Due sono le cose che ho fatto appena ho visto in vendita questo libro su Ebay.
La prima è stata correre a ricaricare la Postepay.
La seconda è mettermi a ridere appena ho visto la copertina.
Il motivo?
Dategli uno sguardo voi stessi:
Notate qualche somiglianza? :-P
Dai, ma come cazzo si fa.
Comunque, facciamo finta di non essercene accorti ed andiamo avanti.
Visions è il quinto volume de I Libri Di Sangue di Clive Barker.
Lo considero un acquisto insperato, in quanto erano anni che lo cercavo senza costrutto sia su internet che nelle librerie d'usato.
A questo punto non mi resta che mettermi a caccia del sesto ed ultimo libro, ma per quello c'è tempo e modo.
Concentriamoci invece sui quattro racconti di questo volume, quindi andiamo di sinossi:
Un macabro massacratore dal nome dolcissimo; una comunità di vecchi pazzi che tiene in pugno il mondo; sensuali fanciulle dai corpi lucenti che abitano in una piscina e mutano continuamente aspetto; apparizioni spettrali che aprono la via d'accesso a un'orribile città dei morti. Quattro racconti raccapriccianti e venati di un sottile erotismo.
Che dire, come sempre la prosa malsana e grondante sangue di Barker mi piace da impazzire, ma in tutta onestà non tutti i racconti presenti in questa racconta mi hanno convinto pienamente.
Essi sono:
Il Proibito
La Madonna
I Figli Di Babele
Nella Carne
La raccolta parte benissimo con Il Proibito, certamente tra i più interessanti del volume.
Da questo racconto fu tratto molto liberamente il film Candyman - Terrore dietro le specchio del 1992, che ammetto di non aver visto.
Il racconto è ambientato nello strano e deturpato quartiere di Spector Street.
Spector Street è un posto alquanto particolare, abitato da una popolazione indifferente ed abulica e contraddistinto dalla presenza di numerosi graffiti dal contenuto grottesco, molto spesso accompagnati da questa frase:
" Dolci a chi è dolce".
E' anche un quartiere teatro di efferati delitti che passano quasi inosservati.
Protagonista del racconto è una studentessa universitaria che si interessa dei graffiti e della gente asociale del posto, curiosità che la porterà faccia a faccia con una delle più terrificanti creazioni di Clive Barker:
Candyman.
Nulla da dire, gran bel racconto.
La Madonna è un classico racconto di stampo Barkeriano.
Lo scenario è la piscina di un comprensorio abbandonato che sembra abitata da strane creature che cercano uomini con cui accoppiarsi e da cui farsi fecondare.
Protagonista del racconto è un Broker che vuole provare a vendere il comprensorio ad uno spietato uomo d'affari.
Entrambi diverranno succubi della creatura che vi dimora.
Fetido, lussurioso ed amorale.
Puro Barker, insomma.
I Figli Di Babele devo ancora capire se è un racconto geniale o una grande troiata.
Ambientato in una isoletta greca vede protagonista una donna che durante un' escursione si trova ad assistere all'inseguimento di un vecchietto da parte di alcuni uomini armati vestiti da suore.
Ovviamente ci finisce in mezzo e nel tentativo di aiutarlo viene catturata e condotta in una specie di monastero sperduto.
Si ritroverà in un posto assurdo in compagnia di un gruppo di pazzoidi che asseriscono di essere coloro che tengono le redini dei governi di tutto il mondo.
Al di là della veridicità o meno della cosa è il modo stravagante in cui vengono prese le decisioni a destare sconcerto.
L'unico racconto non horror della raccolta è anche il più paradossale e visionario.
È pregno di una sottile e velata critica sociale contro chi ci governa.
Profondo quanto astruso, non ho ancora capito se mi è piaciuto o meno.
Chiude la raccolta l'ottimo Nella Carne.
Nella Carne è una ghost story ambientata tra le sbarre di una prigione.
Protagonista è un uomo che si fa chiudere in una prigione per scoprire dove è sotterrato il cadavere del nonno impiccato.
