giovedì 18 gennaio 2018

Stephen King Non Mi Piace Più?!

Era un po' che volevo fare questo post, ma poi mi sono risposto che non sarebbe stato corretto scriverlo senza prima aver letto l'ultima fatica di Stephen King, che aspettava pazientemente il suo turno nel mio divano da lettura, mentre io gli preferivo senza ritegno alcuno altra roba da leggere.
Sleeping Beauties che Stephen King ha scritto a quattro mani con suo figlio Owen, è un romanzo solido e corposo, una storia corale che intrattiene a dovere e che tutto sommato mi ha divertito.
Ciò non toglie che mi ha trasmesso però molto poco.
Il fatto di essere una storia corale, forse rende molti dei personaggi piuttosto ermetici ed è un tantinello troppo femminista per i miei gusti.
Sembra una fusione de La Bella Addormentata Del Bosco e Orange Is The New Black in salsa horror.
Come in molte sue opere, ci si gusta più la partenza ed il viaggio, che l'arrivo.
Mi hanno lasciato sconcertato alcune delle motivazioni della storia e le generalizzazioni sull'universo maschile, ma non sono qui a parlare di questo.
Sleeping Beauties è certamente una lettura che non rimpiango, ma che non ha mutato minimamente il disagio che attenua il vecchio fan del Re che è in me.

Ebbene, il post è forse un po' drastico e provocatorio, ma parte da una riflessione veritiera, che è quella che io non mi emoziono più con quello che ho sempre considerato il mio scrittore preferito e colui a cui sono più affezionato.
Ho parlato innumerevoli volte di quanto il Re sia stato fondamentale nella mia carriera da lettore.
E' stato il mio battesimo del fuoco, il primo amore, ed anche colui che non ha avuto paura a farmi conoscere altri scrittori dopo di lui.
Prima di lui ci furono altre letture e altre storie, ma troppo fugaci per trasmettermi vizio ed emozioni.
Poi ci fu King, e fu vita, storie, emozioni.
Poi ho scoperto altri autori e con il proseguo del tempo, mi sono accorto che mentre il mio amore per lui decresceva, quello per altri autori aumentava.
Non ho letto più i suoi romanzi con lo stesso interesse di prima e diciamolo chiaramente da Cell in poi, è diventato davvero difficile che io mi emozionassi e traessi piacere da un suo scritto.
In questi ultimi dieci/quindici anni le storie  " per me " meritevoli del Re, si contano sulle dita di una mano...delle tartarughe ninja o dei Simpson.
Questo non significa che io non tragga piacere dalle altre sue opere, ma che ai miei occhi siano poco più che intrattenimento.
Ecco, io non riesco ad avere tutto l'entusiasmo che leggo nelle pagine dedicate a King su Facebook, e giuro che lo vorrei.
Vorrei tornare a quando non riuscivo a staccarmi dalle pagine de L'Ombra Dello Scorpione nemmeno quando ero a tavola per il pranzo e la cena.
A quando leggevo a scuola di nascosto sotto il banco Ossessione, Pet Sematary, Le Notti Di Salem e L'occhio Del Male.
A quando nella brandina al militare leggevo IT con infinito trasporto.
A quando mi innamorai di Carol Gerber e Beverly Marsh.
Tutto il tempo passato a leggere la Torre Nera, al tatuaggio che mi sono fatto per via di quella lettura, che diede vita a un altro me.
Un me che fino ad allora si nutriva solo di fumetti, ma che poi ha iniziato a fagocitare libri su libri, senza smettere mai.
Al me che ricorda a memoria l'incipit de Il Corpo.

Steve, ti chiedo scusa, ti leggo ancora, e temo lo farò per sempre, ma non ti amo più.


31 commenti:

  1. Sono cambiati i tempi, siamo cambiati (cresciuti) noi lettori ed è cambiato King, quindi secondo me è normale che l'amore folle degli anni giovanili sia diventato un sentimento di affetto più tenue ma non meno solido... succede credo in tutte le coppie unite da un legame decennale XD
    Scherzi a parte, capisco quello che intendi: io continuo a leggere King ma l'ultimo suo romanzo che mi ha davvero conquistata è stato The Dome, seguito dalla trilogia di Mr. Mercedes, che ho divorato. Però non è più come una volta questo rapporto, hai ragione.

