venerdì 20 marzo 2015

Le mie letture fumettistiche degli ultimi mesi:

Ho colpevolmente lasciato questo blog ad accumulare polvere, ma la voglia di scrivere in questo periodo è stata uccel di bosco ed il tempo non mi è stato amico.
Comunque mi sono reso conto che è molto che non parlo di fumetti, ed è strano visto che negli ultimi mesi sono stati protagonisti di buona parte delle mie letture.
Rimedio in parte con questo post, sperando di non risultare troppo prolisso:

Partiamo con la miniserie Spider Man - Il Regno scritta e disegnata da Kaare Andrews.
Erano almeno dieci anni che non leggevo una storia dell'arrampicamuri.
E cos'è che mi ha convinto dopo più di dieci anni a rileggere una storia del ragno?
Il prezzo e il tam tam su internet.
A cui va anche ad aggiungersi il fattore chiave di essere una storia fuori continuity e quindi fruibile anche a chi come me, non legge storie del tessiragnatele da anni.
La storia è ambientata in un futuro alternativo in cui Peter è un vecchio cinico, depresso e solitario che vive in una New York totalitaristica che ha bandito gli eroi in maschera.
Evidente l'omaggio al Ritorno Del Cavaliere Oscuro di Miller e molti i rimandi ad altre opere che trattano tematiche eversive dal punto di vista supereroistico, ma pur non aggiungendo nulla di nuovo al genere, risulta comunque intrigante e coinvolgente.
Molto apprezzabili in particolare le versioni futuristiche dei Sinistri Sei e di Venom.
Il comparto grafico è curato dallo stesso Andrews, che forse non sarà graficamente nelle mie corde, ma il cui stile ben si adatta ai toni tetri ed oscuri della narrazione.
Certo, siamo lontani dalle storie di Jean Marc De Matteis che riusciva a psicanalizzare l'uomo dietro la maschera del ragno come nessuno, ma devo dire che quello di Kaare Andrews è un buon lavoro e poi costa solo 6,50 €.

Sempre griffata Marvel ho recuperato la miniserie X-Men - Magneto: Testamento.
Scritta da Greg Pack e disegnata dal nostrano Carmine Di Giandomenico, ci viene narrata la storia passata di Max Eisenhardt, l'uomo che in futuro diventerà Magneto, il villain più controverso e carismatico degli X-Men.
Già Claremont e gli altri X-writer avevano accennato al passato triste e burrascoso di Magneto, ricordo in tal senso una bellissima mini di poche ma intense pagine firmate Claremont / Bolton, ma è toccato a Greg Pack narrarci in maniera precisa e dettagliata gli eventi luttuosi e drammatici che hanno portato successivamente Magneto ad indossare i panni dell'antitesi del sogno di convivenza pacifica tra umani e mutanti di  Charles Xavier.
Se non fosse stato per il titolo, avrei fatto fatica a considerare questa novel come un prodotto Marvel.
Non ci sono mutanti e non ci sono supereroi in corso d'opera, c'è spazio solo per l'odio razziale e l'orrore di un popolo verso un altro popolo.
E' apprezzabile, quantunque controverso, il modo reale e poco supereroistico in cui viene narrato un tema a rischio retorica come l'Olocausto.
L'unico accenno ai poteri di Magneto, infatti, è di natura inconscia.
Certo, in un contesto Marvelliano pieni di superesseri e mutanti assortiti, lo sterminio degli ebrei assume contorni quantomeno discutibili.
Possibile che in tutta la popolazione non ci fossero mutanti o altri superesseri?
Ma lasciamo perdere, credo che la storia vada contestualizzata, quindi lasciamo scivolare via dubbi e perplessità.
A me questa mini è piaciuta molto.
Ho apprezzato tantissimo i cenni storici ben inseriti nella narrazione e il modo in cui Pack ha fuso il passato di Magneto con una vicenda reale e terrificante come le persecuzioni naziste.
Ottime le matite di Di Giandomenico, che forse inizialmente ha avuto qualche problema fisiognomico con il piccolo Max che appare ( a me) più grande di quel che è, ma che per il resto fa egregiamente il suo dovere.
La scena con quella selva di occhiali ammucchiati in un angolo, ancora mi tormenta.
Mini molto bella, ed è un bene che alla Marvel ogni tanto se ne escano con storie del genere.