La sua ricerca lo porterà a vivere delle manifestazioni soprannaturali che porteranno lui e il suo compagno di cella nella città dei morti, dove dimorano gli assassini e il nonno del ragazzo protagonista, che ovviamente non avrà buone intenzioni.
Racconto bellissimo, vagamente Lovecraftiano.
Anche qui non mancano mostruosità tipiche del Pantheon di Clive, comprese le metamorfosi orrorifiche tanto care allo scrittore di Liverpool.
Alla fin fine questo libro si rivela una lettura veloce ma godibile.
Alcuni racconti come il primo e l'ultimo, avrebbero potuto essere uno spunto per degli ottimi romanzi, ma ci si accontenta.
Ogni volta che affronto un libro di Barker non posso non domandarmi il motivo per cui questo autore sembra eternamente confinato negli anni '90.
Molti dei suoi libri non vengono ristampati e nemmeno cagati di striscio, ed è un vero peccato.
Opere come i Libri di sangue, Cabal e Schiavi Dell' Inferno sono bellissime e lo ribadirò sempre che meriterebbero di far bella mostra di sé nella biblioteca di qualsiasi appassionato di letteratura horror.
La prima è stata correre a ricaricare la Postepay.
La seconda è mettermi a ridere appena ho visto la copertina.
Il motivo?
Dategli uno sguardo voi stessi:
Notate qualche somiglianza? :-P
Dai, ma come cazzo si fa.
Comunque, facciamo finta di non essercene accorti ed andiamo avanti.
Visions è il quinto volume de I Libri Di Sangue di Clive Barker.
Lo considero un acquisto insperato, in quanto erano anni che lo cercavo senza costrutto sia su internet che nelle librerie d'usato.
A questo punto non mi resta che mettermi a caccia del sesto ed ultimo libro, ma per quello c'è tempo e modo.
Concentriamoci invece sui quattro racconti di questo volume, quindi andiamo di sinossi:
Un macabro massacratore dal nome dolcissimo; una comunità di vecchi pazzi che tiene in pugno il mondo; sensuali fanciulle dai corpi lucenti che abitano in una piscina e mutano continuamente aspetto; apparizioni spettrali che aprono la via d'accesso a un'orribile città dei morti. Quattro racconti raccapriccianti e venati di un sottile erotismo.
Che dire, come sempre la prosa malsana e grondante sangue di Barker mi piace da impazzire, ma in tutta onestà non tutti i racconti presenti in questa racconta mi hanno convinto pienamente.
Essi sono:
Il Proibito
La Madonna
I Figli Di Babele
Nella Carne
La raccolta parte benissimo con Il Proibito, certamente tra i più interessanti del volume.
Da questo racconto fu tratto molto liberamente il film Candyman - Terrore dietro le specchio del 1992, che ammetto di non aver visto.
Il racconto è ambientato nello strano e deturpato quartiere di Spector Street.
Spector Street è un posto alquanto particolare, abitato da una popolazione indifferente ed abulica e contraddistinto dalla presenza di numerosi graffiti dal contenuto grottesco, molto spesso accompagnati da questa frase:
" Dolci a chi è dolce".
E' anche un quartiere teatro di efferati delitti che passano quasi inosservati.
Protagonista del racconto è una studentessa universitaria che si interessa dei graffiti e della gente asociale del posto, curiosità che la porterà faccia a faccia con una delle più terrificanti creazioni di Clive Barker:
Candyman.
Nulla da dire, gran bel racconto.
La Madonna è un classico racconto di stampo Barkeriano.
Lo scenario è la piscina di un comprensorio abbandonato che sembra abitata da strane creature che cercano uomini con cui accoppiarsi e da cui farsi fecondare.
Protagonista del racconto è un Broker che vuole provare a vendere il comprensorio ad uno spietato uomo d'affari.
Entrambi diverranno succubi della creatura che vi dimora.
Fetido, lussurioso ed amorale.
Puro Barker, insomma.
I Figli Di Babele devo ancora capire se è un racconto geniale o una grande troiata.
Ambientato in una isoletta greca vede protagonista una donna che durante un' escursione si trova ad assistere all'inseguimento di un vecchietto da parte di alcuni uomini armati vestiti da suore.
