martedì 23 febbraio 2021

Imagica - Clive Barker

" Era il principio basilare di Pluthero Quexos, il più celebrato drammaturgo del Secondo Dominio, che in ogni racconto, non importa quanto ambizioso il fine o profondo l'argomento, ci fosse spazio unicamente per tre attori principali. Tra re in guerra, un paciere; tra spose adoranti, un seduttore, o un bambino. Tra gemelli, lo spirito del grembo. Tra amanti, la morte. Altri attori potevano attraversare il dramma in gran numero, persino a migliaia, ma potevano essere solo spettri, comparse o, in rare occasioni, riflessi dei tre esseri reali e vigorosamente caratterizzati che stavano al centro dell'azione. E neppure questo trio essenziale sarebbe rimasto intatto, o almeno così egli insegnava. Si sarebbe ridotto costantemente nel corso della storia: i tre sarebbero diventati due, i due uno, finché la scena fosse rimasta deserta. "

Imagica - Clive Barker



Riemergo dal letargo per parlare di questa rilettura che mi ha preso più tempo del previsto.

Immergersi nei meandri letterari della mente di Clive Barker è sempre piacevole, ma si tratta di uno scrittore che richiede molto impegno ed attenzione e non sempre ho avuto la lucidità e la voglia di stargli dietro.

Questo potrebbe essere un sentore di una certa pesantezza dell'opera ed è giusto tenere conto di questa cosa e delle mie sensazioni in corso d'opera.


Imagica è un tomone di 1000 pagine e in un certo senso segue il percorso intrapreso da questo autore in romanzi come Cabal, Apocalypse ed Il mondo in un tappeto, di cui ho già parlato in passato.

Mondi fantasy ricchi di fascino e personaggi sfaccettati che si muovono in territori popolati da abitanti dalle fattezze mefistofeliche o mostruose in salsa horror.

Luoghi che di solito si trovano paralleli o collegati al nostro tramite la magia, passaggi o oggetti.

Insomma molto vicini ai vecchi racconti di C.A.Smith o Lovecraft, o ad anche a Stephen King de Il Talismano, 11/22/63, La storia di Lisey o La torre nera.

Nel caso di Imagica è molto forte il tema della ricerca di sé stessi e dell'esplorazione on the road di altri mondi ( ivi chiamati Domini ), temi che a me sono sempre molto cari, però in puro stile Barker.

Chi lo conosce sa cosa aspettarsi.

Chi non lo conosce ci pensi bene, perché tocca avere una mente aperta.

Imagica è composto da personaggi contorti, erotismo a go-go e piuttosto estremo che va contestualizzato in toto, specie in un'epoca come quella che stiamo vivendo adesso in cui ogni cosa grida al sessismo.

Sono cose che vanno tenute in conto se si sceglie di affrontare questo romanzo, perché le donne hanno molto da patire e in un certo senso subire in questa storia.

E gli uomini, protagonista compreso, hanno un passato spesso costellato e dominato dagli istinti bassi.

Tanto che buona parte della trama è incentrata su una relazione non proprio sui generis.

Imagica è una vera epopea, per molti appassionati dell'opera di Barker rappresenta uno dei picchi dell'autore, per quel che mi riguarda invece, in entrambe le letture l'ho trovato un po' tortuoso ed alcuni eventi sono un po' confusionari e troppo descrittivi, ed in più ho sempre faticato ad elaborare il tema del doppio e del doppelganger che qui è presente in maniera massiccia, ma quest'ultimo è un mio limite.

Però per chi cerca un fantasy con personaggi meno prevedibili del solito, qui è nel posto giusto, perché in Imagica Barker crea un pantheon piuttosto interessante ed eterogeneo.

Di sicuro questo scrittore è quanto più adulto e lontano di molto del fantasy odierno.

Andrebbe recuperato solo per questo.

Certo, è verboso ed a volte le sue storie tendono a seguire un medesimo schema, ma è un creatore di universi letterari come pochi.

Plasma flora e fauna orrorifica come pochi.

In Imagica c'è tutto ciò che è esistenza: fantasia, amore, territori magici, città degne di Carcosa o Shangri -La, sesso, guerra, solidarietà, amicizia, rivalità, Dei e Dee, maghi ed esseri di ogni tipo.

Però devo essere onesto, come dicevo all'inizio: sono stato coinvolto da questa storia per le prime 600/650 pagine, poi ho faticato parecchio e mi sono persino annoiato, tanto che ci sono stati giorni che non ho letto nemmeno una pagina o mi ammorbavo dopo una decina.

Però ritengo che sia una di quelle opere che andrebbero lette almeno una volta nella vita.

È lungo e faticoso, irto come una salita, ma ripaga come un bel paesaggio.

Ed il viaggio ha i suoi bei posti narrativi da visitare.

Si parte dalla grigia Inghilterra e si finisce in luoghi più suggestivi e pericolosi.

E lo ribadisco ancora una volta: Barker andrebbe riscoperto in pompa magna.

Sarebbe ora che le sue opere venissero ristampate e fatte uscire dal loro limbo o...L' In Ovo, tanto per citare uno dei luoghi più pericolosi di questo romanzo.

Lo so, soffre di elefantiasi letteraria come King, e la lettura di alcuni suoi libri è un parto, ma le sue storie sono scritte benissimo ed arricchiscono.

E poi stimolano moltissimo l'immaginazione e il cervello già solo quando si prova a dare una fisionomia alle creature che descrive.

Ed in più è uno dei pochi scrittori capaci di scrivere di sesso in maniera credibile e non manieristica riuscendo a delineare non soltanto la carnalità ma la complessità dei rapporti umani.

