martedì 13 giugno 2017

L'estate Incantata - Ray Bradbury

A molti il nome Ray Bradbury non dice nulla.
Poi gli ricordi che è l'autore di Fahrenheit 451 e di Cronache Marziane, e magari ti rispondono: " ah, sì, lo conosco ."
Altresì ci sono alcuni romanzi di questo autore che oggi sono praticamente sconosciuti e nemmeno ristampati forse perché vi è in essi un'eccessiva carica nostalgica, emotiva e autobiografica da farli apparire eccessivamente smielati e fuori dalle righe.
Non sono romanzi del nostro tempo.
Ed anzi io stesso dico che sono molto invecchiati come concetto ed espressione.
Sono come il racconto di un anziano che ci annoia ascoltare.
L'estate Incantata è uno di questi libri.
E' un libro per chi ancora ricorda ed in qualche modo rievoca il "suo " fanciullino dentro di pascoliana memoria.
E' il racconto di un'estate.
Quella del 1928.
Del suo inizio e della sua fine.
E' un racconto di formazione filtrato attraverso i pensieri e lo sguardo di due fratellini di 12 e 10 anni di nome Douglas e Tom Spaulding che vivono nella cittadina di Green Town, Illinois.
E' un libro di storie dentro altre storie.
Una sequela di microracconti che coinvolgono la cittadina e tutti i suoi abitanti.
Una storia raccontata con garbo e che tocca tantissimi temi, ma che soprattutto ha una fortissima carica empatica per chi grossomodo ha avuto un'infanzia simile a quella di questi due ragazzini.
Perché sarà sì ambientata nel 1928, ma il bagaglio di pensieri e sensazioni dell'infanzia bene o male non è dissimile dalla mia o dalla vostra.
Chi di noi non gioiva per l'arrivo dell'estate e la fine della scuola, caratterizzata da giornate luminosissime e lunghissime e dove la notte sembrava che non calasse mai?
Chi non ricorda di quando gli anziani uscivano le sedie fuori di casa e mentre noi giocavamo spettegolavano, bevevano e chiacchieravano beatamente?
Io sicuramente sì, voi?
Ma questo libro non è solo questo, c'è anche un pizzico di thriller con la figura misteriosa de "il solitario " che miete le sue vittime nel crepaccio, ossia un sentiero buio ed ombroso che delimita la cittadina.
C'è un pizzico di fantascienza grazie alla creazione da parte di un cittadino della cosiddetta macchina della felicità.
C'è il folclore e la scoperta della morte.
La fine dei racconti e delle storie, se chi non c'è più non può raccontarcele.
C'è un po' di tutto.
Ed io tutto questo tendo ad amarlo.
Forse è un libro adatto a chi ha una certa età.
Forse è un libro per chi come me vive nel riflesso di come era, piuttosto che di come è adesso.
Non so cos'è, ma so che è sicuramente uno dei miei libri preferiti di sempre.




34 commenti:

  1. Ottimo consiglio di lettura. A me piace moltissimo, ammetto che è una vita che non prendo in mano un suo romanzo. Fahrenheit 451 ammicca dalla libreria in attesa che mio figlio decida di prenderlo per darci una scorsa.

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    1. Ti ringrazio come sempre del passaggio e del commento Massimiliano.
      Ray Bradbury è probabilmente il mio scrittore preferito ed infatti appena posso conto di scrivere anche di un altro suo romanzo poco conosciuto che io amo da impazzire.

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    2. Non mi dire che è "Il popolo dell'autunno"?

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    3. Belin, lo sapevo. Coincidenza vuole che lo avessi in lista nel Kindle, mi son detto vuoi vedere la telepatia... ora ho paura tra 30 romanzi proprio questo

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    4. Poi fammi sapere cosa ne pensi nel caso dovessi leggerlo. ;-)

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  2. Forse mi hai dato la mia lettura estiva, lo sai?
    Io anche conosco l'autore ... di fama XD
    Oh, dalla trama (o perlomeno da come la descrivi) potrebbe piacermi sul serio^^

    Moz-

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    1. Lungi da me sconsigliare di leggere un libro a qualcuno, ma conoscendoti potrebbe annoiarti, ma magari no, chi può dirlo. :-)

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    2. Ah, addirittura?
      E perché dici così? :o

      Moz-

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    3. E' poco...Pop.
      Comunque tentar non nuoce e leggere non fa male anzi. :-)

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    4. Mi metti ancora più curiosità.

