sabato 15 dicembre 2018

I miei due centesimi sulla necessità ( per me ) della cultura di massa nel mondo letterario

Qual è la più grande paura di un lettore?
Nel mio caso è quella di arrivare un giorno a dire o pensare di aver letto tutto ciò che mi interessa.
E' una paura un po' irrazionale, ma così è.

Inizio questo post in modalità medias res dopo aver letto un post su Facebook di uno dei maggiori influencer nonché rinomato autore fumettistico che mi ha dato parecchio da pensare.
In pratica tra le righe ho colto una frecciatina verso tutti coloro che si interessano a qualcosa solo dopo che essa diventa mainstream e quindi di massa.
In questo caso ho drizzato le antenne perché il prodotto di cui parlava era un libro.

Io la penso in maniera diametralmente opposta.
Senza il cinema, la Tv o qualsiasi canale divulgativo probabilmente non avrei scoperto o avrei saltato in maniera pregiudizievole molte opere che poi ho successivamente amato quindi non smetterò mai di ringraziare Peter Jackson per avermi fatto conoscere ed appassionare alle opere di Tolkien oppure la HBO per aver adattato Le Cronache Del Ghiaccio e Del  Fuoco facendomi appassionare alla saga di Martin.

Sarò egoista ma mi importa poco che un'opera sia di massa o meno se posso scoprirla e apprezzarla ed allo stesso tempo non vivo come un vanto l'aver letto un prodotto di nicchia poi diventato di massa.

Finché ci sarà qualcuno ( che sia produttore televisivo, cinematografico, blogger o redattore di un sito internet o di una rivista letteraria, conoscente o amico ) che mi aiuterà a scoprire nuovi autori e nuove storie, la mia paura resterà tale e non sarà mai realtà.



Alla Prossima!


21 commenti:

  1. Io non sono totalmente in disaccordo con l'autore, anzi.
    Io sarò forse un bastian contrario per natura, ma noto che a volte certe cose piacciono solo perché piacciono a tutti: in ambito televisivo, cinematografico e soprattutto musicale.
    Dal punto di vista della musica, addirittura sono convintissimo che la musica venga indotta.
    Ti faccio un esempio: una delle canzoni che odiavo era "We can do better" di Matt Simons.
    Per me era una canzone inascoltabile.
    Al milionesimo ascolto coatto, ho iniziato a tollerarla.
    In campo musicale c'è un po' questa cosa del "quello che ti do deve piacerti" ed è per questo che una cosa diventa mainstream e piace a tutti.
    Poi quando tv e musica sono collegate......
    Ovviamente per quello che ti conosco so bene che tu sei tutt'altra persona rispetto a quelle che si fanno influenzare dalla massa.

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    1. Io non ragiono in ottica di massa, ma in ambito personale.
      Ci sono cose di massa che a me piacciono e le ho scoperte così e per me è un bene.
      Ovviamente non significa che mi piaccia tutto: a me, per esempio, opere come Harry Potter, Twilight, I Diari Del Vampiro, Divergent e compagnia cantante non mi hanno mai attirato.
      Però non scarto e non scarterò mai un prodotto di massa a prescindere, così come non mi vanterò mai di aver letto un libro vent'anni prima che diventasse un successo.

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  2. Io ho scritto un post e la penso purtroppo come colui che ti ha ispirato il post. Non lo linko, naturalmente ma metto il titolo "Il senso critico della mandria" basta digitarlo nel motore di ricerca di google per trovarlo. Magari andiamo a pare e trattare problematiche diverse ma il punto di partenza è lo stesso.

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    1. Lo avevo letto e sono d'accordo con te.
      L'effetto mandria più che altro soprattutto nei social avviene per compiacere l'influencer di turno.
      La mia idea è che spesso le persone si vergognano un po' dei propri gusti e solo una volta che scoprono che piace anche a gente di successo si sentano sicuri di poterlo dire.
      Io più che altro mi riferisco al fatto che le opere mainsteram vengono spesso tranciate a prescindere, quando invece come nel mio caso, mi danno talvolta la possibilità di scoprire opere che per motivi diversi avevo saltato in maniera pregiudizievole o perché non le conoscevo proprio.