Come ho scritto più volte, Barker è uno scrittore erotico mancato.

Infine menzione per alcuni comprimari come Dowd, Pie, Clem e Taylor che per certi versi eclissano spesso e volentieri i protagonisti in quanto a carisma ed empatia .( forse con il primo è meno facile empatizzare in quanto è un personaggio piuttosto subdolo e votato al male )

E quindi, fu vera gloria?

Non lo so, io mi sono impantanato ed ho faticato durante il cammino, ma non sono così pazzo da giudicare come negativo un libro così complesso e variegato come questo.

Come si dice in questi casi?

Ai posteri l'ardua sentenza.

Concludo con la sinossi del romanzo, visto che io mi sono tenuto parecchio sul vago ( non che la sinossi sia il massimo della chiarezza ):

"Imagica: un universo costituito da cinque Domini, cinque mondi paralleli di cui solo il quinto (la Terra), in cui regnano le potenze infernali, ignora l'esistenza degli altri. L'eterna lotta tra forze del Bene e del Male, una misteriosa Società che vuole cancellare dalla Terra ogni forma di magia, le strabilianti avventure del Riconciliatore che assume su di sé una missione impossibile."



Alla prossima (?)!

giovedì 4 febbraio 2021

Dalla terra alla luna e Intorno alla luna - Jules Verne

Quel giorno in cui andai dal mio amico edicolante a prendermi la mia copia messa da parte de La macchina del tempo di Wells mi feci ingolosire da un libro esposto ad altezza sguardo di Dalla terra alla luna di Jules Verne in edizione Mondadori.

Solo successivamente ho scoperto che quell'edizione è una di quelle che escono in allegato ad un quotidiano o un settimanale ( in questo caso Sorrisi & Canzoni e Donna Moderna ).

Per carità, era una buona edizione che comunque mi è costata meno di 8 Euro, ma tornando indietro non la prenderei.

Anzi cercherei un'edizione del libro in cui c'è inglobato anche il suo seguito ovvero Intorno alla luna, seguito di cui ho scoperto l'esistenza solo dopo aver finito il primo romanzo.

Ho visto che esistono edizioni che contengono entrambi i romanzi ed un po' mi sono mangiato le mani, lo ammetto.

Per fortuna Intorno alla luna ho avuto modo di leggerlo gratuitamente, ma a questo punto spero di trovarlo anche in cartaceo e di metterlo in libreria a fianco del primo volume anche se in una diversa edizione.

Ma infine come sono questi romanzi?

Sarò sincero, mi sono piaciuti meno di Ventimila leghe sotto i mari e Viaggio al centro della terra, gli unici due romanzi che finora avevo letto del buon Jules.

La differenza credo che sia a causa della staticità di questi due romanzi.

C'è molta meno azione rispetto alle storie che ho sopra citato e soprattutto il primo volume non è altro che una lunghissima fase preparatoria visto che soltanto gli ultimissimi capitoli sono dedicati al viaggio vero e proprio.

Però è sempre Verne.

Incredibile visionarietà e capacità d'analisi tanto da rendere credibile un viaggio del genere agli occhi del lettore ( inesperto a queste tematiche come il sottoscritto ) a colpi di formule, ingegneria, storia, fisica e chimica.

Parliamo di due romanzi pubblicati tra il 1865 e 1870, rendiamoci conto.

Non si può non ammirare uno scrittore così visionario da anticipare in un certo senso il futuro.

Dalla terra alla luna mi ha portato un po' a mettermi nei panni di un lettore di quel tempo.

Come avrà reagito a quel finale così tronco, evasivo e tragico del libro?

Io inizialmente non essendo a conoscenza del secondo libro ammetto di essere rimasto un po' perplesso e deluso.

Centinaia di pagine di preparazione che fungono praticamente da prologo e poi finisce così?

Beh, sì.

Era un finale che ci poteva stare con il senno di poi.

Sarebbe stato interessante assorbire un colpo del genere.

D'altronde noi di quest'epoca sappiamo che alcune operazioni spaziali non sono andate a buon fine nonostante anni ed anni di preparazione.

Ed invece Verne ha dato un seguito alla storia in cui i tre viaggiatori sono sopravvissuti ( non è uno spoiler altrimenti non ci sarebbe stato nessun seguito ) al viaggio ma dove invece di approdare sulla Luna finiscono con l'orbitare intorno ad essa.

I tre dovranno ingegnarsi per trovare il modo di atterrare e di sfuggire al destino di gravitare per sempre intorno alla luna.

Intorno alla luna si legge molto più velocemente e risulta anch'esso interessante, ma come nel libro precedente c'è sempre una staticità di fondo che potrebbe annoiare i lettori non interessati alla fantascienza ed all'astronomia.

D'altronde tutta la trama verte su tre uomini e un cane intrappolati e condannati a vivere in un proiettile gigante.

Forse è poco per soddisfare il lettore moderno, ma contestualizzato all'epoca è comunque una trama incredibile che avrà fatto sognare ed appassionare all'astronomia ed all'astrofisica un buon numero di lettori.

Già solo per la sua visionarietà mi sento di consigliare entrambi i romanzi, ma in un'unica edizione.


" Nonostante le opinioni di certe persone dalla mentalità ristretta, che rinchiuderebbero la razza umana su questo globo, come all'interno di un cerchio magico che non deve mai superare, un giorno viaggeremo verso la luna, i pianeti e le stelle, con la stessa facilità, rapidità e certezza, con cui facciamo ora il viaggio da Liverpool a New York!. "

Dalla terra alla luna - Jules Verne


Alla prossima!