martedì 16 aprile 2013

Un' infanzia a 8 Bit.

Il Commodore 128 rappresenta in toto il mio breve percorso iniziatico videoludico ai tempi delle medie.
Per intenderci, il momento in cui cominciavo a capirci qualcosa, il momento in cui mio fratello si sentiva tranquillo a lasciarmici smanettare da solo, quello breve ma intenso.
Breve perchè il 128 macchina che doveva mandare in soffitta il vetusto 64 e le macchine concorrenti, fu un vero e proprio Flop a livello commerciale.
Poco dopo la Commodore corse ai ripari acquisendo l' Amiga che divenne il loro marchio di punta per quel che concerne i neonati 16 Bit dell' epoca.
Ma di quell' intermezzo ne vado oltremodo fiero.
Il Commodore 128 è stato un compagno di giochi, oggetto d' invidia di amici e compagni di scuola che all' epoca non lo conoscevano nemmeno e di smanettamenti vari grazie a riviste come Input e i suoi programmi del cazzo di Basic che tanto divertivano me e mio fratello all'epoca.
La particolarità del Commodore 128 era la possibilità di usare l'interfaccia del Commodore 64 premendo un apposito tasto che ti consentiva di poter così caricare i videogiochi, perchè ecco, i giochi non erano altro che quelli del Commodore 64, nè più nè meno.
I videogiochi li trovavi principalmente in edicola nel formato in cassetta, decine di giochi inseriti tutti insieme in una sola cassetta, con nomi inventati di sana pianta, di cui ricordo il davanti dedicato alla Commodore e il retro ai giochi per lo Zx Spectrum.
Le cassette venivano inserite nell' apposito registratore della Commodore che tante bestemmie, insulti ed epiteti si prendeva dal sottoscritto perchè di punto in bianco era solito distruggersi o distruggere cassette a volontà.
Tante volte per rabbia lo buttavo nel secchio della spazzatura per poi andare a riprenderlo una volta acquistato un barlume di lucidità con varie lavate di capo di fratello e familiari annessi.
Per i più sgamati dell' epoca c'era la possibilità di munirsi di un apposito Floppy Disk esterno che però ebbe scarsa diffusione rispetto al formato cassetta più pratico e più facile da usare.
Di cassette ne avevamo una scrivania piena, spesso fonte di vergogna di mia madre quando aveva ospiti visto che venivano lasciate alla rinfusa dappertutto.
Tra i giochi che ricordo con più piacere sicuramente vanno citati Arkanoid, The Last Ninja, International Soccer, Karate Champ e Barbarian.
Più ovviamente una carrettata di altri giochi passati in quel tritacarne che era il mio registratore dell' epoca.
Anche se non raggiunge i fasti dell' Amiga 500 sicuramente il Commodore 128 ha un posto speciale nelle Texture di Pixel che formano il mio cuore.
Molto più dei suoi predecessori Commodore 64 e Intellivision dove ero troppo piccolo per goderne appieno.
A conti fatti fu un Flop per tutti, sicuramente per la Commodore Business Machines, ma non per il sottoscritto, cui deve gran parte del divertimento del triennio che va dagli 11 ai 13 anni.


3 commenti:

  1. Io ho avuto l'amiga500, mentre mio cugino più grande aveva il Commodore.
    C'era un gioco bellissimo, che chiamavamo "l'indigeno" (che non significa un cazzo, perché al massimo era un indiano), dove un mamoccio sparava frecce contro i nemici.Si giocava tipo Final Fantasy ma era un platform.

    Moz-

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  2. Pur adorando i Plattform che sono e resteranno sempre il mio genere Arcade preferito, il gioco in questione non mi sovviene, mi sa che dovrò indagare sulla faccenda.
    Grazie della visita Moz. ;-)

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    1. Non ringraziarmi, te l'ho detto: per me è un piacere venire dove si respira il passato guardando al presente ;)

      Moz-

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