      Moz-

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  3. Bradbury che è più noto per i suoi lavori di fantascienza, horror e noir, in effetti ha scritto parecchi racconti del tipo di questo libro. Io ne ho letti alcuni ed è davvero come fare un salto indietro nel tempo, non solo per l'ambientazione ma proprio per il modo in cui racconta la storia.

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    1. Esattamente!
      Con meno parole hai espresso il concetto meglio di me. :-P
      Grazie per il commento!

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  4. Prendo nota! Ma davvero c'è chi non conosce (non dico "chi non ha letto", ché è altra questione)l'autore? o.O
    Sul fatto che molti libri e autori non siano più stampati, potremmo parlar per secoli. Io ho capito che non c'è un vero e proprio criterio per cui si decide che alcune cose vengono accantonate, salvo magari provvedere a farne nuova edizione (e, se siamo graziati, anche traduzione, visti i costi XD) qualora esca film o serie... ;)

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    1. Per fortuna si trovano abbastanza facilmente nel circuito d'usato i suoi romanzi ed anche a poco prezzo. :-)

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  5. Celo ma non l'ho ancora letto. Lo acquistai nel 1993 in edicola, come supplemento del quotidiano "L'unità". Grafica orrendamente mostruosa ma pazienza.
    Ho cominciato ieri, facendogli scalare in un colpo solo 1800 posizioni nella fila di letture, "Il canto di Kali". Per ora mi sta piacendo moltissimo. Davvero ipnotico. Mi sa che presto sarà anche il turno del libro di Bradbury ^_^

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    1. Io pure ho quella versione e non soltanto di questo libro, ma anche di Omicidi D'annata sempre di Ray Bradbury e una raccolta di racconti di Poe.
      Presi tutti e tre a pochi spicci in una libreria d'usato.

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  6. Mi piace tantissimo Bradbury (parentesi: Il Popolo del'Autunno è uno dei suoi romanzi che preferisco) eppure non ho mai letto questo "L'Estate incantata", ma la tua recensione mi ha totalmente convinto e cercherò il volume (che purtroppo non esiste in italiano in formato e-book...)
    Un carissimo saluto!

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    1. Esiste, ma dovresti farti pirata.
      Scherzi a parte, io ho una vecchia versione che come dice giustamente Ivano uscì in allegato con l'Unità e che io ho comprato insieme ad altri volumi di questa collana a pochi spicci.
      E' un libro che comunque penso si trovi abbastanza facilmente su Ebay ed affini.
      Il Popolo Dell'autunno è uno dei miei libri preferiti e non a caso una delle mie email nasce proprio grazie al nome di uno dei personaggi principali del libro. :-)

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    2. Meglio: è disponibile presso la biblioteca civica centrale della mia città, l'ho già prenotato ;)
      Ciao!

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  7. I libri belli non hanno età Pirkaf mio e questo che non ho letto, lo farò senza alcun dubbio per la trama e per quel fanciullino pascoliano che mi è sempre tanto caro.
    Bacionissimo!

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  8. Molto bello! Fra l'altro, grazie a esso ho riletto "Cronache Marziane" sotto una nuova prospettiva, molto meno fantascientifica ma più nostalgica verso la vita di provincia che B. qui ci racconta. Per caso hai letto anche "Addio all'estate"?

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    1. No.
      Dell'esistenza di Addio All'estate ne sono venuto a conoscenza da poco, sennò lo avrei certamente recuperato.
      Prima o poi lo prendo anche perché mi pare che sia stato ristampato recentemente.

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  9. Mi sa che i bambini di adesso non escono più a giocare in strada nelle sere estive e probabilmente non troveranno quella piccola parte di loro stessi tra le pagine del libro

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    1. Per la maggior parte è così, e lo denoto dal cortile sotto casa mia che di generazione in generazione appare sempre più desolato, però qualcuno ancora resiste. :-)
      Grazie del commento!

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  10. Hai un Liebster Award che ti aspetta dalle mie parti! :)

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    1. Troppo gentile, non lo meritavo assolutamente.
      Comunque ti ringrazio. :-)

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  11. Voglio essere sincero: scopro il libro solo ora, grazie al tuo post.

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  12. Anche quest'anno ti ho assegnato il Liebster Award...sperando di vada di partecipare ti lascio il link con il regolamento:

    http://lastanzadigordie.blogspot.it/2017/06/liebster-blog-award-2017.html

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