mercoledì 22 agosto 2018

Più morti nei racconti di formazione horror, please!

In questo periodo in cui l'afa e l'umidità si alternano alla pioggia in un clima che sa di biporalismo e d'autunno, ho ripreso in mano uno dei miei libri preferiti: L'estate Della Paura di Dan Simmons.
Non voglio parlare del romanzo, anche perché credo di averlo già fatto.
L'estate Della Paura appartiene a quel filone della narrativa di formazione giovanile in chiave horror.
Pubblicato nel 1991 segue un po' la scia del filone narrativo e cinematografico proprio del genere.
Ha tantissimi elementi in comune con It, Stand By Me ( Il Corpo ), ET, I Goonies e ne rispecchia un po' i crismi, anche se in maniera un po' più rurale soprattutto per ciò che concerne l'ambientazione.
Appartiene insomma al filone dei ragazzi in bicicletta che combattono contro il male.
Rispetta il clima di cameratismo e fratellanza dei gruppi di amicizia giovanile e persino le fattezze fisiche e caratteriali proprie di questo tipo di narrazione.
Il ragazzo robusto, il capetto tenebroso e silenzioso, l'intelligente con ambizione da scrittore ed appassionato di narrativa, il burlone ed il fifone di turno.
Insomma anche se è un libro del '91 ambientato negli anni '60 ha tutte le caratteristiche che ti fanno gridare anni '80 a caratteri cubitali.
Io lo trovo un romanzo splendido, molti altri ne criticano la prolissità.
Per prolissità presumo si riferiscano allo stile molto descrittivo dell'autore e non al numero di 500 e passa pagine, che personalmente non mi sembrano tantissime rispetto a mattoni come It, tanto per dirne uno.

C'è una cosa che mi ha sempre stonato di questo tipo di narrazione, ovvero la sensazione che alla fin fine tutto andrà per il verso giusto ed il villain per quanto carismatico, dopo aver giocato al gatto con il topo per tre quarti di film/romanzo con i protagonisti verrà messo facilmente al suo posto.

Pensateci bene qual è la scena cardine di IT?
Quella che ci ricordiamo tutti?
La morte di Georgie, ovviamente.
Superate quelle pagine Pennywise perde gran della sua verve e si diverte più a terrorizzare i ragazzi che a fare del male sul serio.
E' più una minaccia che un pericolo reale.
Capita di rado che un film o un libro che tratta di ragazzini sovverta queste regole.
Eppure It e L'estate Della Paura vengono catalogati come libri per adulti.
Si ha sempre paura di uccidere il fanciullo ed infatti le poche volte che succede non le dimentichiamo più.
L'estate Della Paura ha una scena sconvolgente ( che mi ha fatto male e che male ), ma è l'unica.
Le altre apparizioni del male per quanto potenti sono molto più blande per quanto raccontate in maniera splendida.
Io vorrei un romanzo dell'orrore che sovvertisse queste regole.
Che mi prenda di sorpresa come soltanto Martin è riuscito a fare negli ultimi decenni.
Ammazzatemi i protagonisti, fatemi paura, fatemi soffrire per una morte non annunciata e non solo nel prologo e nell'epigolo.
Datemi altri Nick Andros, Georgie Denbrough e Duane McBride.
Datemi il final boy/girl come nei film horror che trattano di giovani virgulti anche nella narrativa.
Passerò per sadico, ma probabilmente applaudirei dall'inizio alla fine.
Voglio vedere i ragazzini morti?
No, però sarebbe anche ora che qualcuno ci mostrasse un punto di vista diverso.
Già per esempio un film come Cub in qualche modo lo fa.

P.s: nessun minore è stato ucciso nella stesura di questo post. :-P


Alla Prossima!

27 commenti:

  1. Oddio, io sono un fottuto tradizionalista: il protagonista deve vincere sempre :D. E più morti ci sono tra i suoi alleati, più storco il naso.

    Poi è vero che nei film\libri horror accetto più volentieri un numero cospicuo di morti. Ed è altrettanto vero che se il film ha per protagonisti ragazzi americani senza particolare carisma, allora possono anche morire tutti.

    Sugli horror di formazione non ho molta esperienza sul campo per poter dare un mio parere preciso

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    1. Diciamo che in genere un final boy/girl c'è i tutti i film.
      Quello che vorrei è venir spiazzato.
      Non esser certo di quello che troverò alla fine, tutto qui.

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  2. Quanto posso concordare con te?
    In una mia storia nel cassetto, nel mio piccolo ci provavo un po' a spiazzare: protagonisti giovanissimi, ma non per questi al sicuro, e una violenza estrema (unita però all'estremo candore dell'io narrante).

