L' Estate Della Paura parlava di bambini, ed è giusto che fosse così.
Non sono loro, dopotutto i veri padroni dell' estate?
Sono loro che invadono i parchi, spiagge, marciapiedi.
Succhiano il midollo di ogni raggio di sole e vanno via solo con il buio.
Solo con il calare del sole, strade, marciapiedi, spiagge e parchi ritornano ad essere territorio degli adulti.
L' Inverno Della Paura parla degli adulti, ed è giusto sia così.
L' Inverno è il gelo dell' anima, foriero di tutti i fallimenti e le delusioni che inevitabilmente arriveranno nella vita.
Ma partiamo con la trama, và:
Sono passati 40 anni, e Dale Stewart fa ritorno a Elm Haven. Già autorevole professore di college e romanziere accreditato, ha messo a repentaglio carriera matrimonio e adesso l'oscurità gli si sta chiudendo intorno. Nelle ultime ore della notte di Halloween, Dale arriva nella morente cittadina dove ha trascorso la sua fanciullezza sperando di trovare nell'isolamento pace e voglia di ricominciare una vita normale. Tuttavia, la scelta di sistemarsi in una fattoria fuori città da tempo abbandonata, un tempo abitazione di un suo strano e geniale amico morto drammaticamente nella terribile estate del 1960, si rivela l'ennesimo di una lunga successione di errori. Laggiù, infatti, Dale non è solo: è stato seguito in quella casa dalle ombre dei suoi demoni personali, che ora distorcono la realtà, facendole assumere nuove, orribili forme. Poi, in anticipo sulla stagione, una fitta coltre di neve scende a rivestire ogni cosa....
Così come le due stagioni estate ed inverno sono uno opposto dell' altra le tematiche dei due romanzi sono diametralmente opposte che poi sono quelle che formano la vera differenza tra il mondo degli adulti e quello dei bambini.
Da piccolo avrai adulti che penseranno per te ed amici con cui condividere scoperte, avventure e disavventure.
Da adulto, se perdi le redini della tua vita, nella maggior parte dei casi sei solo.
Ed è quello che succede al protagonista della vicenda alias Dale Stewart che per combattere i suoi fantasmi ritorna nella sua vecchia città.
In questo libro il male è interno e non esterno.
Per certi versi è una discesa, quasi schizofrenica, nei demoni personali di un individuo, veri o presunti che siano.
L' intreccio mi ricorda un po' Finestra Segreta, Giardino Segreto di Stephen King.
Della serie: faccio cose, vedo gente ma non so se faccio cose e vedo gente solo nella mia testa o veramente.
E l' autore con questo ci giocherà fino alla fine.
Due, tre cose sul romanzo:
- La voce narrante del " bambino " morto è molto bella come idea, anche se già usata in Desperate Housewives.
- L' apparizione o comunque la possibilità di sapere cosa è accaduto ai personaggi che popolavano il primo libro, anche se di essi purtroppo se ne vedranno molto pochi.
- Anche se non sembra è un romanzo complesso, si vede lontanissimo che Simmons è uno che si documenta parecchio prima di buttare giù il testo.
Tantissime citazioni di Beowulf e di altri antichi romanzi di lingua Anglosassone compongono questo libro.
Libro, che tutto sommato si fa leggere fino alla fine.
E' un romanzo un po' freddo e asettico, non ha la forza propulsiva del primo capitolo, ma quello era l' epopea di un gruppo di bambini, questo di un adulto solo, per giunta depresso, cinico e paranoico.
Come molti adulti odierni, mi viene da dire.
Crescere, per alcuni, purtroppo non è uno scherzo.
Quando finisci di leggere un romanzo su dei bambini, il vissero felici e contenti è dietro l' angolo, ma in fin dei conti non sai se lo saranno anche da adulti.
Simmons con questo romanzo ci dimostra, che puoi essere capace di sconfiggere i mostri da bambino, ma quel mostro che è la vita, da adulto ci mette poco a sconfiggere te.
Pubblicato dalla Gargoyle nel 2008, L' Inverno Della Paura conta 361 pagine, si legge in pochissimo tempo e tutto sommato funziona.
Imperdibile solo per chi ha letto il primo romanzo, sennò Fate Vobis.
Non sono loro, dopotutto i veri padroni dell' estate?
