martedì 22 gennaio 2013

Io e la musica, fine di un amore.

Tra un cliente, un libro, un Tweet, una partita a Ruzzle e altro, oggi mi rendevo conto che ormai l'unico ad usare la radio sia al negozio che a casa, è mio padre.
E non per ascoltare musica ma per il telegiornale, qualche trasmissione politica e un Talk sportivo sulla squadra della mia città.
L'uso principale che ne faccio io, invece, e quello di guardare l'orario nel Led soprattutto di notte, per il resto sta sulla sua mensoletta ( un ex macchina da cucire a mobiletto) a prendere polvere.
Ho praticamente smesso di ascoltare musica, eccetto che su youtube.
Le trasmissioni radiofoniche mi annoiano e le canzoni che mi interessano sul tubo si trovano in un nanosecondo, dal punto di vista della comodità non c'è confronto.
Mi rendo conto di quanto è cambiato con il tempo il rapportarmi alla musica e ripenso al fatto che fino a qualche anno fa, il più delle volte accoglievo il cliente con il Walkman sulle orecchie e a casa di pomeriggio accendevo la radio per farmi compagnia, ora non più.
Eppure la musica ha sempre fatto parte della mia vita, soprattutto per osmosi.
Da piccolo ricordo il giradischi sempre acceso, cassettoni pieni di 33 e 45 giri che i miei cugini custodivano gelosamente pieni di dischi di : Celentano, Marcella Bella, Ricchi e Poveri, e tutta la trafila dei cantanti che imperversavano nei primissimi anni '80.
Mia sorella ed il suo stereo che sparava a palla Miguel Bosè, Duran Duran, Spandau Ballet, Ramazzotti e Jovanotti e le domeniche mattina in tal senso erano un delirio.
Tutt'ora anche se lei non vive più con noi, nell'armadio fanno bella (?) mostra di se alcuni poster che non ho mai tolto, manco io so perché.
Praticamente senza mai amarle, conoscevo a menadito le canzoni di tutti questi cantanti, tanto che mi riscoprivo a canticchiarle mentre ero in giro con i miei amici, che al riguardo rimanevano piuttosto perplessi.
Anche mio fratello ed io, abbiamo avuto i nostri periodi musicali, pomeriggi interi a registrare canzoni su canzoni e quant'altro, ed ora mi rendo conto che con questo mondo ho quasi chiuso, non ascolto quasi più un cazzo.
L'ultima volta che ho comprato un Dvd musicale, giuro che non lo ricordo.
Mi fa un po' tristezza tutto questo, perdere l'interesse verso qualcosa è sempre una sorta di lutto.

 

4 commenti:

  1. Magari sono subentrati (o si sono allargati) altri interessi, no?

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  2. In effetti sì, i libri per esempio.
    Così come lentamente sto perdendo l'amore per il cinema.
    Mentre tengono botta in qualche modo i telefilm, il calcio, i fumetti e Internet.
    Però l'idea di smettere con qualcosa che ho amato, mi fa paura.
    Mi fa paura, l'idea di non provare più emozioni, questo più di tutto.

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  3. Bè, anch'io ho fatto più o meno come te: ascolto pochissimo la musica ultimamente, sia perchè ce n'è poca che mi piace sia perchè non ho molto tempo per ascoltarla...!
    Però non me ne faccio un problema, ho semplicemente deciso di dedicarmi più su altre cose, come fumetti, internet e scrittura. Crescendo credo che sia normale cambiare interessi e occupare il tempo libero in maniera diversa rispetto a quando si era ragazzini ! ;-)

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  4. Sono d'accordo con te, la mia unica paura, come dicevo, è diventare uno di quei esseri che non si interessano a niente e nessuno, per questo ho timore quando mi accade che una delle mie passioni si spenga improvvisamente.

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