lunedì 6 aprile 2020

Il Grande Cielo - A.B. Guthrie Jr.

" Il mondo mi assale come un mare" disse " una collina e poi un vuoto che mi rotola sotto i piedi, cercando di rovesciarmi"

Si ritorna al west, alla vita di frontiera, ai bivacchi solitari, tra le braccia di una squaw, tra bisonti e lupi, tra caccia alle pelli di castoro, ed ai sentieri impervi e scoscesi di montagna.
Si ritorna ai grandi paesaggi americani, tra gli indiani a caccia di scalpi, fino alle compagnie francesi e inglesi di pellicce.
Un crocevia prima dell'avvento di colonizzatori senza scrupoli.
Un grande spaccato di storia americana del primo ottocento.
Dove spesso i contenziosi si risolvevano a colpi di fucile.


Il Grande Cielo è tutto questo ed anche di più.
Strutturato in più archi temporali, questo libro è di facile immersione, ma pesante ed irto, da risultare impegnativo.
Però ripaga, eccome se ripaga.

Via di sinossi:

"Invecchiando, cominciava a sentire le cose in un modo diverso. Gli piacevano ancora vedere le colline e percorrere i fiumi, ma la metà del piacere era nel ricordare. Dopo che c'eri stato, un luogo non era più soltanto un posto qualsiasi. Si aggiungevano il tempo che ci avevi passato, le cose che avevi pensato, le persone con cui avevi bevuto. C'era un tempo iniziale e il posto in sé, e poi c'erano lo stesso luogo, il tempo e l'uomo che eri stato, tutti mescolati insieme, uno con l'altro".

La sinossi è molto suggestiva, ma spiega poco limitandosi a citare una delle più belle riflessioni del romanzo.

Al di là della mole di episodi, la trama è abbastanza semplice:
Seguiamo il percorso di vita di un giovanissimo Boone Caudill ancora capace di provare emozioni ed empatia fino all'inevitabile nostalgia di casa in seguito alla sua fuga, fino alla sua trasformazione in una figura complessa e sempre più enigmatica smussata dal suo candore dalla vita selvaggia e faticosa di montagna.
Dapprima viaggiatore solitario, poi aggregato ad una compagnia che commercia pellicce, fino alla sua ossessione per una giovanissima indiana che lo porterà a vivere e comprendere altri modi di vivere e punti di vista.
Un personaggio con cui in corso d'opera diventerà sempre più difficile empatizzare.
La storia è suddivisa in almeno cinque/sei macro capitoli sulla sua vita e le sue avventure.
Spesso accompagnato da altri due pellegrini con cui incrocia il cammino, Dick Summers e Jim Deakins, due personaggi che chiamare comprimari è riduttivo.
Dick Summers con la sua esperienza, con il suo sentire il peso dell'età, e con le sue riflessioni, è per me il miglior personaggio del libro.

Dire di più su questa splendida avventura sarebbe un delitto.
Il Grande Cielo è un romanzo rude, ma onesto.
Una storia monumentale, in cui percepisci la fatica, la fame, la gioia del nutrimento e della caccia, del rispetto, ma anche di umani che la montagna trasfigura fino alla loro essenza, e non saranno mai più gli stessi.
E dove il fiume Missouri con le sue acque torbide ci ri-catapulta tra i cuori di tenebra.

Dio, come adoro queste storie, e come ho imparato ad amare le lande sconfinate della frontiera.

Il Grande Cielo è parte di una saga in sei volumi, ed il secondo a Guthrie è valso persino il premio Pulitzer.
E' inutile affermare che presto o tardi conto di leggere gli altri volumi, o almeno quelli che sono stati tradotti in italiano.

Un'opera maestosa che merita di essere letta e riletta.
Sarò stato fortunato ad aver scelto finora il meglio del meglio, ma il western mi sta dando parecchie emozioni.


Alla prossima!









19 commenti:

  1. Questo me lo segno, i racconti western di Leonard li hai letti?

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    1. Immagino tu ti riferisca ad Elmore Leonard?
      Se è lui no, quindi vado subito ad informarmi!

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  2. Di western ho letto pochissimo, giusto qualche racconto scritto da Richard Matheson, non è un genere che mi abbia mai attirato.
    Al momento sto rileggendo Le Pietre Magiche di Shannara, che ho in casa da più di vent'anni.

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    1. Di Shannara ho letto solo il primo, anche se ricordo che tutti mi spronavano ad andare avanti perché Brooks aveva dato il meglio con i volumi successivi, ma non ho mai trovato le giuste motivazioni a proseguire.

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    2. Io ero arrivato fino al settimo, poi non ne potevo davvero più.

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  3. Sembrano Tex e i suoi pards!
    Comunque, francamente non so se possa essere un libro per me, specie ora che cerco cose poco impegnative.
    Ma non male l'idea di vari archi temporali per raccontare una vita.

    Moz-

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    1. Eh sì, ma una parte di vita, perché il volume non è conclusivo per quel che concerne il personaggio principale.
      Secondo me, ad un appassionato di Tex piacerebbe sicuramente.

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  4. In effetti, riprendendo ciò che dice Marco, credo che per il western il mezzo più ideale rimanga il film o al massimo il fumetto. Sensazione personale.
    Poi dipende molto dall'abilità dell'autore nelle descrizioni, perché il western dipende molto dai "paesaggi" e dagli "scenari", diversamente magari da un romanzo ambientato in tempi moderni, dove è più facile magari immedesimarsi.

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    1. Alcuni dei più grandi capolavori della letteratura sono Western.
      Capisco il tuo punto di vista, ma molto spesso il cinema sminuisce un po' la complessità dei personaggi, che nei film sono prigionieri di ruoli ben definiti, mentre nei romanzi il confine tra bene e male è molto più approfondito.
      Comunque è un genere che anch'io ( soprattutto da piccolo ) ho amato tantissimo nel cinema, e che fino a poco tempo fa, mai avrei pensato potesse interessarmi anche in forma letteraria.

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  5. Adoro anche io le storie di frontiera.
    Questo libro però è troppo impegnativo per uno come me che legge poco.
    Sono certo che mi catturerebbe all'inizio ma poi inizierei a perdermi, soprattutto per la lunghezza.

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    1. Non è eccessivamente lungo, saranno 460 pagine o giù di lì.
      Di sicuro è un po' impegnativo, ma ripaga molto.

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    2. Hai detto niente, per uno pigro come me 😆

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  6. Apprezzo molto anche io le storie della frontiera, non conoscevo il libro in questione però proverò ad approfondire.

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    1. E' un libro splendido, ma è un mio parere personale.

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  7. Complimenti per il tuo blog! Ti seguo!

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  8. Se è una "storia monumentale" me la segno! E' sempre un piacere passare dalle tue parti.

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