Tempo fa feci un post dalle tinte melodrammatiche in cui affermavo di stare progressivamente allontandomi dalla musica.
Il post in effetti si è rivelato profetico visto che da allora le cose sono cambiate poco o nulla.
Continuo a non comprare DVD da eoni e allo stesso tempo l'unico gruppo che ascoltavo con costanza - I Baustelle -, negli ultimi due album mi hanno fatto defecare abbastanza, cosa non ha certo giovato al mio già parziale allontanamento.
Però quello che non cambia è il potere evocativo che la musica ha ancora su di me.
È l'unica cosa che insieme all'olfatto spalanca le mie sinapsi ed apre la mia mente ad un mare di ricordi.
Ecco, quello che voglio fare oggi in questo post è proprio elencare quei cinque album che più di tutti hanno rappresentato la mia vita musicale e che rievocano nella mia testa un ricordo preciso.
Crash! Boom! Bang! - Roxette 1994
Fine maggio.
Ultimi giorni di scuola ed ultime interrogazioni.
L'anno prima ero stato respinto e temevo sarebbe successo lo stesso anche quell'anno.
Classe sparuta, semivuota.
Composta da me e altri due, tre disperati che dovevano essere interrogati in ragioneria.
Il professore non credeva che io avessi fatto il compito da solo e la mia interrogazione fu basata praticamente sullo scritto del compito, per capire se avevo copiato o meno.
Fu una fortuna, perché quella fu una delle rare volte che non copiai.
Tutto andò bene e passai l'anno indenne, seppur rimandato in altre materie.
Cosa ricordo di quel giorno?
Io che mi passo il tempo sul balcone della scuola in attesa dell'ultima campanella dell'anno scolastico ascoltando il walkman, mentre da sotto i miei amici suonavano incessantemente il clacson dello scooter sfottendomi perché io ero ancora a scuola e loro avevano già chiuso l'anno.
In sottofondo?
Sleeping In My Car dei Roxette.
Crash! Boom! Bang! fu la mia colonna sonora di quell'estate ed una delle cassette più ascoltate della mia vita, ma il ricordo a cui l'associo è sempre quello.
Bury The Hatchet - The Cranberries 1999
Primo pomeriggio.
Sole, strade vuote, braccio appoggiato al finestrino della Fiat 600 del mio amico.
Destinazione?
Lo sfasciacarrozze.
Lo scopo era quello di trovare uno specchietto per la sua auto.
Sul mangianastri dell'auto l'ultimo album dei Cranberries che si era appena procurato.
Facemmo tutto il tragitto ascoltandolo, ed al ritorno ero già innamorato di Animal Istinct, Just My Immagination e di Dying In The Sun.
Avevo tutto dei Cranberries, ero follemente innamorato della voce sgraziata e particolare di Dolores O' Riordan, ma con quell'album superai i confini dell'adorazione.
Idolatria.
Quante menate mi ci sarò fatto?
Quanti sogni ad occhi aperti?
Milioni.
Ma il ricordo a cui lo associo di più è quel pomeriggio assolato in macchina, dove la strada sembrava nostra, così come l'esistenza.
Greatest Hits II - Queen 1991
L'album è del 1991, ma la storia credo si svolga qualche anno dopo, potrei indagare, ma non mi va.
Avevo la casa perennemente libera.
Mio fratello stava espletando il servizio militare, mia sorella ed i miei lavoravano, ed i miei pomeriggi rasentavano l'anarchia e la libertà più assoluta.
La finestra della stanza era sempre spalancata ed i miei amici ci si arrampicavano sopra per entrare.
La radio era sempre aperta, così come l'Amiga 500.
Io gioco a Chaos Engine mentre la radio lancia a tutto volume The Show Must Go On, I Want To Break Free ed Under Pressure.
Loop.
Gioco diverso, stesse canzoni.
Stesse azioni.
OK Computer - Radiohead 1997
Estate.
