lunedì 4 giugno 2018

Prefazione, introduzione e postfazione

Un altro degli aspetti più discussi di un libro nei social e nelle discussioni in generale inerenti la letteratura è quello relativo alla prefazione ed alla postfazione.
A cui bisognerebbe aggiungere ( specie nei classici ) l'introduzione saggistica spesso scritta da un altro scrittore/saggista di professione a corollario dell'opera che funge un po' da aperitivo e da incentivo per la lettura del libro.
Tutto ciò però non è percepito da tutti i lettori, tutt'altro.
C'è chi queste introduzioni le salta a piè pari.
E delle prefazioni e delle postfazioni non ne parliamo nemmeno.
Spesso sono gli autori stessi a scherzarci sopra asserendo che quella parte verrà letta soltanto dall'editore, dalla famiglia e da coloro che si aspettano di essere inseriti nei ringraziamenti.
Stephen King, tanto per citarne uno, lo fa spesso.
Aggiungo un altro che le apprezza: Io. :-P

Personalmente adoro conoscere la genesi e l'idea da cui scaturisce una storia.
Adoro l'approfondimento e carpire fin da subito i meccanismi, le opere ispiratrici, magari conditi da aneddoti locali dei luoghi da cui hanno origine.
Alcune di esse nel mio caso hanno lo stesso valore dell'opera stessa, se non di più.
Trovo la prefazione di A Volte Ritornano e del primo romanzo della Torre Nera entrambi di King due capolavori che non smetto mai di rileggere e che mi hanno fornito " input " per successive scoperte librarie.
Allo stesso modo capisco anche chi vuole immergersi a capofitto nell'opera e sceglie di saltarle.
Non approvo, ma non giudico.
Il libro è loro.

Discorso più complesso per ciò che concerne le introduzioni.
Io dico candidamente che in qualche caso mi metto accanto all'accusa.
E quindi capisco chi si lamenta che alcune di esse siano talmente descrittive da essere percepite come una sorta di riassunto troppo rivelatore.
E nel caso dei vecchi cartonati della Fabbri è un dato di fatto, per quel che mi riguarda.
La prima volta che lessi alcune opere di Ray Bradbury in quel formato, mi ritrovai a conoscere molti degli aspetti della storia e persino parte del finale ben prima di leggerlo.
Praticamente un antesignano dello spoiler.


Tutt'altro livello, invece, per quel che concerne gli Oscar Mondadori e i vecchi tascabili Newton che fungono da perfetti apripista.
Quantunque alla fine aggiungono poco o nulla al valore di un'opera che verrà giudicata tale dai gusti di ognuno.


Alla Prossima!




23 commenti:

  1. Adesso non mi ricordo in che libro mi è successo, ma da quando ho letto una prefazione che mi stava davvero rivelando troppo della storia che sarei andata a leggere, ho smesso, oppure leggo le prefazioni dopo aver letto il romanzo.

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    1. Io seguo la rotta prestabilita, ed infatti sono incappato più di una volta nello spoiler più becero.
      E' vero che in taluni casi si sa comunque cosa si sta andando a leggere ( penso che storie le conosciamo tutti tipo Romeo & Giulietta per fare un esempio), però un minimo di rispetto per il lettore, boh.
      Rimango perplesso.

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  2. Io ho sempre letto tutto! :) Non ricordo casi di prefazione con spoiler. E attenzione: i libri sono l'unico caso in cui non amo gli spoiler!

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    1. A me specie con la Fabbri ( ma non solo ) è successo.
      Però probabilmente all'epoca in cui uscivano questi libri lo spoiler non veniva percepito come tale, sennò non si spiega.

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  3. Difficile che io salti qualcosa. Se a volte è successo, sinceramente in questo momento non ne ricordo il motivo.

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  4. Da anni la mia regola fissa è leggere tutto il corollario solo alla fine. Lo scopo è duplice: evitare spoiler (qualcuno lo fa) ed evitare di farmi influenzare dall'analisi critica di qualcun'altro. Però leggo, alle fine leggo tutto.

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    1. Il tuo è un pensiero condiviso da moltissimi altri lettori.
      Io scelgo la strada predefenita dall'editore, ma in taluni casi, la tua sarebbe la scelta più logica.

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  5. Io amo quelle pagine, specie nei saggi.
    Quando nei romanzi svelano troppo, secondo me dovrebbero essere postfazioni... sbaglia chi le pubblica come pre!

    Moz-

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    1. Forse hanno paura che una volta letta la storia quelle pagine non se le fili più nessuno.
      E ti assicuro che accade o almeno così qualcuno scrive.

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  6. Io sono uno di quelli che di norma li salta. E trovo che quelle di King siano anche insopportabili, piene di un'arroganza davvero fastidiosa.
    Mi piace invece leggerle sulle antologie di diversi autori, mi piace sapere qualcosa dell'autore e del racconto. Ma anche a me è capitato che quel coglione di Harlan Ellison, dopo un pezzo lungo ben tre pagine, mi spoilerasse completamente il finale di un racconto di Robert Bloch.

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    1. E' vero, certe volte King ci va giù duro.
      A me piacciono comunque, spocchia o meno.
      Tanto a me del King uomo importa poco o nulla, lo stimo come narratore non conoscendolo minimamente.

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  7. Anch'io adoro leggere le prefazioni dei vari libri. Sopratutto perché spesso sono fondamentali per comprendere al meglio il romanzo (sopratutto nei vecchi romanzi).

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  8. Io sono uno di quelli che salta prefazioni, introduzioni e quant'altro. Il motivo è che da piccolo mi annoiavo a morte leggendole, quindi mi è rimasto questo senso di noia e di "perdita di tempo" ogni volta che ne vedo una (pur se scritta benissimo).

    Per dire, gli ultimi libri che ho preso sono Dizionario della Democrazia di Ciampi (una raccolta coi suoi discorsi a mo' di dizionario) e Elogio della Costituzione del grande giudice Flick.
    In entrambi i casi ho saltato tutto ciò che faceva da contorno al libro/saggio, anche se nel primo l'introduzione l'ha scritta il mio professore di Diritto Costituzionale, una persona che conosco e stimo!

    Non c'è verso, non ci riesco ahahah

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  9. Ciao Lello...ti ho nominato in un tag (il post però sarà visibile solo domani)...se ti va di partecipare...

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  10. Anche a me piace leggere tutto ma capisco che quando si esagera e si arriva quasi allo spoiler, possa far girare le palle!
    A me non è mai capitato altrimenti sarei andato sotto la sede dell'editore per metterlo alla gogna!

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    1. Aahaha!
      Io mi limito a mandarlo a quel paese nella mia testa. :-)

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. A me ih genere piace leggere prefazioni, postfazioni, breve biografia dell'autore e inquadramento storico, le trovo molto utili e interessanti specialmente se si tratta di classici o di libri un po' datati. Non amo però quando queste pre-post servono da spunto ad un saggista o scrittore per "sbrodolare" la sua cultura o competenza. Insomma. introduci e commenta ma senza strafare.

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    1. In effetti qualcuna è fin troppo pomposa, però a me piace leggerle comunque. :-)

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