lunedì 9 aprile 2018

I miei dilemmi etici ai tempi di Instagram

Questo sarà un post piuttosto stringato, perché credo che il tema non richieda chissà quale semantica anche perché è più che altro un mio dilemma.
Nell'ultimo anno Instagram è stato sicuramente l'unico social che ho utilizzato in maniera costante.
Le foto che faccio sono abbastanza semplici e trattano principalmente di panorami e tramonti cittadini visto che oggettivamente non è che mi sposti granché dai miei dintorni.
Anzi togliamo il granché.
Selfie non ne faccio perché non ho così tanta autostima e perché generalmente credo che alla gente interessi poco o nulla sapere come sono fatto.
In verità li ho sempre concepiti poco, ma non li demonizzo.
Penso lo stesso delle stories, ma ne capisco comunque l'utilità.
Instagram mi piace molto e sono uno dal like facile specie se si tratta di libri oppure di foto con paesaggi, monumenti e panorami della mia città.
Il che mi porta spesso a dei dubbi di natura etica e morale.
E' giusto che io metta like alla foto di una persona che non conosco?
Cosa può pensare questa persona?
So che Instagram nasce con queste finalità, ma è una domanda che mi pongo spesso.
Ovviamente è una domanda che mi faccio di base solo sul contesto cittadino.
Pensate mai a chi c'è dietro una foto ed a cosa può pensare si celi dietro un like o sono soltanto mie paranoie?



Alla prossima!





37 commenti:

  1. Amo le foto che metti su Instagram, mi hanno fatto scoprire la bellezza della tua città..io non ho problemi con i like, l'unica remora che ho è con certi selfie..

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    1. Ti ringrazio.
      Io non amo molto i Selfie, ma capisco chi li fa.
      Specie i più giovani o le ragazze che vogliono essere " ammirate ".

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  2. In teoria un like dovrebbe dire che la foto è stata apprezzata anche se magari a volte uno mette un like per poi farsi visitare il profilo.

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    1. Questo in effetti mi accade sovente, specie con gli influencer o gente di altre nazioni che vuole essere seguita e che smette di farlo appena tu li segui.

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  3. Come per tutte le cose, fai quello che ti piace e che ti fa stare bene, like compresi, senza preoccuparti troppo.

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    1. Sono troppo riflessivo e paranoico, purtroppo/per fortuna.

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  4. Non avere remore. Un like a una foto è un riconoscimento non solo all'autore, ma anche a ciò che rappresenta la foto. Un luogo che a te piace :). Non conosci l'autore, ma conosci ciò che è rappresentato in foto. Ha ragione Nick: fai quello che ti piace: basta rispettare il prossimo e non ci saranno mai dilemmi morali :)

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    1. Certo, infatti lo faccio con questa finalità.
      Però il mio dilemma nasce dal pensiero " probabile " altrui.
      Dietro quel like che ho messo ci può essere un/una minorenne, una donna sposata, un mafioso/a, qualcuno che potrebbe pensare che tu voglia andargli dietro ecc.ecc.
      Sono domande che talvolta mi pongo.
      Ma magari sarò fatto male io.

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  5. Di base sono uno a cui non interessa assolutamente nulla ricevere like (e ne dispenso pochi perché non mi viene naturale).
    Nel like su Instagram vedo un "ehi mi piace questa foto" e finisce lì, sia che lo lasci una persona conosciuta che non.

    Ma questo è caratteriale, non sono cose a cui penso ;)

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    1. Su Facebook ne dispenso pochissimi anch'io.
      Su Instagram lo uso come apprezzamento per foto, panorami ecc.ecc.
      Però come dicevo più su a volte mi domando cosa pensa quella persona appena riceve la notifica del like da uno sconosciuto, tutto qui.

