Dopo aver letto ed apprezzato oltremodo L'incubo Di Hill House, mi ero ripromesso di recuperare al più presto le altre opere di Shirley Jackson.
Il problema è che Adelphi, la casa editrice che ne detiene i diritti, vende le sue opere a caro prezzo.
Mi è toccato così mettere i romanzi di Shirley in whislist ed aspettare pazientemente sconti vari.
La pazienza da buona virtù qual è ha dato i suoi frutti, e La Lotteria è finito di getto nella mia libreria.
Parliamone:
La Lotteria è innanzitutto un libro di sole 80 pagine, nonché una raccolta di racconti.
L'edizione di Adelphi è ottima sotto quasi tutti i punti di vista e quel quasi è relativo soltanto agli 8.00 Euro di prezzo, che per un libro che si legge in un'oretta scarsa non è poco.
C'è da dire ad onor del vero, che il libro li varrebbe tutti, se non fosse però, che parliamo di opere già pubblicate precedentemente in altre edizioni e che quindi non è difficile trovare ad un prezzo inferiore.
Ed allora buttati su quelle, direte voi.
No, ho abbastanza pazienza e perseveranza per aspettare qualsiasi saldo e sconto poiché in termini di edizione gli Adelphi mi sembrano il prodotto migliore.
Comunque, usciamo fuori dal discorso economico e parliamo dei racconti ivi pubblicati nella raccolta, che son ben più interessanti.
Essi sono:
- La Lotteria
- Lo Sposo ( Demoni Amanti )
- Colloquio
- Il Fantoccio
La Lotteria è un racconto che qualsiasi cultore della narrativa dell'orrore dovrebbe conoscere.
Io stesso, pur avendolo letto solo adesso, purtroppo ne conoscevo a menadito trama e finale.
Dico purtroppo perché il vero valore di questo racconto di sole trenta pagine è relativo a quel finale incredibile ed agghiacciante.
Solo dopo aver letto quelle ultime pagine, salteranno all'occhio tutti quei dettagli e frasi sibilline, che la Jackson inserisce in un contesto che è quello di una semplice festa di paese.
Un racconto che è un capolavoro di atmosfera dalla prima all'ultima pagina.
Purtroppo qualsiasi dettaglio della trama sarebbe un enorme spoiler del finale, dico solo che è un racconto che vanta un gran numero di citazioni ed omaggi, primo tra tutti quello di Stephen King nelle ultime pagine de La Tempesta Del Secolo.
Demoni Amanti nell'edizione Mondadori si fregiava di essere il racconto che fungeva da titolo e copertina della raccolta.
Edizione che per inciso, vantava un maggiore numero di racconti rispetto a quest'ultima edizione Adelphi.
Il titolo del racconto ( qui ribattezzato Lo Sposo ), è la citazione di una ballata scozzese con protagonista il diavolo, che a prima vista sembra avere poca attinenza con questo racconto.
Dico sembra, poiché Lo Sposo è un racconto molto kafkiano in cui il disagio e la paranoia la fanno da padrone.
Una ragazza che dovrebbe sposarsi il giorno stesso non trova più il fidanzato da nessuna parte.
Alle sue domande la gente ha reazioni di scherno o apertamente ostili, per quella che fin dal principio appare una ricerca vana e velata dal mistero.
È un racconto molto subdolo e sottile, interpretabile in più modi, tanto che in corso d'opera si può dubitare della sanità mentale di tutti, protagonista compresa.
Sulla stessa falsariga anche i due racconti che chiudono la raccolta, dove il disagio umano appare indubbio protagonista, basta pensare che ne Il Fantoccio un uomo a cena in un ristorante con la compagna, preferisce parlare e discutere con la stessa usando il pupazzo da ventriloquo per i suoi numeri, suscitando la perplessità di tutti i commensali e motivo di frustrazione ed imbarazzo nella sua compagna.
Nel brevissimo Il Colloquio, una donna in preda all'agitazione prende appuntamento con un dottore, per fugare i suoi dubbi nei riguardi del marito, che a suo dire mostra evidenti segni di instabilità mentale.
La conversazione lascerà adito ai nostri di dubbi, sulla sanità della stessa, del marito, e perché no, anche dello stesso dottore.
È il dubbio il principale protagonista dei tre racconti finali.
Shirley Jackson sembra giocare con il lettore insinuando nelle menti di chi legge, l'insanità mentale anche nella più bella delle giornate di sole e nel più semplice gesto di quotidianità.
La Lotteria è un piccolo libro che regala grandi emozioni e si rivela una lettura breve ma intensa.
Forse gli ultimi due racconti non sono all'altezza dei due iniziali, ma qui si entra nel novero dei miei gusti personali e della soggettività.
Parlandone oggettivamente non posso che consigliarne la lettura senza riserve.
Io ho già prontamente inserito in lista anche gli altri romanzi di Shirley Jackson, ovvero, Lizzie ed Abbiamo Sempre Vissuto Nel Castello.
Giusto il tempo di trovarli ad un prezzo consono e saranno miei.
