sabato 6 giugno 2015

Febbre a 90° - Nick Hornby

Era un po' che corteggiavo Nick Hornby.
Più o meno da quando ho visto Alta Fedeltà, About A Boy ed altre commedie inglesi, che ho scoperto successivamente essere tratte dalle sue opere.
D'altronde la commedia inglese a me è sempre piaciuta più di quella americana.
Manco io so perché.
Ma non sono qui a parlare di questo e quindi concentriamoci sul libro.
Febbre a 90° era il romanzo ideale con cui iniziare un approccio con questo scrittore.
E' un romanzo piuttosto breve, che volendo si legge in una giornata.
Ma cos'è questa febbre di cui parla?
Probabile che se abbiate visto l'omonimo film con Colin Firth protagonista già lo sappiate.
Febbre a 90° è il racconto di una storia d'amore.
Anzi, di un ossessione.
Un ossessione di nome Arsenal.
È il racconto autobiografico di un individuo che nella sua vita ha spesso messo il calcio davanti a tutto: agli affetti, all'amore, al lavoro, alla vita.
Non è un libro dai grandissimi contenuti, diciamolo apertamente.
Anzi spesso assomiglia più ad una sorta di almanacco di risultati che altro, soprattutto a causa delle descrizioni delle partite e dei giocatori, che per un non conoscitore delle formazioni storiche dell'Arsenal ( compreso il sottoscritto) assume spesso contorni ripetitivi e fumosi.
Però in questo breve romanzo Hornby riesce a carpire tutte le contraddizioni e tutte le sensazioni che attanagliano un tifoso di calcio durante un incontro.
Certo, Hornby parla in particolare al tifoso di calcio più vecchio, quello che raramente vedeva una partita in Tv, Nazionale e coppe a parte.
Parla al tifoso da stadio e a quello che era obbligato a seguire la sua squadra in radio.
Parla di un'epoca che per un giovane tifoso è per lo più roba d'annali ed incomprensibile.
Quantunque è divertentissimo per tutti leggere i suoi rituali, i suoi comportamenti al limite dell'ossessivo compulsivo ed i cambiamenti sistematici d'umore dopo una vittoria o una sconfitta.
E' molto bello anche il modo in cui la passione sportiva determina e modifica i rapporti umani in corso d'opera.
E' quello che accade anche a me.
È quello che accade a tutti i tifosi, penso.
L'amore per una squadra è spesso più intenso e forte di quello per una donna/uomo/fate vobis.
È una fede.
Lo so, sono parole forti.
Però mentre certi amori finiscono, sai già che invece quando ti innamori di una squadra di calcio, sarà per tutta la vita.
Hornby riesce a psicoanalizzare tutto questo e mentre lo leggevo non riuscivo a non sorridere e a non pensare ad altro che questo:
" Incredibile quanto mi capisca."
" Sono io.
Forse siamo tutti."
Questo libro è una fottuta seduta di analisi.
È la descrizione sintomatica di una malattia da cui sai che non guarirai mai.
Certo, ognuno di noi vive questo sentimento in maniera diversa, in base al suo carattere e alla sua formazione culturale, ma bene o male, i sintomi e le sensazioni che ci accompagnano durante un incontro, ci accomunano tutti.
È un libro da consigliare?
Per quanto sia una storia divertente e scorrevolissima, direi di no.
È una lettura principalmente adatta a chi ama il calcio o a chi da esterno vorrebbe capirne i meccanismi che ne determinano l'importanza in un individuo.
A tratti infatti agli occhi di un non tifoso può sembrare una storia amara, al limite dell'assurdità e del biasimo, ed oggettivamente incomprensibile.
Ma cos'è che mi ha portato a preferire questa lettura rispetto alle numerose altre in lista?
Stasera dopo 13 anni la Juventus si gioca la finale di Champions League ed avevo bisogno in questi momenti di attesa e di tensione, di qualcuno che capisse e comprendesse il mio stato d'animo odierno.
Che comprendesse il batticuore e la tachicardia prima e durante la partita.
Avevo bisogno di una persona come Nick.
E comunque vada la partita ( non che ci siano tanti dubbi sul risultato purtroppo ), sono certo che le nostre strade torneranno ad incrociarsi di nuovo.
Scusate il post piuttosto easy, ma in questi giorni non era proprio cosa, la testa non c'era.
Il mio flusso di pensieri è praticamente contornato dai colori bianconeri.

