lunedì 11 febbraio 2019

Autori Che Meriterebbero Di Uscire Dalla Nicchia - James Herbert

Uno dei miei vizi quando qualche domenica vado a girovagare per le bancarelle di libri usati, è quello di sfogliare i vecchi libri dell'Urania o dei tascabili Newton per via del loro prezzo irrisorio.
In una delle ultime sortite mi è capitato tra le mani Il Superstite di James Herbert e me lo sono portato subito a casa.
Era dai tempi in cui lessi La Nebbia all'incirca nel 2012 ( credo di averne anche fatto un post ) che non mi imbattevo in un'opera del buon James, e devo ammettere di averne subito il fascino.
Mi sono subito messo in cerca di altre sue opere e nell'unico negozio di libri usati qui in città sono riuscito a reperire anche L'orrenda Tana che sto leggendo proprio in questi giorni.
Ma andiamo con ordine:

James Herbert che ci ha lasciati nel 2013 è uno scrittore inglese le cui opere virano spesso tra il pulp, il fantastico e l'horror.
Stephen King nel suo saggio Danse Macabre ne parla con affetto, mostrando anche un certo disappunto per il fatto che le sue opere siano spesso considerate di serie b ed appartenenti ad un horror di stampo pulp e grossolano.
E' dello stesso King questa frase: " Herbert non scrive solamente; ma, si mette gli stivali da guerra e va all'assalto del lettore con l'horror."

In questo momento credo che gran parte delle sue opere appartengano al limbo dei fuori catalogo.
Però come dicevo inizialmente, quelle pubblicate in Italia si trovano abbastanza facilmente essendo state pubblicate nella collana degli Urania.
Io per ora ho rintracciato tre libri, ma in catalogo ce ne sono altri due.
Essi sono:

- Nebbia
- Il Superstite
- La Reliquia
- L'orrenda Tana
- Fluke L'uomocane


La sua opera più nota I Topi pubblicata moltissimi anni fa dalla Sonzogno ( di cui L'orrenda Tana ne è il seguito ) è purtroppo introvabile, mentre su Ebay ed affini circolano altre opere cosiddette minori come La Casa Maledetta, La Pietra Della Luna ed Il Sepolcro che mi piacerebbe un giorno leggere.

Per quel che mi riguarda è uno scrittore che mi sta piacendo moltissimo leggere.
E' vero, la sua narrazione è spesso grossolana, ma è scorrevolissima e senza respiro.
Herbert nelle sue storie parte in quarta non disdegnando descrizioni e dettagli crudi e soprattutto un certo umorismo macabro.
E soprattutto lo trovo bravissimo nei dialoghi e nella costruzione delle frasi.
E' uno scrittore veramente piacevole da leggere.
Le sue storie sanno essere divertenti, ma allo stesso tempo agghiaccianti.
L'orrenda Tana che parla di ratti neri mutanti grossi come delle nutrie, mi sta procurando parecchi brividi.
Personalmente lo straconsiglio.
Merita di uscire dal limbo e di essere riscoperto.
E soprattutto merita di essere ripubblicato, magari in un'edizione più moderna ed accurata.



Alla Prossima!


18 commenti:

  1. L'orrenda tana mi ha ricordato il mitico film culto Rats :D, devo assolutamente leggerlo.
    Anche se mi dispiace che il capitolo precedente sia andato perso...

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    1. Ho letto adesso la trama del film direi che qualche somiglianza c'è, magari il regista ha preso spunto proprio da quel libro.
      Perso non credo, nel senso che qualche copia in giro ci sarà di sicuro, solo che chi ce l'ha se la tiene stretta mi sa. :-)

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    2. Scusa l'ot, ma ho trovato risposta alla tua domanda :)

      https://bazarcalcio.blogspot.com/2019/02/zio-paperone-e-il-supercampionato.html

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  2. Be', se ne parla bene King, non proprio l'ultimo degli stronzi...
    Ma non era di King il romanzo con la nebbia?
    Comunque viva gli autori scorrevoli, che per me è la cosa più importante nella narrazione, seguita dalla fruibilità.

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    1. Sì, King ha scritto un bellissimo racconto dal titolo La Nebbia, anche se molto diverso da quello di James Herbert.
      Per altro il film tratto dal racconto di King è veramente bellissimo!

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  3. L'orrenda tana fu il primo Urania che mi portai a casa da ragazzino. Andato perduto, non l'ho più ritrovato. Altri invece li ho recuperati in seguito e oggi li possiedo quasi tutti.
    Alcuni di questi sono davvero immensi: ne cito due: "Once" e "The Secret of Crickley Hall" (da quest'ultimo è stata anche tratta una miniserie della BBC, ovviamente mai arrivata da noi).
    PS: Ai tempi della sua dipartita ne parlai qui

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  4. Andrò a rileggere il tuo articolo.
    Ma Once e The Secret of Crickley Hall sono stati tradotti?

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    1. Immaginavo, anche perché in questi giorni mi ero messo a caccia delle sue opere tradotto e questi ultimi due mi erano proprio sconosciuti ( anche se avevo ipotizzato un possibile titolo diverso come accade talvolta qui in Italia in fase di traduzione ).

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  5. Herbert è uno dei grandi rimossi della narrativa horror mondiale, il suo talento era innegabile probabilmente ha pagato il fatto di essere arrivato all'horror in un periodo in cui il genere era ai livelli più bassi nella considerazione di lettori e critici.

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    1. Allo stesso tempo però è strano che non sia stato riproposto o comunque abbia potuto sfruttare la scia tracciata dal successo di King e soci.
      E' un vero peccato che un autore così sia quasi sconosciuto, ma non è l'unico purtroppo.
      Vale anche per altri autori come Laymon e McCammon che meriterebbero ben altro seguito.

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  6. Io non lo conoscevo Herbert, comunque diversi anni fa da Fluke avevano anche tratto un film.

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    1. Addirittura!
      Forse è l'unica sua storia che a me dalla trama non attira non a caso il volumetto Urania con Fluke L'uomocane ho preferito non prenderlo.

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    2. L'hanno passato svariate volte in TV. Diciamo che è un po' un filmetto per famiglie.

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  7. Essere coinvolti al massimo leggendo un libro di questo genere deve essere soltanto frutto di una penna ricca di ingegno.
    Solitamente si è più trascinati cinematograficamente da questo genere di racconti, ma da quanti dici vale la pena leggerlo.
    Mi sembra , molto tempo fa di aver letto i primissimi suoi lavori.
    Grazie Pirkaf come sempre . Bacioni

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  8. Proprio in questi giorni sto leggendo Nebbia. Non so quanto la grossolanità sia un problema della traduzione (dovrei leggermi qualcosa in originale), ma devo dire che le esplosioni di violenza e la presenza inquietante della nebbia fanno passare in secondo piano anche certe farraginosità della prosa.

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    1. Credo che La Nebbia insieme a L'orrenda Tana sia il più lineare tra le opere pubblicate.
      Probabilmente l'opera in cui si nota una certa grossolanità di fondo tra quelle che ho letto è Il Superstite, un'opera in cui Herbert riesce ad infilarci di tutto facendolo ad un ritmo serratissimo.
      Però ti dirò che nonostante tutto, io ho apprezzato tremendamente anche quell'opera.

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