venerdì 16 febbraio 2018

Ho smesso di guardare la Tv, ma non ne vado fiero

Quando la televisione era ancora giovane ed erano pochi a potersela permettere la gente andava nelle case dei pochi fortunati a guardarla.
C'era quel misto di meraviglia ed anche di comunione, quel senso di novità e per molti di loro il vero primo contatto con la tecnologia.
Li abbiamo sentiti tutti questi racconti da parte dei nostri nonni o dei nostri genitori.
Racconti sulla sera dell'allunaggio o le riunioni tra parenti e vicini davanti alle trasmissioni della Rai.
Nessuno si sarebbe mai sognato all'epoca di dire che è un invenzione malsana che spegne il cervello ed il perfetto passatempo per gli analfabeti funzionali.
Era così negli anni '60 e lo è stato fino alla fine degli anni '90, diciamo fino all'esplosione di Internet e alla successiva nascita di social come Facebook e Twitter che hanno permesso a chiunque di poter dire la sua senza alcun filtro.
A questo bisognerebbe aggiungere l'entrata in campo politico di Berlusconi che dal '94 in poi ha cambiato per sempre la televisione rendendola in tutto e per tutto uno strumento elettorale con tutte le conseguenza del caso.
Un tempo l'unico modo per poter esprimere il proprio dissenso verso una trasmissione o qualsiasi altra cosa era la posta del quotidiano o del settimanale di turno.
La gente camminava fiera con il suo Tv, Sorrisi & Canzoni e vattelapesca vari per sapere cosa avrebbero visto la settimana entrante in Tv e quale film in prima serata vi sarebbe stato trasmesso.
Insomma quando la televisione era più giovane, c'era meno voglia di prendersela con personaggi e varietà televisivi incolpandoli della propria povertà o inneggiando alla messa al bando della cultura.
Perché si, oggi si viene etichettati con disinvoltura per ciò che leggi, ciò che ascolti, ciò che guardi o persino per lo sport che pratichi o segui.
In pratica tu non sei ciò che sei, ma ciò che fai.
In pratica sei potenzialmente una persona sveglia ed intelligente se guardi Piero ed Alberto Angela e sei uno sfigato ed un perdente se guardi Canale 5, Italia Uno e roba simile.
Figuriamoci se sei un appassionato di calcio.
Non esistono sfumature, sei out per principio.
Insomma esiste un catalogo in cui ognuno di noi deve essere per forza inserito e che fa di te un elemento attivo o passivo della nostra società.
In pratica diventi un essere umano meritevole solo se guardi, leggi ed ascolti determinate cose.
Io ho smesso di guardare la televisione da anni, ma mi sento ugualmente passivo.
Leggo un numero considerevole di libri l'anno eppure mi sento costantemente ignorante e spesso vivo schiacciato dal peso dell'esistenza.
Non è che perché siete dei Nerd, cultori della moderna tecnologia o perché guardate Altered Carbon o un telefilm di Hulu, Netflix o Amazon voi siete necessariamente meglio della plebaglia che guarda Il Segreto o Uomini & Donne.
Penso lo stesso per coloro che schifano Annalisa, la Marrone e varie e  eventuali come se ascoltare il Rap o il Metal significhi essere necessariamente migliori.
Combatto ogni giorno per non diventare cinico come voi e buttare tutta la mia merda ed i miei intestini in inutili commenti su Twitter o Facebook su quanto sia più bella ed acculturante una cosa nei riguardi di un'altra.
La Tv è invecchiata ed ho smesso di guardarla, ma non ne vado fiero.


Alla Prossima!




lunedì 5 febbraio 2018

Autori che meriterebbero di uscire dalla nicchia - Theodore Sturgeon

Una delle mie poche ancore di salvezza è sempre stata la letteratura.
E' lei che certe volte mi tiene a galla,  ed è lei che mi consente di evadere mentalmente.
Vorrei poter usare il termine sempre invece di certe, ma mentirei spudoratamente.
La nostalgia, la solitudine, sono demoni molto difficili da combattere e sconfiggere.
La mia compagnia preferita delle ultime settimane è stata Theodore Sturgeon.
Autore di fantascienza statunitense che ci ha lasciato nel 1985, certamente demodé tranne agli sparuti appassionati di fantascienza, che ho scoperto grazie alla bellissima lettura di Cristalli Sognanti.
Da lì a procurami Nascita Del Superuomo e I Figli Di Medusa il passo è stato breve.
In futuro punto anche a recuperare Qualche Goccia Del Tuo Sangue.
Tanto per fare l'en plein dei suoi romanzi tradotti in Italia, visto che a quante pare non tutte le sue opere sono giunte fino a noi.
E' stato anche un autore molto prolifico per quel che concerne le antologie di racconti, ma quelle magari le riservo per una lettura in ottica futura.

Che dire dei suoi romanzi, a me fa specie che ormai appartenga alla narrativa fuori stagione.

E' vero che Cristalli Sognanti è stato ristampato anche da Adelphi e che nei periodici Urania le sue opere si trovano abbastanza facilmente, ma è palese che sia considerato quasi alla stregua di una letteratura di serie B.
Personalmente le sue opere mi hanno avvinto moltissimo, e li accomuno tranquillamente a quelle di altri autori del fantastico come Ray Bradbury, John Wyndham ed H.G.Wells, tutti autori ancora abbastanza letti qui in Italia e tutti autori la cui definizione di scrittori di fantascienza calza molto stretta, visto che la loro narrativa tocca tantissimi temi.
Ecco, io ritengo che in generale la parola fantascienza, al giorno d'oggi sia considerata fuori moda, roba proprio di nicchia, che nelle librerie ormai non viene quasi più considerata.
Roba per pochi, insomma.

Va bene che spesso viene associata ai termini Geek e Nerd che oggigiorno sono stati talmente sdoganati da essere ormai inglobati dalla massa, ma tutto ciò non vale per i romanzi di fantascienza, al contrario dei Telefilm di questo filone che invece in questo periodo vanno tantissimo.
Speriamo siano almeno in grado di fare da traino ad un nuovo filone di appassionati di questo genere.
Insomma, se vi capita e vi va, date una chance a Theodore Sturgeon, non ve ne pentirete.
Io gliel'ho data e sono felicissimo di aver fatto la sua conoscenza.

Alla Prossima!