giovedì 11 novembre 2021

Il monaco - Matthew G.Lewis

Ho corteggiato questo libro per parecchio tempo, almeno dai tempi in cui ne venni a conoscenza durante la lettura del saggio Danse Macabre di Stephen King.

So che inizio spesso i miei post in questo modo, ma è la realtà dei fatti.

Molti dei romanzi che ho desiderato leggere, soprattutto in salsa gotica ed horror, provengono da quel libro.

Leggere i romanzi precursori del genere che prediligo di più è sempre stato uno dei miei obiettivi, e quindi è da tempo immemore che Il Monaco era in lista.

Avevo deciso di aspettare l'uscita dell'edizione RBA, ma poi girovagando tra le bancarelle librarie mi è capitato sottomano in un'edizione vecchia de I Mammut della Newton contenente alcuni dei libri gotici più famosi.

In quella raccolta c'erano alcuni romanzi che ho già letto, uno a cui non ero interessato, ma anche altri due che ho sempre desiderato leggere: Il Monaco e Melmoth l'errante, ma del secondo parleremo in un prossimo futuro, ancora non l'ho nemmeno letto.

Magari l'edizione non è il massimo della leggibilità per via della massa, ma anche del font parecchio fitto, ma al prezzo di 2 Euro è stato un affarone.

Andiamo di sinossi, pescata su Amazon, e fin troppo spoiler per i miei gusti:

Il romanzo, ambientato a Madrid, narra del monaco cappuccino Ambrosio, il quale, celebrato per la propria presunta santità, diviene il confessore più ricercato e colui alle cui prediche domenicali presenzia tutta la città. Ma il demonio è in agguato: sfruttando alcuni aspetti della sua personalità che egli non riconosce come proprie debolezze, lo condurrà nell'abisso della perdizione, avviluppato nel quale Ambrosio compirà una serie di azioni nefande che culmineranno nella vendita della propria anima. Il Monaco (A Monk: a romance), pubblicato per la prima volta nel 1796, è una gothic novel, il primo e più famoso lavoro dell'autore britannico M.G. Lewis. Il romanzo ebbe subito notevole successo, tuttavia non senza suscitare grande scandalo. L'opera infatti si pone nell'ambito della tradizione del romanzo gotico tedesco, e ne contiene tutti gli elementi di genere: castelli, abbazie, conventi, segrete, fantasmi, ma anche violenze, stupri, incesti, presenze demoniache. Nel 1798, allora, l'autore ne propose una versione censurata, priva di alcune delle situazioni più scabrose, ma ciò nonostante dai toni ancora molto forti, anche per lettori del XXI secolo.



Partiamo dal fatto che io ho letto questo libro senza conoscere nulla del suo contenuto e quindi me lo sono goduto molto di più.

E' stato bello scoprire la natura di un personaggio in corso d'opera, che appariva fin troppo surreale già dalle pagine iniziali, ma di cui anche facendone il nome sarebbe come spoilerare mezzo romanzo.

Ecco, trovo assurdo che già nella sinossi si parli della natura infernale di parte di questa storia, che per gran parte del romanzo non viene nemmeno accennata.

Capisco che parliamo di un romanzo del 1796, ma praticamente è come svelare gli snodi principali della trama, mah.

infatti mi giustifico fin dall'inizio dicendo che non sarà facile parlare di questo libro.

Prima di tutto parliamo di un romanzo del 1795/96 con tutto ciò che comporta in termini stilistici, ma anche contenutistici.

Contestualizzarlo è importantissimo, e bisogna entrare nel modo di vivere e porsi di quel periodo, quindi accettare una certa pomposità di fondo, e dei personaggi che si comportano in maniera un po' enfatica e teatrale.

Soprattutto per quel che concerne i rapporti sentimentali.

Questo romanzo all'epoca della sua uscita fu un autentico caso poiché è un romanzo dalla forte componente erotica.

Una componente erotica piuttosto malsana in realtà.

E' un libro di tentazioni, che sfociano in maniera sordida e lussuriosa, di cui cade vittima Ambrosio, il monaco protagonista di questa storia.

In realtà Ambrosio non è l'unico protagonista, le sue vicende si intrecciano con quelle di alcuni personaggi, e sono parecchi gli interludi in cui il monaco è fuori fuoco.

Prima di tutto parliamo di lui.

Ambrosio è un personaggio assurdo.

Un personaggio che cede alla lussuria e che si comporta peggio di un quindicenne ai primi approcci.

Rinuncia al voto di castità per una donna, ma si stanca di lei dopo una settimana, si invaghisce di un'altra, e per averla è disposto anche ad uccidere ed a stuprarla.

Minchia, che persona retta, vero?. :-P

Il monaco è un libro davvero ricco di eventi.

Superata una certa ampollosità iniziale, si viene catapultati in un romanzo che è anche abbastanza action per l'epoca.

