Suonerà necrofilo visto che parliamo di un'autrice che è nella tomba da moltissimo tempo, ma corteggiavo Shirley Jackson da anni.
La prima volta che sentii parlare di lei fu tra le pagine del saggio Danse Macabre di Stephen King, ovvero la mia Bibbia personale per tutto ciò che concerne il mondo horror degli anni '50 -'80.
Ho scoperto solo allora che il film The Haunting ( da noi ribattezzato Presenze ) quello con Catherine Zeta Jones, Liam Neeson e Owen Wilson protagonisti, venne tratto ( piuttosto liberamente ) da questo romanzo.
Bella merda che era.
Tanto che se non ricordo male trionfò persino ai Razzie Awards.
Ma il libro non lo è, diciamolo subito.
Anzi.
Stephen King lo considera un po' l'archetipo per quel che concerne il tema della casa stregata, tanto che non ha mai nascosto che la sua Marsten House che faceva da corollario alle vicende de Le Notti Di Salem, l' Overlook Hotel di Shining, ed a cui mi sento di aggiungere anche il racconto 1408 ( quello da cui fu tratto il film con Keanu Reeves ), nacquero proprio dalla lettura de L'incubo Di Hill House della Jackson.
Ma non solo Stephen King, anche Richard Matheson nel romanzo La Casa D'inferno appare evidente abbia tratto ispirazione da questa storia.
Ma non solo la letteratura, anche il cinema soprattutto nel filone Teen Horror degli ultimi 20-30 anni vanta parecchi rimandi a quest'opera, che quantunque a sua volta deve qualcosa al racconto La Casa Stregata di H.P. Lovecraft.
Ma parliamo meglio dell'opera ed andiamo di sinossi, insolitamente prolissa ed esplicativa:
Per quanto infestata di case stregate sia la storia del cinema, è impresa difficile riuscire a mettere in fila una serie di romanzi validi che abbiano come protagonista una casa. A dirla altrimenti: è rara cosa incontrare uno scrittore che sia in grado di far parlare una casa. Non è un problema di genere (ogni genere andrebbe bene, basti pensare alle strisce dei Peanuts in cui di tanto in tanto la bionda Sally si ritrova a chiacchierare col muro di una scuola), e nemmeno di epoca (più lontano si va e più si ha una qualche probabilità di trovare un buon romanzo o racconto abitato da case animate). È solo una questione di talento. Indiscutibilmente talentuosa, e dichiarata maestra per???autori del calibro di Dorothy Parker, Stephen King e Donna Tartt, Shirley Jackson appare finalmente tra gli scaffali delle librerie italiane con quello che è considerato all'unanimità un classico del genere horror, L'incubo di Hill House (egregiamente tradotto in italiano da Monica Pareschi, brava soprattutto nel rendere la genialità dei dialoghi). Pubblicato negli Stati Uniti nel 1959, il romanzo ha come protagonista una casa, Hill House, per l'appunto, intorno cui si intrecciano le storie di una manciata di curiosi personaggi che si ritrovano ad affrontare inspiegabili eventi. A fare da capobanda è il professore John Montague, antropologo specializzato nello studio di fenomeni paranormali e impegnato in uno studio su cause ed effetti delle interferenze paranormali in una casa ritenuta "stregata". Al suo seguito, nelle vesti di improbabili assistenti, due fanciulle già coinvolte in esperienze paranormali, Eleanor e Theodora, il giovane erede di Hill House, Luke Sanderson, e una lugubre domestica, Mrs Dudley. E poi, logicamente, fantasmi che si divertono a chiudere le porte, a ridacchiare o a scrivere sui muri, per cacciare o trattenere a vita gli ospiti della casa. Il tutto racchiuso in una cornice talmente spettrale e ben descritta da fare del libro un romanzo praticamente perfetto.
La prima volta che sentii parlare di lei fu tra le pagine del saggio Danse Macabre di Stephen King, ovvero la mia Bibbia personale per tutto ciò che concerne il mondo horror degli anni '50 -'80.
Ho scoperto solo allora che il film The Haunting ( da noi ribattezzato Presenze ) quello con Catherine Zeta Jones, Liam Neeson e Owen Wilson protagonisti, venne tratto ( piuttosto liberamente ) da questo romanzo.
Bella merda che era.