Alla prossima!
Il problema è che Adelphi, la casa editrice che ne detiene i diritti, vende le sue opere a caro prezzo.
Mi è toccato così mettere i romanzi di Shirley in whislist ed aspettare pazientemente sconti vari.
La pazienza da buona virtù qual è ha dato i suoi frutti, e La Lotteria è finito di getto nella mia libreria.
Parliamone:
La Lotteria è innanzitutto un libro di sole 80 pagine, nonché una raccolta di racconti.
L'edizione di Adelphi è ottima sotto quasi tutti i punti di vista e quel quasi è relativo soltanto agli 8.00 Euro di prezzo, che per un libro che si legge in un'oretta scarsa non è poco.
C'è da dire ad onor del vero, che il libro li varrebbe tutti, se non fosse però, che parliamo di opere già pubblicate precedentemente in altre edizioni e che quindi non è difficile trovare ad un prezzo inferiore.
Ed allora buttati su quelle, direte voi.
No, ho abbastanza pazienza e perseveranza per aspettare qualsiasi saldo e sconto poiché in termini di edizione gli Adelphi mi sembrano il prodotto migliore.
Comunque, usciamo fuori dal discorso economico e parliamo dei racconti ivi pubblicati nella raccolta, che son ben più interessanti.
Essi sono:
- La Lotteria
- Lo Sposo ( Demoni Amanti )
- Colloquio
- Il Fantoccio
La Lotteria è un racconto che qualsiasi cultore della narrativa dell'orrore dovrebbe conoscere.
Io stesso, pur avendolo letto solo adesso, purtroppo ne conoscevo a menadito trama e finale.
Dico purtroppo perché il vero valore di questo racconto di sole trenta pagine è relativo a quel finale incredibile ed agghiacciante.
Solo dopo aver letto quelle ultime pagine, salteranno all'occhio tutti quei dettagli e frasi sibilline, che la Jackson inserisce in un contesto che è quello di una semplice festa di paese.
Un racconto che è un capolavoro di atmosfera dalla prima all'ultima pagina.
Purtroppo qualsiasi dettaglio della trama sarebbe un enorme spoiler del finale, dico solo che è un racconto che vanta un gran numero di citazioni ed omaggi, primo tra tutti quello di Stephen King nelle ultime pagine de La Tempesta Del Secolo.
Demoni Amanti nell'edizione Mondadori si fregiava di essere il racconto che fungeva da titolo e copertina della raccolta.
Edizione che per inciso, vantava un maggiore numero di racconti rispetto a quest'ultima edizione Adelphi.
Il titolo del racconto ( qui ribattezzato Lo Sposo ), è la citazione di una ballata scozzese con protagonista il diavolo, che a prima vista sembra avere poca attinenza con questo racconto.
Dico sembra, poiché Lo Sposo è un racconto molto kafkiano in cui il disagio e la paranoia la fanno da padrone.
Una ragazza che dovrebbe sposarsi il giorno stesso non trova più il fidanzato da nessuna parte.
Alle sue domande la gente ha reazioni di scherno o apertamente ostili, per quella che fin dal principio appare una ricerca vana e velata dal mistero.
È un racconto molto subdolo e sottile, interpretabile in più modi, tanto che in corso d'opera si può dubitare della sanità mentale di tutti, protagonista compresa.
Sulla stessa falsariga anche i due racconti che chiudono la raccolta, dove il disagio umano appare indubbio protagonista, basta pensare che ne Il Fantoccio un uomo a cena in un ristorante con la compagna, preferisce parlare e discutere con la stessa usando il pupazzo da ventriloquo per i suoi numeri, suscitando la perplessità di tutti i commensali e motivo di frustrazione ed imbarazzo nella sua compagna.
Nel brevissimo Il Colloquio, una donna in preda all'agitazione prende appuntamento con un dottore, per fugare i suoi dubbi nei riguardi del marito, che a suo dire mostra evidenti segni di instabilità mentale.
La conversazione lascerà adito ai nostri di dubbi, sulla sanità della stessa, del marito, e perché no, anche dello stesso dottore.
È il dubbio il principale protagonista dei tre racconti finali.
Shirley Jackson sembra giocare con il lettore insinuando nelle menti di chi legge, l'insanità mentale anche nella più bella delle giornate di sole e nel più semplice gesto di quotidianità.
La Lotteria è un piccolo libro che regala grandi emozioni e si rivela una lettura breve ma intensa.
Forse gli ultimi due racconti non sono all'altezza dei due iniziali, ma qui si entra nel novero dei miei gusti personali e della soggettività.
Parlandone oggettivamente non posso che consigliarne la lettura senza riserve.
Io ho già prontamente inserito in lista anche gli altri romanzi di Shirley Jackson, ovvero, Lizzie ed Abbiamo Sempre Vissuto Nel Castello.
Giusto il tempo di trovarli ad un prezzo consono e saranno miei.
Alla prossima!