Restando in orbita Marvel ed X-Men, mi sono messo a recuperare due numeri storici della collana degli Incredibili X-Men che mi mancavano.
Ho notato che su Ebay gli albi costavano pochissimo e mi sono buttato su due dei numeri più importanti della storia editoriale degli uomini x.
Il numero 12 con il bellissimo Vitamorte di Claremont / Windsor Smith e il numero 17 de Il Processo di Magneto.
Mammia mia, che storie!
Ma quanto cazzo erano belli gli X-Men di Claremont?
Vitamorte è una storia pazzesca.
Vabbe', io faccio poco testo poiché adoravo la Tempesta senza poteri e con la cresta alla moicana, ma in queste 40 pagine di storia Ororo assume dei contorni ancora più vividi.
È una storia di debolezza e di accettazione di sé, la storia di una donna che non è più una Dea, ma che si riscopre umana e fragile.
Probabilmente una delle più belle storie degli X-Men di tutti i tempi.
" C'era una donna che sapeva volare..."

Il Processo di Magneto invece tocca invece corde molto più ideologiche e discutibili.
Un Magneto redento sceglie di consegnarsi alla giustizia e di venire processato per i suoi crimini, in quello che sembra un processo già scritto.
Coadiuvato dai disegni di un acerbissimo John Romita Jr., il Processo Di Magneto è un volume fondamentale nella cronologia de Gli Incredibili X-Men e che come tale non poteva mancare nella mia libreria.
Peccato che il percorso revisionistico della figura di Magneto, all'epoca fu sfruttato malissimo dalla Marvel.
Resta comunque una storia molto interessante e che invoglia alla riflessione riguardo temi come giustizia e pregiudizio.






Appena ho saputo che Neil Gaiman avrebbe rimesso mano al fumetto che lo ha reso famoso anche al di fuori della cerchia fumettistica, non stavo più nella pelle.
Sandman è sempre stato il mio fumetto preferito in assoluto, grazie al lirismo dei testi e all'infinita cultura mitologica del mondo fantasy di Neil, che rendono le storie del signore dei sogni qualcosa di fottutamente vicino ad un'esperienza.
In Sandman Overture, Gaiman conferma di non aver perso il suo tocco, ma buona parte del merito va anche ai disegni di un J.H.Williams III in stato di grazia.
Purtroppo l'albo è piuttosto striminzito e non ha una vera e propria data d'uscita.
Ad oggi sono usciti soltanto due numeri e non ho ancora capito se è trimestrale, quadrimestrale od esca ad minchiam.
Però le 22 pagine di fumetto ispirano soltanto una onomatopea: wow e strawow!
Sandman è uno di quei fumetti che non dovrebbero mancare nella libreria di nessuno e Overture è l'occasione ideale da cui partire, visto che a tutti gli effetti rappresenta il prequel dell'opera omnia di Neil.
Non vedo l'ora escano i restanti quattro numeri.

The Walking Dead è il mio fumetto della domenica.
Lo gusto giusto quella mezz'oretta, lo ripongo nella sua mensoletta e poi arrivederci al mese prossimo.
Detto così potrebbe sembrare che non lo apprezzi, invece è un fumetto che mi piace molto, soprattutto per quel che concerne l'introspezione psicologica dei personaggi, sempre ben congegnati da Robert Kirkman.
Il problema di questa serie ( problema solo mio s'intende, parliamo di un fumetto che a livello globale vende tantissimo), è che è diventata troppo schematica per i miei gusti.
Mi sta bene che il tema della sopravvivenza sia fondamentale nel fumetto e mi intriga il percorso on the road dei protagonisti che li vede alla continua ricerca di un posto più sicuro dove stare.
Direi che è giusto e naturale.
Gli Zombie fanno ormai solo da corollario ed il vero problema sono le relazioni umane con altri gruppi di sopravvissuti.
Però è come un cane che si morde la coda perché ciò che mi piace mi comincia anche a stufare.
La serie viaggia verso uno schema fisso e fin troppo strutturale.
Si va in un posto, si montano le tende, fino all'arrivo dello zombie e del sopravvissuto sempre più cazzuto e sopra le righe che vuole farti il culo.
Sembra che questa serie abbia necessariamente bisogno di una sorta di boss di fine livello, manco stessimo parlando di un videogame.
Prima c'era il Governatore, ora Negan.
Che due palle!
E' una serie che ormai gioca più sulla violenza e l'impatto che sulla trama in sé.
Ma come ho detto all'inizio è un problema tutto mio, in quanto faccio ormai fatica a seguire storie destinate a girare intorno agli stessi schemi.
Quando ho comprato il primo numero non pensavo di arrivare al numero 29, probabilmente farò gli stessi discorsi anche quando arriverò al numero 50, chi può dirlo. :-P

