Manco da tanto ma non da troppo.
10 giorni non sono tanti, ma possono succedere tante cose in 10 giorni.
Quando vivi la quotidianità, il tempo passa senza che tu te ne accorga, quando la quotidianità viene a mancare o meglio quando è corrosa da tarli che non ti permettono di viverla, quei 12 giorni sembrano anni.
Per me il Blog non è mai stato un mezzo per cercare visualizzazioni e guadagni, non che li schiferei ovviamente, sia chiaro.
Ma non sono mai stato uno di quelli che fa a gara a chi recensisce prima un libro, un film o che inserisce pubblicità a fine di lucro.
Per me il Blog era un divertimento, adesso non è il momento per il divertimento.
Non sono sereno e quindi non posso continuare ad andare avanti come niente fosse.
Finché le cose nel mio piccolo pezzetto di mondo non si risolveranno, qui non scriverò più.
Potrebbero passare giorni come settimane o mesi.
Mi auguro siano giorni.
A dirla tutta sarebbe meglio fossero ore,minuti,secondi.
Sto vivendo una vita di merda, ma comunque me la tengo stretta.
E' puzzolente, scivolosa, ma comunque vita.
Questo non vuole essere un epitaffio ma un arrivederci.
Continuerò ad esistere nella comunità virtuale, a lurkare, visitare,leggere blog, informarmi, commentare.
Ho bisogno di distrarmi perché il tempo ce l' ho, è la tranquillità che mi manca.
E' strano, ti lamenti delle abitudini, della noia, anche delle persone che ti circondano a volte, e poi basta un attimo per arrivare a rimpiangerle.
Anelo a quella certezza, quella normalità fatta di bieche abitudini.
C' erano due cose che mi ero ripromesso di non fare mai più qui sul Blog:
parlare di cose troppo intime e personali e parlare di calcio.
Se sono arrivato a parlare della prima è perché ritengo giusto spiegare la mia assenza.
Questa cosa mi costa, perché non sono uno di quelli che ama parlare di sé, ma uno che ama parlare dentro di sé.
Ne parlo anche un po' per esorcizzare la cosa, magari scrivendo che mancherò per un po' la vita si fa beffe di me e mi fa tornare subito, io me lo auguro.
Vorrei poter tornare ad essere sereno e tranquillo anche domani o tra poche ore, non vivere con l' ansia di sapere o non sapere, non tormentarmi le unghie e le mani.
Potevo scomparire e non dire nulla, tanto sarebbero in pochi ad accorgersene.
Però è giusto salutare chiunque sia passato da qui e chiunque passerà, non voglio essere uno di quelli che smette di colpo senza preoccuparsi di niente e di nessuno.
Lo trovo una mancanza di rispetto.
Quindi lascio questo saluto che esce dritto dritto dal mio universo narrativo preferito, quello della Torre Nera di Stephen King:
Lunghi giorni e piacevoli notti.
10 giorni non sono tanti, ma possono succedere tante cose in 10 giorni.
Quando vivi la quotidianità, il tempo passa senza che tu te ne accorga, quando la quotidianità viene a mancare o meglio quando è corrosa da tarli che non ti permettono di viverla, quei 12 giorni sembrano anni.
Per me il Blog non è mai stato un mezzo per cercare visualizzazioni e guadagni, non che li schiferei ovviamente, sia chiaro.
Ma non sono mai stato uno di quelli che fa a gara a chi recensisce prima un libro, un film o che inserisce pubblicità a fine di lucro.
Per me il Blog era un divertimento, adesso non è il momento per il divertimento.
Non sono sereno e quindi non posso continuare ad andare avanti come niente fosse.
Finché le cose nel mio piccolo pezzetto di mondo non si risolveranno, qui non scriverò più.
Potrebbero passare giorni come settimane o mesi.
Mi auguro siano giorni.
A dirla tutta sarebbe meglio fossero ore,minuti,secondi.
Sto vivendo una vita di merda, ma comunque me la tengo stretta.
E' puzzolente, scivolosa, ma comunque vita.
Questo non vuole essere un epitaffio ma un arrivederci.
Continuerò ad esistere nella comunità virtuale, a lurkare, visitare,leggere blog, informarmi, commentare.
Ho bisogno di distrarmi perché il tempo ce l' ho, è la tranquillità che mi manca.
E' strano, ti lamenti delle abitudini, della noia, anche delle persone che ti circondano a volte, e poi basta un attimo per arrivare a rimpiangerle.
Anelo a quella certezza, quella normalità fatta di bieche abitudini.
C' erano due cose che mi ero ripromesso di non fare mai più qui sul Blog:
parlare di cose troppo intime e personali e parlare di calcio.
Se sono arrivato a parlare della prima è perché ritengo giusto spiegare la mia assenza.
Questa cosa mi costa, perché non sono uno di quelli che ama parlare di sé, ma uno che ama parlare dentro di sé.
Ne parlo anche un po' per esorcizzare la cosa, magari scrivendo che mancherò per un po' la vita si fa beffe di me e mi fa tornare subito, io me lo auguro.
Vorrei poter tornare ad essere sereno e tranquillo anche domani o tra poche ore, non vivere con l' ansia di sapere o non sapere, non tormentarmi le unghie e le mani.
Potevo scomparire e non dire nulla, tanto sarebbero in pochi ad accorgersene.
Però è giusto salutare chiunque sia passato da qui e chiunque passerà, non voglio essere uno di quelli che smette di colpo senza preoccuparsi di niente e di nessuno.
Lo trovo una mancanza di rispetto.
Quindi lascio questo saluto che esce dritto dritto dal mio universo narrativo preferito, quello della Torre Nera di Stephen King:
Lunghi giorni e piacevoli notti.