giovedì 29 marzo 2012

James Herbert - Nebbia

Starei ore tra gli scaffali di una libreria a scegliere,sfogliare le pagine di vecchi libri,frugare alla ricerca di qualcosa che può essermi sfuggito ad una prima occhiata ed andare alla ricerca di libri fuori produzione e quindi praticamente introvabili.
Adoro le librerie di usato ed è il primo rifugio quando non ho un catenazzo da fare e quando non ho nulla da leggere perchè se aspetto che il postino mi porti Ectoplasm posso stare fresco dato che ormai è lapalissiano che non arriverà più.
Tra gli scaffali mi è capitato per mano questo libro di James Herbert che ricordavo essere stato citato nella mia "Bibbia" ossia Danse Macabre del Re e quindi l'ho preso,ho pagato,me lo sono messo nella tasca sinistra dei pantaloni e me lo sono portato a casa e successivamente letto centellinandolo a dovere. :-)

Nebbia che non ha nulla a che vedere nè con il film di Carpenter e nemmeno con il racconto omonimo di Stephen King è un'opera in bilico tra Horror e Fantascienza e in alcuni punti estremamente inquietante.
Perchè questa venefica nebbia giallognola scaturitasi improvvisamente da una fenditura nel terreno in seguito ad una esplosione sotterranea nei sobborghi di Londra ha la capacità di far impazzire qualsiasi essere vivente che ne venga a contatto e Herbert in questo ci va a nozze mostrando tutto il peggio che una mente insana è in grado di partorire.
Bellissime ed evocative alcune scene ( la scena dei suicidi di massa in quel di Bournemouth è terrificante) per un romanzo ben scritto e coinvolgente.
Niente di nuovo sotto il sole ( di storie catastrofiche nate da esperimenti militari malriusciti ne è pieno il fosso) ma potrebbe essere un libro interessante da riscoprire.
Per quel che mi riguarda mi metterò a caccia anche di I Topi e sono sicuro che anche in quel caso James Herbert mi darà soddisfazioni con quella sua fervida mente malsana che si ritrova. ;-)

martedì 20 marzo 2012

Infernalia - Clive Barker

" Siamo tutti libri di sangue ; in qualunque punto ci aprano,
siamo rossi."

Infernalia è il primo volume della raccolta di racconti intitotalata I Libri Di Sangue.
Ad esso seguono : Ectoplasm,Sudario,Creature,Visioni e Mostri tutti pubblicati e poi successivamente ristampati nel periodo che va dai primi anni '80 a metà dei '90.
Ad oggi l'unico modo per averli è affidarsi ai negozi d'usato alle bancarelle nei mercatini delle pulci ed affini o siti tipo Ebay et similia.
Io ho scelto Ebay e se nel caso di Infernalia mi è andata più che bene nel secondo ossia la raccolta Ectoplasm purtroppo o si sarà persa durante la spedizione o il venditore a chissà chi cazzo l'avrà mandata visto che sono più di 20 giorni che aspetto di metterci le mani sopra. :-(

Tornando al libro devo dire che Clive Barker è lo scrittore più atipico e folle che abbia finora conosciuto nel campo della letteratura Horror.
Racconti come Mai Dire Maiale,Macelleria Mobile Di Mezzanotte e In Collina,Due Città sono dei racconti che brillano non solo per la loro efferatezza ma anche per la loro efficacia e originalità.
C'è un che di strano e anche morboso nel dirlo ma mi sono ampiamente goduto questi racconti dove il sangue scorre a fiumi e lo squartamento è di casa.
Clive Barker lo conosco da poco ma per quel poco che ho potuto leggere delle sue storie è evidente che sia lo scrittore Horror che più tutti verga con il sangue e senza ritegno tutto il peggio che può scaturire dalla fantasia e dalla mente torbida di un individuo.
Un viaggio nell'amoralità più fetida.
Gran libro,veramente.
E se ora il postino si degnasse di infilare nell'apposita fessura anche Ectoplasm mi ci fionderei immediatamente   . :-)

venerdì 16 marzo 2012

Spendi Spandi Effendi - Rino Gaetano

Ecco una persona che senza avere una palla di cristallo,senza l'uso della magia,senza avere tra i suoi avi gente come Nostradamus,Cassandra o Galadriel riusciva a  prevedere il futuro soltanto con le sue canzoni:
Un Fottuto Genio :-)

