giovedì 9 febbraio 2023

Mystery - Peter Straub

Il fatto che io stia arrivando lentamente a leggere tutto di questo autore, certifica in un certo senso la sua morte non solo fisica, ma anche letteraria.
la cosa mi duole un po'.
Mi consola che ho ancora il terzo volume della saga La rosa blu da leggere e Mr. X, che sto corteggiando nell'usato in attesa che cali di prezzo.
Riguardo The Throat, ovvero il terzo volume della saga, dovrebbe uscire per Fanucci, ma oggettivamente non so quando, visto che nel loro sito non ne ho visto traccia.
Anche se oggettivamente, difficilmente lo comprerei in prima edizione.

Tornando a Mystery, posso dire tranquillamente che ancora una volta, Peter non mi ha deluso.
Andiamo di sinossi e parliamone:

Quando era più piccolo, Tom Pasmore ha quasi perso la vita in un incidente d'auto sull'isola di Mill Walk. Le ferite riportate lo hanno costretto a casa per più di un anno, periodo in cui trascorre molto tempo leggendo romanzi polizieschi. E per qualche oscura ragione, il suo bizzarro vicino di casa, l'anziano di nome Lamont von Heilitz, sembra interessarsi a lui. Tom ha infatti un atteggiamento distaccato nei confronti della vita e delle situazioni. Non è mai stato un ragazzo popolare, semplicemente perché la maggior parte dei suoi amici non lo capisce. Anche la sua passione per i crimini e un certo album di ritagli circa un omicidio degli anni Trenta, contribuiscono a trasformarlo lentamente in un ragazzo introverso e apparentemente disadattato. La situazione in casa non migliora certo le cose: la madre è amorevole ma quasi sempre depressa, il padre è distante e rude, e il nonno uno che è abituato a comandare. Ma quando Tom fa davvero conoscenza con von Heilitz, la sua vita comincia a cambiare lentamente. Scopre infatti che questo vecchio è stato un detective molto famoso il cui soprannome era "l'Ombra" e che sembra voglia coinvolgerlo in alcune piccole indagini. Sarà da quel momento che ogni cosa assumerà un diverso significato...


Ho pescato questa copia come consuetudine su Ebay a 5 Euro e qualcosa.
E' un'edizione in paperback della Sperling del 1995 tutto sommato ben conservata.
Mystery è il secondo capitolo della trilogia de La rosa blu, ma può essere tranquillamente letto a sé stante, poiché i collegamenti con Koko, sono tutto sommato abbastanza blandi.

Se con Koko eravamo impelagati in una trama che virava tra il drammatico e il thriller, qui ci troviamo in bilico tra il romanzo di formazione, il giallo ed il noir, con chiare ed evidenti citazioni a Arthur Conan Doyle e Raymond Chandler.
Ed ancora una volta salta fuori tutta la poliedricità di quest'autore capace di passare con disinvoltura da un genere all'altro.

Mystery mi è piaciuto molto.
Non è esente da scelte narrative che non mi sono piaciute, ma intrattiene ed è scritto dannatamente bene.
In più ha una struttura molto Kinghiana, tanto che ad un certo punto, mi sembrava di leggere proprio una storia del Re, soprattutto per quel che concerne la scenografia geografica, dove Straub in un certo senso, riesce a trascinarti interamente dentro le esistenze di comunità cittadine ed isolane.

Protagonista della vicenda è Tom Pasmore.
Inizialmente la trama vira proprio nel racconto di formazione duro e puro, ma lentamente dietro la normalità familiare ( abbastanza disfunzionale per certi versi ), il ragazzo, attraverso le sue passioni letterarie e la conoscenza del vicino di casa, solitario, ma famigerato ex investigatore privato, porterà alla luce vecchi segreti, suicidi, omicidi, e morti sospette, e soprattutto corruzioni di ogni tipo, dietro la normalità apparente della comunità.
E soprattutto sulle personalità apicali di questa comunità isolana, tra cui spiccano il nonno del protagonista, ed anche la famiglia più facoltosa ed importante dell'isola, ovvero i Redwing.

Come se non bastasse, la ragazza concupita da Tom, è legata ad uno dei rampolli di questa famiglia, anche se sembra più un legame d'interesse che reale.

Il miglior personaggio del romanzo è senza dubbio Lamont von Heilitz, un vecchio detective che sembra una via di mezzo tra Sherlock Holmes e Philip Marlowe, che spicca non solo per la sua arguzia, ma anche per il suo modo di vestire.

Ebbene, questo personaggio, non avrà chissà quale spazio, ma è una figura importantissima nell'economia della storia, ed una delle sue apparizioni in particolare, mi ha ricordato moltissimo Il mastino dei Baskerville.

Ci sono cose che non mi sono piaciute?
Due in particolare, che sono anche sequenziali.
Ad un certo punto parte dell'azione si svolge durante le vacanze estive, che vede il protagonista invitato tramite suo nonno dai Redwing su un'isola, in un ambiente a lui totalmente ostile, visto che ad una certa tutti si accorgono della tresca tra lui e la ragazza, invitata anch'essa con la sua famiglia, in atto di ufficializzare il fidanzamento con il rampollo dei Redwing.

Durante queste vacanze Tom subisce due tentativi di omicidio.
Qui le cose si fanno meno realistiche, per me.
Capisco che è un investigatore in erba, ma uno qualsiasi tenterebbe di lasciare l'isola in qualche modo, parliamo comunque di un ragazzo di 19 anni, ed invece, non solo è abbastanza cieco da non vedere il disegno contro di lui ( purtroppo ben evidente al lettore, e qui, secondo me, sta la doppia caduta di trama ), ma si fa convincere a rimanere subendo anche un terzo attentato.

Per rendere credibile la trama, sarebbe bastato che Straub avesse dedicato qualche pagina spiegando che magari il ragazzo non avrebbe potuto lasciare l'isola nemmeno volendo, inventandosi che so, che non c'erano aerei o quant'altro, sarebbe veramente bastato poco.
In più come dicevo, il secondo tentativo di omicidio, porta facilmente il lettore alla soluzione narrativa, tanto che appare strano che il protagonista non se ne accorga.

Il fatto che la soluzione della storia sia un po' telefonata, era evidente anche nel romanzo precedente, il che può essere visto come un difetto, in verità però, io mi sono goduto comunque questo romanzo dall'inizio alla fine.

Certo, secondo me, Chandler e Conan Doyle sono più bravi a nascondere i misteri narrativi e a mostrarli sollo alla fine, ma non posso dire di ritenermi deluso, tutt'altro.
A me Peter Straub piace un sacco.
Però, dannazione, nelle sue storie, trovo sempre qualcosa che non permette a quella storia di essere inattaccabile.
A livello di coinvolgimento e scrittura, Mystery resta comunque un romanzo con i fiocchi, che sono felice di aver letto.


Alla prossima!