Tiziano Ferro era imbranato a guidare ed amare diceva nell' omonima canzone ( Dio, dove sono andato a parare ), io a fare la spesa.
Quando vado a fare la spesa, divento il classico ed imbranato personaggio tipico di un Telefilm Comedy Americano, quello a cui gliene capitano di cotte e di crude ( metafora gastronomica che calza a pennello).
Mi trovavo meglio quando c' erano le classiche Putìe ( botteghe per i non Calabresi e Siciliani ), posti piccoli e familiari, dove l' accoglienza era tutto e ti sentivi a casa ( anche troppo visto che in quanto a pettegolezzi e cazzi degli altri, i putìari sono secondi solo ai parrucchieri).
Ma vicino al posto di lavoro, dove mi è più agevole fare la spesa, ne è rimasta solo una che però non può essere ovviamente competitiva con i prezzi dei Super ed Ipermercati, sia maledetta la Globalizzazione.
Ciò comporta che nonostante la vicinanza della Putìa sia maggiore, in quest' epoca in cui il risparmio nella spesa è fondamentale, mi tocca affrontare la salita come Nibali e optare per il Supermercato.
Insomma per non farla lunga, ogni mattina mi tocca fare una salita di 300 - 400 metri ( il che a Reggio è normale, visto che è tutta salite), ed è normale affrontare la discesa di ritorno ingobbito come Quasimodo, con il morale sotto un tacco 12 e spesso incazzato come Marrabbio.
Me ne succede sempre qualcuna:
- Non hanno resto e mi tocca aspettare.
- Due volte mi è caduto un oggetto che si è rotto ed ho dovuto pagarlo lo stesso.
- Cartellini di prezzi ed offerte in cui si capisce poco o nulla, messi nei posti sbagliati, spesso scritti in piccolissimo e che mi mettono in palese difficoltà.
- Sconti che non passano e che tu ti accorgi solo al ritorno alla postazione di lavoro con lavate di capo varie perchè non ho controllato bene lo scontrino.
- Mi scrivono una cosa e torno con un' altra, perchè dalla fretta leggo male.
-Cassieri che sbagliano a darti il resto o s' incazzano se non hai monetine ( l'espressione è palese).
- In più mi sono accorto da buon osservatore quale sono, che spesso alcuni repartisti e cassieri parlano male di clienti appena andati via, si suppone possano fare lo stesso con me, anzi togliamo il suppone sarà certamente così.
Insomma la spesa, è una di quelle cose che mi fa credere al luogo comune che è una cosa da donne.
Loro si fanno meno problemi, sono più abituate.
Cazzo, sembrate avere un Radar per individuare subito scaffali e la merce, mentre io faccio il girovago alla ricerca di quel qualcosa che il mio occhio non riesce a vedere.
E poi non vi fate problemi a polemizzare, rimprovare chi salta le file o chi vi rifila un prodotto non buono, mentre io arrossisco come una scolaretta quasi come se fossi dalla parte del torto.
No, io e i Supermercati non andiamo d' accordo, siamo cane e gatto, Titty e Gatto Silvestro, Tom e Gerry, Grattachecca e Fighetto, Ken e Raoul, Holly e Mark Landers, il Lupo Ezechiele ed i tre Porcellini, L' Eva 01 e un Angelo, Roland Di Gilead e il Re Rosso ecc.ecc.
Quando vado a fare la spesa, divento il classico ed imbranato personaggio tipico di un Telefilm Comedy Americano, quello a cui gliene capitano di cotte e di crude ( metafora gastronomica che calza a pennello).
Mi trovavo meglio quando c' erano le classiche Putìe ( botteghe per i non Calabresi e Siciliani ), posti piccoli e familiari, dove l' accoglienza era tutto e ti sentivi a casa ( anche troppo visto che in quanto a pettegolezzi e cazzi degli altri, i putìari sono secondi solo ai parrucchieri).
Ma vicino al posto di lavoro, dove mi è più agevole fare la spesa, ne è rimasta solo una che però non può essere ovviamente competitiva con i prezzi dei Super ed Ipermercati, sia maledetta la Globalizzazione.