Piccolo aneddoto: quando venne pubblicato per la prima volta il racconto "The lottery" la Jackson venne sommersa da lettere di critica molto feroci e da altre che contenevano solo insulti. Tra le poche eccezioni ve ne fu una particolarmente gentile e civile in cui l'estensore ringraziava la scrittrice sostenendo di aver molto apprezzato il racconto. Il nome del mittente non giungeva nuovo alle orecchie della Jackson, per questo la scrittrice ipotizzò che si trattasse di un altro scrittore, di un suo collega, quindi rispose immediatamente con un altra lettera che si concludeva più o meno così: "Grazie, anche io ho apprezzato molto la sua opera".
RispondiEliminaSolo dopo aver spedito la lettera, la scrittrice si ricordò dove aveva già sentito il nome del suo gentile corrispondente.
Si trattava di un uomo condannato per omicidio.....
Epic Fail con i controfiocchi. :-P
EliminaHo tutti i romanzi dell'autrice in lista - l'ho scoperta grazie a King, che la considera una delle sue maestre maggiori - ma penso che questo lo lascerei per ultimo. Non amo i racconti e il prezzo, come dici tu, è proibitivo, per una lettura tanto breve.
RispondiEliminaAnch'io l'ho scoperta grazie a King. :-)
EliminaL'incubo Di Hill House e La Lotteria sono riuscito a trovarli con il 50 % di sconto, altrimenti sarebbero rimasti in lista chissà per quanto.
A essere onesto, a me la Jackson non piace per nulla. A livello di prosa La lotteria l'ho trovato estremamente lento e poco coinvolgente, La Strega mi ha lasciato veramente perplesso nel cercare di dare un senso a un racconto privo di qualunque logica e L'estate torrida ugualmente la stessa perplessità.
RispondiEliminaIo La Loteria l'ho adorato, invece.
EliminaPurtroppo nell'edizione Adelphi che ho io La Strega e L'estate Torrida non ci sono, cercherò di recuperarli e leggerli in altro modo.
Sai una cosa, Pirkie? MI HAI CONVINTO.
RispondiEliminaDomani provo a cercarlo.
Mi interessa soprattutto il primo racconto, che dici essere così topico, e che nella mia ignoranza non conosco.
Moz-
Nel caso fammi sapere che ne pensi.
EliminaTopico no saprei, oggigiorno nella fiction e nella letteratura ormai siamo abituati a tutto, ma letto nell'epoca in cui fu pubblicato, credo che questo racconto fu una vera bomba e destò molto clamore.
La Jackson è tra i miei propositi futuri-a breve (XD) di lettura. Ho avuto modo di leggere opinioni totalmente opposte, di apprezzamento pieno o di delusione. Sarà che, se ho capito qualcosa curiosando nel web, tanta parte la gioca la componente psicologica?
RispondiEliminaP.S.: ok edizione costosa, ma Adelphi senza dubbio è ottima!
Ciao Pirkaf, a presto! ^_^
Verissimo, sia in questa raccolto che ne L'incubo Di Hill House, la parte psicologica è indubbia protagonista.
EliminaSaluti a te. :-)
Ne ho sempre sentito parlare ma non mi sono mai cimentato.
RispondiEliminaPosso solo dirti che merita alquanto, almeno secondo me. :-)
EliminaConosco solo la Lotteria, che è un cult da brivido...
RispondiEliminaSottoscrivo Marco. :-)
EliminaSembra un'ottima segnalazione, anche se un periodo che a me se i libri non mi saltano in tasca da soli come i pesci volanti... è che ho davvero accumulato troppi arretrati.
RispondiEliminaE' da un po' di tempo che salto una parola a ogni commento... la "è" stavolta. E me ne accorgo sempre subito dopo aver pubblicato -__-
EliminaFigurati, io con il correttore automatico del tablet e la tastiera Wi-Fi del computer che si mangia lettere e frasi intere, ormai è come se scrivessi in un italiano maccheronico.
EliminaComunque sto cercando di limitarmi negli acquisti anch'io.
Shirley merita di essere conosciuta da tutti. :-)
RispondiEliminaIntrigante è dire poco questa scrittrice..ho già fatto un salto in libreria ,ma adesso marco tutto per il secondo round..
RispondiEliminaGrazie amico caro..Bacio serale!
Grazie a te della visita, Nella. :-)
EliminaMetterò in wishlist anche io e attenderò tempi migliori!! :D
RispondiEliminaSpero non dovrai aspettare a lungo. :-)
EliminaSei una persona davvero molto saggia. Perché affannarsi a comperare libri facendosi trascinare dall'impulso del momento, quando si possono mettere in una wishlist e attendere pazientemente che si presenti lo sconto?
RispondiEliminaPotrei (dovrei) davvero farlo, anche perché alla fine ciò che compro rimane mediamente qualche anno sul mio scaffale prima che venga letto....
Con Adelphi praticamente ci sono costretto, visto che le loro edizioni sono tra le più alte del mercato.
EliminaPer gli altri romanzi, a meno che non sia una prima edizione irrinunciabile ( tipo King o Ammaniti che compro al primo colpo ), vado di edizione economica. :-)