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  6. Come dicevo in un post su facebook, io ho iniziato a usare instagram, convinto che fosse un social per fotografi, dilettanti, principianti o professionisti, per far conoscere i propri lavori e in questo modo ho continuato a usarlo e intenderlo.
    Metto like a foto che mi piacciono o mi dicono qualcosa.
    Poi, certamente, capita che metto qualche "mi piace" anche a foto "normali", ma che servono a far capire all'amico che lo sto seguendo, che ci sono o che capisco il significato dello scatto

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    1. Credo che le finalità di partenza fossero queste.
      Poi con le esplosioni degli influencer / fashion e Travel Blogger è diventato il social di riferimento soprattutto per i più giovani.
      Comunque siamo sulla stessa lunghezza d'onda per quel che concerne l'utilizzo, anche se tu ti fai meno seghe mentali di me. :-)

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  7. Provenendo da Twitter prima che da Facebook (a cui sono approdato solo due anni dopo) per me non c'è nulla di strano: seguivo hashtag proprio perché significa seguire gente che condivide cose che amo, che io conosca o meno...
    Come ti dicevo da me due o tre gg fa, anche su Facebook tendo più a vivere i gruppi e le pagine (forse la vera eredità dei forum) rispetto alla gente che conosco di persona^^
    Insomma, cerco interessi, non facce di cazzo che già vedo ogni giorno al bar XD

    Moz-

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    1. Aahaaha!
      Io in genere non mi faccio problemi e dispenso like a pioggia specie con foto di libri e panorami/monumenti della mia città, però come dicevo più su, a volte mi domando cosa pensi chi riceve la notifica del mio like.
      Lo dico perché potrebbe essere chiunque, anche la faccia di cazzo del bar che dici. :-P

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    2. Ahaha eh lo so, ma ti accomuna a costui un qualcosa che ti è piaciuto... anche io ricevo like da sconosciuti, ma che conoscono o hanno apprezzato ciò che ho condiviso^^

      Moz-

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  8. Io ho qualche difficoltà a capire Instagram e soprattutto i suoi meccanismo. E le stories non so manco cosa siano.
    Il discorso like lo trovi in qualunque altro social, dove capita di riceverne senza alcuna altra interazione. Per questo io al like do valore zero.

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    1. Le stories sono dei brevi video in genere di pochi secondi.
      Sul like hai certamente ragione, ma diciamo che su Instagram è un modo per dichiarare l'apprezzamento di un immagine o foto, che ti dirò spesso grazie ai filtri sono veramente ben fatte se non proprio professionali.
      Ovviamente è pieno anche di selfie e foto tanto per.

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  9. Ci penso spesso anch'io in verità di questi tuoi dubbi, ma alla fine lascio stare tanto non mi cambia certo la giornata ricevere like o meno ;)

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    1. Forse sarebbe l'approccio migliore in effetti. :-)

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  10. Il mio consiglio è di Fare quello che ti piace o che ti rendere felice senza farti troppi problemi.

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    1. Infatti è quello che faccio, però a volte certe domande e remore mentali mi vengono spontanee.

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  11. Ciao, capisco bene la natura del tuo dilemma o il timore, chessò, di passare per una specie di #provolone-social ahahah a volte mi sono posto le stesse domande, anche nel senso contrario, tipo: "che vuole questo che mi mette like dappertutto?" :D ma se finisce là, non vedo il problema, tanto più se l'oggetto dei like è una roba "tranquilla" come un paesaggio o un libro.

    alla fine penso questo: un profilo pubblico e che fa uso di hashtag, automaticamente si dichiara aperto a tutti, accettando il gioco dei like e della condivisione. altrimenti, c'è sempre la possibilità di limitare o privatizzare tutto, essere social mica è un obbligo xD

    quindi, mettici il cuore senza troppe paranoie ;)

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    1. Lo penso anch'io, infatti condivido in toto ciò che dici, ma la mia mente spesso va per conto suo e vede problemi/dilemmi quasi in ogni cosa.
      Specie in ambiti social.

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  12. Penso la stessa cosa quando "mipiaccio" (voce del verbo mipiacere) interventi di sconosciuti e la penso allo stesso modo sugli autoscatti (io non li chiamo all'inglese). Viceversa, quando li ricevo io da sconosciuti, mi lasciano indifferente, soprattutto perché sono da parte di stranieri che non conoscono l'italiano, credo siano dipendenti da dare like...
    Però non ho mai capito l'utilità di Instagram dato che anche su FB, Twitter e G+ puoi mettere le tue foto, che senso ha essere iscritto all'ennesimo social, stavolta limitato perché si posso solo mettere commenti e una didascalia?

