approvare, ma gli altri due?
RispondiEliminaMi pare di aver letto tempo fa un'intervista al regista in cui aveva fatto intendere che queste scene sarebbero state tagliate ( tartaruga compresa, che ho omesso dal post).
EliminaPoi, mai dire mai, potrei anche aver recepito male.
Grazie della visita!
Qualunque sia la verità o la sua collocazione, It rimane e rimarrà un'icona per sempre ;)
RispondiEliminaScalfirne il mito è impossibile. :-)
EliminaPennywise insieme a Freddy Krueger è la figura simbolica del cinema horror degli anni '80/90? Proprio no. Semmai è la figura simbolica della letteratura horror.
RispondiEliminaQuel film fu una delusione stratosferica ed è meglio che resti nell'oblio.
Il nuovo film non punta su un pubblico di giovani? Comprensibile, visto che IT appartiene a noi vecchietti.
Ahahaah!
EliminaSì, in effetti il tuo è un punto di vista condiviso da gran parte delle persone e soprattutto dai più fortunati che hanno letto il libro prima dell'uscita della miniserie Tv.
Il romanzo è stato amore a prima lettura...l'ho letteralmente divorato in soli dieci giorni...
RispondiEliminaIl film di Wallace invece non riesco a farmelo piacere...Certo quanto Tim Curry è in scena la pellicola si eleva a buoni standard, ma non basta per farmi apprezzare il film...è troppo riduttivo...
Per questa nuova versione staremo a vedere, anche se sono piuttosto scettico...
Anch'io ho delle perplessità sul film, ma spero che restino tali.
EliminaLa CGI invasiva ed i ragazzi che appaiono troppo patinati per rappresentare al meglio gli anni '80 mi fanno venire dei dubbi, ma speriamo bene.
Grazie del commento Marco. :-)
Leggo solo adesso :)
RispondiEliminaGuarda, ti assicuro che i ragazzini di oggi ci sguazzano, negli horror, esattamente come noi.
Tanto che ormai il genere è diventato una sorta di McDonald's usa e getta, con saghe atte a durare una stagione e essere dimenticate.
Forse proprio IT riporterà tutto sui binari del passato.
Moz-
Ecco, è proprio quello il punto.
EliminaMolti dei nostri miti, oggi sono diventati mercificati ed obsoleti.
Pensa a remake come il film su Carrie, Robocop, Ghostbusters ed altre amenità simili.
IT non deve essere trattato come una roba usa e getta da Happy Meal.
Comunque, ci spero nel vedere una roba decente.
Grazie del commento Moz. ;-)
L'ho già raccontato... ma nel 1993 rimasi traumatizzato dal promo di Italia 1 su IT, che mostrava integralmente la scena del tombino, ed ebbi incubi per anni.
RispondiEliminaNel 2000 poi lo lessi per la prima volta (riletto poi altre due volte) e l'hanno successivo rividi il film. Assolutamente deludente come horror, se non per quella scena del tombino.
Non so proprio cosa aspettarmi da questo film, però il clown per me è già no, essendo diverso da come è stato descritto nel romanzo. In questo quello interpretato dal grande Curry era molto più fedele (e più spaventoso).
Esperienze molto simili le nostre.
EliminaAnch'io vidi primi il film tv e poi lessi il romanzo successivamente e come te ho rivalutato il film Tv in negativo.
Vediamo quello che esce, ma non nego di avere perplessità notevoli pure io. :-)
Sai... Il film tv non l'ho mai visto, perché rappresenta una paura atavica che mi porto da quando ero bambino. Il libro l'ho letto e devo dire che sono rimasto soddisfatto. Poco spaventato, ma molto appassionato.
RispondiEliminaAndrò a vedere questo nuovo film con grandi speranze... Andando anche contro alle mie stupide paure. Di solito non guardo mai gli horror al cinema...
Ma IT è molto più di un horror, è una vera e propria icona di un'intera generazione.
EliminaSperiamo bene. :-)
Un post bellissimo dove puoi capire quanto una pellicola o un libro e o una musica possa anche involontariamente influenzare la tua vita.
RispondiEliminaIo ti capisco eccome , anch'io ho i miei miti che mi accompagnano fin dalla prima adolescenza e anch'io li tengo stretti e non li abbandono.
It per me rimane e resterà l'unico, ma il primo It , quello che mi ha fatto tremare, stupire ed esserne affascinata.
Sinceramente sono assolutista caro Pirkaf , ma tutti questi sequel sono sempre stati delle grandi delusioni per me, anche se ne vedo pochissimi. Io resto con i miti di un tempo e posso anche sbagliare, ma per ora mi fermo qui.
Bacionissimo amico caro
Non ho nulla da aggiungere al tuo bellissimo commento, se non rispettare la tua scelta.
EliminaUn abbraccio Nella!