22 commenti:

  1. Parto subito con la Juve perchè ti capisco benissimo!
    Sto a mille per sta sera... Speriamo davvero bene!

    Il libro lo conosco, ma non ricordavo che fosse di Nick Hornby. Pulsa proprio di passione :)

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    1. Oggi purtroppo sto a zero. :-P
      Verissimo.
      Più che passione direi ossessione. :-)

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  2. Eggià, stasera partitone.
    Ma io non sono juventino :p
    Di Hornby ho letto Un ragazzo, non mi è dispiaciuto :)

    Moz-

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    1. Un ragazzo è in lista.
      Ho già preso Alta Fedeltà e Non Buttiamoci Giù, che sono i primi che ho trovato. :-)

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    2. Alta fedeltà e Non buttiamoci ce l'ho pure, ancora mai letti^^

      Moz-

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    3. Alta Fedeltà lo sto divorando. :-)

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  3. Romanzo splendido, uno di quelli che mi hanno formato durante gli anni 90 :)

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    1. Avrei voluto leggerlo proprio in quegli anni, dove sono certo che mi avrebbe fatto ancora più effetto.
      In quegli anni il calcio per me era una questione di vita e di morte, forse anche di più. :-)

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  4. Io scopro della partita solo adesso! :D
    Mai stata però della Juve, del Milan semmai! Non ho mai disdegnato vedere una partita di calcio (sia in tv che live visto che seguivo il mio compagno quando veniva chiamato dai suoi amici e ho tirato calci a caso al pallone anche io! :D)
    Ma il libro non lo conosco e non saprei se potrebbe interessarmi in qualche modo! ^^

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    1. Dire di no a questo punto, anche se alla fin fine ci si affeziona comunque alle vicissitudini del protagonista ( ed un po' lo si compatisce ). :-)

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  5. D'altronde la commedia inglese a me è sempre piaciuta più di quella americana.
    Manco io so perché.

    Per esempio per il british humor e una discreta intelligenza?
    Non seguo il calcio, ma ho quasi la certezza che il libro potrebbe piacermi. Ho letto Alta fedeltà (devo dirlo? :D Vale la pena, vale vale! Visto anche il film, bellissimo) di Hornby: mi è piaciuto moltissimo come ha saputo giocare con fobie e insicurezze del protagonista, che, pur collocandosi in un preciso momento storico (e nel libro siamo nella Londra anni '90, non a Chicago come nel film), può dirci ancora parecchio XD E poi c'è la musica! *__*
    Incrocialo! E buona serata sportiva a tutti! ^_^

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    1. Già preso. :-)
      Penso di iniziarlo lunedì.
      Il film è bellissimo. :-)

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  6. Ho About a boy sul comodino da parecchio tempo.. che non è ancora tutto il tempo che di solito ci passa un libro su quel comodino ;-) Però prima o poi riuscirò a leggerlo.
    Questo probabilmente non lo apprezzerei (ma non è detto) perchè la tifoseria non la capisco moltissimo... se m'aiutasse a capirla potrebbe piacermi però :)

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    1. About a Boy è in lista, anche se non sono riuscito a trovarlo a prima botta.
      Più che capirla, arriveresti a compatirla. :-P
      Grazie per la visita. :-)

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  7. Pensa Pirkaf mio , che questo libro me lo ha consigliato il mio compagno più caro di università, per farmi ancora più esprimere al mia fede calcistica rosso-blù ed è detto tutto!
    Un bacione amico caro!

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  8. Concordo con te, un libro forse, seppur divertente, non per tutti. Bisogna essere (o come me essere stato) appassionato di calcio, tifoso, per comprenderlo a pieno. L'ideale sarebbe essere appassionati di calcio e inglesi a dirla tutta.

    Comunque fu una bella lettura, Hornby è uno che sa(peva?) scrivere e anche bene. Altà fedeltà senza dubbio il suo migliore, un vero capolavoro decisamente migliore del film (comunque bello). Anche About a boy lo trovai decisamente ben riuscito, tutte ottime letture. Un gradino sotto Come essere buoni e Non buttiamoci giù, decisamente meno riusciti.

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    1. Un ragazzo non sono riuscito a trovarlo, ma è in lista.
      Alta Fedeltà lo sto leggendo adesso e mi sta piacendo molto.
      E' una lettura leggera ma scorrevolissima.
      Hornby ha una prosa che mi diverte moltissimo, anche se spesso è al limite del tragicomico, ma forse il bello è proprio quello. :-)

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  9. Strano fare le recensione di un libro - che tra l'altro, a quanto sembra hai almeno apprezzato - e non consigliarne la lettura. Comunque ammetto anch'io che non è il mio genere.
    Partita finita un po' così, eh?

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    1. Sulla partita c'erano pochi dubbi, infatti l'ho presa piuttosto serenamente la sconfitta.
      Un decennio fa avrei sofferto molto di più.
      E' un po' troppo pieno di dati statistici sul calcio per essere apprezzato appieno, per un non tifoso immagino che alcune parti potrebbero essere abbastanza ripetitive e rompenti, anche se a me è piaciuto comunque molto.
      Hornby ha un bel modo di scrivere, molto scorrevole e gradevole. :-)

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  10. Grazie a Grande Arbitro ho trovato il tuo blog.
    E devo dire che mi garba parecchio *^*, mi segno questo titolo, promette bene.

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    1. Ti ringrazio. E grazie anche a Marco.
      Grazie della visita. :-)

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