Tra due giorni è autunno, e certe serate lo è già.
Due giorni fa, inoltrandomi alla ricerca di qualcosa di più pesante da indossare sopra la maglietta, mi infilo ginocchioni dentro l' armadio.
No, non sono finito su Narnia, ma è stato come tornare indietro nel tempo.
La roba da indossare sopra la maglietta per difendermi dal Maestrale era dimenticata, surclassata dal ricordo che è scaturito dopo aver trovato un vecchio numero di Computer + Videogiochi nell' angolo più sperduto e polveroso dell' armadio.
E pensare che in principio pensai potesse trattarsi di una vecchia rivista porno, anche se da piccolo mai e poi mai avrei portato un porno a casa, io e i miei amici avevamo dei nascondigli molto più tranquilli e sicuri fuori casa dove nascondere porno, sigarette e altre cianfrusaglie varie.
E' stato un' attimo quindi tornare a quell ' epoca.
Quell' epoca in cui i giochi nelle riviste venivano recensiti con ironia, dove tutti i giochi anche il più infimo avevano un voto altissimo e dove da quattro foto in croce capivamo già che era e sarebbe stato un titolo imperdibile.
La mia rivista per eccellenza è stata sicuramente The Games Machine:
La cosa che adoravo più della rivista era il tono scanzonato ed ironico delle recensioni, meno i voti che erano tutti altissimi.
Andavo pazzo per la posta e l' editoriale, ( ma è sempre stato così per qualsiasi rivista, sarei capace di leggere la posta anche di un giornale di Cairo o di Signorini e quando vado da mia sorella ammetto che lo faccio) ed era la rivista per eccellenza nella scelta dei videogiochi da comprare.
Che poi all' epoca l' X- Copy andava a manetta, quindi con 5 mila Lire i negozi piratavano qualsiasi videogioco per Amiga possibile e inimmaginabile.
Panchina, The Games Machine, capannello di amici e via con i motorini verso il nuovo videogioco da comprare.
Bei tempi, non c'è che dire.
Nell ' ultimo decennio qualche volta mio fratello l' ha comprata, soprattutto se allegato usciva qualche viodeogioco che poteva interessarlo.
La rivista è diventata molto più seria e professionale, la posta è molto ben curata ed è davvero un piacere leggerla poichè tratta tematiche piuttosto interessanti sull' evoluzione e la relatività del videogioco e se esso può essere considerato come arte, ma devo ammettere che complice anche il fatto che io ormai gioco a pochissimi e selezionati giochi, l' interesse verso di essa è vicino allo zero.
Saranno due, tre anni che a casa mia, non appare un numero di questa rivista.
Computer + Videogiochi, era un pò l' alternativa a the Games Machine dell' epoca.
Controparte Italiana della versione Inglese, gli articoli e le recensioni mi pare si dicesse, che venissero semplicemente tradotti in Italiano.
Rivista che ammetto di aver comprato e letto poco, infatti mi pare strano aver ritrovato un vecchio numero di questa rivista tra gli anfratti del mio armadio e non una di TGM.
In particolare però ricordo di averne comprata una con in copertina la locandina di Indiana Jones, chissà perchè me lo ricordo visto che a The Fate Of Atlantis, non ci giocai nemmeno.
K era sicuramente la rivista più seria e professionale del periodo, paradossalmente quella che amavo meno.
E' normale, questo.
Da piccolo la roba seria ti annoia, quando leggevo una rivista volevo divertirmi, il tono di K non era adatto a me e tutte le volte che mio fratello tornava a casa con questa rivista, spulciavo qualche recensione di qualche gioco interessante e basta.
Mi rendo conto di non aver minimamente menzionato Consolemania e Zzap!, ma sarei ipocrita nel farlo visto che non le compravo.
Riguardo la prima il motivo è piuttosto semplice, non possedevo nessuna Console.
Per la seconda il motivo è semplice altrettanto, all' epoca del C64 non andavo a scegliere i giochi da comprare, bensì prendevo quelle cassette all' edicola in cui uscivano giochi a bizzeffe con nomi rigorosamente inventati per l' occasione.
