Una sera di qualche tempo fa portai della merce a casa di un uomo di circa settant'anni e rimasi imbambolato davanti alla sua libreria infarcita di volumi di Tex.
Vedendomi incuriosito dall'enorme mole di fumetti sul ranger bonelliano affermò candidamente che ne seguiva le gesta praticamente dagli albori.
Mi diceva che era una abitudine comprarlo e che se anche gli calava la palpebra dopo pochi balloon, leggerlo era come un rituale, come un appuntamento con il suo io giovanile.
Ammetto di essere rimasto piuttosto colpito dalla sua lunga militanza e dalla sua fedeltà.
Io non ci sarei mai riuscito.
Sarei rimasto certamente corroso dall'ansia e dalla mancanza di una fine, di un punto d'arrivo.
E' quello che all'epoca mi portò all'abbandono di tutte le testate della Marvel ed anche con il fumetto di The Walking Dead che abbandonai dopo una cinquantina di numeri.
E' come se nella mia mente qualsiasi passione fumettistica debba avere una scadenza.
Ho bisogno di sapere che quel prodotto finirà o potrebbe finire prima di me.
Però non è di questo che volevo parlare, ma dell'eredità delle nostre passioni, del valore delle stesse.
Mentre tornavo a casa pensavo:
" Quarantanni a collezionare fumetti e poi magari alla sua/mia morte qualcuno prenderà possesso delle sue/mie passioni e le butterà via, magari li butterà in dei scatoloni in cantina o li rivenderà ad un qualsiasi venditore o mercatino delle pulci. "
Chissà che fine faranno quei fumetti e chissà che fine faranno i miei X-Men ed i miei libri.
Suonerà macabro, ma ci penso spesso.
Alla Prossima!
Vedendomi incuriosito dall'enorme mole di fumetti sul ranger bonelliano affermò candidamente che ne seguiva le gesta praticamente dagli albori.
Mi diceva che era una abitudine comprarlo e che se anche gli calava la palpebra dopo pochi balloon, leggerlo era come un rituale, come un appuntamento con il suo io giovanile.
Ammetto di essere rimasto piuttosto colpito dalla sua lunga militanza e dalla sua fedeltà.
Io non ci sarei mai riuscito.
Sarei rimasto certamente corroso dall'ansia e dalla mancanza di una fine, di un punto d'arrivo.
E' quello che all'epoca mi portò all'abbandono di tutte le testate della Marvel ed anche con il fumetto di The Walking Dead che abbandonai dopo una cinquantina di numeri.
E' come se nella mia mente qualsiasi passione fumettistica debba avere una scadenza.
Ho bisogno di sapere che quel prodotto finirà o potrebbe finire prima di me.
Però non è di questo che volevo parlare, ma dell'eredità delle nostre passioni, del valore delle stesse.
Mentre tornavo a casa pensavo:
" Quarantanni a collezionare fumetti e poi magari alla sua/mia morte qualcuno prenderà possesso delle sue/mie passioni e le butterà via, magari li butterà in dei scatoloni in cantina o li rivenderà ad un qualsiasi venditore o mercatino delle pulci. "
Chissà che fine faranno quei fumetti e chissà che fine faranno i miei X-Men ed i miei libri.
Suonerà macabro, ma ci penso spesso.
Alla Prossima!
Bentornato Lello!
RispondiEliminaValide riflessioni, le tue.
Anche io vorrei fumetti che si chiudessero con una storia di senso compiuto..è vero che Topolino - l'unico che colleziono - è all'infinito, ma ho comunque altri fumetti che apprezzo, nella mia libreria, per il fatto di avere un finale dopo tot volumi..
Per ciò che concerne l'eredità: io già in casa ho una marea di libri dei miei genitori..Diciamo che prima penso a quello, poi al futuro delle mie "pubblicazioni". Intanto dovrei iniziare a vendere qualcosa su Ebay, non per guadagno, ma giusto per liberarmi di cose senza buttarle via...
Venendo alle mie collezioni...L'Almanacco del Calcio esce ogni anno, il Guerin Sportivo settimanale no, quindi quella è una collezione praticamente chiusa guardando avanti (al massimo posso implementarla con Ebay). Il Guerin Sportivo mensile ho iniziato a fare una cernita, ho buttato via molti numeri.