Tornando agli acquisti online, mi sono messo in testa di provare a recuperare tutti i numeri di Preacher della Planeta De Agostini.
Per adesso sono riuscito a recuperare sette dei diciotto numeri che compongono la serie firmata da Garth Ennis e Steve Dillon e conto di recuperare tutti gli altri volumi.
Ero già in possesso dei primi due numeri da parecchio tempo, purtroppo però la concomitanza di uscite con il Sandman di Gaiman, mi impose all'epoca una drastica scelta e fui costretto a sospenderla.
Avevo pensato di riprenderla appena si fosse concluso Sandman, ma il fallimento della Planeta sconvolse i miei piani.
La serie è comunque rimasta sempre nei miei pensieri e conto di recuperarne tutti i numeri al più presto, visto che la prosa accattivante, bastarda e sopra le righe di Garth Ennis mi fa impazzire.
Conto di parlarne più approfonditamente appena metto le mani sugli altri numeri che mi mancano.


Insieme all'ultimo numero di The Walkind Dead ho visto Outcast al prezzo di lancio di 1 Euro e l'ho preso praticamente a scatola chiusa.
Dovrebbe trattarsi di un fumetto horror che si ispira all'Esorcista, visto che si parla di possessioni demoniache.
Il prezzo e la presenza ai testi di Kirkman invogliano quantomeno a vedere com'è.




12 commenti:

  1. Bene !!! Mi fa piacere che hai ricominciato a leggere tutti questi fumetti ! Continua così !!!!
    Di questi ho letto solo quello di Spidey ( che a me è piaciuto molto, anche per i disegni ), cmq ho sentito parlare molto bene anche di tutti gli altri che hai recensito, per cui hai fatto sicuramente degli ottimi affari ! ;-)

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    1. Ho già in programma altri recuperi ( altri vecchi numeri degli X-Men e di Preacher in primis). :-)

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  2. Dai ancora un poco di fiducia a The Walking Dead, vedrai che il ciclo di Guerra Totale, cioè quello che comincia proprio con l'entrata in scena di Negan ti sorprenderà positivamente.

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    1. Il fumetto ancora mi piace molto, soprattutto per quel che concerne la psicologia dei personaggi, quindi aspetterò il ciclo con piacere e fiducia.
      Però per adesso, il ciclo con Negan come Villain non mi sta piacendo granché.
      Spero che come dici tu mi sorprenda. :-)

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  3. Hai letto davvero molte cose.
    Outcast ne stanno parlando davvero tutti... io ancora non l'ho preso, ma non so nemmeno se possa essere il mio genere.

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    1. Il primo numero è piuttosto buono.
      Le sottotrame invogliano al proseguimento, quindi penso che costa poco meno di un caffè, vada almeno provato.:-)
      Però se non ti piace l'horror, come mi pare di ricordare, ti direi di lasciar perdere.

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  4. Sinceramente non sono una gande intenditrice di fumetti,ma me li hai descritti così bene caro Pirkaf, che qualcuno di loro vale la pena di leggerlo !
    Una buona serata e un abbraccio influenzato!

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  5. Preacher è un capolavoro, l'ho scoperta ormai dieci anni fa e me ne sono innamorata perdutamente. I volumetti li ho tutti in inglese, ovviamente, visto che la storia editoriale italiana dal momento in cui mi ci ero impallata io era a dir poco da bestemmia. E poi va letto in lingua originale, anche solo per Cassidy, punto.
    La miniserie Magneto voglio recuperarla, visto che ne parli così bene.
    Quanto a Claremont, le sue X-Storie dell'epoca erano bellissime, hai ragione; ogni tanto provano a riesumarlo affidandogli qualche speciale ma ha uno stile vetusto che rende le sue storie recenti pesantissime (si veda la nuova serie Nightcrawler, sembra residuato bellico...).
    Outcast invece ce l'ho ancora lì da leggere quindi sospendo il giudizio.

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    1. Già, Preacher ha una vita editoriale quantomeno travagliata, per fortuna per quel che concerne l'usato si trova facilmente.
      Certo, non capisco perché alcuni numeri costino un botto mentre altri praticamente mi sono costati a 1 Euro.
      Vai a capire, le leggi della domanda e dell'offerta.
      Cassidy è meraviglioso, certamente il personaggio migliore della serie insieme a Faccia di Culo. :-)
      Outcast è la dimostrazione che Kirkman è un autore capace che sa il fatto suo.
      Storia furba, che grazie alle sottotrame ben inserite nella narrazione, invoglia al proseguimento.
      Claremont era fantastico, dico era perché dopo che è andato via la prima volta, non è stato più lo stesso, nemmeno quando è tornato. :-(

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  6. di fumetti non ne so una fava...
    però almeno qualche titolo non mi è del tutto sconosciuto...
    gli x-man
    spiderman

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    1. Ormai con tutti questi film dei supereroi che escono al cinema, è più difficile non conoscerli. :-)

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