    Sleeping Beauty l'ho cominciato proprio in questi giorni. Incrocio le dita e aspetto Gwendy's Button Box :)

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    1. Voglio tornar ragazzino allora!
      Scherzi a parte, purtroppo so già che anch'io molto probabilmente comprerò Gwendy's Button Box concedendo a King tutte le ultime spiagge possibili ed inimmaginabili.

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  2. Ovviamente chi conosce bene le opere di King potrà darti un parere più qualificato. Io posso solo affrontare questo aspetto della vicenda: è vero, spesso cambia il contesto che accompagna la fruizione di un determinato 'prodotto', quindi magari questo 'prodotto' finisce per perdere forza, semplicemente perché muta il contesto. Oppure a volte cambiamo noi, quindi magari non siamo più suscettibili a quelle emozioni che prima fluivano più liberamente. Per cui torniamo al punto di partenza: bisognerebbe sentire altri esperti per capire se effettivamente le opere di King abbiano perso smalto.

    Ma potrebbe non risolvere da solo questa questione. "Ecco, io non riesco ad avere tutto l'entusiasmo che leggo nelle pagine dedicate a King su Facebook, e giuro che lo vorrei": spesso c'è chi non ha la tua stessa sincerità e capacità di riflessione e quindi si autoconvince che 'nulla è cambiato' :)

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    1. Guarda, sui gruppi c'è molta gente che lo sta scoprendo solo adesso e che probabilmente vivrà emozioni molto simili alle mie di un tempo.
      Ti dirò che li invidio, un po' come invidio i ragazzini che vanno ancora a scuola e la loro spensieratezza che a me non appartiene più.
      Poi ovviamente scavando a fondo c'è anche da considerare che l'approccio all'horror di King con il tempo è diventato molto più analitico, ma meno d'impatto.
      Per carità, i personaggi avranno più background, ma al quaglio quel che conta sono le emozioni, ed io quelle leggendolo le provo di meno.

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  3. Posso confessarti che di King ne ho letto uno solo e ho detto basta?
    Mi ero chiesta che senso aveva leggere e tenersi la strizza addosso per giorni 🤐

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    1. C'è sempre tempo per iniziare.
      La paura è uno dei sentimenti più primordiali ed è bella da guardare...specie quando non sei tu il protagonista. :-P
      Scherzi a parte, c'è di peggio in ogni telegiornale, se ci pensi bene.
      Nei libri e nei film horror almeno è fiction.

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  4. Eheh, sai che un post così non me lo aspettavo?
    Sei cresciuto, forse :p
    Guarda, che dire... io come te ho amato King alle medie e nei primi anni di liceo. Misery finito in una mattinata, IT letto sulla scia della miniserie, e così tanto altro sempre travolto dalla passione horror che mi portava a guardare con occhi brillanti *___* satanismo, esoterismo, cagate simili.
    Pure Dyd fa parte di questo.

    King poi non mi piacque più. Quando capii che alcuni film tratti dalle sue opere erano molto meglio dell'originale (guarda Stand by me, che pure sottoforma di racconto è eccelso) allora si incrinò qualcosa tra me e il Re.
    Un Re che è sempre troppo inutilmente prolisso, che inserisce sempre l'orrore reale quando poteva rendere di più se solo fosse suggerito.
    Ecco, sindrome che ha colpito Dylan Dog, con quel vizio di far vedere i mostri -che ovviamente più fai vedere MENO fanno paura, anzi depotenziano il resto-.

    Questo Belle Addormentate non l'ho letto, così come le sue ultime opere. Non ne sento la mancanza, così come non la sento di Dylan che ho mollato definitivamente.

    Moz-

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    1. Non sono cresciuto Miki, sono invecchiato io ed è invecchiato anche lui.
      Non abbiamo entrambi più la forza e l'entusiasmo di un tempo.
      Paradossalmente il King di oggi dovrebbe piacermi di più perché è molto più abile nella qualità della scrittura e molti dei personaggi hanno molta più tridimensionalità ( tranne nelle storie corali come questa ), ma secondo me, anche lui non ha più la forza e l'entusiasmo di un tempo.
      A me fa poco effetto, ma magari è un problema mio, chissà.

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  5. io ho cominciato a leggere insomnia, poi a causa del poco tempo che ho, l'ho messo da parte, prima o poi lo riprendo xD

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    1. In effetti Insomnia non è proprio il romanzo ideale con cui iniziare a leggere King.
      Pensa un po', io non lo inserirei nemmeno nei primi venti libri di King che mi sono piaciuti di più.