I Topolino smetterò di acquistarli quando non avrò più spazio in libreria.
Che ne sarà di tutto ciò? Bella domanda.
Ai posteri l'ardua sentenza.
EliminaGrazie per il bentornato!
Anch'io dopo vari decenni ho mollato, però sono orgoglioso delle mie collezioni: da Alan Ford ad Akira. So che mio figlio ne conosce il valore. Intanto i vinili se li è già presi e per fortuna ne fa un buon uso...
RispondiEliminaInsomma hai un erede in casa, bene così. :-)
EliminaEffettivamente la costanza di quell'uomo è pazzesca, quasi commovente.
RispondiEliminaA 22 anni è precoce pensare che fine faranno i miei fumetti cartacei, ma ho delle idee. Sicuramente saranno a disposizione dei miei figli (quando e se li avrò), potranno leggere quello che vogliono.
Poi alla mia morte la scelta spetta a loro, è giusto così. Vogliono bruciarli? va bene. Vogliono tenerli? va bene. Vogliono venderli? va altrettanto bene.
Saranno eredi di una passione e di un'ideale: in quanto tali saranno liberi di disporne a piacimento.
A 22 anni io collezionavo e non mi ponevo nessun problema, si è troppo giovani per pensare a queste cose e va benissimo così. :-)
EliminaBentornato Raffaele!
RispondiEliminaIn fin dei conti le nostre passioni riguardano solo noi, quindi che ci importa di quel che ne faranno dopo? Certo, se mi fosse data la possibilità di esprimere un desiderio, mi piacerebbe che finissero nelle mani di qualcuno che ne abbia la mia stessa cura. Ma poi? Dopo di costui? Saremmo di nuovo punto e a capo. Meglio quindi rassegnarsi fin da subito al cenere alla cenere ;-)
P.S. Anch'io preferisco le saghe a fumetti che hanno un finale. Un buon modo secondo me per limitare il problema è decidere di collezionare solo certi autori e considerare l'insieme delle sue storie come un tutto compiuto, con un inizio e una fine.
Grazie Ivano.
EliminaPolvere alla polvere anche le nostre passioni quindi.
Cinico, ma non fa una piega.
Mi ha stupito trovarti nel mio elenco lettura stasera, ma mi fa piacere.
RispondiEliminaBentornato. 😘
Gentilissima, grazie!
EliminaPrima di tutto bentornato. Io raccomando sempre a mia moglie, se dovesse capitarmi qualcosa, di non buttare via tutto..ho dei piccoli tesori fra vecchi Apple, vecchi fumetti, giocattoli, eccetera.. mi viene in mente quella vecchina che donò senza saperlo l'Apple 1 del marito defunto che valeva migliaia di $!
RispondiEliminaL'avevo letta anch'io quella storia dell'Apple.
EliminaGrazie del bentornato. :-)
Mah io ho lasciato le cose chiare: quando non ci sarò più (mi auguro il più tardi possibile) tutta la mia collezione andrà ad una fondazione per la cultura popolare che si occupa di conservare libri, collane di genere e fumetti, ho visto troppa gente buttar via le collezioni dei nonni o dei padri, quindi preferisco così.
RispondiEliminaP.s
Bentornato!
Infatti il mio pensiero si basa principalmente sulla tua chiosa finale.
EliminaPerò allo stesso tempo può essere piacevole pensare che quelle collezioni possano essere in circolo e raggiungere altri appassionati come te e me.
Riguardo la lunghezza è una questione di abitudine, con la DC e la Bonelli non mi dà fastidio, invece i manga li odio, anche quando sono solo troppo lunghi, proprio perché tutti i manga che ho iniziato, hanno avuto una fine, soprattutto quando venivano pubblicati quelli vecchi e si sapeva fin dall'inizio la durata.
RispondiEliminaSull'eredità ci ho pensato tantissime volte anche io e spero di avere un figlio o anche un solo nipote (ho due maschi) che abbia la passione dei fumetti, come mio zio mi ha regalato tutti i suoi Diabolik degli anni 60 (purtroppo ha iniziato dal terzo anno, non ho i primi numeri). Sarei disposto anche a lasciarli ad uno sconosciuto ma solo con la sicurezza che non ne venda manco uno.
