domenica 5 luglio 2020

Insomnia

" Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite.
   Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio."
   Emile Michel Cioran


No, Stephen King e Christopher Nolan non c'entrano nulla, sono stato io il protagonista di questa storia.
La settimana scorsa ho sofferto d'insonnia.
Ma mi era già capitato anche il mese scorso.
Ora spero non mi accada più.

Ero arrivato a temere la notte, a tremare, e non scherzo, quando si faceva l'ora di andare a letto.
Ero arrivato a piangere, persino.
Perché una cosa così naturale come il prendere sonno, mi era diventata per tre o quattro giorni estranea, ed irrazionalmente impossibile.
Ho avuto paura.

Allo stesso tempo sono arrivato a studiare questa sintomatologia ed ho scoperto quanto la debolezza mi cambi e mi renda diverso da ciò che sono normalmente.

Nella debolezza cerco compagnia, mentre quando sto bene sono schivo e solitario.
La normalità non mi dona, anzi agli occhi degli altri è probabile mi renda un po' misantropo.

Ho dato colpe ai pensieri, al computer, alla luce blu, sono arrivato a pensare di avere qualche malattia cerebrale o chissà cos'altro, ed ho dato colpe al mio cervello che anche di notte continuava a stare sveglio ed a partorire pensieri sconnessi.

Non so cos'era, ma so che è stato brutto scoprirsi così deboli ed impotenti.
Sentire la stanchezza, ma non riuscire a porne rimedio.

Vivere il giorno come uno zombi, con gli occhi che mi si chiudevano davanti ad un libro, allo schermo di un monitor o della tv, ma che non ti facevano prendere sonno lo stesso.

Non so cos'è stato, ma voglio ricordarmene, ed è per questo che ho scritto questo post.

Voglio ricordare ciò che ho passato, i pensieri che ho pensato, l'oblio del non sonno, il battere incessante dell'orologio.

Voglio ricordare le tre del mattino citate da Fitzgerald.
E soprattutto voglio dire ad Emile che ha ragione alla grande.
Le notti in cui non dormi non le dimentichi più.


Alla prossima!



14 commenti:

  1. Io dai tempi dell'università ho dei periodi in cui soffro d'insonnia. A volte ho difficoltà ad addormentarmi, altre mi sveglio diverse volte (le peggiori anche 4-5 per notte), altre faccio sogni che poi mi tengono nel dormiveglia.
    Ricordo una volta al quarto anno di università che un mio compagno di corso notò le terrificanti occhiaie che avevo. Ci sono volte che il sonno tarda ad arrivare e sto lì a fissare il soffitto pensando alle cose che non vanno. Poi quelle volte che metto la sveglia perché devo alzarmi presto per andare da qualche parte per lavoro, e il cervello si tiene attivo, svegliandomi più volte prima della sveglia, che a quel punto è inutile. Poi il caldo estivo ci si mette, i postumi di una malattia ormai guarita che mi ha rivoluzionato in peggio il metabolismo, mi ha portato a sopportare meno il caldo, e a rendermi difficili le notti estive. Negli ultimi giorni ho dormito male, svegliandomi più volte.
    Anche i rumori tendono a tenermi sveglio, ho bisogno di silenzio. Non parliamo poi dello stress...

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    1. Tutte cose che ho vissuto anch'io.
      Pensa che spesso arrivo al mattino e non sono nemmeno convinto se ho dormito o meno, perché certe volte è talmente labile il confine tra l'essere sveglio ed il dormiveglia che manco me ne accorgo.
      Certe volte mi convinco che ho dormito solo grazie ai sogni.

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  2. L'insonnia è una cosa che mi spaventa molto. Nella vita ci sono momenti in cui possono arrivare grosse preoccupazione, pensieri, quindi togliere quella cosa naturale e fortificante che è il sonno..
    Da piccolo mi ricordo quando leggevo le storie sull'insonnia in Topolino..mi davano sempre molta ansia, perché a volte quando andavo a letto, non prendevo sonno subito..e allora iniziavo a contare le pecore..ma non funzionava.
    Spero comunque che nel tuo caso si sia trattato di un disturbo passeggero. Non esitare a chiedere l'aiuto di un medico.