Infatti le vicende di Ambrosio si mischiano a quelle di altri personaggi, tra cui Antonia, la giovane donna concupita sia da Ambrosio che dall'altro protagonista della storia ovvero Lorenzo, per poi passare ad Agnes sorella di Lorenzo e novizia suora che però ha una relazione con un marchese amico di Lorenzo, Raymond.

Gran parte degli avvenimenti avvengono in un monastero ed un convento di suore collegati tra loro attraverso una cripta in quel di Madrid.

Il romanzo ha anche una forte componente non solo gotica, ma anche religiosa, quella più bigotta ed intransigente, ma anche parecchio ipocrita.

Lewis ci infila veramente di tutto, fughe, omicidi, tradimenti, cripte terrificanti con tanto di passaggi segreti, riti magici, briganti, fantasmi, e persino l'ebreo errante e l'inquisizione.

Devo ammetterlo, è un libro che a tratti mi ha preso davvero tanto.

Certo, forse c'è fin troppa carne al fuoco, e bisogna passare sopra ad un po' di scene che come dicevo all'inizio sono molto teatrali e sopra le righe, ovvero quelle classiche scene di donne svenevoli e piuttosto ingenue, scene di pianti al capezzale o uomini che si contorcono nel letto per settimane e mesi per il dolore, o riti di corteggiamento un po' desueti che oggi fanno un po' sorridere, e che Lewis utilizza benissimo ai fini della trama.

Il monaco è un gran bel libro.

Anche se tratta di argomenti non proprio idilliaci, riesce ad essere piuttosto conturbante, e quest'ultimo è un aggettivo che non ho usato a caso.

Non è un romanzo per tutti, lasciatemelo dire.

Capisco perché all'epoca della sua uscita fu giudicato così scabroso.

Il finale è veramente terrificante e sorprendente, cioè lo sarebbe se non leggeste la sinossi. XD

Cioè, sorprendente forse no, però spiega almeno un po' il comportamento assurdo di un personaggio in particolare, che fino a quel momento è molto difficile trovare credibile.

Sono veramente contento di aver colmato l'ennesima lacuna, e spero che anche Melmoth mi risulti interessante quanto Il monaco di Lewis.

Prima però mi dedicherò all'ultimo libro di Stephen King, che per una volta sono riuscito a comprare proprio il giorno della sua uscita.


Alla prossima!




10 commenti:

  1. Non lo leggo dai tempi delle superiori, avevo proprio quel mammuth.
    All'epoca ovviamente non lo avevo apprezzato, ero troppo giovane. Dovrei rileggerlo.

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    1. Io ti confesso ( termine che ci sta con questo romanzo XD ), che probabilmente da giovane lo avrei letto, perché attratto dalle parti più scabrose o comunque più allusive.
      Il libro non è facile approcciarlo nemmeno adesso, poiché comunque è parecchio ampolloso, ma alla fine mi è piaciuto parecchio.

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  2. Possedevo quel volume purtroppo è andato perso di trasloco in trasloco. Comunque è vero oggi come oggi è difficilissimo approcciarsi al romanzo che è effettivamente molto molto ampolloso

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    1. Eh, sì.
      Però devo dire che è tutta questione di farci un po' l'abitudine.

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  3. "Non è per tutti" è una cosa che dico anch'io per indicare le cose più azzardate ma in senso buono.

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    1. Io per avvertire il lettore, nel senso che può anche risultare prolisso e noioso, oppure troppo estremo, ma in generale per me è un'accezione positiva.

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  4. Ciao, non passavo di qua da tempo. Sono contenta che ti sia piaciuto questo romanzo, anche a me aveva "preso" molto.E per l'epoca era davvero scandaloso!!
    PS adesso I Mammut li leggo sull'e-reader... e ne sono ben contenta perchè ho sempre fatto tanta fatica (fisica) a leggere libri così voluminosi, soprattutto a letto col rischio di farmeli cadere sul naso

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    1. E' vero i libri molto voluminosi possono essere un problema a livello tattile diciamo, a me, per esempio, fanno stancare le articolazioni delle mani e spesso mi fanno avere i crampi alle dita.
      Specie se si tratta di sessioni di lunga durata di lettura. XD
      Grazie per la visita. :-)

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  5. Il Castello di otranto l'hai letto? Ai nostri tempi risulta quasi un po' ingenuo però è pur sempre un libro fondamentale per gli amanti del genere gotico.
    Qualche anno fa ero andata a visitare la casa-museo di Walpole, nei pressi di Londra. Una residenza neogotica molto stramba e interessante.

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    1. Sì, ne ho anche parlato qui sul blog.
      Tempo fa ne pescai una copia della Newton alle bancarelle al prezzo di 1 Euro.
      Beh, Il Castello di Otranto è praticamente considerato il capostipite del genere gotico, quindi grande merito a Walpole. :-)

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