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  3. Quindi più Nightmare e meno IT, in soldoni :)

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  4. Non hai tutti i torti, dopotutto in un horror i morti servono e in abbondanza a volte ;)

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  5. Ciao Pirkaf! Cerco questo libro da tanto tempo ma è introvabile. Apprezzo Simmons da quando ho letto Hyperion, un romanzo che mi ha sorpreso e coinvolto tantissimo. L' idea del gruppo di ragazzini contro il male mi fa venire in mente il popolo dell autunno di Bradbury, una storia in cui fantasy e horror confluiscono e danno vita alla narrazione poetica di un rito di iniziazione verso l età adulta.

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    1. Il Popolo Dell'autunno ha funto da ispiratore anche per It quindi è certamente un romanzo che potrebbe avere ispirato Simmons.
      Per inciso è uno dei miei libri preferiti, ne ho anche parlato più volte.
      Hyperion bellissimo, ed anche il secondo libro.
      Poi però mi sono fermato primo di iniziare Endymion che conto prima o poi di iniziare.
      L'estate Della Paura è difficile da recuperare poiché fuori catalogo ed infatti ti confesso che la prima volta lo lessi indossando la benda da pirata.
      Penso che tuttora sia possibile farlo, ma fai finta che io non ti abbia detto nulla. :-P

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  6. Io questa estate ho riletto i primi tre Libri della saga della torre nera, letti a 15anni, ne è passato di tempo... E adesso che sono adulto e ho problemi da adulto mi sento ancora più vicino al grande Roland e alla sua missione.

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    1. Anch'io vivo un periodo complicato da due anni a questa parte.
      A me La Torre ha fatto da apripista al mondo letterario quindi sarò sempre grato a Roland, Susannah, Jake e tutti gli altri.
      Ho anche un tatuaggio sulla nuca a testimoniarlo. :-P
      Grazie del passaggio e dei commenti.

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    2. Adesso sono curioso però, ti sei tatuato la torre nera???

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    3. Un piccolo simbolo del Ka.
      Non sarei mai arrivato a tanto. :-P

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    4. Grande idea, il simbolo del ka rappresenta il percorso dei protagonisti sulla strada verso la torre. Cmq mi piacciono le tue letture, abbiamo gusti simili. Buona giornata pirkaf!

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  7. anche io ho questa tua sensazione e per esempio penso ad American Psycho, che è uno dei miei romanzi di formazione adolescenziale, con quel suo finale disturbante mi abbia fatto un male della madonna

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    1. "American Psycho" è uno dei tuoi "romanzi di formazione adolescenziale"????????
      Oh madonna!
      Io lo lessi a 30 anni e ne rimasi sconvolto al punto da non leggere più per ANNI (...o era "per sempre"?...) un romanzo noir!
      ..voi giovani mi terrorizzate...
      :-))

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    2. E' sicuramente disturbante, ma oggettivamente in ambito slasher siamo cresciuti con delle pellicole anni '70/80 che ci hanno donato i giusti anticorpi. :-P

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  8. Lo sai che ti ho commentato il post precedente ed hai risposto a tutti tranne che a me?
    Adesso piango.
    Se compio gesti estremi, mi avrai sulla coscienza.. 😂😂😂😜

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    1. Ti chiedo scusa, ci credi se ti dico che non ho più controllato il post precedente?
      Sono un cattivo Blogger, scusa ancora!

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    2. E non hai le notifiche?
      Mamma mia. Fortuna che non mi offendo mai. Poi gli uomini non chiedono spesso scusa, quindi ti perdono.
      Però con riserva.
      Se passi da me e mi corteggi un po', allora sì. 😂😂😂😜

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    3. P.S. scherzo. Io sfotto sempre, però abbaio ma non mordo.
      E sono così innocua che mi sono persino iscritta ai tuoi lettori fissi.
      Pace fatta. Bacio.
      P.S. Il genere horror è il mio preferito. Spero lo tratterai spesso.

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    4. Ti ho aggiunto nel Blogroll e su Google Plus, più di così. :-P

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    5. Puoi farmi un bonifico, almeno.
      Ahahah
      Benvenuto nella mia famiglia di pazzi.
      Se mi odierai, prenditela con Riky. Ti ho notato principalmente da lui.😉😜

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  9. Con tutto 'sto citazionismo mi hai quasi convinto...
    Comunque capisco il tuo punto di vista e lo condivido. Non chiediamo una strage ma qualche morto in più non farebbe male in un horror per adulti!

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