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  3. Ti capisco, l'insonnia è una brutta bestia! Ci sono passato più e più volte.

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    1. E, mannaggia.
      A me era capitato solo una volta parecchi anni fa, ma lì ci furono motivazioni precise.
      Questa volta mi è successo due volte in due mesi, quindi mi sono un po' spaventato.

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  4. Aggiungo un'altra citazione da un vecchio film con Tony Servillo di cui non ricordo il nome: il film non valeva quanto il fatto che il protagonista soffrisse d'insonnia. E raccontava che tutti lo "invidiavano" perché così aveva più tempo per fare cose, quando in realtà l'unica cosa che vorrebbe fare un insonne è dormire.
    Ricordo con stupore come da ragazzino invocassi l'insonnia, attendessi con ansia quel mio svegliarmi d'un tratto di notte senza più riaddormentarmi, così da passare tutto quel "tempo in più" a fantasticare e a creare storie: non so come facessi poi ad affrontare la giornata, ma essendo giovane magari avevo più energie. Ora il sonno è un cristallo così fragile e delicato che va protetto e maneggiato con cure infinite.
    Ti capisco benissimo e mi spiace per questi giorni terribili che hai vissuto, e quell'«oblio del non sonno» che così perfettamente definisci è davvero terribile: è puro pensiero negativo che ti invade, tempo male impiegato che pesa poi sul tempo della veglia.
    A volte poi mi succede di avere la sensazione di non aver dormito, avendo avuto molte difficoltà, ma sono innegabili dei ricordi tipici del sogno: ho quindi le prove di aver dormito ma senza il riposo che questo comporta, anzi con il fardello dell'insonnia, anche se invece non c'è stata.
    Ci sarà un motivo se la privazione del sonno è considerata fra le più terribili torture disumane che esistano.

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    1. Io non riuscirei ad essere come Servillo.
      Mi hanno consigliato di fare altro quando non riesco a dormire, ma non ci riesco.
      In quei momenti vorrei solo dormire e non alzarmi, prendere un libro o accendere la tv o anche solo farmi una tisana.
      E quindi passo il tempo nella speranza di prendere il sonno.
      Spero sia stata solo una fase transitoria.

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  5. Ciao Pirkaf! Io dormo poco da sempre, anche da piccolo passavo le notti sveglio, per la grande gioia dei miei genitori! Da un po' di anni l' insonnia mi fa compagnia, proprio in questi giorni riesco a dormire dalle tre alle sette, e addormentarsi è davvero difficile! Non è una condizione piacevole, e non ci si convive bene...

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    1. Anch'io tendo a prendere sonno tardi ed a dormire poco, ma ho cominciato a spaventarmi quando non riuscivo ad addormentarmi proprio più.
      Per fortuna sono cicli brevi, e chi può dirlo, magari non mi ricapiterà più.

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  6. Brutta bestia. Io ne ho mai sofferto davvero (una notte senza sonno non è insonnia), ma a mia moglie capita, arrivando a passare, appunto, anche 3 giorni senza chiudere occhio. Quindi so bene di cosa parli.

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    1. Eh, già.
      Diciamo che non è proprio il massimo. XD

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  7. Ti dirò una cosa controcorrente: soffro periodicamente di insonnia dal 2006 e in questi quattordici anni mi ci sono abituato e ora ci convivo, non dico bene, ma in modo più che tollerabile. Non credere a chi sostiene che "è necessario dormire almeno 8 ore per notte!". Ognun* ha i propri ritmi (ricordiamoci sempre che Andreotti ha dormito per 60 anni non più di tre ore per notte...e vi sembrava poco lucido? E' vero che lui era un'entità del Male incarnato, ma era pur sempre umano!) e c'è chi con tre/quattro ore di sonno per notte se la cava egregiamente. Importante sarebbe non rigirarsi nel letto, ma alzarsi e fare qualcosa di piacevole (chi ha detto leggere? Ah già. io!).
    ...e comunque io credevo fosse un post sul libro di Stephen King, accidenti... :)))
    Un forte, forte abbraccio.

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    1. Sei sempre troppo gentile, Orlando!
      Diciamo che anch'io ho imparato a conviverci e quindi sto cercando di viverla serenamente.

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