Lo stesso dicasi per mio fratello che anche se era più grande, si interessò alle riviste di videogiochi solo dopo l' uscita dell' Amiga 500.
Giochi per il mio Computer, è l' unica rivista di videogiochi che ho conosciuto da adulto.
Stesso discorso dell' ultimo decennio con Tgm, mio fratello la portava a casa solo quando usciva qualche bel gioco in allegato.
Sarà che ormai al mondo dei videogiochi sono poco interessato, ma non è mai stata una rivista che ho letto con piacere.
Rispetto a Tgm, che se mi capitasse in mano leggerei tranquillamente, Giochi per il mio Computer mi piace molto meno per articoli, posta ed impaginazione, ma è il parere di una persona che ne ha letto un numero una tantum e quindi da prendere con le molle.
Infine, un breve ricordo di Input, la rivista per eccellenza della mia prima infanzia.
Mio fratello conserva ancora tutti i numeri ed è un piacere ogni tanto rileggere e ricordare tutti quei programmi in Basic con cui ci divertivamo nel periodo del Commodore 64.
Come dimenticare:
10 Print ...
20 Goto 10.
Quanti ricordi, ricordo le risate con il programma che calcolava la data della tua morte, i programmi di disegno che all' epoca ci sembravano chissà cosa e molte altre cose.
Input, era fantastica e sfogliarla oggi è lo stesso che sfogliare un album fotografico.
Due giorni fa, inoltrandomi alla ricerca di qualcosa di più pesante da indossare sopra la maglietta, mi infilo ginocchioni dentro l' armadio.
No, non sono finito su Narnia, ma è stato come tornare indietro nel tempo.
La roba da indossare sopra la maglietta per difendermi dal Maestrale era dimenticata, surclassata dal ricordo che è scaturito dopo aver trovato un vecchio numero di Computer + Videogiochi nell' angolo più sperduto e polveroso dell' armadio.
E pensare che in principio pensai potesse trattarsi di una vecchia rivista porno, anche se da piccolo mai e poi mai avrei portato un porno a casa, io e i miei amici avevamo dei nascondigli molto più tranquilli e sicuri fuori casa dove nascondere porno, sigarette e altre cianfrusaglie varie.
E' stato un' attimo quindi tornare a quell ' epoca.
Quell' epoca in cui i giochi nelle riviste venivano recensiti con ironia, dove tutti i giochi anche il più infimo avevano un voto altissimo e dove da quattro foto in croce capivamo già che era e sarebbe stato un titolo imperdibile.
La mia rivista per eccellenza è stata sicuramente The Games Machine:
La cosa che adoravo più della rivista era il tono scanzonato ed ironico delle recensioni, meno i voti che erano tutti altissimi.
Andavo pazzo per la posta e l' editoriale, ( ma è sempre stato così per qualsiasi rivista, sarei capace di leggere la posta anche di un giornale di Cairo o di Signorini e quando vado da mia sorella ammetto che lo faccio) ed era la rivista per eccellenza nella scelta dei videogiochi da comprare.
Che poi all' epoca l' X- Copy andava a manetta, quindi con 5 mila Lire i negozi piratavano qualsiasi videogioco per Amiga possibile e inimmaginabile.
Panchina, The Games Machine, capannello di amici e via con i motorini verso il nuovo videogioco da comprare.
Bei tempi, non c'è che dire.
Nell ' ultimo decennio qualche volta mio fratello l' ha comprata, soprattutto se allegato usciva qualche viodeogioco che poteva interessarlo.
La rivista è diventata molto più seria e professionale, la posta è molto ben curata ed è davvero un piacere leggerla poichè tratta tematiche piuttosto interessanti sull' evoluzione e la relatività del videogioco e se esso può essere considerato come arte, ma devo ammettere che complice anche il fatto che io ormai gioco a pochissimi e selezionati giochi, l' interesse verso di essa è vicino allo zero.
Saranno due, tre anni che a casa mia, non appare un numero di questa rivista.
Computer + Videogiochi, era un pò l' alternativa a the Games Machine dell' epoca.
Controparte Italiana della versione Inglese, gli articoli e le recensioni mi pare si dicesse, che venissero semplicemente tradotti in Italiano.