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  6. D'altronde quanti anni ha? 70? Spero non sia entrato nella fase calante della sua carriera.. Devo ammettere comunque la mia ignoranza in materia

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    1. Non credo che l'età pregiudichi una buona opera, magari però le scadenze potrebbero portarlo a curare meno la storia, ma sono tutte supposizioni.
      Io trovo che le sue storie non abbiano più la forza di un tempo, ma potrebbe benissimo essere un problema mio.
      O no.
      Chissà.

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  7. Capisco davvero cosa provi, anche se non sono un lettore di King.
    A me è capitato nella musica con i Blind Guardian.

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    1. Ecco, la musica è un buon esempio.
      A me succede che dopo un tot di album di un'artista, mi capita di stufarmi e guardarmi oltre, magari mi sta capitando lo stesso con Stephen.

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  8. Siamo cambiati noi, è cambiato lui, sono cambiati i tempi, il succo del discorso è questo.
    Forse hai semplicemente concluso una lunga fase della tua formazione di lettore.

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    1. Può darsi, ma lo dico con rimpianto, perché mi mancano molto le emozioni di un tempo.
      Purtroppo è la tara dell'invecchiamento, bisogna guardarsi allo specchio ed accettarsi.
      Nel caso del mio rapporto con King è quasi la stessa cosa, perché la riflessione è partita proprio mentre osservavo in libreria tutti i suoi romanzi che possiedo.

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  9. Anche io non riesco piu' a leggerlo. Credo di essermi fermato a Mucchio d'ossa come vero lettore.

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    1. Io lo leggo ancora, ma con molto meno trasporto di prima.
      Mucchio D'ossa comunque era un gran bel libro gotico, forse uno dei suoi libri più "impegnati" e forse anche quello in cui si denotavano i primi segnali del cambiamento di stile.

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  10. Come sai, io lo amo ancora, ma la chiusa del tuo post è da applausi.
    Sai cosa? Non mi piace che, un po' come Allen, debba uscire per forza in libreria una volta all'anno. Troppo a comando, troppo a tavolino. Che si prenda del tempo: il suo.

    Sleeping Beauties, invece, comprato a Torino a metà prezzo appena uscito (che gioia!), non l'ho ancora letto purtroppo.

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    1. Beato te.
      Io l'ho dovuto quasi pagare a prezzo pieno, ma poi la commessa è stata gentile a farmi lo stesso sconto che avrei trovato altrove, se avessi scelto una libreria multinazionale.
      Io dico che se ti è piaciuto The Dome ( che a me è parso uno dei pochi salvabili dell'ultima decade insieme a Revival ), Sleeping Beauties dovrebbe piacerti.
      Ma preparati ad un'opera in cui tutti gli uomini vengono quasi equiparati a Weinstein. :-P

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  11. Io ho letto tutto di lui (a parte La Torre Nera e i libri a firma Bachman) fino a "Misery". Poi ho giudicato conclusa la mia fase King. Mi è comunque successo molti anni dopo, era il 2000 e lavoravo in una libreria, di trovarmi tra le mani, durante il lavoro, una copia di "Cuori in Atlantide". Incuriosito dal titolo ho letto la prima pagina e dopo non sono più riuscito a fermarmi, al punto di diventare uno dei libri di King che più mi sono entrati nel cuore. Ho scoperto solo dopo che il primo racconto ha qualche punto di contatto con "La Torre Nera", ma me lo ero goduto appieno lo stesso. Perfino il film che ne è stato tratto, stroncato dalla critica, quasi mi commuove. Ho quindi ripreso a leggere King da allora? Nient'affatto, è tutto finito lì. "Cuori in Atlantide" è ora nella mia libreria, nello scaffale King, come un capitolato isolato e separato da tutti gli altri libri dello stesso scaffale da un intervallo di oltre due decenni. E tutto è successo così, all'apparenza senza un perché.

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    1. Cuori In Atlantide è uno dei miei libri preferiti di King.
      C'è da dire che le varie storie sono attaccate con lo sputo ed è innegabile ( specie le ultime ), ma le prime due in particolare mi hanno emozionato tantissimo.
      Mi innamorai perdutamente della " pasionaria " Carol Gerber, delle citazioni alla serie Tv Il Prigioniero e tutta la descrizione dell'era del Vietnam.
      Libro bellissimo!