Sabato sera. ( no, non è quella minchiata di pubblicità della Sammontana :-p )
Camicia grigia con le maniche arrotolate, jeans neri e Clark grigie ai piedi.
Sguardo mesto mentre seduto con la porta aperta ascolto Paranoid Android, Karma Police e No Surprises, nel tentativo di resistere al caldo opprimente.
Battaglia persa.
Durante l'ascolto parto per la tangente perso dietro chissà quale fantasticheria amorosa.
Ritorno in me solo dopo aver sentito la risata ragliante del mio amico che era venuto a chiamarmi, che mi guarda sornione fuori dalla porta di casa.
Ho mille ricordi di quest'album, ma il primo è sempre questo.
Che poi, è quello che racchiude l'effetto che ha sempre avuto su di me.
Onirismo e tristezza.
Hurban Hyms - The Verve 1997
1998.
Quella minaccia incombente denominata servizio militare era ormai prossimo.
Era un attentato alla mia libertà.
Era un attentato al mio fancazzismo.
Sonnet e The Drugs Don't Work suonavano in sottofondo mentre io mi osservavo il ciuffo allo specchio, in attesa del suono del clacson che stava a significare una nuova uscita, una nuova mattinata in piazzetta ed un giorno in meno alla partenza per il servizio militare.
L'album dei Verve è stato la colonna sonora dell'estate prima della partenza per il militare, ma il ricordo principe associato alle sue canzoni è sempre relativo a quel mattino in cui un Pirkaf assonnato e preoccupato si pettinava il ciuffo allo specchio, in una mattina qualunque di uno scorcio di prima estate.
Il post in effetti si è rivelato profetico visto che da allora le cose sono cambiate poco o nulla.
Continuo a non comprare DVD da eoni e allo stesso tempo l'unico gruppo che ascoltavo con costanza - I Baustelle -, negli ultimi due album mi hanno fatto defecare abbastanza, cosa non ha certo giovato al mio già parziale allontanamento.
Però quello che non cambia è il potere evocativo che la musica ha ancora su di me.
È l'unica cosa che insieme all'olfatto spalanca le mie sinapsi ed apre la mia mente ad un mare di ricordi.
Ecco, quello che voglio fare oggi in questo post è proprio elencare quei cinque album che più di tutti hanno rappresentato la mia vita musicale e che rievocano nella mia testa un ricordo preciso.
Crash! Boom! Bang! - Roxette 1994
Fine maggio.
Ultimi giorni di scuola ed ultime interrogazioni.
L'anno prima ero stato respinto e temevo sarebbe successo lo stesso anche quell'anno.
Classe sparuta, semivuota.
Composta da me e altri due, tre disperati che dovevano essere interrogati in ragioneria.
Il professore non credeva che io avessi fatto il compito da solo e la mia interrogazione fu basata praticamente sullo scritto del compito, per capire se avevo copiato o meno.
Fu una fortuna, perché quella fu una delle rare volte che non copiai.
Tutto andò bene e passai l'anno indenne, seppur rimandato in altre materie.
Cosa ricordo di quel giorno?
Io che mi passo il tempo sul balcone della scuola in attesa dell'ultima campanella dell'anno scolastico ascoltando il walkman, mentre da sotto i miei amici suonavano incessantemente il clacson dello scooter sfottendomi perché io ero ancora a scuola e loro avevano già chiuso l'anno.
In sottofondo?
Sleeping In My Car dei Roxette.
Crash! Boom! Bang! fu la mia colonna sonora di quell'estate ed una delle cassette più ascoltate della mia vita, ma il ricordo a cui l'associo è sempre quello.
Bury The Hatchet - The Cranberries 1999
Primo pomeriggio.
Sole, strade vuote, braccio appoggiato al finestrino della Fiat 600 del mio amico.
Destinazione?
Lo sfasciacarrozze.
Lo scopo era quello di trovare uno specchietto per la sua auto.
Sul mangianastri dell'auto l'ultimo album dei Cranberries che si era appena procurato.
