mercoledì 11 febbraio 2015

La Scatola A Forma Di Cuore - Joe Hill

Il titolo di questo libro è piuttosto fuorviante visto l'approssimarsi del giorno di San Valentino, ma nonostante un titolo degno di un harmony o di un libro di Moccia, quello di Hill è un horror fatto e finito.
Anche se l'amore dopotutto in questo romanzo gioca la sua malsana parte.
Comunque bando alle ciance, abiuriamo il saccarioso e passiamo subito a parlare del primo romanzo pubblicato da Joe Hill.
Via con la sinossi:

"Il protagonista, mito invecchiato del rock death-metal, è un collezionista del macabro: un ricettario per cannibali, un cappio da boia di seconda mano, un film snuff. Ma niente può competere con quell'oggetto in vendita su Internet: "Vendesi il fantasma del mio patrigno al miglior offerente..." dice l'annuncio. E l'uomo ha già la carta di credito in mano. Per mille dollari diventa l'unico proprietario di un abito che appartiene a un uomo morto. Il protagonista non ha paura. È da una vita che gestisce una serie di fantasmi: quello di un padre molestatore, delle amanti abbandonate senza cuore, degli amici traditi. Ma quello che gli porta il corriere in una scatola a forma di cuore non è un fantasma come tutti gli altri. L'ex proprietario dell'abito è "morto e vegeto" ed è ovunque: dietro la porta della camera da letto, seduto nella Mustang, in piedi davanti alla finestra, dentro lo schermo gigante del suo televisore, nel corridoio con un rasoio affilato appeso a una catena nella sua mano scheletrica. E sempre in attesa."



Pubblicato subito dopo la raccolta di racconti Ghosts, La Scatola A Forma Di Cuore è il primo romanzo di  Joe Hill.
Il romanzo ha tutti i pregi e i difetti di una prima pubblicazione, anche se ad onor del vero non posso dire che sia stata una brutta lettura, anzi.
Ci troviamo dalle parti della più classica delle Ghost Story.
L' ex rocker protagonista della storia ha due vezzi piuttosto particolari:
Il primo quello di relazionarsi con ragazze molto più giovani di lui, sue groupies che lui " bonariamente " appella con il nome del loro stato di appartenenza.
Il secondo è quello di collezionare reperti macabri ed esoterici.
L'ultimo acquisto della sua collezione di oggettistica macabra è quello che darà il la a questa storia.
E qual è l'ultimo suo acquisto?
Nientepopodimeno che un fantasma.
La trama, piuttosto assurda e pretenziosa, è tutta qui.
Ma è un romanzo horror e quindi se accettiamo l'implicita presenza di un vampiro, un licantropo e del soprannaturale, dobbiamo accettare l'idea che è possibile acquistare un fantasma per corrispondenza.
Dopo esserci armati di una buona sospensione dell'incredulità, il romanzo diventa godibile e coinvolgente, anche se non privo di di difetti.
In primis i protagonisti stereotipati.
Vogliamo parlare delle donne del protagonista?
Tutte ex groupies con un passato di abusi sessuali, come se vestirsi da goth e amare un certo tipo di musica, implichi chissà quali problematiche, mah.
Per non parlare del protagonista il classico musicista con un passato difficile dominato dalla figura di un padre padrone refrattario alla passione della musica del figlio.
Che originalità, eh?
Non voglio sembrare impietoso ma il background dei protagonisti è davvero da scuola elementare, parere personale.
A parte questo però, la narrazione coinvolge ed invoglia al proseguimento.
Ovviamente non sono entrato nei dettagli della trama, ma dietro l'invio e l'arrivo del fantasma nella vita dei protagonisti, ci sono dietro dei precisi motivi, su cui non mi soffermo per evitare di spoilerare alcunché.
Posso dire soltanto che la narrazione pur virando verso i classici cliché del genere è comunque avvincente grazie ad un fantasma che tenterà davvero in tutti i modi di fare il culo ai protagonisti.
Non siamo ai livelli del romanzo successivo Horns, ma La Scatola A Forma Di Cuore tutto sommato ha i suoi buoni spunti ed alcune manifestazioni del fantasma protagonista sono piuttosto agghiaccianti.
Certo, non è tutto rose e fiori nella narrazione, secondo me alcune parti scricchiolano parecchio e sono persino contraddittorie, ma devo ammettere che la storia mi ha avvinto fino all'ultimo rigo.
E' un romanzo che consiglio?
Non lo so, per me Hill ha stoffa e i successi dei suoi romanzi lo stanno a testimoniare, ma questa ghost story non è che aggiunga nulla al genere.
Però è un buon romanzo d'intrattenimento e per gli appassionati, può essere una lettura interessante.
Dal canto mio, continuerò certamente a seguirlo.
In particolare mi sollucchera molto il fumetto Locke & Key di cui Hill è sceneggiatore, che ho prontamente inserito nella mia lista dei desideri.






10 commenti:

  1. Non so se mi ha pubblicato o meno il commento ...
    Dicevo: con queste premesse, io avrei fatto di più una roadstory brillante e grottesca piuttosto che un racconto horror...^^

    Moz-

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    1. Le roadstory mi piacciono visto che adoro il tema del viaggio di ricerca, ma comunque va bene anche così, dai.
      In fondo il successo lo sta ottenendo lo stesso anche così.
      Comunque se tu dovessi scrivere una roadstory grottesca fammi un fischio che corro a leggerla. :-)

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  2. Di certo non poteva essere un Harmony di Joe Hill :D

    Certo che ha una un sacco particolare... potrei dargli un'occhiata

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    1. Già, ma chissà magari sarebbe stato un Harmony interessante. :-)

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  3. Joe Hill nei suoi romanzi cerca di non assomigliare, narrativamente parlando, troppo al padre ( e nemmeno alla madre Tabitha, se è per questo ) probabilmente per questo non insiste troppo sulla caratterizzazione dei personaggi che se ci fai caso è uno dei cavalli di battaglia proprio di Stephen King.

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    1. Verissimo, anche se tutto sommato già nel romanzo successivo Horns dimostra di esserne capace.
      Io non ho mai avuto la voglia e il coraggio di affrontare i lavori di Tabitha, anche se più di una volta mi sono trovato davanti La Trappola.

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  4. La sinossi mi aveva piuttosto convinto, ma quando ho letto il resto della recensione mi sono forse un po' ricreduto. Non amo molto i personaggi piatti e scontati, credi che dovrei dargli comunque una possibilità?

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    1. Il libro tutto sommato è piacevole. Magari non sarà una ghost story dalla concezione originalissima, ma tutto sommato intrattiene ed ha un buon ritmo.
      Come sempre è questione di gusti. :-)
      Grazie della visita!

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  5. Nonostante adori Joe Hill quasi quanto il papà questo non mi ha presa per nulla. L'ho trovato pesante come un macigno, forse anche a causa dell'incredibile antipatia dei personaggi...

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    1. Già, non proprio delle personcine amabili, condivido. :-)

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