Ciò comporta che nonostante la vicinanza della Putìa sia maggiore, in quest' epoca in cui il risparmio nella spesa è fondamentale, mi tocca affrontare la salita come Nibali e optare per il Supermercato.
Insomma per non farla lunga, ogni mattina mi tocca fare una salita di 300 - 400 metri ( il che a Reggio è normale, visto che è tutta salite), ed è normale affrontare la discesa di ritorno ingobbito come Quasimodo, con il morale sotto un tacco 12 e spesso incazzato come Marrabbio.
Me ne succede sempre qualcuna:
- Non hanno resto e mi tocca aspettare.
- Due volte mi è caduto un oggetto che si è rotto ed ho dovuto pagarlo lo stesso.
- Cartellini di prezzi ed offerte in cui si capisce poco o nulla, messi nei posti sbagliati, spesso scritti in piccolissimo e che mi mettono in palese difficoltà.
- Sconti che non passano e che tu ti accorgi solo al ritorno alla postazione di lavoro con lavate di capo varie perchè non ho controllato bene lo scontrino.
- Mi scrivono una cosa e torno con un' altra, perchè dalla fretta leggo male.
-Cassieri che sbagliano a darti il resto o s' incazzano se non hai monetine ( l'espressione è palese).
- In più mi sono accorto da buon osservatore quale sono, che spesso alcuni repartisti e cassieri parlano male di clienti appena andati via, si suppone possano fare lo stesso con me, anzi togliamo il suppone sarà certamente così.
Insomma la spesa, è una di quelle cose che mi fa credere al luogo comune che è una cosa da donne.
Loro si fanno meno problemi, sono più abituate.
Cazzo, sembrate avere un Radar per individuare subito scaffali e la merce, mentre io faccio il girovago alla ricerca di quel qualcosa che il mio occhio non riesce a vedere.
E poi non vi fate problemi a polemizzare, rimprovare chi salta le file o chi vi rifila un prodotto non buono, mentre io arrossisco come una scolaretta quasi come se fossi dalla parte del torto.
No, io e i Supermercati non andiamo d' accordo, siamo cane e gatto, Titty e Gatto Silvestro, Tom e Gerry, Grattachecca e Fighetto, Ken e Raoul, Holly e Mark Landers, il Lupo Ezechiele ed i tre Porcellini, L' Eva 01 e un Angelo, Roland Di Gilead e il Re Rosso ecc.ecc.
Ahaha questo post è uno spasso, caro Pirkie (approposito... hai comperato Berserk 73?^^)
RispondiEliminaE' proprio vero che il mondo consumistico è una giungla cannibale!
Devi andarci col machete della ragione^^
Moz-
E' uscito? °-°
RispondiEliminaMe perplesso, stamane sono andato in fumetteria ed il fumettaro non mi ha detto nulla. :-(
Per inciso non ho trovato manco i due numeri finali di Evangelion, ho la vaga idea che le fumetterie di fumetti in giacenza non vogliono averne, fanno resi a go-go. :-(
Vai in edicola! Qui è andato a ruba ma penso che da qualche parte si trovi ancora! Peraltro è un numero che contiene info interessantissime!
EliminaMoz-
Berserk in fumetteria alla fine sono riuscito a trovarlo, sono i due numeri di Evangelion che non sono riuscito a trovare. :-(
EliminaSi, Il 73 è uscito qualche giorno fa.
RispondiEliminaPer il resto, mi rivedo in alcune delle gaffe descritte, ahahha!
Preso e già letto ( non che ci volesse molto). :-)
RispondiEliminaIl fatto che non sia l' unico a fare Gaffe (oggi ad un signore è volato di mano, fracellandosi a terra, un bottiglione di vetro di succo), mi risolleva un po' su. :-)
Marrabbio,il papà di Licia haha che ricordi deliziosi!
RispondiEliminaMi è tornato in mente, dopo essermi imbattuto in un episodio di Kiss Me Licia, in qualche canale del digitale terrestre. :-)
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