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    2. Mi fa piacere sentire che anche secondo te l'istinto mi ha guidato verso un libro sopra la media tra quelli del Re.

      Mi sono anche accorto che una frase del mio primo commento contiene ben due refusi. Dovrebbe essere così:
      "...come un capitolo isolato e separato da tutti gli altri libri dello stesso scaffale da un intervallo di oltre un decennio." ("Misery" è del 1987)

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  12. Semplicemente si cresce, si cambia, lo fa sicuramente King ma probabilmente noi più di lui in qualità di lettori. Se dovessi ricondurre il mio amore per la lettura, quella indipendente fatta di scelte mie senza contare le imposizioni scolastiche, anche io ricondurrei tutto a King, a It a L'ombra dello scorpione, a La metà oscura, a Misery e ad altro ancora. Io l'abbandonai parecchio tempo fa, sia chiaro, se mi capita leggo ancora con piacere i suoi scritti, alcuni mi piacciono, altri mi deludono un poco, però come dicevo si cresce. Lo considero ancora, a differenza di molti, al di là dei generi, un grande scrittore. Certo, in seguito ho letto altro, Roth, Welsh, Foster Wallace, Easton Ellis, Ellroy ma anche la Austen, Dumas, Dostoevskij o De Lillo, McCarthy, McCourt, Auster, Dick, Frey, Hemingway, Lethem, Orwell, Bunker, insomma le prospettive si allargano un pochino. Pensa che ci fu un periodo in cui amavo leggere quelli che a tutti gli effetti sono scrittori, anche bravi se vuoi, ma di mera cassetta (o da supermercato se preferisci) come Follett o Grisham. Per fortuna si cambia. In ogni caso King per me resterà nel cuore e sempre un grande.

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    1. La tua chiosa finale la condivido, nel senso che Stephen King come scrittore io non lo discuterò mai.
      Credo di non essere più nella sua stessa lunghezza d'onda, ma per fortuna ogni tanto, ancora qualche graffio riesce a procurarmelo.
      Spero riesca anche con le prossime opere.
      Perché dopotutto certi amori a volte ritornano.

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  13. Quest'ultimo non l'ho ancora letto e probabilmente mai lo farò. Condivido sostanzialmente il tuo pensiero, anche se forse sono persino più categorico di te.
    Il libro più recente di King che mi abbia completamente soddisfatto è stato Scheletri. Colorado King mi ha fatto davvero incazzare, un appassionante romanzo gettato alle ortiche per la pigrizia di non volergli dare un finale. Doctor Sleep partiva da un'idea forte che è stata completamente buttata nel cesso, fino ad arrivare al dozzinale. Mr. Mercedes mi è piaciuto, ma non mi ha appassionato, non mi fatto venire voglia di leggere i seguiti.
    Io non credo che io e te siamo cambiati, siamo cresciuti e invecchiati, questo sì, e se King sfornasse un nuovo La metà oscura o Stand by Me o La zona morta, ce lo divoreremmo. Il problema è che ormai in lui se la vena non si è esaurita, si è spenta quella magia che lo caratterizzava. Molte delle sue storie sono ormai in fotocopia.

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    1. Dopo quasi 70 libri, qualche ripetizione può anche starci.
      Con il tempo secondo me è migliorato molto come elaborazione della storia e background dei personaggi, però allo stesso tempo invecchiando ha perso un po' di quella capacità di shockare il lettore, risultando talvolta prevedibile.
      Doctor Sleep personalmente lo annovero purtroppo tra i suoi romanzi più brutti in assoluto.

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  14. E successo anche a me , anche perchè si cambia e si ha voglia di leggere altre cose. Son tanti i fattori ..cmq. La Zona Morta ,il primo romanzo che lessi , del grande scrittore rimane uno dei più belli che abbia mai scritto . Ed anche ilm King che ho sempre preferito , ciao

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    1. La Zona Morta è uno dei miei primi King ed uno dei miei preferiti, gli sono molto affezionato.
      Grazie del commento!

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  15. Ma se rileggi oggi quei romanzi che allora ti apppassionavano, riprovi le stesse emozioni o comunque no?

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    1. Certo.
      Più che altro sono le sue pubblicazioni degli ultimi 10/15 anni a convincermi poco o nulla.

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