Sono loro che invadono i parchi, spiagge, marciapiedi.
Succhiano il midollo di ogni raggio di sole e vanno via solo con il buio.
Solo con il calare del sole, strade, marciapiedi, spiagge e parchi ritornano ad essere territorio degli adulti.
L' Inverno Della Paura parla degli adulti, ed è giusto sia così.
L' Inverno è il gelo dell' anima, foriero di tutti i fallimenti e le delusioni che inevitabilmente arriveranno nella vita.
Ma partiamo con la trama, và:
Sono passati 40 anni, e Dale Stewart fa ritorno a Elm Haven. Già autorevole professore di college e romanziere accreditato, ha messo a repentaglio carriera matrimonio e adesso l'oscurità gli si sta chiudendo intorno. Nelle ultime ore della notte di Halloween, Dale arriva nella morente cittadina dove ha trascorso la sua fanciullezza sperando di trovare nell'isolamento pace e voglia di ricominciare una vita normale. Tuttavia, la scelta di sistemarsi in una fattoria fuori città da tempo abbandonata, un tempo abitazione di un suo strano e geniale amico morto drammaticamente nella terribile estate del 1960, si rivela l'ennesimo di una lunga successione di errori. Laggiù, infatti, Dale non è solo: è stato seguito in quella casa dalle ombre dei suoi demoni personali, che ora distorcono la realtà, facendole assumere nuove, orribili forme. Poi, in anticipo sulla stagione, una fitta coltre di neve scende a rivestire ogni cosa....
Così come le due stagioni estate ed inverno sono uno opposto dell' altra le tematiche dei due romanzi sono diametralmente opposte che poi sono quelle che formano la vera differenza tra il mondo degli adulti e quello dei bambini.
Da piccolo avrai adulti che penseranno per te ed amici con cui condividere scoperte, avventure e disavventure.
Da adulto, se perdi le redini della tua vita, nella maggior parte dei casi sei solo.
Ed è quello che succede al protagonista della vicenda alias Dale Stewart che per combattere i suoi fantasmi ritorna nella sua vecchia città.
In questo libro il male è interno e non esterno.
Per certi versi è una discesa, quasi schizofrenica, nei demoni personali di un individuo, veri o presunti che siano.
L' intreccio mi ricorda un po' Finestra Segreta, Giardino Segreto di Stephen King.
Della serie: faccio cose, vedo gente ma non so se faccio cose e vedo gente solo nella mia testa o veramente.
E l' autore con questo ci giocherà fino alla fine.
Due, tre cose sul romanzo:
- La voce narrante del " bambino " morto è molto bella come idea, anche se già usata in Desperate Housewives.
- L' apparizione o comunque la possibilità di sapere cosa è accaduto ai personaggi che popolavano il primo libro, anche se di essi purtroppo se ne vedranno molto pochi.
- Anche se non sembra è un romanzo complesso, si vede lontanissimo che Simmons è uno che si documenta parecchio prima di buttare giù il testo.
Tantissime citazioni di Beowulf e di altri antichi romanzi di lingua Anglosassone compongono questo libro.
Libro, che tutto sommato si fa leggere fino alla fine.
E' un romanzo un po' freddo e asettico, non ha la forza propulsiva del primo capitolo, ma quello era l' epopea di un gruppo di bambini, questo di un adulto solo, per giunta depresso, cinico e paranoico.
Come molti adulti odierni, mi viene da dire.
Crescere, per alcuni, purtroppo non è uno scherzo.
Quando finisci di leggere un romanzo su dei bambini, il vissero felici e contenti è dietro l' angolo, ma in fin dei conti non sai se lo saranno anche da adulti.
Simmons con questo romanzo ci dimostra, che puoi essere capace di sconfiggere i mostri da bambino, ma quel mostro che è la vita, da adulto ci mette poco a sconfiggere te.
Pubblicato dalla Gargoyle nel 2008, L' Inverno Della Paura conta 361 pagine, si legge in pochissimo tempo e tutto sommato funziona.
Imperdibile solo per chi ha letto il primo romanzo, sennò Fate Vobis.
Preferisco L'Estate, quello devo recuperarlo assolutamente :p
RispondiEliminaMoz-
Una volta letto quello potresti avere la curiosità di sapere che fine faranno quei personaggi una volta adulti, a me è successo questo. :-P
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