mercoledì 1 gennaio 2014

Akira - Katsuhiro Otomo

Ci sono storie che hanno trent' anni sulle spalle ma ne dimostrano di meno, ed Akira è una di queste.
Il Manga di Katsuhiro Otomo è attualissimo anche adesso, tanto che sembra essere stato scritto ieri.
Akira è un' esperienza da vivere, un Manga da leggere o quantomeno se non volete sorbirvi i 6 volumi, recuperate il Film che comunque fa un ottimo sunto di questa bellissima avventura.
Il Manga venne inizialmente serializzato su Young Magazine a puntate dal 1982 al 1988 per poi essere successivamente pubblicato in 6 Tankobon dalla Kodansha.
Visto l' enorme successo dell' opera e con il Film alle porte, fu decisa la pubblicazione in Occidente, con la Marvel pronta ad accaparrarsene i diritti.
La serie in origine in bianco e nero, fu ricolorata per l' occasione da Steve Oliff ed arrivò in Italia in tale veste edita dalla Glènat Italia.
L' opera è composta da 38 volumetti.
36 furono editi dalla Glènat, con il fallimento della stessa la palla passò di mano alla Marvel Italia che pubblicò sul finire degli anni '90 i due volumi finali per poi ristampare più volte nel corso degli anni l' opera, anche nel formato originale della Kodansha, quello in 6 volumi.
All' epoca io comprai il primo, ma nonostante la bellezza dell' opera, le mie finanze non mi permisero di continuare.
Rimedio adesso, dopo essere riuscito a metterci le mani sopra.

Ma cos'è esattamente Akira?
Akira è un Manga distopico, ambientato in una Tokio post apocalittica, successivamente alla Terza Guerra Mondiale.
E' un Manga ricchissimo d' azione, dai forti contenuti Cyberpunk o almeno gli strizza l' occhio parecchio.
Per intenderci leggendolo si respira l' atmosfera di autori come Gibson o P.K. Dick e non sono pochi i rimandi ad opere come Blade Runner.

La storia è ambientata 38 anni dopo la Terza Guerra Mondiale nella città di Neo Tokio e vede protagonisti un ragazzo problematico di nome Kaneda e la sua Banda di motociclisti.
Un incidente che vedrà protagonista Tetsuo uno dei membri della sua banda, nonché amico / rivale di Kaneda farà da apripista a questa incredibile quanto complessa e talvolta contorta avventura.
Tetsuo per evitare l' apparizione improvvisa di un bambino precocemente invecchiato subirà serissimi danni fisici a causa della caduta dalla moto, ma l' incidente farà da catalizzatore al risveglio di potentissimi poteri psichici che il ragazzo non sapeva di possedere, da cui verrà ben presto soggiogato.
Quello che a prima vista può essere considerato il racconto di una classica rivalità d' amicizia ( che in effetti è ), vedrà l' ingresso in campo di numerose forze militari e rivoluzionarie, in cui si ritroveranno invischiati Kaneda e compagni.
Spiegare l' opera è un casino, anzi se posso trovare un unico difetto in questa storia è proprio di essere fin troppo contorta e complessa, tanto che in molti capitoli si ha la sensazione di leggere gesta di persone che corrono da tutte le parti senza sosta.
Il Manga tocca tanti temi, come gli esperimenti sui bambini in tempi di guerra, distopia, droga, povertà e quant' altro e poteri telecinetici e psichici la faranno da padrone.
Saranno Kaneda e Kei una terrorista rivoluzionaria di cui Kaneda s' innamorerà che si ritroveranno loro malgrado protagonisti di questa avventura.
L' obiettivo sarà fermare Tetsuo che nella sua sete di potere ha intenzione di usare l' arma che ha fatto scoppiare la Terza guerra mondiale, un bambino dai poteri immensi di nome Akira.
I primi volumi sono da cardiopalma e i numeri che trattano della ricerca, del ritrovamento e del risveglio di Akira sono stupendi.
Molto bella l' idea di presentare Akira come un bambino calmissimo e silenzioso ma dai poteri illimitati e belli tutti i personaggi di contorno, forse un po' ermetici, ma che hanno tutti il loro spazio nel corso dell' opera.
La seconda parte, quella post risveglio di Akira è forse quella che mi è piaciuta di meno, troppo casinista e contorta, una sorta di tutti contro tutti praticamente senza sosta e senza respiro, che forse sarebbe potuta essere narrata un po' più velocemente, ma è proprio una critica buttata lì, perché questo Manga è raccontato bene, le scene d' azione sono disegnate e sceneggiate divinamente e quindi sebbene a volte si ha la sensazione che la storia si avviti su se stessa, viene compensata dalle intuizioni e dai disegni al fulmicotone di Otomo.
Questo Manga è leggenda e merita tutto il successo che ha avuto.
Chiunque sia arrivato dopo ( penso ad opere come Eden o Evangelion che un po' lo ricordano nella complessità della trama e dei personaggi), è stato certamente ispirato da quest' opera immortale.
Insomma è un Manga che vale la pena recuperare, dovrebbe essere anche semplice da trovare visto che è stato ristampato varie volte dalla Planet Manga ed è una lettura consigliata a tutti, lettori di Manga e non.

Ne approfitto, dopo aver scritto questo Post alla velocità della luce e in condizioni a me non congeniali ( gente intorno e di fretta ) per fare gli Auguri a tutti di Buon Anno. :-)


 

10 commenti:

  1. Non sono mai riuscita ad apprezzare i Manga. Un mio limite, sicuramente, ma li sento troppo "distanti" da me come tutta la cultura orientale.

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    1. Non parlerei di limite, è semplicemente questione di gusti.
      Che la cultura orientale sia distante dalla nostra è palese, ma io la trovo dannatamente affascinante.
      Grazie della visita e Buon Anno Mist. :-)

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  2. Io ho visto solo il film, anche se ormai parecchio tempo fa. Sicuramente una pietra miliare nel suo genere ! ;-)
    Buon anno, Pirk !!!! :-)

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    1. Sottoscrivo carissimo Spidey, sottoscrivo. :-)
      Buon Anno anche a te. ;-)

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  3. Ciao Pirkaf, questo tuo blog sembra molto interessante, anche perché a Gabry piacciono molto i manga. :P
    Comunque grazie per essere passata sul nostro blog, ti auguriamo un felice 2014!:)

    Giò&Gabry

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    1. Grazie a voi per la visita ragazzi. ;-)
      Ps: vabbè che i folletti sono praticamente asessuati però nel mio caso, sono uomo. :-P
      Tanti Auguri anche a voi. :-)

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  4. Il manga l'ho letto solo in parte, il film lo conosco bene...
    Non il mio genere, ma un classico senza tempo!
    Ah, Happy New Ye4r, Pirkie!

    Moz-

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    1. Buon Anno anche a te.
      Io il genere distopico futuristico lo adoro, ma condivido che sia un classico senza tempo. :-)

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  5. Akira è un grandissimo manga con controcojoni!
    Vorrei sempre recuperare una collezione decente, ma ultimante mi mancano i soldi

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    1. A chi lo dici, però per fortuna esistono numerose vie anche traverse per poter leggere ciò che ci interessa. ;-)

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