Tanto che se non ricordo male trionfò persino ai Razzie Awards.
Ma il libro non lo è, diciamolo subito.
Anzi.
Stephen King lo considera un po' l'archetipo per quel che concerne il tema della casa stregata, tanto che non ha mai nascosto che la sua Marsten House che faceva da corollario alle vicende de Le Notti Di Salem, l' Overlook Hotel di Shining, ed a cui mi sento di aggiungere anche il racconto 1408 ( quello da cui fu tratto il film con Keanu Reeves ), nacquero proprio dalla lettura de L'incubo Di Hill House della Jackson.
Ma non solo Stephen King, anche Richard Matheson nel romanzo La Casa D'inferno appare evidente abbia tratto ispirazione da questa storia.
Ma non solo la letteratura, anche il cinema soprattutto nel filone Teen Horror degli ultimi 20-30 anni vanta parecchi rimandi a quest'opera, che quantunque a sua volta deve qualcosa al racconto La Casa Stregata di H.P. Lovecraft.
Ma parliamo meglio dell'opera ed andiamo di sinossi, insolitamente prolissa ed esplicativa:
Per quanto infestata di case stregate sia la storia del cinema, è impresa difficile riuscire a mettere in fila una serie di romanzi validi che abbiano come protagonista una casa. A dirla altrimenti: è rara cosa incontrare uno scrittore che sia in grado di far parlare una casa. Non è un problema di genere (ogni genere andrebbe bene, basti pensare alle strisce dei Peanuts in cui di tanto in tanto la bionda Sally si ritrova a chiacchierare col muro di una scuola), e nemmeno di epoca (più lontano si va e più si ha una qualche probabilità di trovare un buon romanzo o racconto abitato da case animate). È solo una questione di talento. Indiscutibilmente talentuosa, e dichiarata maestra per???autori del calibro di Dorothy Parker, Stephen King e Donna Tartt, Shirley Jackson appare finalmente tra gli scaffali delle librerie italiane con quello che è considerato all'unanimità un classico del genere horror, L'incubo di Hill House (egregiamente tradotto in italiano da Monica Pareschi, brava soprattutto nel rendere la genialità dei dialoghi). Pubblicato negli Stati Uniti nel 1959, il romanzo ha come protagonista una casa, Hill House, per l'appunto, intorno cui si intrecciano le storie di una manciata di curiosi personaggi che si ritrovano ad affrontare inspiegabili eventi. A fare da capobanda è il professore John Montague, antropologo specializzato nello studio di fenomeni paranormali e impegnato in uno studio su cause ed effetti delle interferenze paranormali in una casa ritenuta "stregata". Al suo seguito, nelle vesti di improbabili assistenti, due fanciulle già coinvolte in esperienze paranormali, Eleanor e Theodora, il giovane erede di Hill House, Luke Sanderson, e una lugubre domestica, Mrs Dudley. E poi, logicamente, fantasmi che si divertono a chiudere le porte, a ridacchiare o a scrivere sui muri, per cacciare o trattenere a vita gli ospiti della casa. Il tutto racchiuso in una cornice talmente spettrale e ben descritta da fare del libro un romanzo praticamente perfetto.
E' una cosa che rimarco subito, poiché pur essendo in circolo da tantissimo tempo è un romanzo che viene venduto praticamente al prezzo di uno nuovo.
In libreria o su Internet il prezzo dell'edizione pubblicata da Adelphi ( che ha in catalogo tutte le opere della Jackson ) oscilla solitamente tra i 15 ed i 20 Euro.
Un po' altino per essere un romanzo del 1959, quantunque quei soldi li vale tutti.
Io, che come dicevo all'inizio corteggiavo questa autrice da anni, sono stato fortunato a trovarlo a 5 Euro nel circuito dell'usato, altrimenti chissà quando avrei potuto permettermi di leggerlo.
Di questo romanzo circolano anche edizioni molto più vecchie ed in origine venne pubblicato con un altro titolo, il molto accattivante La Casa Degli Invasati edito da Mondadori anche nella collezione Urania, che è quella che ho visto più spesso in vendita ad un prezzo abbastanza contenuto.
Ma lasciamo perdere sottigliezze come il prezzo e parliamo del romanzo.
Cos'è che rende questo romanzo così speciale e così imitato?