Ovviamente ci finisce in mezzo e nel tentativo di aiutarlo viene catturata e condotta in una specie di monastero sperduto.
Si ritroverà in un posto assurdo in compagnia di un gruppo di pazzoidi che asseriscono di essere coloro che tengono le redini dei governi di tutto il mondo.
Al di là della veridicità o meno della cosa è il modo stravagante in cui vengono prese le decisioni a destare sconcerto.
L'unico racconto non horror della raccolta è anche il più paradossale e visionario.
È pregno di una sottile e velata critica sociale contro chi ci governa.
Profondo quanto astruso, non ho ancora capito se mi è piaciuto o meno.
Chiude la raccolta l'ottimo Nella Carne.
Nella Carne è una ghost story ambientata tra le sbarre di una prigione.
Protagonista è un uomo che si fa chiudere in una prigione per scoprire dove è sotterrato il cadavere del nonno impiccato.
La sua ricerca lo porterà a vivere delle manifestazioni soprannaturali che porteranno lui e il suo compagno di cella nella città dei morti, dove dimorano gli assassini e il nonno del ragazzo protagonista, che ovviamente non avrà buone intenzioni.
Racconto bellissimo, vagamente Lovecraftiano.
Anche qui non mancano mostruosità tipiche del Pantheon di Clive, comprese le metamorfosi orrorifiche tanto care allo scrittore di Liverpool.
Alla fin fine questo libro si rivela una lettura veloce ma godibile.
Alcuni racconti come il primo e l'ultimo, avrebbero potuto essere uno spunto per degli ottimi romanzi, ma ci si accontenta.
Ogni volta che affronto un libro di Barker non posso non domandarmi il motivo per cui questo autore sembra eternamente confinato negli anni '90.
Molti dei suoi libri non vengono ristampati e nemmeno cagati di striscio, ed è un vero peccato.
Opere come i Libri di sangue, Cabal e Schiavi Dell' Inferno sono bellissime e lo ribadirò sempre che meriterebbero di far bella mostra di sé nella biblioteca di qualsiasi appassionato di letteratura horror.
Ho chiesto a mia nonna che è un'appassionata do King, mi ha detto di non stupirti se i due libri hanno la copertina uguale perchè Clive Barker (da non confondere col romanzierte inglese) e Peter Strauss sono due degli pseudonimi di King... evidentemente aveva dimenticato di aver già usato l'immagine di copertina.
RispondiEliminaCiao
E' vero, King ha scritto dei romanzi sotto pseudonimo, ma con il nome di Richard Bachman.
EliminaClive Barker e Peter Straub sono due romanzieri che hanno un'identità propria ed assolutamente veritiera. :-)
Il libro non l'ho letto, ma la copertina mi lascia senza parole...
RispondiEliminaChissà, forse pensavano non se ne accorgesse nessuno. :-P
EliminaTra l'altro hanno riutilizzato la copertina della peggio monnezza scritta da King...
RispondiEliminaMi tocca condividere.
EliminaResto legato ad Insomnia per via del fatto che è collegato alla serie di libri della Torre Nera, che è il mondo narrativo di King a cui sono più affezionato, ma non posso non dire che come libro effettivamente è abbastanza contorto e bruttino.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaIo di King ho letto molto ma non tutto, e questo Insomnia è indubbiamente la cosa peggiore, la scarsa riuscita dell'opera si unisce poi a una lunghezza spropositata... almeno La bambina che amava Tom Gordon era corto :)
RispondiEliminaLa Bambina per quanto criticabile a livello di storia, ha due, tre momenti mica male.
EliminaIo pur avendolo letto eoni fa ancora ricordo alcuni passaggi che mi piacquero molto.
Certo la storia è quello che è.
Libro intrigante a chi piace il genere..
RispondiEliminaLa cosa più oscena sono le due copertine completamente identiche..
Peccato!
Una buona serata piena di suspense amico mio!
Bacio
Grazie, anche se già una serata tranquilla andrebbe già di lusso. :-)
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