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    1. Diciamo che quando arrivano dall'estero in genere si tratta di gente che mette il mi piace o ti segue per essere seguite a sua volta, salvo poi toglierti il follow subito dopo.
      Quindi per lo più si tratta di spammer.
      Instagram nasce proprio per le foto/immagini e nasce quindi con delle finalità ben precise rispetto a Facebook e Twitter che puntano più sulla comunicazione.
      Non a caso, per esempio, giovanissimi, influencer ed anche gli youtuber ormai utilizzano soltanto Instagram.
      A me piace per via delle foto di paesaggi, panorami ecc.ecc.
      però mi pongo sempre dilemmi etici e morali specie quando si tratta di gente che potrei incontrare per strada in qualunque momento.

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    2. Se avessi la passione della fotografia sicuramente mi ci iscriverei ma per altri usi non mi interessa proprio, se un personaggio è solo lì, ad esempio seguo molti fumettisti su Twitter, pazienza, non vado ad iscrivermi apposta.
      Ho notato gli youtubers che lo usano ma per me quella è una categoria da sopprimere per il 99%.

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    3. Gli Youtubers per lo più utilizzano le stories ( che sono dei brevi video di pochi secondi) per fidelizzare il proprio pubblico, ma per lo più sono delle stronzatine tanto per, non molto meglio dei tanto criticati "Buongiornissimo Kaffè, doccia o cacca time " di Facebookiana memoria.

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  13. Se una persona pubblica delle foto sui social si suppone che sia interessata a condividerle e di conseguenza apprezzi i "like" dei passanti.
    Si potrebbe discutere sulla reale utilità di mettere in piazza (virtuale)ogni cosa, soprattutto foto di se stessi o altre persone.

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    1. Sono d'accordissimo.
      Più che altro il mio dilemma è nei riguardi delle persone della mia stessa città.

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    2. Sei iscritto con nome e cognome? Allora magari un po' di imbarazzo può essere comprensibile, ma non c'è niente di male nel dimostrare apprezzamento per una foto.

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    3. Infatti.
      Spero sia palese anche per gli altri. :-)

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  14. Io ti posso solo dire che quando ho provato ad aprire un account, dopo neanche due giorni me l'hanno hackerato !!! Da lì è finita la mia esperienza con Instagram... ;-p

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  15. Beh ..su Instagram si può anche commentare oltre a metter i vari cuoricini Oo..e quindi conoscersi anche sui i "sosial". Io considero i "sosial" espansioni del blog ..ma può anche essere il contrario :) ..in questo caso per esempio...Ciao :))

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    1. Io difficilmente commento su Instagram anche perché oggettivamente è difficile commentare una foto senza usare una delle tante frasi di rito che potrebbero suonare come spam o false.

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  16. Anche io ho abbastanza il like facile ma onestamente non mi faccio grandi problemi perché alla fine mi dico: se a una persona non va che degli sconosciuti vedano le sue foto potrebbe mettere il profilo privato e problema è risolto. Quello che a me a volte ha messo inquietudine è vedere alcune persone che non conosco e che non interagiscono mai (ne commenti, like o altro) guardare regolarmente le mie stories. E so che di base è lo stesso discorso che ho fatto sopra, ma farlo senza "palesarsi" mi sa un po' di spiare dal buco della serratura.

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    1. Secondo me, alla fin fine il vero scopo di gran parte dell'utenza è proprio quello di spiare le vite altrui.
      Però occhio, alcune volte a me è capitato di guardare storie che non mi interessavano perché le guardavo in maniera sequenziale quindi nel mezzo magari ci stava qualcosa di qualcuno che nemmeno conoscevo.
      Io comunque su Instagram trovo il profilo privato pressoché inutile, tranne nei casi di persone minorenni.

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