Prima di tutto lo stile elegante, preciso ed allo stesso tempo leggero e gradevole della Jackson, che non fa pesare affatto la lettura e che non dimostra affatto i suoi anni.
L'Incubo di Hill House è un romanzo scorrevolissimo.
Certo parliamo di un romanzo gotico, quindi chi si aspetta di trovare manifestazioni parecchio invasive e raccapriccianti può restare deluso dalla narrazione molto d'atmosfera e psicologica del romanzo.
Gotica, appunto.
Il romanzo da questo punto di vista è geniale.
Proprio per la sua natura molto intimista, le manifestazioni avranno principalmente snodo sfruttando le debolezze psicologiche dei protagonisti, di Eleanor in particolare.
Perché nonostante siano in quattro i personaggi che andranno ad abitare in quella casa per partecipare all'esperimento del Dottor Montague, appare evidente fin dal principio che è Eleanor il vero fulcro della narrazione.
Personaggio talmente complessato e paranoico quest'ultimo, che fino alla fine non sapremo se è in balia dei propri demoni interiori o di quelli che dimorano in quella casa.
Eleanor è una paranoica invasata o è la casa che la porta ad esserlo?
Forse è per questo che l'altro titolo era per me molto più pertinente ed accattivante.
Quindi chi è in cerca di un romanzo d'azione e di chissà quali apparizioni demoniache resterà certamente deluso da questo romanzo.
Non a caso, non sono tantissime le recensioni che lo incensano ( soprattutto mi riferisco a quelle di siti come Ibs ed affini).
Perché no, non ci sono fantasmi svolazzanti alla Casper in questa ghost story oppure scene alla Paranormal Activity et similia, ma bensì una presenza molto più strisciante e opprimente.
Però se viceversa si è interessati al gotico ed ad un horror d'atmosfera che gioca molto con rumori improvvisi, con angolature non euclidee alla Lovecraft, con stanze inspiegabilmente gelate, porte che si aprono e chiudono da sole e corridoi che sembrano interminabili, troverà certamente pane per i suoi denti tra le numerose stanze di Hill House.
Però occhio, che di solito chi va ad abitare in quella casa, ci lascia le penne. :-P
Romanzo che, scherzi a parte, io mi permetto di consigliare senza riserve.
L'incubo di Hill House è uno dei capisaldi del genere insieme a Il Giro Di Vite di Henry James e pochi altri, e come tale deve far parte della libreria di ogni appassionato horror, sennò mi incazzo.
Adesso parte la caccia agli altri romanzi di Shirley Jackson.
Quindi punto a trovare La Lotteria, Demoni Amanti, Lizzie e Abbiamo Sempre Vissuto Nel Castello in qualche mercatino dell'usato o su internet a prezzo d'affare.
Punto è una parola grossa, diciamo che ci provo.
Cos'è che rende questo romanzo così speciale e così imitato?
Prima di tutto lo stile elegante, preciso ed allo stesso tempo leggero e gradevole della Jackson, che non fa pesare affatto la lettura e che non dimostra affatto i suoi anni.
L'Incubo di Hill House è un romanzo scorrevolissimo.
Certo parliamo di un romanzo gotico, quindi chi si aspetta di trovare manifestazioni parecchio invasive e raccapriccianti può restare deluso dalla narrazione molto d'atmosfera e psicologica del romanzo.
Gotica, appunto.
Il romanzo da questo punto di vista è geniale.
Proprio per la sua natura molto intimista, le manifestazioni avranno principalmente snodo sfruttando le debolezze psicologiche dei protagonisti, di Eleanor in particolare.
Perché nonostante siano in quattro i personaggi che andranno ad abitare in quella casa per partecipare all'esperimento del Dottor Montague, appare evidente fin dal principio che è Eleanor il vero fulcro della narrazione.
Personaggio talmente complessato e paranoico quest'ultimo, che fino alla fine non sapremo se è in balia dei propri demoni interiori o di quelli che dimorano in quella casa.
Eleanor è una paranoica invasata o è la casa che la porta ad esserlo?
Forse è per questo che l'altro titolo era per me molto più pertinente ed accattivante.
Quindi chi è in cerca di un romanzo d'azione e di chissà quali apparizioni demoniache resterà certamente deluso da questo romanzo.
