martedì 11 giugno 2013

Danza Macabra - Dan Simmons

La morte è una livella diceva Totò.
La Danza Macabra altro non è che un tema iconografico che ci mostra come davanti alla morte ogni uomo è uguale.
Principe o Re, Superuomo o Quaquaraquà, contadino o garzone, la morte non fa distinzione e con la sua falce taglia tutti, belli e brutti,  come diceva Weah. ;-)
Vede i suoi natali nel Medioevo credo sia una rappresentazione persino in chiave ironica della Peste che in quel periodo mieteva milioni di vittime in Europa.

Nel Figlio Del Cimitero di Neil Gaiman vi è una bellissima rappresentazione di questa danza e sia Dan Simmons che Stephen King scelgono di omaggiarla intitolandole un libro.
Del saggio di Stephen King sull' iconografia Horror ne ho parlato a bizzeffe negli anni passati, del Figlio Del Cimitero idem e mancava all' appello il romanzo di Dan Simmons, cui pongo rimedio adesso.


Pubblicato nel 1989 e vincitore del Locus Award e del Bram Stoker Award, Danza Macabra è un Thriller dalle venature Horror.
Il libro è un tomone di 900 e passa pagine che ho scelto di affrontare in formato digitale (grave errore).
Via con la trama:

"Sono i vampiri della mente, creature dotate della capacità psichica di penetrare nella mente degli altri e di usarli: possono leggerne il pensiero, soggiogarne la volontà, assorbirne le sensazioni, nutrirsi delle loro emozioni, costringerli a commettere atti di violenza folle. Ogni anno, tre di questi vampiri - Melanie, Willi e Nina - si incontrano per discutere l'andamento del loro gioco, quasi una gara, di possessione e sterminio. Ma nel corso dell'ultima riunione accade qualcosa di nuovo e i tre vengono proiettati in un conflitto dal cui esito dipende il futuro dell'intero pianeta. Alcuni normali esseri umani cercano di combattere i vampiri: Saul Laski, psicologo, reduce da un campo di concentramento nazista; Natalie Preston, figlia di un uomo che ha fatalmente incrociato la strada di Melanie; lo sceriffo Bobby Jo Gentry, coinvolto casualmente nella lotta mentre indaga su una serie di omicidi. La caccia è aperta... ma chi è il cacciatore, e chi la preda?"

Ammetto di non averlo amato molto, ma la lettura in digitale, frammentaria e intervallata da altre letture, è una parziale giustificazione ( Dan perdonami).
Del resto ha vinto due premi, qualcosa vorrà dire.
Non ho problemi ad accettare qualsiasi Cliffangher e Deus Ex Machina, sono un esperto della sospensione dell' incredulità e d' altronde appartengo alla generazione dei Rambo e dei Commando, gente che da sola faceva più danni di un intero esercito, ma alcune pagine di questo romanzo sono troppo anche per il sottoscritto.
Non ho mai amato i personaggi con poteri Psichici, sono personaggi che praticamente hanno la vittoria certa in qualunque scontro.
Se Chris Claremont faceva allontanare Charles Xavier dagli X-Men ogni volta che poteva, un motivo c'era.
Ma il problema qui non sono loro ossia Willi, Melanie e Nina o gli altri che hanno questi poteri ( c'è un intero Club che si diletta in una sorta di Isola Dei Famosi Vampiri), ma gli eroi di turno che alla fine diventano un misto tra Rambo, McGiver e Jack Bauer.
A parte questo, è un romanzo piuttosto buono.
A tratti un po' prolisso, ma le prime duecento pagine vanno via che è una bellezza, tutta la parte iniziale inerente la guerra interna tra i tre nemici/ amici Nina, Willi e Melanie è bellissima e ricca d' azione e alcune descrizioni dei personaggi sono veramente suggestive.
La storia di Saul Laski nei campi di concentramento e il suo incontro/scontro con la sua nemesi Willi Von Borchert sono certamente tra le pagine più ispirate del romanzo e anche i personaggi di contorno hanno tutti un' adeguata introspezione psicologica, dal punto di vista della costruzione dei personaggi obiettivamente non ho proprio nulla da dire.
E' Natalie Preston e tutta la parte relative all' Isola che non sono riuscito a mandare giù, ma è un dettaglio personale, il libro è piacevole e divertente, chi cerca un thriller d' azione ballerà la Danza Macabra che è un piacere.
Menzione per l' assurda quanto intrigante partita a scacchi "umana" finale, in cui tutti, vittime e carnefici diventano pedoni, Alfieri, Re e Regine nella stessa scacchiera.


Da leggere con in sottofondo la Danse Macabre di Camille Saint-Saëns. ;-)










 

4 commenti:

  1. Wè, la Danza Macabra più bella è quella degli scheletri delle Silly Simphonies! XD

    Moz-

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  2. Danza macabra.. già il nome mi attrae! :D

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  3. E la prima cosa che ha attratto anche me. :-)
    Grazie della visita. ;-)

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