Facemmo tutto il tragitto ascoltandolo, ed al ritorno ero già innamorato di Animal Istinct, Just My Immagination e di Dying In The Sun.
Avevo tutto dei Cranberries, ero follemente innamorato della voce sgraziata e particolare di Dolores O' Riordan, ma con quell'album superai i confini dell'adorazione.
Idolatria.
Quante menate mi ci sarò fatto?
Quanti sogni ad occhi aperti?
Milioni.
Ma il ricordo a cui lo associo di più è quel pomeriggio assolato in macchina, dove la strada sembrava nostra, così come l'esistenza.
Greatest Hits II - Queen 1991
L'album è del 1991, ma la storia credo si svolga qualche anno dopo, potrei indagare, ma non mi va.
Avevo la casa perennemente libera.
Mio fratello stava espletando il servizio militare, mia sorella ed i miei lavoravano, ed i miei pomeriggi rasentavano l'anarchia e la libertà più assoluta.
La finestra della stanza era sempre spalancata ed i miei amici ci si arrampicavano sopra per entrare.
La radio era sempre aperta, così come l'Amiga 500.
Io gioco a Chaos Engine mentre la radio lancia a tutto volume The Show Must Go On, I Want To Break Free ed Under Pressure.
Loop.
Gioco diverso, stesse canzoni.
Stesse azioni.
OK Computer - Radiohead 1997
Estate.
Sabato sera. ( no, non è quella minchiata di pubblicità della Sammontana :-p )
Camicia grigia con le maniche arrotolate, jeans neri e Clark grigie ai piedi.
Sguardo mesto mentre seduto con la porta aperta ascolto Paranoid Android, Karma Police e No Surprises, nel tentativo di resistere al caldo opprimente.
Battaglia persa.
Durante l'ascolto parto per la tangente perso dietro chissà quale fantasticheria amorosa.
Ritorno in me solo dopo aver sentito la risata ragliante del mio amico che era venuto a chiamarmi, che mi guarda sornione fuori dalla porta di casa.
Ho mille ricordi di quest'album, ma il primo è sempre questo.
Che poi, è quello che racchiude l'effetto che ha sempre avuto su di me.
Onirismo e tristezza.
Hurban Hyms - The Verve 1997
1998.
Quella minaccia incombente denominata servizio militare era ormai prossimo.
Era un attentato alla mia libertà.
Era un attentato al mio fancazzismo.
Sonnet e The Drugs Don't Work suonavano in sottofondo mentre io mi osservavo il ciuffo allo specchio, in attesa del suono del clacson che stava a significare una nuova uscita, una nuova mattinata in piazzetta ed un giorno in meno alla partenza per il servizio militare.
L'album dei Verve è stato la colonna sonora dell'estate prima della partenza per il militare, ma il ricordo principe associato alle sue canzoni è sempre relativo a quel mattino in cui un Pirkaf assonnato e preoccupato si pettinava il ciuffo allo specchio, in una mattina qualunque di uno scorcio di prima estate.
Una buona parte di questi brani mi ricordano un gruppo di amici (ex più o meno) con cui spesso trascorrevo vacanze e week end!
RispondiEliminaMolto diversa la questione Radiohead, gruppo che è, per me, tra quelli della vita, ché manco serve (e forse è possibile/tollerabile XD) mettere su alcun cd, tutto è nella mia mente!
Molto bello questo post, personalissimo! Un Pirkaff romanticone :O
In definitiva, anche i miei ricordi ballano felici con questi brani! ^^
P.S.: Baustelle, primi tre album <3
Dei Baustelle salvo anche il quarto, Amen è bellissimo. :-)
EliminaDiciamo che dal punto di vista sentimentale ho omesso tanto, poiché molti di quei ricordi appartengono a canzoni pop singole che adesso probabilmente ripudierei. :-P
Da adolescente ascoltavo la qualsiasi. :-)
Grazie della visita Glo. :-)
Bello, bello , bello...tremendamente vero e nostalgico questo post che si associa in qualche modo a quello che io ho fatto pure nel blog recentemente. Ma qui le canzoni sono ancora meno e le storie molto più specifiche.