martedì 13 marzo 2012

John Carter

John Carter è un Blockbuster con i fiocchi devo ammetterlo.
E' travolgente,ha un buon ritmo,la storia è molto carina e ben congegnata e diverte fino alla fine.
Il suo problema? E' che la trasposizione cinematografica è stata fatta troppo tardi ed è troppo simile a tanti prodotti di questo genere e i paragoni per forza di cose si sprecheranno.
Conan Il barbaro,Avatar,Guerre Stellari,Stargate ecc.ecc. in qualsiasi recensione sulla rete e non faranno la loro feroce apparizione offuscando un film che è dannatamente divertente e che merita di essere visto e conosciuto.
La storia è tratta da una serie di romanzi di Edgar Rice Burroughs (tra l'altro creatore anche di Tarzan) pubblicata nei primi del '900  e narra le avventure di un capitano dell'esercito sudista che viene accidentalmente catapultato su Marte grazie ad una sorta di Stargate e ne diviene praticamente l'eroe sfruttando non solo le sue abilità di soldato e spadaccino ma la minore forza di gravità del pianeta che gli consente di effettuare dei veri e propri salti in stile Hulk e gli dona una forza e un'agilità smisurata.
La serie ha avuto anche una trasposizione fumettistica edita dalla Marvel negli anni settanta a cui hanno lavorato penne illustri del settore mentre per quel che concerne la serie di romanzi è stata ristampata da poco cercando di sfruttare l'hype del film.:-)


sabato 10 marzo 2012

The Woman In Black

The Woman In Black è un horror piuttosto elegante ed evocativo con protagonista l'ex Harry Potter Radcliffe che al di là della sua mono-espressione devo dire che se la cava piuttosto egregiamente.
Il film verte sulla più classica delle Ghost Story con protagonista una casa paludosa nella campagna Britannica teatro di parecchi suicidi di bambini successiva ad un inquietante apparizione del fantasma di una donna in nero che tutte le volte che appare è foriera di sventura.
Appartiene al filone vecchio stampo dell'horror quello del vedo e non vedo e che gioca tutto sugli effetti sonori,giochi d'ombra ed apparizioni improvvise il tutto confezionato in maniera valida,devo dire.
Certo di film così ne è pieno il fosso e non aggiunge nulla di nuovo al genere e persino il finale per quanto voglia apparire sorprendente è piuttosto inflazionato ma resta un prodotto piuttosto valido che potrebbe meritare un'occhiata.
Il film l'ho scoperto successivamente è tratto dal libro di Susan Hill che purtroppo non conoscevo e che potrebbe essere interessante recuperare.

giovedì 1 marzo 2012

Dal telefono passa solamente l'insignificante o il tragico, la chiacchierata indefinita o la morte improvvisa. Tra i due, nulla. Christian Bobin


La solitudine, oggi, è un cellulare che non squilla mai.
Giovanni Soriano

A casa mia da ormai svariati anni non c'è più il telefono fisso.
C'è solo l'entita fisica di esso con il cavo arrotolato a mo di forca su se stesso ed appoggiato ormai totalmente impolverato sulla sua mensoletta come un soprammobile qualsiasi.
Quante interurbane,quanti sospiri d'amore,risate con gli amici,squilli,scherzi,belle e brutte notizie e chissà cos'altro.
Una sola cosa non rimpiango: le telefonate di notte,il batticuore nel rispondere e ancora oggi ricordo in ogni dettaglio le poche (per fortuna) telefonate che annunciavano un lutto.
Da un decennio tutto questo non c'è più soprattutto per via del cellulare.
Vuoi mettere avere 24 ore su 24 in tasca il tuo telefono?
Persino mio padre che ha 80 anni ormai ce l'ha.
Ormai è uno status Symbol e una parte di noi si può dire.
Conosco gente che senza il cellulare si sente nuda,persa.
Mi domando come abbia vissuto senza una quindicina di anni fa.
A conti fatti è una certezza,una garanzia.
Ricevere una chiamata,uno squillo,un messaggio dà sempre quell'euforia,quell'esaltazione.
Ci si è ricordati di noi,ci si sente necessari,si è nei pensieri di qualcuno.
E quando non squilla,ci sentiamo soli,abbandonati,sperduti.
Io non amo molto i cellulari ma come tutti ne ho cambiati almeno una decina.
La cosa strana è che finora non ne avevo mai comprato uno in un negozio mi erano stati donati/venduti/ereditati da cognato,fratello,amici ecc.ecc.
Oggi dopo più di cinque anni di onorato servizio il mio Nokia n 73 ha deciso di abbandonarmi e ho dovuto prenderne uno nuovo,pace all'anima sua.
Siamo zombie nelle mani delle industrie,ormai.
Un giorno faremo la fine dei personaggi di Cell il romanzo di Stephen King in cui tutti si trasformano in Zombie per colpa di un impulso che parte dai cellulari. ;-)
Gli unici normali saranno coloro che hanno la loro libertà,che non possono essere rintracciati,che hanno le tasche libere dal peso dei cellulari,che non stanno a pensare all' I-phone o ad Android,che non hanno bisogno dell'ultima applicazione dell'Apple e di chissà cos'altro che nei momenti morti inizino a pensare e lavorare di testa e non mettersi a giocare a Snake,andare su Facebook o a fare a fette pezzetti di frutta con una specie di Katana.
Sarebbe bello e ci penseremo,ci penserò.
Ma domani perchè ora vado a cercare una connessione Wi-Fi aperta e mi metto a cazzeggiare un pò su Internet con il mio nuovo cellulare fiammante.;-)