Non a caso, non sono tantissime le recensioni che lo incensano ( soprattutto mi riferisco a quelle di siti come Ibs ed affini).
Perché no, non ci sono fantasmi svolazzanti alla Casper in questa ghost story oppure scene alla Paranormal Activity et similia, ma bensì una presenza molto più strisciante e opprimente.
Però se viceversa si è interessati al gotico ed ad un horror d'atmosfera che gioca molto con rumori improvvisi, con angolature non euclidee alla Lovecraft, con stanze inspiegabilmente gelate, porte che si aprono e chiudono da sole e corridoi che sembrano interminabili, troverà certamente pane per i suoi denti tra le numerose stanze di Hill House.
Però occhio, che di solito chi va ad abitare in quella casa, ci lascia le penne. :-P
Romanzo che, scherzi a parte, io mi permetto di consigliare senza riserve.
L'incubo di Hill House è uno dei capisaldi del genere insieme a Il Giro Di Vite di Henry James e pochi altri, e come tale deve far parte della libreria di ogni appassionato horror, sennò mi incazzo.
Adesso parte la caccia agli altri romanzi di Shirley Jackson.
Quindi punto a trovare La Lotteria, Demoni Amanti, Lizzie e Abbiamo Sempre Vissuto Nel Castello in qualche mercatino dell'usato o su internet a prezzo d'affare.
Punto è una parola grossa, diciamo che ci provo.
Purtroppo ho visto solo il filmaccio :)
RispondiEliminaVabbé, qualcosa di buono nel film c'era, visto che all'epoca Catherine Zeta Jones era un gran bel vedere. :-)
EliminaAdoro il genere, ma confesso di non conoscere l'autrice e felice del tuo consiglio..In questo momento , e sarà pure l'appetito,non ricordo neppure il film con la Zeta-Jones ..eppure questo genere non mi sfugge..Ci devo pernsare con calma..
RispondiEliminaBacio amico caro!
L'avrai visto sicuramente, in Tv lo hanno passato più volte in questi anni.
EliminaSaluti anche a te. :-)
Sono già convinta di mio: è da qualche tempo che sto corteggiando pure io la defunta! XD
RispondiEliminaLa tua recensione è davvero stimolante e ha finito per incuriosirmi ancora di più -_- Occorre mettere nella lista "letture a breve" :P
Una sola cosa, che non vuole essere assolutamente una difesa all'Adelphi (il libro rimane comunque costoso eh): questa edizione prevede la nuova traduzione della Pareschi. Con l'altro titolo, esistono almeno altre due vecchie traduzioni. So tutto ciò, appunto perché avevo fatto ricerche in vista di acquisizione :D
Il film non l'ho mai visto, di solito rifuggo da pellicole simili XD
Dunque, Shirley sia!!! :3
Più che disappunto il mio è rammarico, poiché il libro è scorrevolissimo e non ho notato refusi, quindi dal punto di vista del lettering e della traduzione, nulla da dire.
EliminaSono rammaricato perché ad un prezzo minore li avrei già letti tutti. :-P
Comunque leggilo perché merita. :-)
E' un libro che suggestiona più che spaventare e io l'ho trovato anche molto triste.
RispondiEliminaLa perfezione con cui rappresenta il lento disfacimento di una mente debole e il finale "aperto" lo rendono un piccolo gioiellino! A questi punti, più che quella schifezza con la Zeta Jones, ti consiglio di guardare Gli invasati di Robert Wise, sempre tratto dal libro della Jackson ma ben più bello!
Il film di Wise sei già la seconda che lo cita ( ho letto una rece su Strategie Evolutive proprio pochi giorni fa), sicuramente lo vedrò al più presto.
EliminaCondivido sulla tristezza e la debolezza del romanzo, in particolare di Eleanor, un personaggio davvero ricco di sfaccettature.
leggo tantissimo, ma horror e fantasy, li ho relegati all'adolescenza, non portandomeli dietro, nella crescita. ed un po' me ne hai fatto sentire la mancanza
RispondiEliminaÈ il motivo per cui scrivo.
EliminaNel mio piccolo, cerco di far uscire dalla nicchia delle opere che ( per me ) meriterebbero più risonanza di quel che hanno.
Quelle horror in particolare, sempre snobbate dai più. :-)