RispondiEliminaHo le stesse tue sensazioni sempre quando ascolto i Radiohead, non so perchè .ma parto in un'atmosfera onirica che penso solo mia , ma non è così poi nella relatà e bellissimo il ricordo dir Verve , gruppo che mi ha sempre intrigato e si ricorda spesso per una sola canzona, senza poi parlare dei Cranberries che allora il mio discorso si fa troppo noioso.
L'ho apprezzato moltissimo questo tuo post , penso di conoscerti un pochino meglio e la cosa mi è molto gradita.
Bacissimo!
Ti ringrazio Nella, grazie della visita. :-)
EliminaHo idea che quell'album dei Radiohead facesse questo effetto a molti. :-)
Il Greatest Hits 2 è stato anche uno dei "miei" dischi :)
RispondiElimina:-).
EliminaE' stato il nostro e di chissà quanto milioni di altri. :-)
I Cranberries, in particolare Bury the Hatchet, sono stati il gruppo della mia adolescenza.
RispondiEliminaBella idea, mi sa che te la rubo! ;)
Fai pure, verrò certamente a leggerla. :-)
EliminaSai... Quei due album dei Queen li ascoltai anch'io.
RispondiEliminaMi piace sempre leggere i post musicali degli altri blogger... ci sono sempre emozioni e sensazioni tutte diverse!
Già, la musica è il ricettivo per eccellenza. :-)
Eliminaniente gnari... abbiamo gusti parecchio, ma parecchio differenti
RispondiEliminaCi sta.
EliminaMa adesso mi incuriosisci sui tuoi. :-)
Quel disco dei Verve l'avrò consumato a furia di ascoltarlo. Porca miseria che ricordi!
RispondiEliminaVado contocorrente con i Radiohead, più che altro perché mi ricordano cose che non voglio ricordare.
Dolores O'Riordan? Che gran topolona!
Quoto, sulla topolona ed in parte anche sui Radiohead ( da Kid A in poi, ho iniziato a seguirli meno).
EliminaRiguardo Dolores ho sempre avuto un debole per le donne bionde con i capelli corti. :-P
Gran bel post...Te lo rubo sicuramente, anche se non credo che mi verrà così bene...:)
RispondiEliminaMa figurati, sarà interessantissimo invece, e verrò certamente a leggerlo.
EliminaGrazie della visita. :-)
Bel post e raccontato in maniera molto divertente. L'idea della musica che amplifica i ricordi è suggestiva. Avessi proposto io un pezzo del genere avrei dovuto arrivare sino ai primi anni '80...mamma mia quanto sono vecchio. Bravissimo, è stato un vero piacere leggerti.
RispondiEliminaIo nei primi anni '80 c'ero solo che ascoltavo tutto per osmosi sorbendomi i gruppi ed i cantanti che allora piacevano ai miei cugini ed a mia sorella. :-)
EliminaUn bel post e anche se hai qualche anno in più posso dire che di Queen e Radiohead mi sono spaccato le orecchie. I Cranberries non mi hanno mai fatto impazzire, salvo la canzone che hai postato e Zombie.
RispondiEliminaGrazie!
EliminaI Cranberries per un lungo periodo sono stati il mio gruppo preferito in assoluto, ma io ho sempre adorato il loro rock melodico e la voce sgraziata di Dolores. :-)
Ognuno ha le proprie canzoni del cuore - senza stare a discutere quali - che richiamano alla memoria momenti particolari della vita. E' questa la potenza della musica perchè parla direttamentente all'animo.
RispondiEliminaComunque mi sa che qua siamo un po' tutti affetti da sindrome da top ten cone il protagonista di Alta Fedeltà.
Già. :-)
EliminaA proposito di Alta Fedeltà ho letto il libro qualche mese fa, e devo dire che il personaggio tipico del pensiero Hornby style non mi piace granché, anche se mi ha fatto scoprire numerose canzoni che non conoscevo. :-)