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    2. Esatto, ho capito lo spirito del tuo post, ma sei la percentuale minima che ragiona per uno scopo e di sicuro vai anche delle valutazione di carattere critico - secondo me - molti purtroppo e ne ho continuamente la prova non sono in grado di agire così, sono proprio dei pecoroni

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    3. Esatto, ho capito lo spirito del tuo post, ma sei la percentuale minima che ragiona per uno scopo e di sicuro vai anche delle valutazione di carattere critico - secondo me - molti purtroppo e ne ho continuamente la prova non sono in grado di agire così, sono proprio dei pecoroni

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  3. Io mi sento bene nella nicchia, ma solo perché in genere le cose che piacciono a me piacciono ad altre dieci persone sul pianeta.
    Hit musicali? Saranno decenni che non ne ascolto una, se non per sbaglio in un supermercato o in qualche réclame televisiva.
    Film premiato con l'Oscar? Aumentano di molto le probabilità che non faccia per me.
    E così via...
    Non lo faccio apposta, son proprio fatto così.

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    1. Ognuno è ciò che è, Ivano. :-)
      Io leggo autori di nicchia, ma anche scrittori Mainstream.

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  4. Concordo il pieno :)
    Purtroppo c'è chi gode nell'essere "l'unico a conoscere quel capolavoro di nicchia"!
    Probabilmente perché nella vita non ha molte soddisfazioni XD

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    1. Purtroppo la cultura viene spesso considerata elitaria.
      Io non ragiono così: riesco a leggere sia roba mainstream che roba più di nicchia.
      Ciò che mi piace non mi definisce.

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    2. Come scritto in una chat che condividiamo, questo commento di Kiral mi ferisce perché sembra elogiare 'sto coglioncello.
      Ho avuto tantissime soddisfazioni nella mia vita, eppure godo quando faccio parte di una elite, prima che un prodotto diventi di nicchia 😁

      Allo stesso tempo non significa che smerdi qualsiasi persona scopra questi prodotti grazie alle mode, dato che è capitato anche a me.

      Ci sono persone come noi che scoprono per caso queste cose ma che erano comunque prodotti destinati a noi e ci sono persone che seguono le mode e andrebbero giustamente denigrate!

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    3. Nulla da dire, condivido in toto. :-)

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  5. Sul primo quesito, non mi pongo il problema, ho talmente tanto materiale che mi servirebbero 4 vite per arrivare al termine.
    Sulla seconda parte quoto tutto e non so chi sia questo tizio ma non ho molta stima per 'sta nuova categoria di ignoranti che si atteggia a guru, quindi, senza nulla togliere a te, hai vinto a mani basse 😁
    Devo però ammettere che invece io gongolo un po' quando arrivo prima della massa 😝

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    1. Ignorante non penso perché parliamo di un bravissimo autore e scrittore, ma comunque ti ringrazio.
      Sulla mia prima domanda posso solo dire beato te. :-)

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    2. In tal caso è una mosca bianca (che ha comunque fatto un'osservazione sbagliata) 😜

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  6. Io sono in assoluto d'accordo con te...
    Certa gente se la tira troppo e soprattutto non si ferma a riflettere che non tutti hanno modo di arrivare ad opere "di nicchia"...E allora meno male che c'è il mainstream!

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  7. Concordo con te mio caro, il,pericolo che ciò che leggiamo o che guardiamo non ci influenzi troppo. Ma lo scoprire nuove fonti di informazione è per me essenziale. Poi a noi la scelta.
    Abbraccio serale

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  8. Auguroni di cuore Pirk :)

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