Rivista che ammetto di aver comprato e letto poco, infatti mi pare strano aver ritrovato un vecchio numero di questa rivista tra gli anfratti del mio armadio e non una di TGM.
In particolare però ricordo di averne comprata una con in copertina la locandina di Indiana Jones, chissà perchè me lo ricordo visto che a The Fate Of Atlantis, non ci giocai nemmeno.
K era sicuramente la rivista più seria e professionale del periodo, paradossalmente quella che amavo meno.
E' normale, questo.
Da piccolo la roba seria ti annoia, quando leggevo una rivista volevo divertirmi, il tono di K non era adatto a me e tutte le volte che mio fratello tornava a casa con questa rivista, spulciavo qualche recensione di qualche gioco interessante e basta.
Mi rendo conto di non aver minimamente menzionato Consolemania e Zzap!, ma sarei ipocrita nel farlo visto che non le compravo.
Riguardo la prima il motivo è piuttosto semplice, non possedevo nessuna Console.
Per la seconda il motivo è semplice altrettanto, all' epoca del C64 non andavo a scegliere i giochi da comprare, bensì prendevo quelle cassette all' edicola in cui uscivano giochi a bizzeffe con nomi rigorosamente inventati per l' occasione.
Lo stesso dicasi per mio fratello che anche se era più grande, si interessò alle riviste di videogiochi solo dopo l' uscita dell' Amiga 500.
Giochi per il mio Computer, è l' unica rivista di videogiochi che ho conosciuto da adulto.
Stesso discorso dell' ultimo decennio con Tgm, mio fratello la portava a casa solo quando usciva qualche bel gioco in allegato.
Sarà che ormai al mondo dei videogiochi sono poco interessato, ma non è mai stata una rivista che ho letto con piacere.
Rispetto a Tgm, che se mi capitasse in mano leggerei tranquillamente, Giochi per il mio Computer mi piace molto meno per articoli, posta ed impaginazione, ma è il parere di una persona che ne ha letto un numero una tantum e quindi da prendere con le molle.
Infine, un breve ricordo di Input, la rivista per eccellenza della mia prima infanzia.
Mio fratello conserva ancora tutti i numeri ed è un piacere ogni tanto rileggere e ricordare tutti quei programmi in Basic con cui ci divertivamo nel periodo del Commodore 64.
Come dimenticare:
10 Print ...
20 Goto 10.
Quanti ricordi, ricordo le risate con il programma che calcolava la data della tua morte, i programmi di disegno che all' epoca ci sembravano chissà cosa e molte altre cose.
Input, era fantastica e sfogliarla oggi è lo stesso che sfogliare un album fotografico.
Un ottimo excursus tra le riviste del settore.
RispondiEliminaChe dire, non essendo mai stato appassionatissimo di computer e videogames, alcune nemmeno le conoscevo.
Ricordo che un amico comprava una rivista su cui di tanto in tanto uscivano dei floppy con dei giochi, tipo Historic... chissà qual era...
Ah, una cosa: anche io VADO PAZZO per l'angolo della posta! Ci rimango sempre male quando in un numero di fumetto, ad esempio, a causa dello spazio... la rubrica salta!
Moz-
Chissà qual era la rivista del tuo amico, quelle che ho citato io erano le più famose ma ne uscivano anche altre.
EliminaPer quel che concerne la posta, non l' ho scritto anche se era sottinteso, io mi leggevo persino quella di Cioè ( con domande che sembravano uscire dagli Yahoo! Answers ) e persino quella di qualche rivista porno che mi capitava sottobraccio, con sguardi di disapprovazione degli amici arrapati che erano con me in tali situazioni. :-)
Ricordo quelle riviste.
RispondiEliminaNon le leggo da secoli...
Siamo in due o meglio, nel mio caso non sono secoli ma anni. :-)
EliminaHELLO
RispondiEliminaho aperto un blog dove discutere insieme di anime, manga, cosplay, videogiochi e quan'taltro....se ti interessa facci un salto ok?^^
Passerò certamente, sono tutti argomenti che mi interessano. :-)
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