mercoledì 26 settembre 2018

Summer Of 84

E' raro che io parli di cinema.
Ci sono migliaia di blogger più bravi, informati e più appassionati del sottoscritto e ritengo di non avere le basi per parlarne con cognizione di causa.
L'unica cosa è affidarmi alle emozioni e alle sensazioni.
Questo film ti frega ancor prima di vederlo proprio per quelle.
Quindi nonostante gli anni '80 ormai siano piuttosto sdoganati e sovraesposti ed io ne sia consapevole, ci casco comunque appena vedo ragazzini in bicicletta che combattono contro il male.
Ne ho parlato qualche post fa quando parlai de L'estate Della Paura e quindi non voglio ripetermi, ma le sensazioni che suscita un film come questo sono sempre quelle.
E queste sensazioni di già visto le considero come un difetto.
C'era bisogno di scomodare per l'ennesima volta quell'ambientazione, quei riferimenti e persino personaggi fatti con lo stampino?
Per me, no.

Eppure, l'ho visto comunque.
Amare i racconti di formazione horror lo vivo ormai come una sorta di retaggio, mi vergogno persino un po' nel sapere che ci ricascherò ancora ed ancora.
Una cosa però voglia dirla:

Questo film è per me pieno di buchi e difetti e tradisce soprattutto nell'aspetto empatico visto che tutti i personaggi appaiono ermetici e senza sostanza, però ha un finale bellissimo e sorprendente che ribalta i film di questo genere.
Ed è un peccato che per il resto della pellicola si affidi a cliché visti e stravisti in centinaia di altre storie cinematografiche e cartacee.
Fossi uno scrittore, uno sceneggiatore o un regista, ripartirei dal finale di questo film e forse lascerei perdere gli anni '80.

Mi domando piuttosto come vivano le nuove generazioni questa tipologia di film.
Proprio oggi in un famosissimo portale di cinema ho letto la recensione di una ragazza non cresciuta durante quegli anni che ha fatto a fette questo film in maniera brutale e persino antipatica.
Esiste quindi questa sorta di paradosso che questi film/libri/fumetti ambientati in quegli anni siano nuovi, ma nati vecchi?
Chissà.



Alla Prossima!


18 commenti:

  1. Pirk, questo film non c'è vero in lingua italiana? Mi hai incuriosito con il finale top...

    Secondo me è come dice il Moz: fanno i prodotti retronostalgici per abbracciare più pubblico possibile, tra i ragazzi di oggi e quelli di una volta, assumendosi poi i rischi che i primi lo trovino appunto "un prodotto nato vecchio".

    Comunque a proposito di cose lette altrove, io ho letto (non su blogger o wordpress) una ragazza di 19 anni che dice che Bojack Horseman le ha cambiato la vita..

    Ecco il caso opposto, una ragazza di 19 anni che si immedesima in un personaggio che è fatto per rispecchiare chi va dai 30 ai 60 anni...

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    1. Ho dovuto vederlo per vie traverse, quindi non credo e non credo nemmeno uscirà, almeno nella mia città.

      Bojack è un capolavoro, secondo me.
      Condivido pienamente il parere della ragazza in questione, anche se a me mette addosso un sacco di ansia e tristezza.

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  2. Però la serie Stranger Things è stata osannata..boh, io di questo ne ho sentito parlare ma devo ancora vederlo

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    1. Stranger Things ha funto un po' da revival e da apripista, diciamo.

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  3. Uhhh ora voglio vederlo.E ti dirò: sarà anche banale e pieno di cliché, ma forse era voluto, per sembrare un film dell'epoca (eh, all'epoca i film si basavano proprio su altro).
    Poi dici che il finale è mitico, e allora...

    Quanto alla tua domanda, ti dico: secondo me c'è gente che, recensendo, non contestualizza. Ok, se una cosa è brutta, lo è e basta. però bisogna anche capire cosa vuole fare il film...

    Moz-

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    1. Qui addirittura a volte appaiono note per spiegare di cosa stanno discutendo i ragazzi, segno che è un film costruito per cercare di acchiappare anche le nuove generazioni, però secondo me è un prodotto troppo debole per riuscirci.
      Mitico è una parola grossa, direi più che altro non in linea con la pellicola.

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    2. Mi incuriosisci sempre di più, baby.

      Moz-

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  4. Onestamente, questa retromania mi ha annoiato. Passi Stranger Things, ma anche basta: romanzi a tema, film a tema, vestiti a tema. Sarà che gli anni Ottanta non li ho vissuti, sarà che mi viene naturale allontarmi dalle mode che imperano? Questo film, comunque, ispirava di per sé: speriamo bene. :)

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    1. Ha annoiato anche me che quegli anni li ho vissuti. :-)
      Aspetto la tua rece, allora!

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  5. Verrò a leggerti sicuramente, d'altronde lo faccio sempre. :-P

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  6. Non mi è dispiaciuto, però anche a me sta lasciando freddo tutto questo revival anni 80....anche perché sono stati anni molto meno splendenti e con molte più ombre di quanto i vari fautori del revival stiano facendo passare adesso.

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  7. Io preferisco guardare un vero film anni '80 piuttosto che un film ambientato negli anni '80 (e questo per me vale in generale per film e libri di qualsiasi decennio).

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    1. Sai che anch'io sto iniziando a pensarla in questo modo?
      Quantunque alla fine cedo sempre.

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  8. Non conosco il film ma è un peccato per i buchi, al di là dell'ambientazione.
    La ragazza spero abbia fatto una recensione con cognizione di causa, perché quando ero giovanissimo io, negli anni 80, andavano di moda i 50 e i 60 e amavo ogni film ambientato in quegli anni che non ho vissuto.

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