Se verrò a mancare prima di aver scelto l'erede, non so proprio che fine faranno, i miei genitori sono certo non li venderebbero, mia sorella non lo so.
Ho letto i fumetti Marvel per tutto il decennio '90/2000 tanto che non sapevo più dove mettere i fumetti visto che compravo molte testate.
EliminaPoi mi stufai a causa di Cross Over vari e per via di una continuity che veniva sbugiardata continuamente dal continuo cambio di autori.
Riguardo i manga seguo ancora Berserk, ma è una lettura che non mi pesa ed è molto aleatoria visto che ne esce un volume l'anno ed anche meno.
Sono felice di tornare a leggerti :)
RispondiEliminaI pensieri che fai riguardo "l'eredità" dei tuoi fumetti (e libri ecc.) non mi sembrano oziosi, anzi mi sembra una preoccupazione molto umana.
Io ho già fatto testamento e sperando di lasciare questa dimensione prima di mio marito, ho lasciato a lui qualsiasi decisione sulle mie cose (che poi non sono "mie", ma "nostre") e visto che io a parete qualche strumento musicale e qualche tonnellata di libri e fumetti non possiedo niente (ehi! Siamo l'unica coppia in Italia a non possedere una casa! Segnàtevelo sull'agenda! ^___^) è anche giusto che faccia qualche pensiero su dove diavolo finirà la mia roba quando non sarò più qui.
Fare donazioni, a biblioteche o altri enti, è un gran casino: ci provai anni fa e mi scoraggiarono decisamente, infiniti moduli da riempire e pastoie burocratiche... lasciamo perdere!
Per quanto riguarda la tua antipatia riguardo la "infinità" di certe serie a fumetti, anche quella secondo me è molto umana e credo che sia anche impossibile praticare un collezionismo "infinito": vorrei proprio vedere chi ha Superman ("Action Comics") e Batman dal n. 1 :)))
Al di là di quello però io devo dire di essere ancora e sempre affezionato alle storie che ho cominciato a leggere da piccolo e da giovane e continuo a rileggermele (e a spendere follie in ristampe...) ancora oggi.
Ciao, ancora bentornato e a presto!
Io in questo periodo di latitanza da Internet causa mancanza di connessione, ho riletto praticamente tutta la mia collezione di X-Men e sono tornato un po' ragazzino ( che meraviglia le storie di Claremont fino al numero 50 italiano ).
EliminaGrazie per il bentornato!
Bentornato Lello!
RispondiEliminaIn caso di mia dipartita (sgrat!) spero che i miei numerosi libri e dvd vadano a chi ha la mia stessa passione.
Tuttavia la penso come Ivano...alla fine a noi cambierà poco...Per questo dobbiamo, per quanto possibile, goderci le nostre passioni finché siamo in vita e in salute...
Hai ragione Marco.
EliminaGrazie per il bentornato!
Mi sa che questo è uno dei motivi per cui non faccio collezioni...sono un motivo d'ansia in più!
RispondiEliminaPer me lo sono certamente anche se comunque specie per ciò che concerne i libri continuo impunemente ad accumularne.
EliminaL'importante è che la collezione (di qualsiasi tipo) non venga gettata via. Conservata, continuata, venduta, regalata o donata va tutto bene, ma gettarla via lo considero irrispettoso e stupido
RispondiEliminaEsiste anche quest'ultima categoria purtroppo, ma speriamo sia una minoranza.
EliminaIn effetti non mi ero mai posta la questione dell'eredità. L'unica collezione che ho è di Topolino degli anni '70, però come non pensare ai libri, ai dischi in vinile (ai cd taroccati)? Bisognerebbe lasciarli a qualcuno che possa apprezzare, non certo per il valore economico.
RispondiEliminaIn effetti non è male l'idea di donarli a una piccola biblioteca di quartiere o qualcosa del genere, giusto per non buttare oggetti che hanno una storia.
Ai posteri l'ardua sentenza. :-)
EliminaIo ne ho quasi settecento di TEX, credo valgano solo per me. Quindi finiranno con me. :-D
RispondiEliminaSperiamo finiscano almeno a qualcuno che le sappia apprezzare e non in qualche cassonetto.
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