giovedì 18 ottobre 2012

Questa stanza non ha più pareti ma alberi...no,ehm, volevo dire fumetti, fumetti infiniti.

Iniziò tutto con quest'albo.
Un giorno mio fratello ritorna a casa con questo fumetto sottobraccio e ciao,ciao, la frittata è fatta, gli occhi mi si illuminano e scopro un mondo, quello Marvel.
Dall'Uomo Ragno ai Fantastici Quattro il passo è breve e passare agli X-Men e poi ai Vendicatori e Devil & Hulk, giusto un attimo, un microsecondo.
E da allora non faccio che pensare che se dovesse esserci un terremoto  probabilmente più che dall'armadio morirei schiacciato dalla mole di fumetti e Manga che si sono accatastati sulle mensole in quel decennio in cui ero una sorta di tossico fumettomane che comprava qualsiasi cosa uscisse con il logo Marvel, anche la più infida.
Ad onor del vero fui abbastanza fortunato visto che il mio arrivo nel mondo Marvel coincise con il periodo in cui lavorarono scrittori che hanno fatto epoca e che tanto seppero emozionarmi come De Matteis su Spiderman e Capitan America, Miller e la Nocenti su Devil, Peter David su Hulk e X-Factor e gli X-Men di Claremont che ancora oggi considero tra le cose più belle che abbia mai letto nella mia vita.
Non mi limitai alla sola Marvel ma passai ben presto anche ai Manga e fino alla sua dipartita anche alla Play Press ma diciamo che Superman riuscì ad acchiapparmi per quel breve periodo solo grazie alla sua presunta morte.
Erano tempi assurdi, di sconvolgimenti fisici e mentali e tutt'ora mi chiedo come facessi a spendere soldi solo in fumetti, riuscendo lo stesso a coniugare fumetti,musica,scuola,videogiochi,amici e vita sociale in toto, sempre con l'immancabile fumetto nella tasca sinistra ogni fine settimana ( da me arrivavano nelle edicole sempre il sabato) mentre in quella stessa tasca i miei amici tenevano le sigarette.
Non me ne fregava nulla dei soldi, potevano passare intere settimane senza che avessi una lira e per me andava bene così, tanto quando li avevo li spendevo solo in videogiochi, fumetti e qualche pacchetto di patatine fritte, erano gli unici vizi che avevo oltre la masturbazione, il calcio e le fantasie sessuali di turno.
Sono passati anni, ma i fumetti sono rimasti lì ed ancora oggi non posso che guardarli con occhio amorevole ed ardimentoso e lo stesso mi accade quando mi trovo in edicola ( sfortuna vuole che i miei amici frequentino un tipo che ne ha una).
Ogni tanto cedo e mi concedo qualche classico come accaduto in questi anni con Maus, Watchmen, V per Vendetta, From Hell, Sandman, qualche albo di Preacher o della Torre Nera di Stephen King più qualche manga che mi porto dietro da allora come Berserk però devo dire che quelle atmosfere, quella meraviglia, quell'attesa, no,non c'è più.
Quelle di ora sono letture più adulte, con occhio clinico e critico, senza fronzoli.
Non a caso sono passato ai libri, in questi anni.
Però con la memoria, con i ricordi, sto sempre lì, con lo sguardo che indugia verso l'alto ad osservare il mio passato, la mia vecchia vita.
Tra quelle mensole polverose, vi è il mio giovine cuore.


martedì 2 ottobre 2012

Il Momento è Delicato - Niccolò Ammaniti

" Il Romanzo è una storia d'amore, il racconto è la passione di una notte".

Niccolò, e la poesia un'attività masturbatoria? ;-)
Scherzi a parte, per la prima volta e rinnegando me stesso e le mie convinzioni ho letto un libro al computer in formato PDF passando di fatto al lato oscuro, la pirateria.
Niccolò Ammaniti mi perdoni ma d'altronde il momento è delicato e lo dice lui stesso e quindi ognuno per leggere e gustarsi un libro fa quello che può.
E poi cazzo, anche tu, pubblichi una raccolta di racconti al prezzo di 17 Euro e nemmeno tra le righe ci dici che sono raccolti vecchi che tenevi conservati in un cassetto, i classici scarti insomma, per parafrasare Uma Thurman, che ti aspettavi?
Comunque prometto che all'uscita dell'edizione economica mi faccio perdonare e lo compro nonostante la raccolta non mi sia piaciuta granchè.
Obiettivamente mi sembra che quella di Ammaniti per quel che mi riguarda sia una parabola discendente bella e buona e a parte la parentesi brevissima con Io e Te diciamo che i tempi di Branchie, Fango, Ti Prendo e Ti Porto Via e Io Non Ho Paura sono fin troppo lontani e non posso che sperare che ritorni in sè al più presto e con un nuovo romanzo visto che sono passati anni dall'ultimo.
Per quel che concerne questi racconti come al solito Ammaniti spazia un pò tra tanti temi, dal grottesco, all'Horror passando per storie che raccontano l'adolescenza ed il rapporto padre e figli alcuni scritti a quattro mani con Antonio Manzini e tra tutti il mio preferito resta Alba Tragica forse perchè vagamente mi riporta alle atmosfere Kinghiane o del Bradbury prima maniera.
La raccolta alla fin fine si fa anche leggere ma sarà perchè l'ho letta al computer o per chissà quale motivo ma di questi racconti non mi è rimasto granchè e sono scivolati via piuttosto repentinamente dalla mia memoria.
Sarà per la prossima o meglio sarà per l'uscità del Paperback che comunque per amore di collezione farò mio.
Ah,dimenticavo : a parte Alba Tragica la parte migliore della raccolta è la prefazione ;-)